Miscellanea - riflessioni, pensieri e promemoria, seduti in poltrona nel mio studio

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Buonasera Rettore,
cosa ne pensa di questo intervento? :
http://community.punterforum.com/showthread.php?t=299832&p=2000278&viewfull=1#post2000278
Mettiamo caso si fosse riferito a lei, come lo definirebbe?
Il destinatario di quel messaggio dovrebbe sentirsi lusingato, minacciato, perseguito o cosa?
Pensa sia possibile che l'autore abbia urgente bisogno d'aiuto, sia soltanto in fase presenile, senta la necessità di un costante confronto su chi ce l'ha più grosso o in quel momento era semplicemente annoiato?
Il suo parere professionale si rende necessario e determinante per la buona salute mentale del paziente :lol:.
Grazie.
 
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Ovunque c'è profumo di donna
Rischio malattie urinari castrazione gatti maschi

Riporto una risposta data ad un quesito posto su Yahooo sul problema delle malattie urinarie dei gatti castrati.

Nei maschi castrati, proprio per l'assenza degli ormoni sessuali, avviene un restringimento dell'uretra che, associata ad eventuali cistiti ovvero ad infiammazioni ed infezioni della vescica o ad uretriti oppure alla presenza di calcoli, può addirittura portare a blocco urinario, con conseguente ricorso alla cateterizzazione dell'animale per farlo urinare.
La patologia prende il nome di FUS/FLUTD,

----------

Questa seconda parte:

La FLUTD colpisce indifferentemente i due sessi, anche se i soggetti sterilizzati sembrano essere più suscettibili, e il rischio di ostruzione del tratto urinario è maggiore nei maschi.

è tratta da:

https://cms.evsrl.it/SocSpec/SiteTailorCommon/ShowBinary.aspx?id=4114
 
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Ovunque c'è profumo di donna
Ne approfitto per una considerazione anche su quello che ha scritto Roby:

Io non ho sterilizzato mai né i maschi né le femmine.
Non so bene quello che avviene in natura, ma i nuovi nascituri, dopo essere stati svezzati, cercano un proprio territorio o, forse, vengono costretti a cercarsene uno, sono pochi quelli che rimangono con "mamma e papà", è come una regola di sopravvivenza naturale. Di tanto in tanto si riaffaccia qualcuno ma non rimane a lungo.

C'è stato un periodo in cui anch'io ne avevo diversi di gatti, un giorno mi sono accorto che non vedevo più nemmeno una lucertola, erano sparite tutte.
Le lucertole, come del resto molti piccoli animali, sono utili perché catturano insetti, ragni, ecc. ecc.
Inoltre i gatti avevano decimato la popolazione dei piccoli uccelli che nidificano tra i rami, sopratutto tra l'edera.
Una volta una gatta mi è ritornata con un piccolo leprotto.
Quindi per me, limitare il numero di gatti, è stato un modo per cercare di non aggravare ulteriormente il danno all'ambiente.

Fino a qualche anno fa nella mia zona c'erano gufi, civette, pipistrelli, usignoli in abbondanza. Questi animali sono marcatori biologici del benessere di un ecosistema.
Per colpa sopratutto dell'uomo, in particolare per l'uso di pesticidi in agricoltura, ora stanno scomparendo.
Mi ci rovino il fegato per la stupidità di nostri certi comportamenti.
Per avere qualche litro di olio o vino in più distruggiamo un ambiente che per secoli, nonostante la presenza dell'uomo, è riuscito a mantenersi in equilibrio.
Noi distruggiamo questo equilibrio in pochi anni

Non so i tuoi ma i miei sono rufianissimi, è vero, vengono a salutarti quando rientri a casa, poi si strusciano fra le gambe perché vogliono da me qualcosa o si ritirano dentro casa quando fuori piove o fa freddo o solo perché si sono impadroniti del cuscino letto e dormono su quello. Io adoro il gatto proprio per la sua indipendenza e, parrà strano, anche perché sono opportunisti.
I cani invece dipendono letteralmente da me o da mia moglie o dai miei figli. Sono abituati a convivere con i gatti, è uno spettacolo vedere come giocano insieme, a dire la verità sono i gatti che rompono i maroni ai cani, ma alla fine si vogliono bene.
.
Confermo in toto!...:ok:
 
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To Whom it May Concern : "Chi ha la coda di paglia ha sempre paura che la si bruci" "Gallina che canta ha fatto l'uovo"
 
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L3ONARDO;2000598[COLOR=#0000ff ha scritto:
[/COLOR]Mettiamo caso si fosse riferito a lei, come lo definirebbe?

