Napilandia 2.0

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Ovunque c'è profumo di donna
@RobyPG

Se non erro prima delle elezioni del 2003 una apposita commissione tecnica del Viminale studiò la questione approfonditamente, in vista di un eventuale test con seggi pilota. Venne invece stabilito che non v'è modo alcuno di fare una consultazione elettorale (anonima) senza rischi di frode.

Essendo informatico ero giunto a questa conclusione molto prima di loro. Una consultazione elettorale non può essere lasciata in mano ad una decina di sistemisti e ad una decina di programmatori, che "tengono famiglia", che possono essere corrotti o ricattati.
Il Governo, chi gestisce le elezioni, avrebbe ampia facoltà di manipolare le elezioni e non vi sarebbe un riscontro fisico per una "riconta" in caso di contestazioni o problemi. I voti informatici non lasciano traccia stabile, lasciano solo una magnetizzazione su un supporto magnetico, sempre reversibile mai provatamente originale o genuina.

Altri paesi si affidano all'informatica per le loro elezioni, ma è un problema loro, per una volta che le cose le facciamo meglio noi non è il caso di lamentarsi. Si risparmierebbe qualcosa, ma la certezza della democraticità del processo ha un valore enormemente maggiore del risparmio eventuale.

Il sistema del tagliando di controllo andava senz'altro introdotto ma va migliorato, ad esempio dotando le sezioni di timbri numeratori. Il tempo si perde perché gli scrutatori devono scrivere un numero lungo tre volte a mano per ogni scheda. Con un timbro numeratore la cosa si farebbe in un attimo.

Intendo un timbro simile ai timbri datari, con delle rotelle per spostare le cifre. Si mette sulle schede un numero sequenziale (che può anche essere di tre cifre o due, tanto i talloncini si buttano subito) che non deve essere necessariamente collegato al numero di iscrizione del registro dei votanti, basta che sia lo stesso numero su scheda, talloncino e registro elettori.

Io non sono un informatico - anche se sono (stato) un bravo organizzatore - e quindi non posso controbattere ma mi viene logico chiedere...
Facciamo che il voto viene inviato contemporaneamente a più server, e su quei server viene memorizzato solo il voto e non chi l'ha dato, perché il riconoscimento e la memorizzazione dell'accesso alla sezione dell'elettore avviene su un canale diverso da quello del voto, e con due diversi controllori. (La verifica del dato dei voti con il numero dei votanti viene fatta a scadenze prestabilite, come il dato dell'affluenza.)
Come fa il sistema a non mantenere tracce per confrontare eventuali frodi?
E come si può risalire all'identità di chi ha dato quel voto?

Per quanto riguarda i sistemi operativi devono essere open source, dove chiunque può controllare l'affidabilità e la sicurezza.
Una volta testato il sistema, ci sarà pure un modo per blindarlo e criptarlo... o no?

E' il sistema operativo poi, e non gli operatori, che in automatico, una volta terminate l'operazioni di voto, ne invia i risultati direttamente a canali prestabiliti, quali potrebbero essere testate giornalistiche, sedi di TG, portali internet, oltre che naturalmente al Viminale.
Naturalmente il S.O. verifica anche in tempo reale l'attendibilità del voto, cioè se sui vari server è giunto lo stesso voto.

Nessuno può accedere al sistema operativo durante le operazioni di voto. Solo dal touch screen di ogni cabina elettorale può essere inviato il dato criptato e non intercettabile del simbolo o candidato votato.
Forse il problema, più che del sistema, potrebbe essere di potenza di calcolo e di connessione e invio dati, visto che contemporaneamente giungono migliaia di voti.
Ma credo che al giorno d'oggi di potenza di calcolo nei sistemi elettronici ce ne sia fin troppa, e le connessioni a 5G dovrebbero essere più che sufficienti per un semplice voto e verifica d'identità.
 
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Se non ci fossi io

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Il culo, che meraviglia.
E’ tutto un sorriso, non é mai tragico.
Non gli importa cosa c'é
sul davanti del corpo. Il culo si basta.
Esiste dell'altro? Chissà, forse i seni.
Mah! - sussurra il culo - quei marmocchi
ne hanno ancora di cose da imparare.
Il culo sono due lune gemelle
in tondo dondolio. Va da solo
con cadenza elegante, nel miracolo
d'essere due in uno, pienamente.
Il culo si diverte
per conto suo. E ama.
A letto si agita. Montagne
s'innalzano, scendono. Onde che battono
su una spiaggia infinita.
Eccolo che sorride il culo. E’ felice
nella carezza di essere e ondeggiare.
Sfere armoniose sul caos.
Il culo é il culo,
fuori misura.

