Gustaf io condivido la maggior parte delle tue considerazioni ma arrivo a conclusioni molto diverse. Il prodotto dell’adattamento di cui parli è proprio ciò di cui discutiamo velenosamente in questo thread. Il fatto di adattarsi ad una società pessima non può che produrre esseri umani pessimi.
L’essere umano sicuramente si adatta a tutto, anche al peggio, arrivando ad allevare paradossalmente una selva di creature disadattate nel senso peggiore del termine: i ragazzetti di cui parliamo.
Ma la storia ci insegna che non sempre l’essere umano si adatta ad un determinato contesto, in passato ad esempio ha deciso di opporvisi nel tentativo di cambiarlo, alcune volte c'è riuscito, altre no. Oppure in alcuni casi si sono verificate le condizioni perché un cambiamento avvenisse. Probabilmente non sarà questa generazione a produrre un cambiamento, anzi ne sono sicuro.
Qua noi uomini della strada, ci limitiamo ad essere testimoni di accadimenti indicativi di una sorta di degenerazione e dell’immobilismo di chi dovrebbe averne cura.
Per quanto riguarda la scuola, osservata in relazione alla generazione di cui parliamo, dire che non sia peggiorata significa vivere in una realtà parallela ed essersi perso, in ordine cronologico, la riforma Berlinguer, la riforma Gelmini e la buona scuola.
Sempre a proposito di adattamento, trovo spiacevole questo fenomeno. Per l’uso dei devices si sta adattando pure il loro corpo, sono infatti in aumento i disturbi della vista e la cifosi. Oltre a tutti gli altri disturbi dell’apprendimento e compagnia cantante.
https://www.repubblica.it/salute/pr...tablet_e_pc_sotto_accusa-95300491/?refresh_ce
http://www.ansa.it/canale_saluteebe...mbi_062c4816-5bb6-4b30-bd73-847f81e1342f.html
Ma poi, che cazzo si allarmano a fare ‘sti medici, sicuramente tra qualche decina d’anni sarà tutto sostituibile, anche le vertebre. Gobba e miopia sconfitte.
Dell’analfabetismo funzionale e di Tullio De Mauro ne abbiamo già parlato da qualche parte, ma anche di questo che ci frega, leggere un testo forse non servirà più e tantomeno capirlo perché probabilmente lo farà un computer per noi.
Nel futuro magari la scienza e le macchine sostituiranno totalmente l’uomo, non solo nelle mansioni più faticose ma anche in quelle intellettuali, le applicazioni di AI come ad esempio quelle di Google sono già pronte. Chissà dove ci metteranno il chip.
Trovo comunque sterile parlare di un futuro remoto anche perché, si sarà capito, non sono un fanatico di scienza e fantascienza e dell’uso che ne fa la civiltà moderna. Parola di un disadattato per eccellenza.
Quanto ai saperi utili e a quelli inutili, reputo valida e divertente questa lettura. Non sarà lo scrittore più autorevole ad essersi cimentato nell’elogio dei saperi inutili, ma offre ugualmente ottimi spunti di riflessione, col vantaggio di essere scritto in forma leggera.
https://www.linkiesta.it/it/article/2014/02/21/elogio-dellinutilita-della-filosofia/19725/