Miscellanea - riflessioni, pensieri e promemoria, seduti in poltrona nel mio studio

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Innanzitutto posate i bicchieri, che vi vedo alticci ed il discorso prende una piega discendente....

https://www.youtube.com/watch?v=eXQjg2_ejfE

Torniamo ab ovo
Tutto parte da una mia frase, questa:

Ma ti ricordo, banalmente , che se le pay si chiamano prostitute e non terapeute è perchè vendono essenzialmente il loro corpo: se fossero scientificamente preparate e diversamente orientate, lavorerebbero vestite..

Il nostro ospite da Vinci ha inteso eccepire che in realtà la pay ci vende più che altro il suo tempo.
Ciò è sostanzialmente vero, l'importante è comprendere la mia frase all'interno del contesto nel quale l'ho formulata.

Un nostro collega si chiedeva se le pay potessero essere utili per vincere la timidezza, svolgendo un'azione simile a quella di un terapeuta. Io ho detto che ciò può anche accadere, ma che -ovviamente- le pay non sono preparate a lavorare come terapeute, nè si accingono a priori a farlo: infatti ci approcciamo a loro tenendo ben presente il loro aspetto fisico. La pay non potrebbe di fatto lavorare, se enucleata dal suo corpo.

Direi che ai due antipodi corpo versus tempo si posizionano due casi estremi: la bambola gonfiabile e la telefonista erotica 899.
Nel primo caso si paga per un corpo (sintetico, ahimè): che poi noi lo utilizzeremo dieci minuti e mai più, o talmente tanto da doverla portare al gommista una volta a settimana per farla vulcanizzare :sarcastic_hand:, il costo resterà invariato.
All'opposto la telefonista erotica dell'899 ci vende solo ed esclusivamente il suo tempo: il suo corpo lo ignoriamo, non lo vediamo, mentre ci parla potrebbe cucinare due uova o fare la cacca.

Ma tornando ai casi comuni, è evidente che difformemente da un terapeuta che mette in gioco la sua preparazione e la sua voce, mentre la sua presenza fisica è insopprimibile per quanto ultronea rispetto ai risultati attesi, la pay deve mettere a disposizione il suo corpo perchè per il cliente abbia senso approcciarla: che poi il cliente scelga di rinunciare al possesso del corpo, per godere solo della sua compagnia, questo è il risultato di una libera scelta successiva.

Ergo conclusivamente: la pay tradizionale vende si il tempo, ma per farlo parte dal mettere a disposizione ed in mostra il suo corpo. Questa è una migliore formulazione della mia frase originaria. Il concetto finisce con l'osservazione che questo tempo può avere un effetto terapeutico, ma ciò esula dalle intenzioni primigenie della pay, nè più nè meno come un orgasmo del cliente di un analista esula dagli obiettivi che l'analista si era prefissato che il suo paziente potesse raggiungere durante la seduta.
 
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Mi chiedo come mai certa gente si intromette in discorsi che poi non è in grado di sostenere.
Coso, chiudi la porta adesso che esci.

Oihbò Leonardo (o come cavolo ti chiami), nervosetti?

Ma non offenderti: proprio non ce la facevo più a prenderti sul serio.
C'è un limite a tutto. :whistle3:
 
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Fair play.... in particolare quando siete miei ospiti.....

:drinks::party:
 
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Ovunque c'è profumo di donna
La differenza nell'esempio che hai fatto per me è abbastanza chiaro. La donna di servizio se non ti pulisce casa te col piffero che la paghi, la puttana se non ti fa sborrare (indipendentemente se per colpa tua o sua) tu comunque la paghi, poi magari la sfanculi e non ci torni più ma la paghi.
Un momento, momento...
Non sono due attività paragonabili.
Una è una prestazione occasionale, l'altra è continuativa, o perlomeno ha i connotati di una prestazione che si protrae nel tempo.
Quindi i parametri su cui valutare la cosa non sono gli stessi.

Faccio un esempio.
La domestica che mi viene a pulire casa, il giorno che ha le mestruazioni, lascia tutto in disordine e magari anche sporco.
Che faccio?
Non la pago? La licenzio perché per una volta non ha svolto il suo lavoro come si deve?