Lo considererei una provocazione. Tuttavia ne apprezzerei il tono sempre educato, mai offensivo.
In ultimo, essendo io fissato con l'automiglioramento, mi porrei il dubbio di quanto ci sia da dover cogliere di buono all'interno delle succitate considerazioni.

Riconosco infatti di aver commesso, per molti anni della mia vita, un errore. Ero solito classificare in una ben determinata categoria coloro i quali consideravo stupidi, oppure saccenti, oppure boriosi, oppure saliti con troppo vento, insomma gli appartenenti ad una di quelle categorie che non sopporto (e, nei casi sfigati, appartenenti a più di una categoria al tempo stesso). Qualunque pensiero esprimessero, qualunque cosa dicessero, era da me sistematicamente ignorata per principio, provenendo da persona della quale avevo una bassissima (o nulla) stima.
Con il tempo ho dovuto constatare che tuttavia anche la più 'infima' delle persone può dire qualcosa di straordinariamente giusto, altamente illuminante, una meravigliosa considerazione per i suoi contenuti oppure per il modo in cui è formulata.
Ciò non fa si che io ora apprezzi le categorie umane sopra elencate, ma che comunque io ascolti tutto e tutti, sempre. Anche chi ha tutta la mia disistima (in questo forum, salto a piè pari gli interventi di un solo utente, nel timore che mi possa ripartire l'embolo per una sua precedente narrazione e che io possa sbroccare, ma è davvero un caso unico: ma trattasi di persona che non mi ha mai offeso, nè detto nulla su di me).
 
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Nei maschi castrati, proprio per l'assenza degli ormoni sessuali, avviene un restringimento dell'uretra che, associata ad eventuali cistiti ovvero ad infiammazioni ed infezioni della vescica o ad uretriti oppure alla presenza di calcoli, può addirittura portare a blocco urinario,

Ti ringrazio. In effetti però possiamo solo parlare di una eventuale concausa o, meglio ancora, di una potenziale aggravante di un evento morboso la cui base è comunque una cistite.
Chiederò al veterinario.
 
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C'è stato un periodo in cui anch'io ne avevo diversi di gatti, un giorno mi sono accorto che non vedevo più nemmeno una lucertola, erano sparite tutte.

A dire il vero mia moglie ama i gatti proprio per questo :) ... le tengono "pulito" il piazzale di casa da quegli animali che lei odia e di cui ha una fottuta paura. Con le lucertole i miei gatti ci giocano, si divertono a scovarle e le palleggiano ... e si, comunque le uccidono.
Credo però che non sono determinanti per l'estinzione della specie, in giro ne vedo tantissime, fuori dalle proprietà forse pure troppe.
Allo stesso modo i gatti tengono lontano anche altre specie meno "simpatiche", come topi e serpenti, se sapessero tenere alla larga anche le zanzare sarebbero degni di beatificazione :) :)
Per il resto condivido ogni parola del tuo post, ho scelto di andare ad abitare in campagna perché amo la natura ed il suo equilibrio. ... e anche perché si sta da Dio fuori dal caos cittadino. Trovo anche che sia un posto estremamente conviviale, sono pochi i giorni che non ricevo visite di amici.
 
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Buonasera Rettore,
cosa ne pensa di questo intervento? :
http://community.punterforum.com/showthread.php?t=299832&p=2000278&viewfull=1#post2000278
Mettiamo caso si fosse riferito a lei, come lo definirebbe?
Il destinatario di quel messaggio dovrebbe sentirsi lusingato, minacciato, perseguito o cosa?
Pensa sia possibile che l'autore abbia urgente bisogno d'aiuto, sia soltanto in fase presenile, senta la necessità di un costante confronto su chi ce l'ha più grosso o in quel momento era semplicemente annoiato?
Il suo parere professionale si rende necessario e determinante per la buona salute mentale del paziente :lol:.
Grazie.

