Letteratura e corpivendole

Sono incerto se sia un regalo azzeccato.
Ma è comunque un libro, e dunque è ok per definizione ( detto da uno che ha acquistato Le verità sommerse​).
 
Non è propriamente un libro sui punters e/o le pay (fermo restando che è comunque una pratica richiesta anche in quest'ambito e rientra comunque nella sfera erotico sessuale,feticista), m'ha incuriosito questo libro (più che altro perchè l'autrice è una donna), sulla pioggia dorata o pissing che dir si voglia

https://www.ibs.it/pioggia-dorata-libro-elena-bibolotti/e/9788890973161

https://www.youtube.com/watch?v=khPIDgXD0pM

https://www.facebook.com/429306197259820/videos/605516689638769/
 
Ho letto tutte le citazioni e mi sembra manchino questi due titoli :
«*Case Chiuse di Polly Adler Mondadori Editore, 1967 che parla dei bordelli dell'epoca del proibizionismo. E' anche citato Lucky Luciano, come frequentatore abituale, tanto abituale che passava dei lunghi periodi nel bordello di Polly, come pensionante. Sembra che anche un giudice dell'alta corte di giustizia sia morto nel bordello di Polly.

Quanto poi alla relazione prostituta cliente e ai suoi risvolti è davvero molto interessante (un giudizio molto soggettivo) il film «*Irma la dolce*», di Bill Wilder, 1963, che non credo debba essere banalizzato e ridotto a una commediola perché ci sono molte riflessioni da fare, leggendo fra le righe.
 
 
 
Alcune autobiografie:
"Ritratto a tinte forti", di Carla Corso, la cofondatrice del Comitato di Pordenone.
"Nella mia pelle", Kate Holden
"Paula non c'è più", Angela Molin Carrera.
 
Ultima modifica:
Dr.Grunf ha scritto:
grazie, evidenzio comunque che si tratta di titoli già segnalati in questo stesso thread.
Clicca per allargare...
Ops,pardon,ammetto la pigrizia di non esser andato a ritroso nel td x controllare prima di postare ;) :ok:
 
 
Vai avanti tu che mi viene da ridere

Non proprio focalizzatissimo sul baricentro del thread ma verosimilmente sufficientemente affine:

Vengo prima io. Guida al piacere e all'orgasmo femminile
Roberta Rossi,Giulia Balducci
Anno edizione: 2019
Pagine: 340
EAN: 9788891582416

https://fabbrieditori.rizzolilibri.it/libri/vengo-prima-io/
https://www.ibs.it/vengo-prima-io-guida-al-libro-roberta-rossi-giulia-balducci/e/9788891582416

1. ANATOMIA. Scopriamoci
2. AUTOEROTISMO. Partiamo da noi
3. ORGASMO. Godiamoci il piacere
4. CLITORIDE. Grande protagonista
5. SESSO ORALE. Mettiamoci comode
6. PENETRAZIONE VAGINALE. Sotto un'altra luce
7. SESSUALITA ANALE. Sperimentiamola nel modo corretto
8. FANTASIE SESSUALI. Libere di eccitarci9. SEX TOYS. Giochiamo senza pensieri
10. PROBLEMI E DIFFICOLT SESSUALI. Quando c'è qualcosa che non va
11. FASI DELLA VITA. Cambiamo noi, cambia il piacere
12. FASI DELLA VITA. Quando siamo in due
13. PORNOGRAFIA. Croce e delizia
14. EDUCAZIONE SESSUALE. Viviamo da subito un piacere consapevole
15. CONTRACCEZIONE. Serenità e sicurezza
 
Memorie di una Geisha, Arthur Golden
Prima edizione Teadue nel 2000

Keila la Rossa, I. B. Singer
Prima pubblicazione su un quotidiano Yiddish di New York nel 1976, poi pubblicato da Adelphi nel 2017.

Un amore, Dino Buzzati.
Mondadori 1963

I miserabili, Victor Hugo
Prima pubblicazione 1862
 
Psicologia della prostituta

Riporterei qui l'abstract di Mercuri poichè credo che potrà incuriosire molti di noi:

https://www.angelomercuri.it/sessuologia-categoria/4820/

<<Le cronache giornalistiche enfatizzano molto i pochi casi di cronaca nera in cui emerge che la prostituta è schiava di un protettore, dando l’impressione che tutte le prostitute abbiano alle spalle un aguzzino, ma la realtà è diversa: il fenomeno delle “schiave del sesso” è molto limitato, confinato alla prostituzione nei luoghi pubblici ove è necessario farsi largo ed essere difese: è soltanto uno dei tanti affari illeciti della criminalità organizzata.La donna che oggi in Italia si prostituisce in luoghi privati (appartamento, stanza d’hotel, casa del cliente, feste) nella maggioranza dei casi lo fa liberamente, cioè non ha nessun “padrone” alle spalle che la costringe; ma che cosa può spingere una ragazza a fare la prostituta? Solo il miraggio dei soldi facili?Anche quello, certo, ma allora perché la maggior parte (per fortuna) non lo fa? Ci sono ragazze povere, straniere, sole e con figli da mantenere che preferiscono lavorare duramente dieci ore al giorno per mille euro al mese.Le statistiche dicono che, le prostitute di libera scelta hanno generalmente alle spalle infanzie di disperazione, hanno avuto traumi psicologici irreparabili come percosse o abusi sessuali (lo stesso vale per le pornodive tra le quali è frequente il suicidio). Contrariamente a ciò che si può pensare, chi ha subito traumi infantili e non è riuscito a farsene una ragione, da adulto tende a ricacciarsi in situazioni simili, quasi a voler riprodurre la scena del delitto e poter fare ulteriori indagini fino a capire il perché. Inoltre essendo il cervello infantile molto plasmabile ma poi difficilmente modificabile in età adulta, le condizioni di vita dell’infanzia rimangono indelebilmente impresse nei circuiti cerebrali diventando l’unico “modus operandi” che conosciamo, parte della nostra identità, cui tanto siamo affezionati anche se dolorosa. La terza ragione che fa scegliere a certe ragazze la via della prostituzione è probabilmente genetico-ereditaria: se l’ambiente famigliare era degradato, probabilmente anche i genitori erano personalità psicopatiche e la psicopatia è scritta nel cervello e si eredita: mancanza di senso morale, incapacità di adeguarsi e obbedire alle regole sociali, povertà di interessi e di spinte motivazionali sane, incapacità di capire le proprie emozioni, propensione al crimine.Le prostitute, imparano a mettere a tacere sensazioni, sentimenti e il fondamentale istinto femminile di accoppiarsi solo con uomini adatti e graditi. Vengono spesso da paesi stranieri, sono giovanissime, in Italia passano di città in città senza poter mai fare amicizie stabili, non possono godere le gioie dell’amore vero, hanno occhi sospettosi e sprezzanti puntati contro; e non ultimo, hanno il ritmo circadiano sfasato, dovendo lavorare prevalentemente di notte e coricandosi la mattina presto. Per sopportare tutto questo, assai spesso abusano di alcol, droghe, psicofarmaci.Nella loro vita però, prima o poi c’è un punto di rottura, quando si rendono conto di essersi incamminate da sole per una strada senza ritorno; per le pornodive è ancor peggio, sono ormai immortalate nel web. Ma l’abitudine ai soldi facili incatena queste ragazze sprovvedute e sventate, è la loro peggiore droga, se volessero smettere, dovrebbero passate da mille euro al giorno a mille euro al mese. Forse è questa la catena più grossa che le tiene avvinte.>>
Angelo Mercuri
 
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