Chi di noi maschi non ha pisciato in un luogo "pubblico" almeno una volta nella propria vita, scagli la prima pietra.
Quindi non ti giudico e non ti condanno per questo, sia ben chiaro.
Ma no si fa!
Indipendentemente dal fatto che sia o meno reato, bisogna ammettere che non è un comportamento "civile".
Se tutti pisciano in un posto ( e sicuramente molti lo fanno anche oggi), sia pur appartato ma vicino ad un centro commerciale, quel luogo diventa una nauseabonda fogna a cielo aperto.
Meglio recarsi in un bar, pagare un caffè o una bibita e andare in bagno.
Oppure si piscia in un campo, possibilmente non coltivato ad insalata, se si è in aperta campagna.
Quello che però mi sconcerta, è il dopo.
Ha ragione Bastian: "Non è normale."
E' un comportamento da teppista.
Qualsiasi cosa ti avesse detto quella donna, dopo averla eventualmente mandata affanculo, la cosa doveva finire lì.
Il rancore che ti ha portato alla vendetta, con relativo impegno per la ricerca del numero di targa e messa in opera del misfatto, denota un che di inferiorità psicologica nei confronti di quella persona.
Lei, durante il vostro scambio di battute, ti ha intellettualmente sovrastato.
Tu non hai trovato altro modo, per vendicarti di questa sua "superiorità", di usare quel meschino comportamento da te descritto.
Io le avrei detto che aveva ragione, avrei chiesto scusa del mio comportamento, dopo di ché, se continuava ad infierire, l'avrei mandata affanculo di brutto. Ma non avrei mai messo in pratica un vendetta per una situazione così banale.
Ammettere le proprie colpe non è un segno di debolezza, e spesso spiazza chi ci vuole pedantescamente far notare i nostri errori...