Non sono le donne che rompono i coglioni, sono le mogli, che appartengono a una categoria diversa. Il matrimonio è una istituzione pensata per un mondo e per persone molto diverse da quelle di oggi. Ometto la disamina sociostorica, e vengo al punto: la posizione di forza nella quale si trova oggi la donna quando diventa moglie è una catastrofe (anche per lei). Già la donna com'è noto "è mobile qual piuma al vento etc.", se poi la metti in condizione di poterti fottere figli, casa, reddito quando vuole, la metti in una tentazione alla quale poche resistono. Infatti tante non resistono, per poi scoprire che distruggere marito e famiglia non dà la felicità (to'!). Dirò una cosa della quale sono persuaso per lunga esperienza della vita: per stare bene, serena a contenta, la donna ha bisogno di un padrone. Mille modi di esserlo, dal più brutale (giù botte every day) al più nobile e cavalleresco, ma un padrone le ci vuole; altrimenti la donna, uomo forato, affonda presto nel mare tempestoso della vita; e mentre affonda, rompe i coglioni all'universo mondo con le sue richieste di aiuto.