Napilandia 2.0

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tra il Tevere e i loft.
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immagino sia state rivolte a suo tempo dal grande maestro...al giovane Di Maio...:prankster2:
 
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Roby della biografia di Marx, letta una decina di anni fa, ricordo, che quando gli chiesero se avesse voluto vivere in una società strutturata con in suoi principi, ripose tipo...nemmeno per sogno.

Ce l'ho qui davanti la biografia di Marx, se mi metto di impegno ritrovo la pagina se vuoi.:preved:

____________________________________________________________________________________________

per correttezza devo rettificare non la trovo:unknw:., ero certo fosse tra gli scaffali..deve essere andata smarrita nel trasloco...trovo quella di Stalin, quella di Lenin.


ma sorry, non trovo quella di Marx.

La dovrò ricomprare.
 
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Ovunque c'è profumo di donna
Se è per questo è scritto anche nelle note biografiche della prefazione al "Capitale"

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Comunque per me Marx è uno dei più grandi uomini, come Nietzsche, Freud, Beethoven, Einstein, Michelangelo, Leonardo, ecc. ecc.-
Non riconoscerlo come una grande mente, è un insulto all'umanità.

Marx-prefazione2.jpg
 
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comunque Roby, fu una lettura molto pesante la biografia di Marx, non fu semplice..almeno 10 anni fa per me.

Si mescolavano concetti di economia politica e di filosofia, parecchio pesanti da digerire, e da comprendere, forse a tratti utopistici.

Ora che mi hai fatto venire il grillo, vorrei rileggerla oggi.
 
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Sto soffrendo un allontanamento da mia madre, mio padre mi racconta spesso che piange, pensando al fatto che io sono solo, che sono spesso brusco nei modi, che a volte quando mi telefona sono freddo o distaccato perché preso da 1000 impegni...eccetto oggi lo ammetto, giornata abbastanza libera.

Spero che sia da parte sua, solo una cosa momentanea..è dalla scorsa settimana, che va avanti, ma a periodi alterni si ripresenta.

Il suo più grande cruccio è che io viva senza una relazione stabile, spero non immagini quello che sapete voi sul mio conto, anche se trattandosi di una donna del '52, credo se lo immagini.

Vorrei dirle che ho fatto il possibile, ho cercato in buona fede una compagna, vorrei dirle che la società è cambiata, che non esistono più rapporti stabili come quelli che la legano a mio padre, vorrei dirle che ho fatto molti tentativi in buona fede, prima di darmi interamente al puttanesimo (cosa che sapete solo voi).

Ora io, come immaginate, non soffro questo stato di cose, convinto che nessun legame, sia meglio di un cattivo legame. Eppoi mi sono ormai abituato.

Se non ci sono riuscito, sarà anche colpa mia...ma non porto rancore a nessuno, tantomeno alle donne di oggi.

Mi fa solo soffrire il fatto che lei soffra, e che mio padre mi racconti delle sue crisi di pianto, che mediti di farsi un cane per mancanza di nipotini.

Questo un po' mi fa soffrire, e mi causa rimorsi.
 
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Plastica nel milleottocentosessantacinque 1865?

riporto testualmente, :" Bastava servirsi di un semplicissimo apparato, nascosto sotto i paludamenti del klan: un imbuto, una borsa ed un tubo di gomma. Poi con un sonoro schioccar di labbra l'uomo del klan poteva dire: " E' la prima volta che mi faccio una bella bevuta da quando mi hanno ucciso a Shiloh".
 
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data l'epoca Roby, e la società rurale nella quale gli avvenimenti si inseriscono, è più probabile che in effetti fosse gomma...sintetica o naturale, l'autore ovviamente non dice.
 
