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- #241
CINQUANTESIMA PARTE (Filosofi, Pensatori.)
(In sottofondo impongo: )
Voglio iniziare questo nuovo thread sul senso dell’andare a pay, che non deve essere un semplice andare a pay tanto per farlo, bensì uno scatto nella vita di un individuo. Un individuo che prima è chiuso in se stesso con i suoi pensieri, ma ad un tratto quei pensieri si canalizzano in una produzione di energia che vuole uscire da quell’individuo, e lo porta ad andare a pay. Anche se lui magari non ci è mai andato e mai pensava di andarci. Ed invece a un certo momento: pum, l’individuo si mette in moto, parte e va a pay. Da quel momento la sua vita cambia: va a pay, paga e conosce la figa di una donna che prima non conosceva, una figa di donna sconosciuta che dunque è, essa stessa, una figa sconosciuta. Ecco dunque che si verifica l’incontro con l’ignoto. E’ un tema che io dico bisogna approfondire.
Sono d’accordo con te, ma non voglio che finiamo come al solito per sottovalutare il vero tema dell’andare a pay, che per quanto mi riguarda è provare sensazioni nuove, come ad esempio il mettersi a nudo completamente e decisamente in un luogo diverso da quello nel quale normalmente lo si fa, tipo davanti allo specchio di casa propria. E’ per questo che per me il vero tema dell’andare a pay è il pagare per spogliarsi, non per scopare. Trovo ingiusto dover pagare per avere un’esperienza del genere, infatti io dico che lo sviluppo naturale di un individuo dopo l’incontro con una pay è uscire dal loft nudo. Completamente nudo, a batacchio in vista e culo esibito. incurante dei pensieri della gente, a tutti i suoi retaggi indifferente. Scusate la citazione di quest'ultima frase, ma non trovavo le parole giuste per definire questo mio stato d’animo. Anche perché l’ultima vota da Gnoccola ho provato ad uscire così, nudo a batacchio fuori e culo in mostra, e lei si è presa paura, voleva mettermi i vestiti a forza. E questo mi ha fatto riflettere sul fatto che forse lei è la pay sbagliata per me.
Condivido ogni parola dei vostri post, voglio però aggiungere che non dobbiamo dimenticare la corrispondenza che si crea tra la nostra cappella e la figa di certe pay: a volte sembra che non possiamo fare altro che mettere la nostra cappella nella figa di certe pay che conosciamo, dunque questa riflessione mette in crisi il ragionamento sulla figa sconosciuta che ha aperto il thread. Me ne rendo conto solo ora che mi sono fatto l’idea mentre la espongo, ma, con tutta la sofferenza che sto vivendo, dico che non posso dichiararmi proprio del tutto d’accordo. Anzi, per niente. Anzi: ora che rileggo dico che il post di apertura è una gran cagata, che non tiene conto dell’incontro tra una cappella conosciuta ed una figa conosciuta. O sempre tra quella cappella conosciuta e tante altre fighe, ma comunque già conosciute.
Modera i termini, per favore. Definire una cagata il post di apertura è fuorviante e non tiene conto che per tantissimi, come ad esempio per me, l’esperienza non è quella con la pay, ma con il bagno del loft dove lei mi riceve. Io se nel bagno del loft non ci passo almeno venti minuti su trenta dell’incontro non sto bene. Mica ci cago o ci piscio, mica mi ci lavo: non pensate a queste cose scatologiche che nulla c’entrano. E’ che quando entro lì, nel bagno del loft, mi raccolgo in meditazione. Una meditazione profondissima: ripenso a tutti i miei valori, alle mie scelte, compresa quella di non avere comprato quel portarotolo Leroy Merlin in offerta che mi avrebbe permesso di trovarmi più a mio agio anche nel bagno di casa mia.
Quanta verità nelle vostre parole, cari amici. Io sono iscritto al forum da anni ma recensisco poco, tuttavia voglio dirvi che è raro incontrare riflessioni del genere in altri forum. Io ad esempio per molto tempo sono stato iscritto ad un forum sulla cucina dell’appennino molisano, e posso assicurarvi che non parlava a questi livelli. Il massimo che si poteva sperare di trovare era qualche dritta su come fare velocemente una zuppa al caciocavallo per la classica botta di fame del dopo scopata, pay o free non conta. Dunque consideratemi tra i vostri lettori più assidui, interverrò senz’altro in questo thread quando capirò che cazzo voglio dire, intanto pazientate. Un abbraccio.
Oh, ma in quel forum sulla cucina dell’appennino molisano si trova almeno una che fa anale?