Carlos Drummond De Andrade

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vabbé: a pranzo per gentile omaggio della trattoriadacamionisti7€bevandeincluse c'erano delle mimose con dei cioccolatini al limone, quindi gialli, a forma di cuoricini: la prima cosa che ho pensato è stata "guarda che bel culo". Dite, trattasi di oblomovite acuta?

Per forma, erano uguali a questi :w00tmesalia::lol:

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Io non sono un informatico - anche se sono (stato) un bravo organizzatore - e quindi non posso controbattere ma mi viene logico chiedere... [...]

Un sistema informatico può garantire l'anonimato, o può garantire la genuinità del dato, ma non può garantire entrambe le cose. Un sistema di firma elettronica non è falsificabile, ma è fatto con una chiave che rimanda univocamente ad una persona, ad un contenuto certo, ad una data certa, ed è questo che rende la firma non oppugnabile. Un sistema anonimizzato, che non consente di risalire a chi ha emesso il voto, non consente appunto di distinguere i voti, non è "firmabile". Se i voti sono fatti di un segnale informatico anonimo, sono manipolabili senza che sia possibile ricostruire la manipolazione.

Anche se il codice è open source, tu non saprai mai cosa sta girando sulla macchina che fa la conta perché il codice compilato non lo vedrai mai. Solo il sistemista sa cosa gira sulla macchina, e solo il programmatore sa cosa c'è nella cosa che gira nella macchina. Per essere certi di cosa c'è nella macchina ci vorrebbe che, prima della votazione, scrutatori, presidente e rappresentanti di lista siano in grado di verificare l'integrità del programma, anzi l'integrità di tutta l'installazione, di verificare che questa sia inserita nel computer senza manipolazioni, per poi sigillare il computer tutti insieme. Se il computer ha un problema, bisogna ripetere la procedura. La verifica deve essere anche fisica, perché sarebbe facile mettere due dischi rigidi, o due partizioni, nella macchina, installare l'installazione "verificata" su una partizione e poi partire dalla partizione manipolata. Non è pensabile raccogliere le competenze informatiche per rendere la cosa sicura per ogni sezione.

Il problema non è aggirabile col paradigma mainframe - terminale (dei terminali "stupidi" tutti connessi, da tutta Italia, col Viminale) perché bisognerebbe sempre essere certi che il terminale di sezione non sia stato manipolato.

A livello di seggio elettorale si potrebbe fare una scatola sigillata e in qualche modo si potrebbe garantire la non-manipolazione del dato nel seggio. Ma naturalmente, essendo sigillata, gli scrutatori non hanno modo di controllare l'integrità del codice. Ti devi fidare della scatola che ti arriva dal Viminale. Viceversa, se dai loro modo di controllare l'integrità del codice, dai loro anche modo di inserirsi nel meccanismo falsificando il codice o il dato.

La connessione dati può essere crittata e forse quello è il dato meno manipolabile, se si raggiunge un meccanismo "chiavi in mano", che consenta l'affidabilità delle operazioni pur operando da una scatola chiusa. Ma i computer non sono infallibili e un computer "sigillato" malfunzionante presuppone che quella sezione probabilmente non vota.

Il rischio è al 90% dal lato del Viminale. Lì c'è il Governo, una parte in causa, che fa la conta. E questa conta è fatta da sostanzialmente poche persone, pochissime nel caso dell'informatizzazione.
Questo rischio di "truffa Viminale" è altissimo anche oggi. L'unica cosa che lo impedisce è la possibilità di riconteggio. Ma nel voto elettronico è molto difficile, se non impossibile, anzi secondo me impossibile se non con l'adozione di procedure molto approfondite riguardanti molte persone e molto motivate e "senza famiglia", creare un meccanismo affidabile di congelamento del voto espresso.

L'informatica è fatta di informazioni, come dice il nome. Se un voto si fa mettendo palle bianche o nere in un'urna, quando si svuota l'urna si contano le palle. Questo è un fatto. Quando poi quello che era presente va al paese di fianco e dice "60 palle nere e 30 palle bianche", quello è il suo resoconto del fatto, è informazione. Se raccogli tutte le informazioni sai chi ha vinto e chi ha perso, ma se, per avere un'informazione rapida elimini l'urna e le palle, sai prima chi ha vinto e chi ha perso, ma non sai più se questo è fatto o è informazione. Il "fatto" deve rimanere, cioè il voto solido, non manipolabile. Sostituire la "palla" con una informazione rende l'attuazione di un voto non manipolabile estremamente difficile e introduce un livello di complessità ulteriore.