Nel caso della prostituta, invece, la prestazione è unica, ed entrano in gioco diversi fattori, tra cui anche il fatto che la colpa del mancato o scadente risultato della prestazione potrebbe essere mia e non sua.
Quindi, se non siamo in presenza di una truffatrice, io pago per una "tentativo" di prestazione, che può avere una buona riuscita, ma anche no.
Oserei dire che il rapporto con una pay si avvicina più ad una forma di "gioco", dove, come in tutti i giochi, conta l'abilità e l'esperienza, (nel capire e scartare a priori la pay non consona alle nostre esigenze), ma conta anche la fortuna.

Per ciò che riguarda se pago il tempo o il corpo, sono d'accordo con l'ultimo intervento del professore: il compenso è un'oscillazione tra i due estremi.
Se ho voglia di fare quattro chiacchiere con una pay (come mi è capitato a volte), senza arrivare nè a toccarla, nè ad avere orgasmi, pago il 90% del suo tempo. Lascio un 10% per la contemplazione del suo viso e un bacio sulla guancia quando la saluto.
Se la voglio vedere nuda, toccare, giocare con il suo corpo per una notte intera, pago più l'uso del suo corpo che il suo tempo. Se pagassi in base al tempo, visto che per 20 o 30 min di prestazione si possono spendere fra i 20€ di una OTR e 100€ di una loft, in media mi verrebbe a costare 1500€. Me la posso cavare invece, (dipende naturalmente dalla pay), anche con solo 150-300€.
 
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Un momento, momento...
Non sono due attività paragonabili.

Ma certo, non l'ho fatto io quell'esempio, mi hanno chiesto quali differenze vedevo e ho solo risposto.
Volevo solo porre l'attenzione, proprio perché il meretricio non è paragonabile con nessun altro mestiere, l'importanza che ha il tempo sui nostri denari quando si va da una prostituta rispetto alla prestazione e alla determinazione di un risultato.
Ho letto più volte che la prostituta deve comunque mettere a disposizione il suo corpo altrimenti non avrebbe senso andarla a trovare; beh, sacrosanto, ineccepibile, ovvio... ma questo, buon Dio, vale per ogni mestiere... anche il tassista deve mettere a disposizione il taxi e il suo corpo per svolgere il suo mestiere, altrimenti non è un tassista e non ha un mestiere. Però, anche con il tassista, il fattore tempo influisce sui nostri denari rispetto, per esempio, alla stessa destinazione fatta in tram, bus, metro... se troviamo parecchio traffico o se il tassista è particolarmente furbo ci farà pagare via via sempre di più per arrivare comunque alla stessa destinazione. L'altro fattore non trascurabile è che comunque se ci accorgiamo che il tassista è palesemente in malafede, trattiamo sul prezzo, non lo paghiamo e, in casi limite, ci scappa pure una segnalazione con denuncia; con la puttana ciò non avviene, anche se a volte saremmo tentati di non pagarla o di denunciare una chiara frode, alla fine decliniamo e tiriamo fuori i soldoni perché, in ogni caso, saremmo noi a perderci di più.
Caso limite di un mestiere in cui paghiamo per far fare a qualcun altro il cazzo che gli pare.

Una è una prestazione occasionale, l'altra è continuativa, o perlomeno ha i connotati di una prestazione che si protrae nel tempo.
Quindi i parametri su cui valutare la cosa non sono gli stessi.

Beh no Roby, qui non sono d'accordo.
Possono essere entrambe occasionali come continuative.
Per dire, io chiamo la donna delle pulizie una volta ogni tanto per le faccende più pesanti, come posso avere una puttana fidelizzata con cui mi vedo regolarmente... non è per questo che sono due mestieri non paragonabili. E, chiaramente, se quella volta che ho bisogno della donna delle pulizie e questa si siede sul divano e si guarda un film, io col cazzo che la pago...

Se pagassi in base al tempo, visto che per 20 o 30 min di prestazione si possono spendere fra i 20€ di una OTR e 100€ di una loft, in media mi verrebbe a costare 1500€. Me la posso cavare invece, (dipende naturalmente dalla pay), anche con solo 150-300€.

