Molto dipende dal lavoro che fanno o che vogliono fare, chi si rimbocca le maniche e già da prima era una persona che ama lavorare seriamente e con impegno può farcela eccome.
Se la ragazza in questione avesse fatto la stessa domanda ai suoi clienti, la maggior parte avrebbe risposto:
"Mi piace la patata...!"
E lo avrebbero detto in un modo così naturale ed istintivo da rendere la risposta di una sincerità agghiacciante.
Solo la patata!
Questo tipo di uomini, se arrivano a fare i puttanieri, puttanieri muoiono...
Che dici? Non fa una grinza vero...?
Ma noi se non giudichiamo non stiamo bene...
Beh, mi risulta che ci sia gente che lavora 8 o pi� ore al giorno ad una catena di montaggio industriale per 1000 euro al mese per tutta la vita...
Comunque, secondo me tutto dipende da quanto fare sesso con i propri clienti sia pesante o piacevole per la ragazza, cosa che dipende molto dal suo modo di pensare e dalla qualità dei clienti che ha.
Se una guadagna tanto e gli incontri non le dispiacciono quasi mai, ma magari talvolta le piacciono molto, beh, perch� smettere?
Comunque personalmente non mi pare che una che si prostituisca per libera scelta perda pi� dignita di una che accetta di essere costretta a presentarsi alle 8 otto di mattina sul posto di lavoro ogni giorno; anzi, la prostituta ne perde molto meno (o forse proprio per nulla), in quanto pu� decidere quando e come lavorare, che servizi fornire e pu� rifiutare clienti, mentre la lavoratrice dipendente se sgarra pu� essere licenziata al totale arbitrio del suo capo.
Mi spiace,Ace, ma il tuo giochino allo specchio non regge ... non in questo caso.
Fermo restante che qualsiasi parallelo è valido da un lato o dall'altro della barricata,
qui si stava parlando di puttane e della loro capacità di diventare, essere e rimanere tali.
E io, credo con una certa pertinenza, ho citato un aneddoto che vorrebbe spiegare il valore assoluto di certe scelte di vita.
Forse altre avrebbero risposto in un'altra maniera, ma lei ha risposto così e, ribadisco, per me è agghiacciante.
Permettimi ... faccio io un giochino a te ...
se avesse risposto (anzichè la patata"): " mi piace il cazzo"
sarebbe stato più concepibile, più umano.
Ma i soldi no.
I soldi sono un mezzo per ottenere il piacere, non il piacere stesso e chi antepone il denaro ad ogni altra cosa e ad una domanda ingenua, banale, da salotto, risponde in quel modo ed in maniera così istintiva apre una finestra su un vuoto che mi inquieta e mi dispiace.
Non è moralismo. Non è facile giudizio o pregiudizio. E malvolentieri accetto la tua ultima frase, perchè la intuisco indirizzata a me, che sono una delle persone più tolleranti che conosco.
E' la presa visione che esistono realtà diverse da quelle che io concepisco ed accetto.
Ne prendo atto. Ne parlo con voi e mi confronto.
Ma nessuno può impedirmi di rabbrividire
ne penso che c'entra ben poco con le situazioni di cui stiamo parlando..
sì d'accordo, si parla sempre di una che la dà via per soldi , ma un caso eccezionale che in una volta sola guadagna 600.000 (SEICENTOMILA) euro, e non è paragonabile a chi lo fa per anni o mesi, che è quello di cui stiamo discutendo.
interessante il commento sui familiari che "sono tutti felici".
sì d'accordo, si parla sempre di una che la dà via per soldi , ma un caso eccezionale che in una volta sola guadagna 600.000 (SEICENTOMILA) euro, e non è paragonabile a chi lo fa per anni o mesi, che è quello di cui stiamo discutendo.
interessante il commento sui familiari che "sono tutti felici".
Morale: può mai una donna, anche la più santa, rinunciare a questi soldi? Io credo di no.
Ti quoto al 100%, sono esseri umani come tutti, forse qualcuno se ne dimentica un po' tropo spesso... credo che la maggioranza non veda l'ora di smettere...hai fatto l'esempio più calzante come situazione estrema, e io ti faccio un'altra domanda, può mai una donna, anche la più insana di mente, andare avanti per molto in questa situazione (che sia costretta da debiti o altro o che lo faccia per bramosia di denaro)? io credo di no.
quello che io faccio fatica a comprendere è il gran disprezzo che mi è capitato di vedere in quelle persone che poi ci vanno, ma che uomini sono quelli? sono allo stesso pari di quelle donne che non hanno rispetto di loro.
Viceversa quelli che si sentono figa-dipendenti non la vivono bene: la considerano una droga, una dipendenza, ci devono andare ma ne farebbero volentieri a meno, per loro il rapporto e' ne' più ne' meno come quello di un drogato con il proprio spacciatore. Ovvio che in questo caso c'è astio. Per quest'ultima fattispecie di punter non servono le pay. Serve uno psicologo.
un altro può essere, come emerge molto spesso, l'invidia per un tenore di entrate economiche difficilmente ottenibile con la gran parte dei lavori