Ma dai?!
Ti sei riconosciuto nel profilo che ho tracciato in quel thread?!
Ma sai che non avevo in mente proprio te, quando l'ho scritto?
E' dunque evidente che qualcosa di recondito si annida nelle mie parole, costringendole a rivelare pensieri profondi che emergono solo a momenti, e per giunta quando meno me lo aspetto.
Ciò significa che devo darti ragione: un po' di sana psicoanalisi non può che farmi bene: fortuna che c'è sempre Freud!
A proposito: trovo singolare l'incontrarsi nello studio dello stesso luminare.
No?
:whistle3:
Stai in gamba.

Lo considererei una provocazione. Tuttavia ne apprezzerei il tono sempre educato, mai offensivo.
In ultimo, essendo io fissato con l'automiglioramento, mi porrei il dubbio di quanto ci sia da dover cogliere di buono all'interno delle succitate considerazioni.

Grazie, troppo buono.
Sono solo un umile paziente in cerca di spiegazioni, ma che palesemente è pieno zeppo di lapsus.
E comunque: il clinico è Lei, questo almeno l'ho ben presente.

Con il tempo ho dovuto constatare che tuttavia anche la più 'infima' delle persone può dire qualcosa di straordinariamente giusto, altamente illuminante, una meravigliosa considerazione per i suoi contenuti oppure per il modo in cui è formulata.
Ciò non fa si che io ora apprezzi le categorie umane sopra elencate, ma che comunque io ascolti tutto e tutti, sempre. Anche chi ha tutta la mia disistima

Eh, su questo devo molto lavorare.
Ma proprio molto molto.
Mi impegnerò, però.
Grazie, Professore.
 
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Affermazione che condivido ma che non può adattarsi al caso di specie, non trattandosi, evidentemente, di un troll.

Trovo sconfortante, quando c'è qui dentro (nel forum) qualche buona penna, che ci si azzuffi (ancorchè in punta di fioretto). Non mi lasciate a confrontarmi con i peggiori consoci (categorie 'morto di figa', ' misogino', 'represso', 'lecchino').
 
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Affermazione che condivido ma che non può adattarsi al caso di specie, non trattandosi, evidentemente, di un troll.

Rettore, le avevo chiesto un parere su un intervento di Lafayette. Lei me lo ha dato e il nostro pensiero coincide. Fine.
Possiamo discutere se un troll sia meno troll se provoca con garbo e se ci sia qualcosa di istruttivo anche da un intervento provocatorio, certo perché no, ma quando parlavo di cavare del buono dal letame e di don't feed the troll facevo un discorso generale, non mi riferivo a qualcuno in particolare. Questo perché lei ha condiviso una sua crescita comportamentale di tolleranza verso utenti che prima evitava perché etichettati a priori, lo stesso ho voluto fare io, una condivisione del mio cambiamento comportamentale sia nella vita reale sia sul web.
Non era necessario che Lei prendesse le parti di Lafayette, sa difendersi egregiamente anche solo. Infatti:

Ma dai?!
Ti sei riconosciuto nel profilo che ho tracciato in quel thread?!

A dire il vero volevo un parere esterno su un pensiero, che ti ho dato in maniera diretta senza fronzoli o sotto intesi in un altro thread e che è misteriosamente scomparso (avranno fatto pressioni affinché fosse cancellato, suppongo), ovvero che la maggior parte dei tuoi interventi nella sezione generale sono per complimenti, rimostranze, pareri sulla bontà o meno di un commento di altro utente ma mai, o quasi, per dire la tua in merito al tema della discussione. Libero di farlo, non sono io nella condizione di dover moderare il forum, ma non prendertela se poi qualcuno ti fa notare che potresti essere inopportuno. Questo avviene sistematicamente in particolare su quelli che sono i miei post. Io non ho la pretesa, a differenza di quello che pensa qualcuno, che il mio pensiero possa essere condiviso con tutti, apprezzo chi argomenta tesi differenti dalle mie ma odio sentirmi dire che son cocciuto senza una spiegazione che avvalora quel sostantivo. Dico sempre: vuoi confutare quello che ho scritto? magari! è quello che cerco per crescere... ma non limitarti a dire che ho torto, fammi capire il perché.
IL PUNTO:
Il parere che ho ricevuto coincide col mio, quindi, in sostanza, siamo ora in due a farti notare che hai fatto una provocazione.
Tu te la prendesti perché ti ho detto che lanciavi parecchi flames (che ti ricordo nel gergo di internet è un messaggio offensivo o provocatorio), comportamento questo da troll, e mi dicesti che io ero inadatto per giudicare se quei tuoi interventi fossero tali.
Volevo darti una conferma esterna, da un utente che stimi e che ti è amico, giusto per farti riflettere quel tanto che basta ( a tal proposito Rettore scusi se ho approfittato della sua persona ).
Quello che penso io, se fosse riferito a me o meno, non importa. Direi che il mio obbiettivo l'ho raggiunto. Spero tu possa fare altrettanto.
Come dici sempre tu, stai in gamba :wink:
 