Roby, il prezzo lo fissa la prostituta in base a valutazioni del tutto personali, pagare di più o di meno non può avere un riscontro perché non esiste un listino uguale per tutti/e, comunque paghi in base al tempo che richiedi e dipende sempre tutto dalla volontà della ragazza.

Ergo conclusivamente: la pay tradizionale vende si il tempo

Mi pare quindi che, nonostante tutte le precisazioni più o meno valide, siamo d'accordo.
Grazie, era solo questo che volevo sapere.
 
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Ergo conclusivamente: la pay tradizionale vende si il tempo



Mi pare quindi che, nonostante tutte le precisazioni più o meno valide, siamo d'accordo.
Grazie, era solo questo che volevo sapere.

Beh, ma questo era - quasi - scontato.

Per capirlo, basta rimorchiare una pay, passare mezz'ora a chiacchierare, e poi cercare di accomiatarla dicendo che nulla le si deve, avendo rinunciato a bocca e figa​...
 
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fabxpiace

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Non sono due attività paragonabili.
Una è una prestazione occasionale, l'altra è continuativa, o perlomeno ha i connotati di una prestazione che si protrae nel tempo.

Male Roby, male.
Entrambe scopano, entrambe ti piegano qualcosa vicino al piffero ed entrambe continuano a farlo, solo che una lo fa (forse) quasi esclusivamente per te, l'altra lascia liberi gli orizzonti... :on_the_quiet:
 
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A mio avviso per non perdersi nella filosofia e superare l'impasse bisogna rifarsi al diritto e alla distinzione classica tra obbligazione di mezzi ( messa a disposizione con diligenza) e obbligazione di risultato ( consegna diun bene, prodotto ecc). La prima è tipica di tutte le attività subordinate, professionali e para professionali e ben si attaglia anche alla prostituzione ( che è un negozio giuridico, sia pure immorale e non tutelabile in giudizio). L'obbligazione consiste nella messa a disposizione con ordinaria diligenza, e può avere un tempo preciso oppure no( come per l'avvocato). Fondamentale è l'impegno diligente, non il risultato, che può anche non essere perfetto senza colpa( caso classico l'avvocato, che non deve per forza garantire l'esito positivo). Il tempo insomma può essere predeterminato e certo in certi casi, in altri no. Ma il vero oggetto del contratto è la messa a disposizione della propria attività con adeguata diligenza
 
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Ok Lazebio, visione tecnica.
Quindi uno compra la speranza, si spera che la puttana sia adeguatamente diligente durante l'incontro.
Si, mi piace, si adatta bene.

Come al solito... tra i due litiganti il terzo vince... corpo?, tempo?... no, la speranza.:prankster2:
 
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Più o meno è così...non si deve garantire un risultato certo ma una prestazione adeguata. Peraltro anche se la prestazione fosse sotto i minimi sindacali l'ipotesi di risoluzione per inadempimento non mi pare percorribile..;-)
 
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Eppure la moglie del mio amico non era nemmeno presente in casa: era altrove, non l'avevo incontrata né ci avevo parlato.
Era come un fantasma che si manifestava de relato : l'imposizione del mio confino in una zona della casa non mi era stata ribadita a voce, ma la conoscevo per altre esperienze.
Forse quel tipo di donna mi sta sulle palle perché rappresenta ciò che, divorziando e non volendo più rapporti stabili, ho voluto eliminare : sicché quella figura mi risulta odiosa.

Aggiungo questo: mi basterebbe poter far loro capire quanto le detesto, ma non in maniera tacita, proprio dichiarandolo a voce forte e chiara una volta per tutte.

Provo sensazioni e dinamiche identiche alle tue, anche se riferite a problemi diversi.
Mi sembra che hai inquadrato al 100% cosa ti disturba, ma non e' questo il punto.
Il punto che e' tardi, siamo troppo vecchi per rimediare.
IMO la soluzione starebbe in " scordiamoci il passato, chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato". Ma non e' molto praticabile se questo passato ti ha de-formato il carattere, per cui e' un passato che non puo' passare.
 
