Locali aperti il pomeriggio dal 27/10/2020

Alla fine quelli che se la passano meglio sono gli statali alla pk
Ovviamente lui non ha nessuna colpa ma ovvio che ci sia un po’ d’invidia tra le altre categorie di lavoratori
Non vorrei che scoppiasse una guerra sociale inutile e dannosa a settembre/ottobre
 
Certo la commessa più intelligente e/o cortese ti aiuterà consigliandoti nella scelta di colori, foggia, taglia...ma dal suo negozio DEVI uscire con qualcosa...in altre parole non ti dirà mai "nel negozio di fronte trovi quello che fa per te". Il principio vale per la lapperina

Anche perchè tante volte semplicemente non ha un negozio di fronte e comunque non avrebbe il tempo di andare a vedere cosa espongono.
Quello dovrebbe andare a farlo il suo titolare o il suo responsabile.
 
Su eBay vendono anche tanti privati..
Poi è solo un piccolo esempio personale, se il fruttivendolo vende sotto casa una bottiglia di te a 1,50 euro e la stessa identica la vende a0,49 cent il Prix supermercato a 700 metri distanti ,dove la compro?
Il discorso bidello, professore, tecnico a scuola, impiegato del comune, è si un rifugio,accettando di guadagnare meno,ma con più certezze, ma a una certa età,vista l aria di crisi in giro,e clienti che non vogliono o possono pagarti, specie al sud, una maniera per sopravvivere dignitosamente si doveva pur trovare, credo sia stata una delle poche volte che ho ascoltato il parentado già da anni occupato nella scuola.
 
Il fruttivendolo, se sa fare il suo mestiere, sa benissimo che non è sulla bottiglia d'acqua a 1,5 € che ci fa il guadagno o comunque si tiene a galla.
L'acqua la tiene, a prezzi da rapina, perchè sà che qualcuno che è rimasto senza o che mentre è lì ogni tanto la compra, ci sarà sempre.
Da un lato è tutto grasso che cola ma rappresenterà l'1% dei suoi guadagni.
Il fruttivendolo sà che il guadagno e la concorrenza la fa appunto sulla frutta e verdura, altrimenti non si chiamerebbe fruttivendolo oppure ortolano.
Il fruttivendolo ha il concorrente più temibile appunto sulla grande distribuzione come hai citato: quelli avranno pure la quantità ma, tramite la quantità, possono anche andare dal grossista a prendere la qualità per poi rivenderla a prezzo concorrenziale oppure anche sottocosto solamente come prodotto civetta.

Io non avrei nulla contro chi compra online, basta appunto che non facesse il trucchetto di andare a vedere o provare la roba prima, anche solo presso la grande distribuzione (specie vestiti).
Tanto ormai il "gigante" della vendita online ti permette di rendere la roba sbagliata, o di cambiarla, tutto a sue spese.
Almeno si sbattessero ad usare le procedure previste, quelli che vogliono comprare online.
Se facessero così, il "gigante" continuarebbe comunque a fare dumping fiscale e commerciale, ma la cosa sembrerebbe un po' più normale e rispettosa della libera concorrenza.
 
Molto strano che un adulto abbia bisogno di una commessa per sapere se l' abito è stretto o lungo. Si va a cercare qualcosa che si ha intenzione di trovare ,e se lo si trova , si vede se ci piace ,se le maniche vanno accorciate ,se si vuole il risvolto , o togliere la piega al collo. Ci sono le sartorie che lo fanno. Anche l' abito intero. Che oggi costa molte serate intere di prive. Se si vuole una camicia bianca ,se la commessa ne porgesse una a fiori ,si dovrebbe cambiare negozio.Per un uomo ,occorrono commessi uomini. Ma ad una eta' adulta , si hanno già i propri fornitori.Di solito neppure i ragazzini vanno a caso in un negozio a spendere una cifra disponibile ,senza sapere come. Se si prendono capi casual ,il costo è cosi basso in confronto alla serata in un locale , che non si capisce dove sia la difficoltà. Semmai, il problema è di avere le serate da fare, che per come stanno andando le cose, non vedo affatto come imminente. Avendo i locali sempre mostrato un ricavo infinitesimale,non rappresentano una fonte di gettito fiscale interessante ,cosi da far anticipare le aperture. Personalmente ,mi mancano assai più le palestre e piscine.E non si parla di riaprirle,nonostante queste ultime siano solitamente fonte di reddito per i comuni. Da piu' parti si dice già che non bisognerà fare gli errori dello scorso anno, cioè riaprire a giugno, quindi...Ci sono in media 500 vittime quotidiane . Bisognerebbe ipoteticamente creare dei club totalmente privati , ma ci vogliono spirito di iniziativa e capitali.
 