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@L3ONARDO: Direi che il mio obbiettivo l'ho raggiunto. Spero tu possa fare altrettanto.


Ma certo.
Spero prima o poi di raggiungere il mio obiettivo.
La psicoanalisi, altrimenti, a che serve?
Buona terapia anche a te.
 
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Ho preparato il tè per tutti.... consideriamolo un calumet della pace.....
Vorrei parlare di un concetto che mi sta molto a cuore: la serendipità.

Un termine che, in italiano, è a dir poco desueto (come...la parola desueto :sarcastic_hand:) ma che sottende un mirabile accadimento: quello di trovare qualcosa senza cercarla, in un luogo, in un momento, in un contesto in cui non si sarebbe mai pensato di reperirla.
Vi è mai capitato qualcosa del genere?

P.s.: a proposito, il tè è il tè bianco, il mio preferito.
 
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Mh.
Non so se possa rientrare nel quesito proposto, ma mi è capitato di trovare:

a) delle figure paterne splendide negli iscritti più anziani di alcune sezioni politiche, ove mi trovavo per tutt'altro ;
b) una piacevole donna con la quale scambiare una serie di belle riflessioni su affetto e sesso nella matura responsabile di uno stand fieristico, nel quale lavorai qualche volta prima dell'università ( preciso: non ci furono rapporti fisici di alcun tipo );
c) una totale testa di cazzo nel brillante e giovane redattore capo di un quotidiano , durante una concitata telefonata di chiarimento ;
d) alcuni amici davvero preziosi, arguti e disinteressati nei commilitoni con i quali condivisi alcune esperienze militari da giovane.

Poi mi verrà in mente altro: ma deve dire Lei se questa è la traccia giusta, oppure se la domanda è diretta altrove.

Ps: per il tè veda Lei, mi fido.
 
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Forse il caso esemplificato in A) mi sembra il più prototipico.

A me sta capitando qualcosa di insolito nell'attività di punteraggio. Deliberatamente non faccio affluire l'argomento in altro topic, e ciò per un paio di motivi:
1) qui dentro io, prima di ogni altra cosa, parlo a me stesso, lasciando a tutti facoltà di leggere e commentare (ovviamente)
2) un ambiente più 'ovattato' consente una trattazione più 'di livello' di determinati argomenti.

Tempo fa, a forza di spiegare a Setter come si postano propri annunci sui vari siti di annunci personali, mi sono detto: ma perchè non pubblico un annuncio anche io?
La mia pigrizia (crescente.... sarà l'età?) mi aveva sempre bloccato sul nascere...pensando al tempo da dedicare in risposte mail, paccate di uomini fingentisi donne da dover sgamare, quantità di omosessuali da arginare....
E così, senza convinzione, butto giù - letteralmente - due righe e posto un primo annuncio.
Della mezza dozzina di risposte arrivate ed andate oltre la prima mail di risposta, un paio spariscono strada facendo, un paio fissano degli appuntamenti per poi non confermare all'ultimo minuto, e tre le vedo per il primo incontro conoscitivo. Una è Ugle Betty (la studentessa universitaria fuori sede e fuori corso, da me non incontrata nuovamente), ed un'altra è la ventiquattrenne indigena, vista una prima volta per il caffè, e poi scopata per ogni dove nell'arco di tre ore per un centello. Tra l'altro mi cerca ancora, ma i miei orari sono poco coincidenti con i suoi. La terza l'ho vista per l'incontro conoscitivo, non è imbattibile ma sperimentabile, ancora non siamo riusciti a beccarci con gli orari per la trombata.

