TRENTOTTESIMA PARTE ( Quello che le escort non dicono )
Sono anni che 'sto tizio viene da me come cliente. All'inizio chiedeva solo di scopare. Adesso mi chiede soprattutto il piscio addosso ed è un problema: gliene faccio quanto ne vuole, ma non c'è verso di portarlo sul pavimento del bagno o nella doccia, vuole che gli pisci addosso in salotto. Ed è un gran casino perché mica riesco a pulire subito, ormai il pavimento è rovinato.
Due anni fa un cliente che conoscevo mi ha chiesto di fare un festino a casa di un suo amico con qualche altro suo amico e qualche altra escort. Mi sembrava tutto ok e ho detto di sì, anche perché le altre ragazze le conosco e mi fidavo di lui. Siamo andate alla casa con una macchina sola. Ci siamo trovate in cinque ragazze con venti uomini. La cosa è diventata brutta brutta, anche perché 'sti stronzi han cominciato a scoparci a tre per volta e a menarci. Fortuna che Annuccia aveva un coltello nella borsa: dopo il decimo schiaffone che le davano in faccia è riuscita a prenderlo, ha minacciato tutti urlando. Sarà stato che perdeva sangue dalla bocca, ma quello che aveva messo la casa ha avuto paura dei vicini e ha fatto smettere gli altri. Ci ha urlato di levarci dai coglioni e di non fare casino. Fortuna che almeno i soldi li avevano dati prima, ma per cinque, mica per venti. Siam scappate via praticamente senza i vestiti addosso con la macchina. Io una roba così ci ho messo tre mesi a digerirla ma ogni tanto ci penso.
Con il mio compagno è cominciata che mi stava simpatico come cliente, poi dopo qualche anno mi ha chiesto perché non andavo a vivere con lui e smettevo di far la vita. Ho smesso e sono andata a vivere con lui. Da solo non ce la faceva a mantenermi. Mi sono trovata un lavoro. Adesso stiamo insieme da tre anni e le cose vanno decentemente: è un uomo buono, non mi mena e mi sta ad ascoltare, alla fine va bene così. Forse ci faccio un figlio.
Ho venticinque anni a faccio la escort da tre. Sono gasata dura, posso comprare tutto quello che voglio. Solo che adesso mi è arrivata una cartella esattoriale del cazzo da cinquantamila euro e dormo male. Quando dormo.
Io di anni ne ho trenta, sono straniera e faccio la escort da dieci. Ho comprato due case, una per me e una per mia mamma che non ha mai avuto un soldo. Poi ho comprato una macchina a mia sorella e una moto a mio fratello. Poi ho comprato i vestiti ai figli di mia sorella e un computer a testa ai figli di mio fratello. L'estate scorsa ho pagato le vacanze a mia mamma, a mia sorella, a mio fratello e alle loro famiglie. Però mi hanno detto che era meglio se non andavo in vacanza con loro, che stavamo tutti meglio così. Gli vorrei dire che io sto meglio un cazzo, ma non trovo mai le parole giuste.
Io di anni ne ho trentacinque e sono italiana. Avevo aperto un negozio con il mio compagno e un suo amico. In pratica loro hanno fatto un bidone a una banca e hanno messo me come titolare di ditta individuale, che me la sono presa in quel posto. Mi sono messa a fare la escort a ventisei anni. Ho pagato un debito di centocinquantamila euro alla banca, ho finito un anno fa. Adesso faccio ancora la escort ma non ho idea di come andare avanti. Perché i soldi mi servono per vivere e non so fare altri lavori. O almeno non credo. Ho un figlio che adesso ha vent'anni, ogni tanto penso che se faccio ancora la escort è soprattutto per lui, per pagargli una vita decente. Però quando arriva un ragazzo a scopare con me ho sempre il terrore che sia un suo amico.
Io sono straniera, di anni ne ho quaranta. Ho fatto la escort per quasi vent'anni, adesso ho smesso. Mi sono comprata tre case nel mio paese, le affitto e ci guadagno discretamente. Mi sono trovata un lavoretto saltuario come rappresentante di prodotti per la casa, arrotondo un po' anche con quello. Ho un po' di soldi da parte che mi rendono qualcosa nel mio paese. Sono rimasta in buoni contatti con qualche ex cliente, ogni tanto ci scopo ancora perché sono persone a posto. Poi c'è quel matto che si combina come nel '700 che ogni tanto mi porta a teatro a vedere roba assurda, mi ha praticamente costretto ad inserirmi nella sua compagnia di amici: gente un po' noiosa, ma c'è di peggio. E poi, alla fine mi ha sempre fatto ridere e non è un cattivo diavolo. C'è di peggio, gliel'ho detto. Non si è neanche offeso.
Io sono straniera e ho trent'anni. Faccio la escort da cinque. Odio quelli che chiedono in giro se faccio anale.
(In sottofondo impongo: )