I cittadini del Nord Europa che votano coi computer:
a) si fidano - con ingenuità - del loro governo che dà loro i computer dai quali escono i voti dai quali dipende la permanenza del governo in carica (e io non mi fido, a prescindere da quale sia il governo);
b) si fidano del fatto che il partito che perde non metterà in causa la correttezza del processo (mentre in Italia il partito che perde griderebbe immediatamente alla frode, al complotto ecc.).

Nessun meccanismo elettorale può essere sicuro se il Viminale ha in mano una parte importante e non verificabile del meccanismo. E' come giocare con una roulette elettronica fornitami dal governo. La roulette fisica non è manipolabile, quella elettronica sì. Il dato fisico è sempre più sicuro.
 
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maremma
Il culo, che meraviglia.
E’ tutto un sorriso, non é mai tragico.
Non gli importa cosa c'é
sul davanti del corpo. Il culo si basta.
Esiste dell'altro? Chissà, forse i seni.
Mah! - sussurra il culo - quei marmocchi
ne hanno ancora di cose da imparare.
Il culo sono due lune gemelle
in tondo dondolio. Va da solo
con cadenza elegante, nel miracolo
d'essere due in uno, pienamente.
Il culo si diverte
per conto suo. E ama.
A letto si agita. Montagne
s'innalzano, scendono. Onde che battono
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Eccolo che sorride il culo. E’ felice
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fuori misura.

Carlos Drummond De Andrade

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Sono perplesso!!Oblo?gli è sfuggito?non credo.Allora.....non mi sembra che non sia il suo preferito.Si è ammalato?Ha dimenticato o ha bisogno di occhiali?Non mi far stare troppo in pensiero:lol:
 
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Città murata.
Che mortorio oggi.
Per animare un po' l'ambiente bisognerebbe che qualcuna delle nostre donne prometta di postare una tetta.
 
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Ovunque c'è profumo di donna
... ci vorrebbe che, prima della votazione, scrutatori, presidente e rappresentanti di lista siano in grado di verificare l'integrità del programma, anzi l'integrità di tutta l'installazione, di verificare che questa sia inserita nel computer senza manipolazioni, per poi sigillare il computer tutti insieme.

A livello di seggio elettorale si potrebbe fare una scatola sigillata e in qualche modo si potrebbe garantire la non-manipolazione del dato nel seggio. Ma naturalmente, essendo sigillata, gli scrutatori non hanno modo di controllare l'integrità del codice. Ti devi fidare della scatola che ti arriva dal Viminale.
La connessione dati può essere crittata e forse quello è il dato meno manipolabile, se si raggiunge un meccanismo "chiavi in mano", che consenta l'affidabilità delle operazioni pur operando da una scatola chiusa. Ma i computer non sono infallibili e un computer "sigillato" malfunzionante presuppone che quella sezione probabilmente non vota.
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Un guasto, che è sempre possibile, se avviene nella sezione, ci devono essere in prefettura delle macchine sigillate a scatola chiusa che possono sostituire la macchina difettosa in breve tempo, anche in corso d'opera, cioè vengono ritenuti validi i dati inviati fino al guasto. Certo, in alcuni casi si deve aspettare anche alcune ore per ripristinare la macchina guasta. La soluzione più semplice, anche se la più costosa, sarebbero due macchine di cui una di riserva, in ogni sezione, oppure una macchina di riserva per più sezioni vicine.
Se il guasto è invece su uno dei computer centrali, è facilmente risolvibile in quanto si esclude quel server dal sistema, e i dati continuano ad essere memorizzati e incrociati sugli altri.

Credo che il problema principale sia la verifica dell'integrità del codice, sia nei computer centrali, sia nelle sezioni.
Se la verifica avviene ad opera di esperti di cui molto prima si conosce l'identità, è facile che possano essere corrotti. Ma se i pool di esperti, cioè più d'un pool, vengono scelti a random, cioè formati con tecnici iscritti ad un albo nazionale, i quali tecnici hanno dato in precedenza il loro consenso per le verifiche, e poi chiusi in conclave come per l'elezione del papa, credo sia molto difficile riuscire a corromperli tutti, anche perché le verifiche sulle macchine e sul sistema andrebbero fatte dopo le elezioni da pool diversi dai precedenti.
Certo, mi rendo conto che è molto complessa la cosa, ma in un non lontano futuro, quando forse non si produrrà più nemmeno la carta, bisognerà pensarci.
 
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