Visto il risultato soddisfacente, ciò ha fatto da sprone per ripubblicare una paio di volte l'annuncio, e proponendomi anche in altre regioni che bazzico.

Premettendo che ho pubblicato l'annuncio solo ed esclusivamente per una volta, in ciascuna altra regione, ciò che è avvenuto non lo avrei immaginato neanche con la più fervida fantasia....

In tre diverse regioni mi hanno risposto donne che, in realtà, non cercavano realmente un incontro a pagamento, ma di avere una relazione.
Insomma, del tutto inspiegabilmente, ed imprevedibilmente, queste donne hanno utilizzato il classico sito di annunci a pagamento (inequivocabilmente tali) come se si fossero trovate su un Badoo od un Lovoo qualunque.

Alla data in cui scrivo, ne ho incontrata una prima (in una regione diversa dalla mia: dopo un periodo non particolarmente lungo di contatti telefonici, si è fatta duecento chilometri per venirmi ad incontrare. Abbiamo scopato, al momento i contatti si sono allentati (donna sopra i quaranta, divorziata, caliente, niente male fisicamente parlando).
Con altre due (una nella mia regione, una seconda in un'altra) sono nel pieno dei contatti. Entrambe 'innamorate' perse, mi riempiono di foto e/o filmati ad alto contenuto erotico (eufemismo...), le devo ancora incontrare.
Insomma, da tempo ormai non ero più alla ricerca di relazioni 'non pay', ho pubblicato un annuncio per incontri pay, e ho trovato tre relazioni free... la cui gestione e conduzione è peraltro articolata e complessa.....
To be continued.


​P.s.: sono un purista: nè latte nè limone, nel tè.
 
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Interessante.
Detto d'acchito da uno come me, che di studi della psiche sa ben poco, da quanto esposto sopra sembra che lei volesse ricevere conferme della sua capacità seduttiva: capacità seduttiva che peraltro - da quanto ho letto anche altrove - ha già ricevuto fior di conferme nel tempo.
Tuttavia credo che ogni tanto qualche rinforzino dell'autostima faccia bene anche a chi ce l'ha ben solida, quell'autostima: un po' come chi fa controllare i livelli di olio ed acqua dell'auto ( quella che si guida,
quella senza -stima) anche quando sa che vanno benissimo e che il motore è molto robusto.
Sono totalmente fuori strada?

P.s. Il té va benissimo liscio anche per me, per giunta senza zucchero; grazie.

P.s. 2: la pigrizia affligge pure me. Che disgrazia, dannazione!
 
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Parto dal presupposto che non conoscevo affatto il termine serendipità, per questo ringrazio il Rettore che mi ha esortato a cercare etimologia e significato. Tra l'altro è particolare l'etimologia tratta dal titolo di una fiaba.

Vi è mai capitato qualcosa del genere?