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Professore, mi sono permesso di scrivere in questo thread che da tempo non si frequenta, per riportare due temi sui quali sarei molto interessato a scambiare alcune riflessioni con Lei e con gli altri utenti, basandomi su ciò che abbiamo fatto Lei ed io in due distinti thread dei quali riporto qui sotto i nostri dialoghi.
Come dicevo, il mio interesse ad approfondire è senz'altro molto forte, e confido in una Sua risposta nonché sull'eventuale sviluppo della conversazione.
La ringrazio in anticipo per il Suo tempo e La saluto cordialmente.


Dal thread sui genitori delle escort.

Originariamente Scritto da*Infizz*:
Tornando molto OT.
Le pay hanno esattamente i genitori che ci fanno comodo che oro abbiano avuto, quando le pay stesse ci servono per svuotarci le palle.
Hanno genitori che, del tutto incomprensibilmente, continuano a servirsi di loro, quando noi non abbiamo più la necessità di servircene.
Incredibile come il mondo non cambi insieme a noi.

Lafayette:
Senz'altro.
Siccome ognuno di noi ha avuto i genitori che ha avuto, sono così d'accordo con lei che , a pensarci bene, sono rimasto in buoni rapporti di amicizia solo con le escort che avevano avuto genitori non dico uguali, ma almeno simili ai miei: ossia genitori che non le usavano come banca,sfruttando un lavoro che probabilmente esse non avevano scelto facendo i salti di gioia.
Sì, è davvero sorprendente come il mondo non cambi insieme a noi, specie quando noi non avevamo alcuna intenzione di cambiarlo.
Sempre che io abbia afferrato il filo del suo ragionamento, cosa che confesso di non essere sicuro di aver fatto: ma questo sarà lei, Professore, a dirlo, se e quando vorrà.



Dal thread sull'innamoramento per una escort.
Originariamente Scritto da*Infizz*:
Io so nuotare, e mi faccio il bagno finchè non mi rendo conto che il mare è troppo agitato, altrimenti rinuncio.
So perfettamente che invece un surfista si tufferebbe proprio con le condizioni di mare con le quali io mi ritiro:*ma sono cosciente dei miei limiti.

Lafayette:
Sarebbe per me molto interessante approfondire questo tema, mettendolo in parallelo ai casi di "fuga" precipitosa da certe situazioni della quale parlavo in altro thread ( quello dei genitori delle escort).
Posto che, come ho scritto anche lì, non giustifico in alcun modo i comportamenti offensivi e villani verso l'altra persona dalla quale si scappa, mi chiedo se il decidere di desistere da certe situazioni, e dunque il fuggire, non sia in fondo un modo per salvare se stessi, e proprio perché tale non condannabile in senso assoluto.
Gradirei avere uno scambio su questo tema, anche con la partecipazione di altri utenti, e mi chiedo se forse la sede migliore non sia il suo thread "miscellanea", Professore.
Attendo sue notizie, dichiarando un sincero desiderio di riflessione comune sul punto.
 
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Dal thread sui genitori delle escort.

Premesso che intendevo tornare IT e non OT, intendevo pungolare l'autore facendolo riflettere sul fatto che a me appare una piccineria attaccare una pay, denigrandone i genitori, per il fatto che essi stessi accettino (passivamente od attivamente) la prostituzione della figlia, laddove questa condizione ci è andata benissimo finchè ce la siamo scopata, e salvo poi scandalizzarci quando il rapporto è andato a puttane.
Il punter che ancora ha capito pochissimo del mondo in cui si muove, è quello che non riesce a capacitarsi del perchè la sua pay (l'amata, ovviamente) non capisca come lui, e solo lui, sia meritevole di ogni attenzione e riconoscimento da parte della pay. Merito che peraltro può anche avere, ma che non è bastevole di per sè ad ottenere il riconoscimento della pay e l'abiura della famiglia d'origine.