Su Amazon compro più accessori di elettronica, cuffiette, giochi ecc..
Ho visto un servizio sulle navi da crociera, molto consentito a bordo e controlli capillari, tamponi periodici, braccialetti distanziatori che monitorano i contatti ecc, una bolla di sicurezza per ricchi?
 
Molto strano che un adulto abbia bisogno di una commessa per sapere se l' abito è stretto o lungo. Si va a cercare qualcosa che si ha intenzione di trovare ,e se lo si trova , si vede se ci piace ,se le maniche vanno accorciate ,se si vuole il risvolto , o togliere la piega al collo. Ci sono le sartorie che lo fanno. Anche l' abito intero. Che oggi costa molte serate intere di prive. Se si vuole una camicia bianca ,se la commessa ne porgesse una a fiori ,si dovrebbe cambiare negozio.Per un uomo ,occorrono commessi uomini. Ma ad una eta' adulta , si hanno già i propri fornitori.Di solito neppure i ragazzini vanno a caso in un negozio a spendere una cifra disponibile ,senza sapere come. Se si prendono capi casual ,il costo è cosi basso in confronto alla serata in un locale , che non si capisce dove sia la difficoltà. Semmai, il problema è di avere le serate da fare, che per come stanno andando le cose, non vedo affatto come imminente. Avendo i locali sempre mostrato un ricavo infinitesimale,non rappresentano una fonte di gettito fiscale interessante ,cosi da far anticipare le aperture. Personalmente ,mi mancano assai più le palestre e piscine.E non si parla di riaprirle,nonostante queste ultime siano solitamente fonte di reddito per i comuni. Da piu' parti si dice già che non bisognerà fare gli errori dello scorso anno, cioè riaprire a giugno, quindi...Ci sono in media 500 vittime quotidiane . Bisognerebbe ipoteticamente creare dei club totalmente privati , ma ci vogliono spirito di iniziativa e capitali.

Sarebbe molto strano allora anche che un adulto abbia bisogno di un consulente (broker) che gli consigli anche dove, come e quando investire i propri soldi.

La cosa più buffa è che quasi tutte le persone più famose ce l'hanno.
 
Per un attore , cantante non essere alla moda e in forma può significare un contratto sfumato,un film concerto con meno spettatori, essendo un industria.
Io sugli abiti,pur conservando un paio di capi eleganti nell armadio ,opto più per lo sportivo comodo,e tanto al wellcum siamo tutti vestiti uguali..
 
La commessa/o sono assimilabili a dei consulenti, ci sono molte catene di negozi di abbigliamento (solitamente le più aggressive sui prezzi) che tra il personale non hanno delle commesse ma più semplicemente delle "sistema scaffali", che passano a ripiegare la roba tirata fuori dai clienti, perchè in questi negozi ci va un cliente che non gradisce essere assillato e vuole provare e scegliersi la roba in autonomia. Altri clienti invece hanno piacere di essere assistiti e consigliati sull'acquisto o anche solamente per chiedere qualche informazione, magari anche spendendo un qualcosa in più, ma non è sempre detto e comunque questo tipo di clienti, in caso di capi importanti difficilmente acquistano online.
I clienti non sono tutti uguali, con le dovute proporzioni è come quelli che preferiscono andare in fkk piuttosto che nei lap, anche se in questa fattispecie in Italia non essendo per legge consentiti gli fkk il mercato è sfalsato.
 
