Comincerò dalla fine: l'identificazione di Maria Maddalena (o di Magdala) con una prostituta può essere errata (come riconosciuto dopo il Concilio Vaticano II) e non esplicitamente autorizzata dalla lettera dei vangeli canonici, ma in realtà è stata molto comune per secoli, almeno dall'arte medievale in poi, quindi direi che non può stupire da parte di De Quincey nell'800.
Quanto al resto, ho paura di banalizzare tutta la storia di amicizia, rispetto e umana generosità che sta dietro al testo, ma devo ammettere che la parte che ho trovato più commovente è quella dell'inutile ricerca di Ann a seguito di quella separazione dall'autore che avrebbe dovuto essere temporanea e si sarebbe invece rivelata definitiva. Dato che su questo forum siamo (per la maggior parte almeno) frequentatori piuttosto assidui di prostitute, e dato il fatto che queste creature sono solite condurre una sorta di "vita parallela" che raramente ci mette in contatto diretto con la loro reale identità, credo che a tutti noi sia capitato di vivere almeno una volta un'esperienza simile: di trovarsi per un certo periodo in grande sintonia con una particolare ragazza frequentandola piuttosto intensamente, di lasciarla un giorno immaginando di ritrovarla senza problemi la settimana successiva o il mese dopo, e di rendersi conto invece più avanti di averla persa per sempre, senza neanche la consolazione di qualcosa di simile ad un addio consapevole. Anche la prolungata e inutile ricerca successiva corrisponde a una sensazione che ritengo molti di noi conoscano bene: un numero di telefono che non risponde più, un angolo di strada deserto per sempre, un annuncio che non ricomparirà, le febbrili e inconcludenti domande a qualche collega o compagna di strada...
Ripeto, potrà sembrare banalizzante rispetto al complesso del testo, ma per lo meno è qualcosa con cui posso dire di essere entrato in empatia diretta (mentre, per quanto la cosa possa commuovermi in astratto, non mi è mai capitato, come a De Quincey, che una prostituta mi salvasse letteralmente la vita).
Uno dei passaggi più poetici e visionari è quello in cui l'autore scrive: "If she lived, doubtless we must have been some time in search of each other, at the very same moment, through the mighty labyrinths of London; perhaps even within a few feet of each other—a barrier no wider than a London street often amounting in the end to a separation for eternity!", che corrisponde naturalmente anche al "clou" della canzone e del video che hai postato: la sezione a circa 4':40", dove la voce della cantante recita: "There might be just one street between us, just one end (?) barrier, only a few feet between us, but in the end it's eternity" (se ho capito bene le parole).
Tra l'altro, nei titoli di coda c'è scritto chi sono gli attori del video e chi gli interpreti della canzone, ma mi piacerebbe saperne qualcosa di più: di un pezzo così bello (dallo stile che mi pare vagamente progressive) è possibile che gli autori non siano altrimenti noti? Si tratti dei componenti di uno o più gruppi già attivi sotto altro nome? E qual è la storia dietro al video? Come, quando e perché è stato prodotto? Le didascalie di YouTube, in questa circostanza, sono singolarmente parche di informazioni a questo proposito.
Quanto al resto, ho paura di banalizzare tutta la storia di amicizia, rispetto e umana generosità che sta dietro al testo, ma devo ammettere che la parte che ho trovato più commovente è quella dell'inutile ricerca di Ann a seguito di quella separazione dall'autore che avrebbe dovuto essere temporanea e si sarebbe invece rivelata definitiva. Dato che su questo forum siamo (per la maggior parte almeno) frequentatori piuttosto assidui di prostitute, e dato il fatto che queste creature sono solite condurre una sorta di "vita parallela" che raramente ci mette in contatto diretto con la loro reale identità, credo che a tutti noi sia capitato di vivere almeno una volta un'esperienza simile: di trovarsi per un certo periodo in grande sintonia con una particolare ragazza frequentandola piuttosto intensamente, di lasciarla un giorno immaginando di ritrovarla senza problemi la settimana successiva o il mese dopo, e di rendersi conto invece più avanti di averla persa per sempre, senza neanche la consolazione di qualcosa di simile ad un addio consapevole. Anche la prolungata e inutile ricerca successiva corrisponde a una sensazione che ritengo molti di noi conoscano bene: un numero di telefono che non risponde più, un angolo di strada deserto per sempre, un annuncio che non ricomparirà, le febbrili e inconcludenti domande a qualche collega o compagna di strada...
Ripeto, potrà sembrare banalizzante rispetto al complesso del testo, ma per lo meno è qualcosa con cui posso dire di essere entrato in empatia diretta (mentre, per quanto la cosa possa commuovermi in astratto, non mi è mai capitato, come a De Quincey, che una prostituta mi salvasse letteralmente la vita).
Uno dei passaggi più poetici e visionari è quello in cui l'autore scrive: "If she lived, doubtless we must have been some time in search of each other, at the very same moment, through the mighty labyrinths of London; perhaps even within a few feet of each other—a barrier no wider than a London street often amounting in the end to a separation for eternity!", che corrisponde naturalmente anche al "clou" della canzone e del video che hai postato: la sezione a circa 4':40", dove la voce della cantante recita: "There might be just one street between us, just one end (?) barrier, only a few feet between us, but in the end it's eternity" (se ho capito bene le parole).
Tra l'altro, nei titoli di coda c'è scritto chi sono gli attori del video e chi gli interpreti della canzone, ma mi piacerebbe saperne qualcosa di più: di un pezzo così bello (dallo stile che mi pare vagamente progressive) è possibile che gli autori non siano altrimenti noti? Si tratti dei componenti di uno o più gruppi già attivi sotto altro nome? E qual è la storia dietro al video? Come, quando e perché è stato prodotto? Le didascalie di YouTube, in questa circostanza, sono singolarmente parche di informazioni a questo proposito.