Dal thread sull'innamoramento per una escort.
Fuggire per salvarsi è più che legittimo. A me fa cagare il fatto che, per essere certi che i contatti con la pay siano preclusi per sempre, la si offenda a morte.
Mi sembra un atto contemporaneamente vigliacco e privo della minima gentilezza. Basterebbe cancellarne il numero di telefono, e bloccarla sui vari social, per rendere a se stessi meno facile andarla a cercare di nuovo.

Sinceramente mi fanno un tantino schifo i clienti che prima si innamorano della pay, la osannano, fanno di tutto per lei, ovviamente non la recensiscono, e poi la distruggono quando le cose non sono andate secondo i loro desideri.

Tempo fa ho recensito una pay. Avrei potuto scrivere lodi molto più sperticate rispetto alla mia rece (insolitamente stitica), ed infatti quanti l'hanno recensita dopo di me ne hanno parlato anche meglio di me.
Ho trovato vile ed insopportabile che un utente, iscritto da tempo con zero rece, sia intervenuto nel topic per 'mettere in guardia' i consoci dal pericolo che la ragazza potesse chiedere soldi e poi non restituirli, come avrebbe fatto con lui.
Ecco, questo mi sembra il lato più vomitevole del punteraggio.
Primo sei un fesso, perchè ti innamori andando a pay (ignorando l'estrema complessità di coronare un sogno d'amore tra un cliente ed una pay).
Poi sei un illuso, se, come spesso accade, tra te e lei ci sono magari venti / trenta anni di differenza.
Poi sei un traditore della community, perchè quando ti ci trovavi bene non l'hai recensita per gelosia, non capendo che è la tua PUTTANA come di altri mille, e non la tua compagna di vita.
In ultimo, quando i tentativi di guadagnarne l'amore con i soldi non hanno funzionato, ne parli male in un contesto deve l'interessata non ha diritto di replica.


Quando leggo queste cose, mi chiedo sempre io qui che cazzo ci resto a fare.
 
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Rispondo io: per analizzare con grande lucidità le contraddizioni e gli egoismi che esistono in questo mondo.
Grazie Professore.
 
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Premesso che intendevo tornare IT e non OT,

E' per questo che ho sperato di portare la conversazione in questo suo thread.
Forse ho fatto bene.

intendevo pungolare l'autore facendolo riflettere sul fatto che a me appare una piccineria attaccare una pay, denigrandone i genitori, per il fatto che essi stessi accettino (passivamente od attivamente) la prostituzione della figlia, laddove questa condizione ci è andata benissimo finchè ce la siamo scopata, e salvo poi scandalizzarci quando il rapporto è andato a puttane.


Non avevo inteso fino in fondo ciò che il punter di quella discussione voleva affermare, ossia la di lui superiorità rispetto alla famiglia di provenienza della escort, e di conseguenza rispetto alla escort stessa.
Lei me ne sta dando una chiave di lettura, sicché ora comprendo la sua reazione arrabbiata.
Se dunque questa è la sua interpretazione, allora, sotto questa nuova luce, sono d'accordo con lei.
Credo però che l'autore del thread rimarrà nella sua convinzione, almeno a leggere come sta proseguendo l'esposizione delle sue idee.


Fuggire per salvarsi è più che legittimo. A me fa cagare il fatto che, per essere certi che i contatti con la pay siano preclusi per sempre, la si offenda a morte.
Mi sembra un atto contemporaneamente vigliacco e privo della minima gentilezza. Basterebbe cancellarne il numero di telefono, e bloccarla sui vari social, per rendere a se stessi meno facile andarla a cercare di nuovo.

Condivido, ed ho io stesso sottolineato la scorrettezza del comportamento all'interessato, nel thread specifico.

Sinceramente mi fanno un tantino schifo i clienti che prima si innamorano della pay, la osannano, fanno di tutto per lei, ovviamente non la recensiscono, e poi la distruggono quando le cose non sono andate secondo i loro desideri.