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Ovunque c'è profumo di donna
Sicuramente non era plastica ma l'origine degli oggetti simil plastica è abbastanza lontana nel tempo.
Noi siamo abituati a pensare alla plastica come la vediamo oggi, ma io ricordo che da bambino c'erano oggetti molto comuni in bachelite, come pettini, manici di coltelli; o altri oggetti più rari e più costosi come i classici telefoni neri con la ruota, o le macchine fotografiche.
La bachelite è una specie di plastica molto dura.
C'erano anche le bocce....
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Anche palle da biliardo

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maremma
No,basta!!!Nono ho voglia di parlare di economia,ragioniere quasi laureato in economia e commercio è tutta la viota che combatto con l'economia,quella pratica però quella di tutti i giorni per tener in vita una azienda che con il tempo si è dovuta modificare più volte ed ahimè anche ridimensionare.Le teorie di ogni tipo tornano sempre sono le varie applicazioni che non tornano mai perchè entrano in campo le variabili umane che mandano.........a puttane il tutto!!!:lol: Caro Sodo vivi la tua vita ed agisci secondo la tua natura,usa parole affettuose con la mamma,sii gentile e comprensivo ma fermo nei tuoi personali convincimenti.Se un giorno rimpiangerai decisioni prese non potrai che imprecare con te stesso avri forse rimpianti ma saranno soltanto tuoi.E lascia stare quello che dicono i preti di ogni tipo e grado salvo pochissime eccezioni sono l'emanazione di ipocrisia e falsità,pochissimi di loro sono quello che vorrebbero far credere di essere.Giovanna la livornese prostituta con cui ho diviso quattro anni della mia prima giovinezza(se ricordi molto tempo fa ho anche raccontato la storia)aveva come migliori clienti proprio i preti,semplici parroci ed anche qualche porporato.Per non parlare poi di Don Mario grande latinista insegnante al liceo classico che dava ripetizioni alle giovani allieve ed il popolo diceva che le allieve andavano a ripetizione più per sesso che per apprendere il latino.Sembra che fosse un maestro dell'inculata usata per lasciare intatte le fanciulle e per aggirare la possibile procreazione,e si era ben lontani dai tempi diciamo "sbarazzini" di oggi.Il mio professore di religione frate notissimo non solo in città,fra gli altri ha celebrato anche il matrimonio fra Celentano e la Mori,riportava nel gregge sole pecorelle smarrita dal miliardo di patrimonio in su.....erano lire ma insomma:lol:

Buona notte a tutti


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Approvo Perozzi. Ma il rimpianto, fortunatamente almeno quello, non mi appartiene per natura e razionalità. In ciascuna fase della vita facciamo ciò che le energie, le capacità e le attitudini individuali ci consentono.. ipotizzare dell'altro sarebbe impossibile, proprio per quanto ho appena detto.

Cercherò magari questo si, di dedicarle più attenzioni, di essere magari qualche volta meno burbero. Questo si, si può correggere.

Buona notte anche a te.
 
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Ovunque c'è profumo di donna
Il Papa oggi ha detto che andare con prostitute e' criminale, equivale ad essere dei torturatori.

Io credetemi, vorrei a volte parlare con il papa, fargli capire che sono di fondo una persona buona, che non ho mai fatto del male a nessuno, che evito le categorie a maggior rischio come le stradali, che sono sempre andato con donne, almeno all'apparenza consenzienti.

Vorrei dire al Papa, dopo un limoncello a quattro occhi, che non mi sento un torturatore, vorrei spiegargli che non sono un orco.

Ma temo che il Papa non mi capirebbe. :sad:

O forse sì.. forse con un limoncello si aprirebbe anche lui.

Io invece al papa direi: "Chi è senza peccato scagli la prima pietra!"

E più criminale produrre armi o sfruttare la prostituzione?
Ebbene, la Chiesa, attraverso la banca vaticana, lo IOR. sembra che faccia entrambe le cose.

Finanzia la produzione di armi e la pornografia. (E che è la pornografia se non la punta di diamante della prostituzione?)