Credo che si nasca con la predisposizione a non essere fedeli, prima o poi scopriranno il gene che determina un puttaniere di nascita.
Io sono uno di quelli che proprio non riesce a rimanere fedele ad una donna (in ambito amoroso, particolarmente sotto l'aspetto carnale, non affettivo.), me ne resi conto presto, sin dalle prime fidanzate in età adolescenziale. In particolar modo ero e sono attratto dalle gambe, quando vedo una ragazza in mini o con i pantaloni attillatissimi non capisco più nulla, l'obbiettivo è quello di trombarmela.
Non nego che di opportunità ne ho avute tante, ad ogni fidanzata corrispondevano due o tre amiche di letto; i legami con una ragazza non duravano più di un anno, in genere mi fidanzavo verso fine settembre e riuscivo a durare (senza essere scoperto) fino ai primi di giugno quando, causa afa, le donne tendono a mettere in mostra tutta la mercanzia. Lì diventavo spudorato, anche in presenza della morosa.
Questo finché ho ereditato l'azienda di famiglia e, soprattutto, ho conosciuto la mia attuale moglie (che spero rimanga tale fino alla fine).
Cominciano quindi gli impegni lavorativi praticamente h24, mi son sposato e ho avuto 3 splendidi figli.
C'è però quel gene, quell'oscuro passeggero (parafrasando Dexter) che prima o poi si riaffaccia e prende il sopravvento. Devo premettere che con mia moglie c'era e c'è un intesa sessuale molto forte, gli scambi di liquidi corporei (parafrasando Nash) sono tutt'ora frequentissimi e molto piacevoli ed intensi ma .... uno nasce puttaniere appunto.
Ho avuto per 3 anni un'amante, la mia segretaria, donna bella è dir poco ma soprattutto la trovavo sensualissima e le sue gambe... che vi devo dire... un'opera d'arte, balsamo per la libido. L'amante però comporta problematiche, s'ingelosisce, comincia a pretendere di più fino a quando rischia di compromettere tutto. Ho giocoforza dovuto interrompere la storia, con un accordo, a lei un ruolo aziendale con stipendio raddoppiato a me la certezza di problemi zero. Il denaro per la donna ha lo stesso effetto della fica per noi uomini, scopriranno anche questo di gene :) .
Fino ai 34 anni avevo solo sentito parlare di prostitute ma non mi ero mai interessato; poi mi son detto che forse era la situazione ideale per tenere a bada l'oscuro passeggero dato che difficilmente avrebbe avuto conseguenze sul rapporto matrimoniale. Comincio quindi a documentarmi fino a quando finisco su bakeka e trovo un annuncio di una italiana, una salentina DOC diceva, ottimo per me, prima esperienza con una ragazza della mia terra, una sverginata sicura.
Chiamo (non sapevo che cazzo dire e sull'annuncio non aveva indicato neanche un nome d'arte) e le chiedo quando sarei potuto andare; lei mi dice tra dieci minuti va bene, le rispondo che non posso, lavoro, mi dice in tarda mattinata, anche qui declino per impegni, mi dice nel primo pomeriggio, declino di nuovo e allora mi fa : senti, ma quando cazzo puoi venire??? le dico che alle 21 esco dall'ufficio e lei acconsente con la raccomandazione che non si faccia troppo tardi che lei la notte non incontra.
Arrivo a Lecce, via vecchia Taranto, imbocco la via indicata e telefono per farmi dire quali di quelle palazzine tutte uguali era la sua.
Mi apre, salgo ed entro; ci salutiamo (per istinto le do un bacio per guancia, manco fosse una vecchia amica) e le chiedo se il denaro lo dovevo dare prima o dopo, mi dice dopo va bene. Ammetto che ero imbarazzato però lei è stata accomodante e dopo un po di chiacchiere siamo passati al trombo. Buona la prima anche perché lei aveva tutto quello che a me piace.
Finito vado in bagno, lei dalla camera mi dice : do fastidio se fumo? ... le dico di no, fumo anch'io. Ritorno in camera per vestirmi e trovo lei seduta ai piedi del letto che mi invita a farle compagnia; mi passa la sigaretta che però non aveva dentro tabacco, era erba.
Io non fumo in quel senso, mai fatto, sono un maniaco dell'autocontrollo ma che cazzo di figura avrei fatto se lo avessi detto? Fatto sta che prendo e tiro. Chiacchieriamo del più e del meno fino a quando (e giungo al punto) lei mi fa:
Ti ho riconosciuto sai?!?! ... tu sei di XXXXX e sei amico di Marco, Elena, caio e sempronio... ti ricordi che si usciva in gruppo?
Caazzu cazzu cazzu, è vero, guardandola bene l'ho riconosciuta anch'io e mi si è raggelato il sangue! Che clamorosa figura di merda. Ma ormai era fatta e con le sudate e tutta la stanza che mi girava causa erba siam rimasti un'ora a parlare dei tempi che furono.

Che storie, cerchi una puttana e trovi una vecchia conoscenza che all'epoca non ero riuscito a farmi.
 
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sembra che lei volesse ricevere conferme della sua capacità seduttiva:
Sono totalmente fuori strada?
!