Sarei anche qui d'accordo con lei, se solo riuscissi a dare un contorno così preciso ai desideri di alcuni punter.
Desideri che mi sembrano spesso, invece, avere contorni così poco delineati da apparirmi degli strambi abbozzi di pensiero: fatti di frasi sconnesse, accostamenti insensati, paragoni bizzarri.
Beato lei che ha voglia di trovarci un verso, e ce lo trova pure: io mi limito a suggerire la fuga ( come ho fatto al punter in questione) ed a fuggire io stesso dalla conversazione con l'interlocutore, quando constato che egli non va a parare in alcun luogo definito, ma cerca solo di sfogare un malessere non meglio spiegato.
A mia difesa osservo che non ho le sue conoscenze tecniche e scientifiche, Professore: questo è poco ma sicuro.
E sinceramente, da un po', ho anche meno voglia di discutere.


Ecco, questo mi sembra il lato più vomitevole del punteraggio.
Primo sei un fesso, perchè ti innamori andando a pay (ignorando l'estrema complessità di coronare un sogno d'amore tra un cliente ed una pay).
Poi sei un illuso, se, come spesso accade, tra te e lei ci sono magari venti / trenta anni di differenza.
Poi sei un traditore della community, perchè quando ti ci trovavi bene non l'hai recensita per gelosia, non capendo che è la tua PUTTANA come di altri mille, e non la tua compagna di vita.
In ultimo, quando i tentativi di guadagnarne l'amore con i soldi non hanno funzionato, ne parli male in un contesto deve l'interessata non ha diritto di replica.

Mh.
Va bene, capisco.
A leggere il forum, si tratta in effetti di casi diffusi.
Mi viene da pensare che Lei senta il dovere di discuterli e "curarli" confrontandosi con gli interessati, un po' come un medico sente il dovere di intervenire quando si trova in zona di guerra ed abbondano i feriti.
Onore a lei, visto che probabilmente questo sentimento le viene dallo stesso animo che l'ha spinta a fare il lavoro che fa.


Quando leggo queste cose, mi chiedo sempre io qui che cazzo ci resto a fare.

Il chirurgo d'urgenza in zona di guerra, come dicevo.
Le sembra poco?

Dimenticavo: ritengo questo suo thread "Miscellanea" di grande utilità.
La esorto ad usarlo più spesso, per spiegare a noialtri utenti maldestri i suoi pensieri.
In genere sono preziosi, come ad esempio in questa occasione.
Grazie.
:hi:
 
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Una città delle tante che bazzico.

Un bar centralissimo, nella piazza del Duomo.
Una sera come altre.

Ho deciso che cenerò solo con qualcosa preso in quel bar (si, vabbè, mi piace la cassiera, da tempo ipotizzo di scoparla, è proprio bona, ma è inutile che voi insinuate che ho saputo che avrebbe fatto il turno di sera :on_the_quiet:).

Non fa caldo, ma neanche freddo, e all'esterno è occupato un solo tavolo da tre coppie.
Tre puttane ed altrettanti fidanzati/papponi.

Cazzo, ne ho già scopate due su tre (regolarmente recensite).
La terza non l'ho scopata solo perchè ritengo abbia iniziato questa settimana.

Il mio occhio e quello della meno giovane si allineano, in una retta che ci perfora le menti e allinea le nostre debolezze.

La più giovane ricordo che ha le tette un poco mosce. La meno giovane è una nave scuola, con la quale ho svolto pratiche molto poco in linea con la prevenzione delle MST.
In effetti, anche con la più giovane: che però non mi diede il culo.

Dopo un poco, la più giovane è felice come una pasqua, perchè il suo pappa/boy la bacia appassionatamente mentre un totem pubblicitario in mezzo alla strada li immortala in una foto, che resterà visibile fino a quando il prossimo turista non scatterà il medesimo selfie.

Giovani scaltri pappa/boy rumeni con le loro illuse principesse, in ignara attesa della propria inevitabile cocente disillusione.

Ed un cliente a cui è passata la voglia, per quella serata, di cercare sesso a pagamento.
 
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Sarà che alla fine scopare non è che ti faccia più tanto effetto.
Ti rendi conto che hai diversificato tutto il diversificabile: alte e basse, magre e in carne, bionde, brune e rosse, capelli corti e lunghi, bianche, nere e gialle, chiacchierone e mute, incontri GFE e trash.

