Sempre per la serie: libri che non trattano della prostituzione come argomento principale, ma in cui vi sono prostitute o scene di prostituzione strettamente funzionali a parti-chiave della narrazione, e non come semplice elemento accidentale sullo sfondo, mi è venuto in mente "Messieurs les enfants" di Daniel Pennac ("Signori bambini" in italiano, ma io lo lessi a suo tempo in lingua originale).
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare dal titolo, non si tratta affatto di una favoletta per l'infanzia, ma di un romanzo che unisce a elementi surreali/fantastici (che di fatto ne costituiscono il motore) descrizioni estremamente realistiche. Il particolare, la cosidetta "Allée des Femmes" (Viale delle Donne), che compare nelle sue pagine, è una rappresentazione estremamente vivida della prostituzione da strada "storica" di Parigi come veniva praticata nella zona di Rue Saint-Denis: intorno a una ventina o a una quindicina di anni fa, per puro gusto del pittoresco, ne avevo usufruito (le lavoratrici erano tutte vecchiotte, quasi macchiette per turisti, e i prezzi e le prestazioni non erano particolarmente invitanti). Ebbene, la descrizione del luogo, esterni e soprattutto interni, e delle modalità di lavoro delle esercenti, nel romanzo era assolutamente perfetta, riproducendo con estrema esattezza ciò che io stesso avevo sperimentato; così come la figura di Yolande (sorta di puttana/boss tra tutte quelle del quartiere e personaggio molto rilevante per la trama del romanzo) mi era sembrata azzeccatissima.
Dal che si deduce che il buon Daniel Pennac, in gioventù, deve aver ampiamente praticato il nostro hobby in quella zona di Parigi (allo scopo di documentarsi, ovviamente!)
Non che si tratti dell'unico scrittore (o artista), del resto, la cui frequentazione di corpivendole sia indubbia e indiscutibile... Tra l'altro, mi viene in mente, a proposito del nome di questo thread, che il titolo di uno dei più famosi romanzi di Pennac è "la prosivendola" (anche se in originale era il virtualmente intraducibile "La petite marchande de prose").
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare dal titolo, non si tratta affatto di una favoletta per l'infanzia, ma di un romanzo che unisce a elementi surreali/fantastici (che di fatto ne costituiscono il motore) descrizioni estremamente realistiche. Il particolare, la cosidetta "Allée des Femmes" (Viale delle Donne), che compare nelle sue pagine, è una rappresentazione estremamente vivida della prostituzione da strada "storica" di Parigi come veniva praticata nella zona di Rue Saint-Denis: intorno a una ventina o a una quindicina di anni fa, per puro gusto del pittoresco, ne avevo usufruito (le lavoratrici erano tutte vecchiotte, quasi macchiette per turisti, e i prezzi e le prestazioni non erano particolarmente invitanti). Ebbene, la descrizione del luogo, esterni e soprattutto interni, e delle modalità di lavoro delle esercenti, nel romanzo era assolutamente perfetta, riproducendo con estrema esattezza ciò che io stesso avevo sperimentato; così come la figura di Yolande (sorta di puttana/boss tra tutte quelle del quartiere e personaggio molto rilevante per la trama del romanzo) mi era sembrata azzeccatissima.
Dal che si deduce che il buon Daniel Pennac, in gioventù, deve aver ampiamente praticato il nostro hobby in quella zona di Parigi (allo scopo di documentarsi, ovviamente!)
Non che si tratti dell'unico scrittore (o artista), del resto, la cui frequentazione di corpivendole sia indubbia e indiscutibile... Tra l'altro, mi viene in mente, a proposito del nome di questo thread, che il titolo di uno dei più famosi romanzi di Pennac è "la prosivendola" (anche se in originale era il virtualmente intraducibile "La petite marchande de prose").