No, no, anzi, è sicuramente una delle motivazioni di fondo.
Ed infatti, due dei motivi per i quali vado a pay sono il provare a me stesso che riesco a far godere anche una professionista del sesso (in prima battuta), e che sono in grado di trasformare il rapporto pay in quello di trombamici (ad un livello superiore).

Carenze infantili irrisolte.

P.s.: senza zucchero non ce la faccio.


@ Leonardo: ci torno su con calma.
 
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Ho preparato il tè per tutti.... consideriamolo un calumet della pace.....
Vorrei parlare di un concetto che mi sta molto a cuore: la serendipità.

Un termine che, in italiano, è a dir poco desueto (come...la parola desueto :sarcastic_hand:) ma che sottende un mirabile accadimento: quello di trovare qualcosa senza cercarla, in un luogo, in un momento, in un contesto in cui non si sarebbe mai pensato di reperirla.
Vi è mai capitato qualcosa del genere?

P.s.: a proposito, il tè è il tè bianco, il mio preferito.

Ieri. Ho conosciuto, per ragioni di tutt'altro genere (no, non fa la pay nè avevo la minima intenzione di scoparla) una donna sui quaranta (io ne ho sessantuno) che aveva avuto la mia stessa maestra alle elementari, una incantevole suorina che ricordo con grande affetto e nostalgia. Un'ora prima dell'iincontro avevo pensato proprio a lei, la suorina che mi ha insegnato a leggere e scrivere.
 
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Ho avuto per 3 anni un'amante, la mia segretaria, donna bella è dir poco ma soprattutto la trovavo sensualissima e le sue gambe... che vi devo dire... un'opera d'arte, balsamo per la libido. L'amante però comporta problematiche, s'ingelosisce, comincia a pretendere di più fino a quando rischia di compromettere tutto. Ho giocoforza dovuto interrompere la storia, con un accordo, a lei un ruolo aziendale con stipendio raddoppiato a me la certezza di problemi zero. Il denaro per la donna ha lo stesso effetto della fica per noi uomini, scopriranno anche questo di gene :) .
... una salentina DOC diceva, ottimo per me, prima esperienza con una ragazza della mia terra,....

Che storie, cerchi una puttana e trovi una vecchia conoscenza che all'epoca non ero riuscito a farmi.


Ho voluto quotare i tre passaggi per me più interessanti...
Innanzitutto perchè ero convinto fossi calabrese.... si vede che invecchio.
Interessante poi aver ritrovato un'amica di gioventù nella prima pay incontrata... non saprei dire a me che effetto avrebbe fatto: forse avrei interrotto sul nascere la carriera di puttaniere.
Usuale, ma più triste del solito, la storia con l'amante (triste nel senso che il suo grande amore... si è tacitato con un poco di soldi in più).
Personalmente ho avuto quattro amanti. La prima, conosciuta per caso sul lavoro. Circa venti anni fa, era milanese, divorziata...una storia breve ma intensa, fatta di pochi incontri ma...molto concentrati. Poi la distanza ha risolto il tutto.
La seconda fu nuovamente una collega, ma delle mie parti, circa 14 anni fa. E' andata avanti qualche anno, era sposata, finchè prima si è distaccata lei ( e io l'inseguivo), poi mi sono distaccato io (quando ho conosciuto la numero tre) e allora ha iniziato ad inseguirmi lei.
La numero tre fu quella esteticamente migliore in assoluto: aveva 9 anni meno di me (la qual cosa all'epoca mi sembrava tantissimo), ed era una delle più bone della mia città (all'epoca trentunenne e separata). Voleva sposarmi a tutti i costi, e ci feci quasi un pensierino. Ma si rivelo caratterialmente molto instabile,e ci diedi un taglio.
Poi, circa 4/5 anni fa, l'ultima. Nata in Romania ma in Italia da sempre, 23 anni meno di me. Ne abbiamo fatte di cotte e di crude...avrebbe voluto anche lei la storia definitiva, ma era troppo instabile. Siamo rimasti amici... forse la trombo la prossima settimana.

Ora devo decidere come gestire queste tre: non tanto la prima (quella già scopata), quanto le altre due, non fosse altro perchè nessuna delle due tollererebbe l'esistenza dell'altra...e, come al solito, il problema è questa benedetta tecnologia....
 
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