Anche il fascino dell'andare in avanscoperta inizia a perdere di attrattività.
Ed allora l'ultima spiaggia del punter diventa il rischio.

Per esempio il rischio di andare deliberatamente da una ragazza precedentemente recensita in modo non positivo, http://community.punterforum.com/showthread.php?t=286943&p=2163888&viewfull=1#post2163888 , ritenendo che si possa trarne comunque un'esperienza positiva.

Oppure riaccompagnare una ragazza, e ritenere di aver colto uno spiraglio di luce negli occhi della sua collega, che pure ti ha guardato di traverso quando hai prelevato e riportato la sua amica.
E senza contare che la regola che ti sei dato è di non andare mai con un'amica di una pay della quale si è clienti..... ma il predicar bene, è fatto per poi razzolar male ma con piena consapevolezza che poi gli errori si pagheranno....

...e poi constatare che quello spiraglio c'era.....
E incontrarla più volte, in incontri quasi del tutto muti per vie delle insormontabili reciproche barriere linguistiche (traduttori online a parte), che sin dal primo e sin da subito iniziano con un profondo, lungo bacio con le lingue in gola, e le due lingue non si staccano più neanche per un attimo, mentre le mani si cercano, i nasi si fiutano come a voler racchiudere dentro di sè l'essenza dell'altro.
E copulare non senza difficoltà, perchè entrambi si tende a raggiungere l'orgasmo molto velocemente, con la lei che ti riversa in bocca i suoi umori, e tu che ricambi in modi che sai che non dovresti...

...e scoprirti a pensare a lei in momenti in cui non te lo aspetteresti...


infondosiamotuttiunpocoAltair,perfortuna...
 
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@Infizz

Professore, il suo tono mi inquieta.
Più che un momento di stanca, mi sembra di percepire nelle sue parole una strana ricerca di autodistruzione, fosse anche in senso figurato.
Spero tanto di sbagliarmi, ma la invito a desistere dal volersi mettere alla prova superando quei limiti che lei stesso aveva inteso darsi.
Limiti che mi paiono assai giusti, aggiungo.
:hi:
 
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Egregio Professore,
in un post di un altro thread Lei aveva rilevato, in modo preoccupato, il crescere della mia misoginia.
Ebbene, giorni fa mi è capitato quanto segue.
Ero a casa di un amico a vedere una partita di calcio in diretta tv.
Si tratta di una casa nella quale sono ancora ben accetto: chi mi ospitava è un amico che ha avuto fino a qualche mese fa una relazione con una tipa, relazione ora interrotta.
Eravamo dunque tra soli uomini.
Prima della partita abbiamo cenato tutti insieme.
Uno dei presenti mi ha guardato negli occhi e mi ha detto: "io comunque spesso ti invidio".
"Perché?", ho chiesto.
"Perché non hai una moglie né una compagna. Io rimango con la mia compagna solo perché c'è un figlio ed io ho un forte senso di responsabilità verso di lui. Lei invece mi ha proprio rotto il cazzo."
A quel punto è intervenuto un altro: " Io sono sposato e ho figli, ma mia moglie ha proprio rotto il cazzo, sia a me che ai figli."
Il padrone di casa a quel punto è esploso: " ecco, anche a me la mia ex aveva proprio rotto i coglioni: e poi comunque io dico che le donne non capiscono un cazzo, in particolare di politica, bisognerebbe levar loro il diritto di voto."
Gli altri presenti erano lì tutti in coro a dargli ragione.
Io me ne stavo zitto.
Mi sono azzardato a dire: " beh, guardate che io risulto molto misogino, e comunque credo che sia l'essere single che l'essere accoppiato abbiano elementi pro e contro..."
Non mi hanno lasciato finire, in pratica il concetto che mi dicevano era: " ma stai zitto, tu hai un gran culo che stai da solo, qua misogini siamo diventati tutti, il problema è il non poterlo dire forte".
Era come se non aspettassero altro per esplodere contro le donne, insomma.
Sicché, Professore, ho ritenuto giusto metterla al corrente di questo fatto.
Attendo pensoso qualche Sua preziosa osservazione.
Grazie.
:hi:
 
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