... il posto più bello del mondo ;-)
Durante una chiacchierata con birretta, un caro coetaneo canadese (peraltro identico al prof. Spennacchiotto) mi aveva detto di avere visto delle interessanti novità sia al Kinnaree che al Babylon (intendeva quello a fianco, il Malibu, dato che il Babylon è ancora chiuso e pare che aprirà a Luglio). Così oggi, finite le cose di lavoro, parto bello deciso in modo da affacciarmi all’apertura. Vorrei bruciare sul tempo l’orda dei vecchietti stanziali e fare magari un paio d’ore di buon sesso ed acchiappare qualche contatto Line, così come si accatasta la legna per l’inverno.
Nello sfrecciamento passo al volo davati all’Excite, che google maps dice aprire alle 17 mentre ora, alle 15, è in fase di avvio. Ma il fatto che mi calamita è a 10 metri dall’Excite: una tipina, che sarà 40kg, con cosciottini adorabili, miniculo fasciato in una specie di divisa rossa da hostess e schiena perfettamente dritta che sta graziosamente ordinando qualche porcheria al carrettino.
Mi fermo al volo, in modalità Fonzie:
- hey beautiful! It’s your lunch time or just an afternoon snack, eh?
- ?
mi guarda, fa un sorriso di compatimento e... non dice nulla :-/
- hay babe, if you are working at Excite, I can drive you there eh eh (il senso della battuta è che saranno 10 metri di strada)...
- ???
- like a mototaxi... but, don’t worry, I’m free! ha ha ha
- ???
non so se a voi urta assistere alla scena patetica di coloro che ridono delle proprie battute (più o meno sceme). Invece tipina allarga le braccia ed alza le spalle...
Boh, forse è muta?
Saluto e, già che sono qui, mi dirigo all’interno del clubbino, superando signorine e signorone, culetti e panzone, bambini che giocano, quaderni di scuola, telefoni che pretendono un po’ di attenzione, residui di pranzi abbandonati alla come capita, crocchette per gatti sul pavimento e gatti che zampettano sui tavoli.
Sono l’unico farango e ci sono già diverse lavoranti ai posti di combattimento. I miei piani d’attacco a Kinnaree e quant’altro sono già svaporati. Chiedo a mamasan se la rossacciughina abita qui:
- certo caro, ma non parla un cazzo d’inglese
- ok, perfetto, la prenoto!
In questo momento arriva un gruppone germanofono strombazzante, ed in un attimo sono tutti appollaiati con birra in mano e tipine d’ordinanza che, come avessero timbrato un immaginario cartellino, iniziano il paziente lavoro di ravanamento, tra gran risate generali.
Una perfetta manina scosta la tenda ed appare Piyanutch in redlookingrama! Fa ciaociao con la manina e, un microsecondo prima che un'altra manona faranga la ghermisca, l’ho già braccata io.
Parte una chiacchierata difficoltosa, in forma scritta con il traduttorofono, che è un tormento. Dunque tagliamo corto, finiamo i soliti stracazzi di beveraggi inutili (che più che a Pattaya mi pare di stare a Chianciano e devo sempre cercar cessi con ‘sta continua attività sbevazzatoria) e finalmente saliamo al piano superiore dove ci sono camerette non tra le più fruste. Come elemento di spicco c’è un televisore a tubo catodico! l’avrà mai usato nessuno in questo secolo?
Stabilisco che tipina si chiama Pia ed a lei sta bene. Toglie la divisa ed ha pure le mutande rosse ed un collarino rosso... mi lava con una grazia naturale che è commovente, ci manca solo che ad ogni mia cazzata dica: ‘comandi’ con l’inchino.
E’ davvero un’acciughina senza un filo di grasso, ma con delle tettine sodissime e di seconda, uno di quei culetti che s’acchiappano con un morso e delle mani meravigliosamente affusolate. La pelle è scuretta, a me piace da matti, tante ladies invece se ne vergognano. I capelli nerissimi a caschetto si fermano su delle spalle perfette (nei loro 22 anni) dove i tatuaggi religiosi convivono con quelli frivoli, in una pefetta metafora di questa città e di quel che sta succedendo.
Mi si stende vicina, si strofina, fa le fusa, mi passa i capelli sul corpo, mi bacia. Praticamente un vecchietto incarognito come me, a questo punto è già morto. Sorride con una soavità che sembra non solo naturale ma pure autentica, ovvio che non ci credo, ma contemporaneamente... ci credo si!
Quando, senza fretta, si arriva al BBJ mi accorgo però di qualcosa che non va. Non che manchi la volontà ma è verosimilmente la tecnica ad essere se non scarsa almeno parecchio rudimentale. Così, bando ad ogni pudore, tiro fuori il telefono e le mostro un filmetto...
Pensavo che si sarebbe messa a ridere o che mi avrebbe sputato in un occhio. Invece Pya acchiappa il telefono e guarda la cosa col piglio di un revisore di bozze, con incredibile concentrazione. Poi riporta il film all’inizio, dispone il telefono sul letto, di fianco a sè e ricomincia, seguendo ESATTAMENTE tutte le fasi che scorrevano su quel cazzofono. Bocca sul pezzo e le sue pupilline che andavano dal cantiere di lavoro allo schermo del cinemino.
Una professionalità che ancora una volta, a fronte dello sfascio generale di questo paese, mi spiazza. Pare che nessuno sappia aggiustare un gradino sbrecciato, che a nessuno importi del rubinetto che perde da mesi o dei cavi elettrici penzolanti, ma la dedizione profusa in un pompino a regola d’arte è insuperabile.
Filmetto finito. Prende il telefono e scrive, in tutta naturalezza sul traduttorofono:
- riprendiamo dall’inizio oppure ora si scopa?
Riesco a bofonchiare qualcosa sul fatto che nel mio punterzainetto c’è una collezione di condom di HelloKitty. Dunque mi gomma e mi si mette sopra, solo che... ha la fighina strettissima e per quanto si adoperi facciamo un po’ fatica ad avviare le operazioni. Così estraggo dal mio kit professionale un tubetto di crema. Qui si vede chiaramente ciò che ci distingue sul piano antropologico. Infatti sul traduttore appare questa importante osservazione: hey darling, this is not cream, it’s body lotion! |-D
Vabè, stabiliamo che assolve ugualmente allo... scopo. E difatti con un po’ di ciappinamento con le mie manone, le sue meravigliose e sapienti ditine e la mia cremina, finalmente si apre la porta del paradiso, e via! davanti, dietro, di fianco, al trotto ed al galoppo. Nel corso dell’operazione il pertugio s’è trasformato in una assai accogliente spelonca paludosa, permettendomi stragodere quei 40 kg di sorrisorama in ogni modo possibile, forte del fatto che scopazzando tutti i giorni, un’oretta di esercizio mi serve appena per scaldare i motori (hemm... siffredunf ha parlato).
Agli spruzzi, Piyanutch resta tutta avvinghiata, si scosta capelli e li usa come un pennellino per spolverarmi, poi mi liscia come fossi un gattino. Senza nessuna fretta. Poi lavaggi finali, tip di gratitudine e scambio di contatti Line.
Invertendo l’ordine dei fattori le prendo anche un orrendo ladydrink e tante promesse di amore eterno e longtime nei prossimi giorni, maaaaa... come il tenete Colombo, arrivato ormai sull’uscio, mi giro, mano al traduttorofono e pongo una domanda che era rimasta nella testa.
Piya mi conferma in forma scritta: 38.5kg!
;-)