(Notizie riportate da molti giornali e organi d'informazione.)

https://www.ilfattoquotidiano.it/20...iesa-usati-per-fabbricazione-di-armi/2187514/

http://www.ilgiornale.it/news/interni/nuovo-banchiere-dio-costruttore-armi-886512.html

http://www.iltempo.it/cronache/2015...esi-per-porno-ristrutturazioni-e-armi-992526/

http://ienevideo.myblog.it/2016/05/17/il-vaticano-il-produttore-armi-piu-grande-del-mondo/

Chiedesse perdono la Chiesa, invece, per tutte le donne bruciate come streghe, e per la povera Ipazia, una delle menti matematiche e filosofiche più geniali dell'antichità, fatta smembrare da quel fanatico di Cirillo, poi fatto santo.

Vorrei anche aggiungere che non mi sento proprio un criminale, semmai una vittima, come lo è la prostituta.
Entrambi lo facciamo per bisogno e costrizione.
Se non ci fosse stato il bigottismo millenario della Chiesa, forse l'umanità e le donne sarebbero un po' più libere; e anche i rapporti sessuali lo sarebbero, e forse non esisterebbe la necessità di andare a prostitute... forse!
 
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Riguardo la "scientificità" di Marx, mi pare - pur non avendo letto nulla di suo, ma solo compendi, e mi rendo conto quindi che il mio giudizio è viziato da questa conoscenza indiretta - un po' una esagerazione.
L'economia non è una scienza esatta ma è una scienza sociale e, come tale, non ha nulla di scientifico se non la tendenza ad elaborare dei ragionamenti logici, razionali. Ma sfugge completamente alla possibilità di verifica "empirica" di una tesi. Al massimo si possono trovare delle regolarità statistiche.
Se il tasso d'interesse scende, probabilmente i consumi aumentano. Se il tasso d'interesse sale, probabilmente i consumi diminuiscono e i risparmi aumentano. Ma anche no.

Ciò detto, in Marx mi è sempre sembrato di vedere - attraverso il vetro dei compendi - un tentativo di dare una giustificazione "scientifica" ad un pensiero politico. Un pregiudizio che si fa scienza.
L'idea ad esempio che la società capitalistica abbia "contraddizioni" che la portino alla fine non mi pare verificata. Il capitalismo è una creatura socio-culturale, governata da leggi, che possono tenerlo in vita od estinguerlo. E come possono estinguerlo vietando pratiche di accumulazione, possono tenerlo in vita vietando pratiche di monopolio o di abuso di posizione dominante.

Dire, quindi e ad esempio, che la tendenza al monopolio sia una "contraddizione" del capitalismo è un po' come dire che la tendenza al populismo o alla dittatura sia una "contraddizione" della democrazia. Che è vero ma è anche falso, nel senso che uno stato rimane democratico proprio perché sa trovare anticorpi alle pulsioni populistico-dittatoriali delle masse. Allo stesso modo un'economia rimane capitalistica perché resiste alle tendenze monopolistiche insite nel capitalismo.

Se, del resto, l'economia capitalistica fosse stata condannata a morire sotto il peso delle forze stesse che essa genera, non sarebbe necessaria una rivoluzione marxista.

Il fatto, poi, che alla fine Marx vada a parare nella teorizzazione di una società utopica ma non vista come tale (cioè vista come concretamente realizzabile) me lo sempre vedere come una sorta di predicatore di un Verbo anziché un economista.

E' come se un papa tirasse fuori una teoria economica il succo della quale è lo stabilimento in terra di una società perfettamente cristiana. La vedrei come una predica, pseudo-scientifica, ma sempre predica.

Lo stesso fanno gli animalisti quando da un lato cercano di dare un supporto pseudo-scientifico alla dieta che fanno ma poi, gratta gratta, sempre vanno a parare sulla loro "superiore etica". Se il tuo movente è ideologico, il tuo "pensiero scientifico" non è scientifico, poiché non è neutro rispetto alla materia che studi, ma è finalizzato alla propagazione di un "Verbo".
 
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