(In sottofondo impongo: )
Voglio iniziare questo nuovo thread sul senso dell’andare a pay, che non deve essere un semplice andare a pay tanto per farlo, bensì uno scatto nella vita di un individuo. Un individuo che prima è chiuso in se stesso con i suoi pensieri, ma ad un tratto quei pensieri si canalizzano in una produzione di energia che vuole uscire da quell’individuo, e lo porta ad andare a pay. Anche se lui magari non ci è mai andato e mai pensava di andarci. Ed invece a un certo momento: pum, l’individuo si mette in moto, parte e va a pay. Da quel momento la sua vita cambia: va a pay, paga e conosce la figa di una donna che prima non conosceva, una figa di donna sconosciuta che dunque è, essa stessa, una figa sconosciuta. Ecco dunque che si verifica l’incontro con l’ignoto. E’ un tema che io dico bisogna approfondire.
Sono d’accordo con te, ma non voglio che finiamo come al solito per sottovalutare il vero tema dell’andare a pay, che per quanto mi riguarda è provare sensazioni nuove, come ad esempio il mettersi a nudo completamente e decisamente in un luogo diverso da quello nel quale normalmente lo si fa, tipo davanti allo specchio di casa propria. E’ per questo che per me il vero tema dell’andare a pay è il pagare per spogliarsi, non per scopare. Trovo ingiusto dover pagare per avere un’esperienza del genere, infatti io dico che lo sviluppo naturale di un individuo dopo l’incontro con una pay è uscire dal loft nudo. Completamente nudo, a batacchio in vista e culo esibito. incurante dei pensieri della gente, a tutti i suoi retaggi indifferente. Scusate la citazione di quest'ultima frase, ma non trovavo le parole giuste per definire questo mio stato d’animo. Anche perché l’ultima vota da Gnoccola ho provato ad uscire così, nudo a batacchio fuori e culo in mostra, e lei si è presa paura, voleva mettermi i vestiti a forza. E questo mi ha fatto riflettere sul fatto che forse lei è la pay sbagliata per me.
Condivido ogni parola dei vostri post, voglio però aggiungere che non dobbiamo dimenticare la corrispondenza che si crea tra la nostra cappella e la figa di certe pay: a volte sembra che non possiamo fare altro che mettere la nostra cappella nella figa di certe pay che conosciamo, dunque questa riflessione mette in crisi il ragionamento sulla figa sconosciuta che ha aperto il thread. Me ne rendo conto solo ora che mi sono fatto l’idea mentre la espongo, ma, con tutta la sofferenza che sto vivendo, dico che non posso dichiararmi proprio del tutto d’accordo. Anzi, per niente. Anzi: ora che rileggo dico che il post di apertura è una gran cagata, che non tiene conto dell’incontro tra una cappella conosciuta ed una figa conosciuta. O sempre tra quella cappella conosciuta e tante altre fighe, ma comunque già conosciute.
Modera i termini, per favore. Definire una cagata il post di apertura è fuorviante e non tiene conto che per tantissimi, come ad esempio per me, l’esperienza non è quella con la pay, ma con il bagno del loft dove lei mi riceve. Io se nel bagno del loft non ci passo almeno venti minuti su trenta dell’incontro non sto bene. Mica ci cago o ci piscio, mica mi ci lavo: non pensate a queste cose scatologiche che nulla c’entrano. E’ che quando entro lì, nel bagno del loft, mi raccolgo in meditazione. Una meditazione profondissima: ripenso a tutti i miei valori, alle mie scelte, compresa quella di non avere comprato quel portarotolo Leroy Merlin in offerta che mi avrebbe permesso di trovarmi più a mio agio anche nel bagno di casa mia.
Quanta verità nelle vostre parole, cari amici. Io sono iscritto al forum da anni ma recensisco poco, tuttavia voglio dirvi che è raro incontrare riflessioni del genere in altri forum. Io ad esempio per molto tempo sono stato iscritto ad un forum sulla cucina dell’appennino molisano, e posso assicurarvi che non parlava a questi livelli. Il massimo che si poteva sperare di trovare era qualche dritta su come fare velocemente una zuppa al caciocavallo per la classica botta di fame del dopo scopata, pay o free non conta. Dunque consideratemi tra i vostri lettori più assidui, interverrò senz’altro in questo thread quando capirò che cazzo voglio dire, intanto pazientate. Un abbraccio.
Oh, ma in quel forum sulla cucina dell’appennino molisano si trova almeno una che fa anale?
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