Oh che notizie. Se non si chiamasse già Napilandia, potremmo titolare il 3d "vestivamo alla marinara a Marina di Carrara"
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Insomma, perchè pure io ci sono stato anni e anni da piccolo. O meglio, prima da piccolo poi, dopo qualche estate più giù (Castiglioncello e San Vincenzo), ci sono ritornato da adolescente.
Ho dei ricordi indimenticabili. Dal niente cazzo, alle prime seghe nascosti in cabina, alle prime ragazzine nella cabina. Ma quel che ricordo con maggiore nostalgia è il bombolone, che ho assaggiato lì per la prima volta in vita mia. Quel dolce fritto, col buco in mezzo, che ancora oggi mi fa trasalire.
Ci sono dei cibi e sapori che non sono forse straordinari di sè, ma per tutto quel mondo che rappresentano. E attorno a quel buco del bombolone c'è tutto un mondo che mi è rimasto dentro e mai potrò dimenticare. E poi c'era l'arena all'aperto, il cinema, dove ci passavo serate spensierate e i ravioloni di magro di un pastificio in una piccola stradina, che non ritroverò mai più, con lo stesso inebriante sapore. E la granita e la pineta dove raccoglievo i pinoli per gli altri, perchè io ci sono allergico. Ma mi piaceva ritrovarmi, a fine pomeriggio, con le mani marroni.
E una pizzeria, anche se era a Marina di Massa per la precisione, dove una francesina, conosciuta due giorni prima, mi diede un meraviglioso bacio, portandomi lontano dal gruppo. Quanto hanno frugato le mie mani sotto il suo vestitino. E quanto ci ho messo, prima di sfilarle le mutandine, per posare la lingua dove lei desiderava dall'inizio. Anzi, a confessarla tutta, iniziò lei a sbottonarmi i pantaloni, donandomi una bocca deliziosa, nel buio delle sdraio deserte della spiaggia.
Sono quei momenti unici in cui, il giorno dopo, voli, non mangi e non sai più chi sei.
Tre giorni dopo entrava in cabina con un ragazzo più grande di me. Imparerò, molto più avanti, che il mondo gira lo stesso.
Chissà, forse Pero potrei averlo anche incrociato, in quegli anni, nei dentro e fuori delle cabine. Fab certamente no, ma mi fa ugualmente piacere, in un certo senso, sapere che abbiamo regalato seme a quella stessa sabbia.
@Sodo. Mi piacerebbe sapere perchè, a proposito delle palle sulla scrivania, poni la domanda a me (oltre che a Pero e Glenda) e non a tutti gli altri?
Forse ti ho involontariamente ed erroneamente fatto pensare che sia uno con le palle? O che le abbia perse, nel tentativo maldestro di farmi valere?
No, io non penso che ci siano persone che sanno mettere le palle sulla scrivania e altre no.
Ci sono momenti in cui si ha la forza e la determinazione per farlo. E periodi in cui il nulla avanza inesorabile, nella nostra esistenza. Siamo così a terra da non riuscire ad opporre resistenza a Mork, che regna sovrano su di noi, distruggendo i nostri sogni e la nostra forza di reagire.
Finchè, laggiù, lontano, una nuova luce si accende sempre e Fantasia torna a vivere dentro di noi, ridandoci le perdute energie.
No, non ci sono uomini con le palle e uomini senza. Ci siamo solo noi, con i nostri alti e bassi, che ci permettono di raggiungere, a volte, la scrivania, e a volte no.
... a quelli che ci preferiscono senza sogni. Ma mirare bene, dritto al loro cuore.