Molto strano che un adulto abbia bisogno di una commessa per sapere se l' abito è stretto o lungo. Si va a cercare qualcosa che si ha intenzione di trovare ,e se lo si trova , si vede se ci piace ,se le maniche vanno accorciate ,se si vuole il risvolto , o togliere la piega al collo. Ci sono le sartorie che lo fanno. Anche l' abito intero. Che oggi costa molte serate intere di prive. Se si vuole una camicia bianca ,se la commessa ne porgesse una a fiori ,si dovrebbe cambiare negozio.Per un uomo ,occorrono commessi uomini. Ma ad una eta' adulta , si hanno già i propri fornitori.Di solito neppure i ragazzini vanno a caso in un negozio a spendere una cifra disponibile ,senza sapere come. Se si prendono capi casual ,il costo è cosi basso in confronto alla serata in un locale , che non si capisce dove sia la difficoltà. Semmai, il problema è di avere le serate da fare, che per come stanno andando le cose, non vedo affatto come imminente. Avendo i locali sempre mostrato un ricavo infinitesimale,non rappresentano una fonte di gettito fiscale interessante ,cosi da far anticipare le aperture. Personalmente ,mi mancano assai più le palestre e piscine.E non si parla di riaprirle,nonostante queste ultime siano solitamente fonte di reddito per i comuni. Da piu' parti si dice già che non bisognerà fare gli errori dello scorso anno, cioè riaprire a giugno, quindi...Ci sono in media 500 vittime quotidiane . Bisognerebbe ipoteticamente creare dei club totalmente privati , ma ci vogliono spirito di iniziativa e capitali.
leggevo oggi che dopo il 20 se i dati migliorano, ed è un se grosso come una casa data anche la riapertura delle scuole, potrebbero pensare di riaprire le palestre con delibere regionali.
Quanto al casual che costa meno di una serata, dipende dal casual e dalla serata. Se sei un "muratore" allora niente da dire
 
Molto strano che un adulto abbia bisogno di una commessa per sapere se l' abito è stretto o lungo. Si va a cercare qualcosa che si ha intenzione di trovare ,e se lo si trova , si vede se ci piace ,se le maniche vanno accorciate ,se si vuole il risvolto , o togliere la piega al collo. Ci sono le sartorie che lo fanno. Anche l' abito intero. Che oggi costa molte serate intere di prive. Se si vuole una camicia bianca ,se la commessa ne porgesse una a fiori ,si dovrebbe cambiare negozio.Per un uomo ,occorrono commessi uomini. Ma ad una eta' adulta , si hanno già i propri fornitori.Di solito neppure i ragazzini vanno a caso in un negozio a spendere una cifra disponibile ,senza sapere come. Se si prendono capi casual ,il costo è cosi basso in confronto alla serata in un locale , che non si capisce dove sia la difficoltà. Semmai, il problema è di avere le serate da fare, che per come stanno andando le cose, non vedo affatto come imminente. Avendo i locali sempre mostrato un ricavo infinitesimale,non rappresentano una fonte di gettito fiscale interessante ,cosi da far anticipare le aperture. Personalmente ,mi mancano assai più le palestre e piscine.E non si parla di riaprirle,nonostante queste ultime siano solitamente fonte di reddito per i comuni. Da piu' parti si dice già che non bisognerà fare gli errori dello scorso anno, cioè riaprire a giugno, quindi...Ci sono in media 500 vittime quotidiane . Bisognerebbe ipoteticamente creare dei club totalmente privati , ma ci vogliono spirito di iniziativa e capitali.
Sono d’accordo su tutto,tranne che per un uomo ci vuole un commesso,la commessa se è brava ti fa capire cosa piace a loro oltre che a te ?‍♂️
 
Si ma facciamo un esempio il
Boys anche tenendo chiuso ha delle spese affitto? Luce acqua gas pulizie,più o meno siamo sui 1500 al mese penso
Il governo di super Mario da si e no 3500 all’anno di ristori,ditemi come fa uno a tenere aperto
Fa come tutti..... va a prendere da quello che si è messo via. Altrimenti a cosa serve mettere da parte ??
 
Bene...allora l’ipotesi che i locali riaprano non prima del prossimo anno, da quello che leggo, non è poi così strampalata. Era, ed è, ovvio, considerando la situazione generale. Continuo ad essere molto molto pessimista...
 
Tremila euro, io ci ho campato un anno ,e non sono riuscito a farmeli bastare un mese .battuta ma effettivamente sono molto pochi per un anno di chiusura,non ci paghi nemmeno l apprendista che ti spazza il salone
 
Per me, i locali che fanno anche apertura pomeridiana potranno riaprire a fine maggio primi di giugno come fecero l'anno scorso quando si usciva da una situazione ben più pesante. Cosa ci sarebbe quest'anno ad impedire quello che fu permesso l'anno scorso? Per le aperture serali invece il discorso è diverso. Finché resta il coprifuoco.....
 
A me spaventa il fatto che di coprifuoco non se ne parla proprio piu, come se fosse ormai assodato e sacrosanto, il fondamento stesso della repubblica italiana (come sempre scrivo minuscolo intenzionalmente).
quanto alle riaperture spero che quelli che hanno chiuso per la zona rossa riaprano quantomeno appena finisce aprile o anche prima. Se non ci mettono un ulteriore zampino le varianti del virus
 
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