Dati statistici non ne ho. Però ho notato una cosa. Con una certa regolarità guardo bakeka delle città in zona, e inserisco sempre due chiavi di ricerca: italiana (trombo patriottico) + non professionista (trombo artigianale sì/industriale no). Bene: ce ne sono molte di più di entrambe le categorie, rispetto a diciamo sei mesi fa. A occhio e croce le ragioni potrebbero essere queste: parecchie ragazze e donne o non lavorano, o hanno salari troppo bassi, precari, etc.; le quali, essendo abituate a scopare in giro gratis (e spesso anche essendo trattate maluccio dai fidanzati o pseudo, a quanto mi raccontano diverse noprof) a un bel momento si dicono: "E se ci guadagnassi anche?". Così si buttano.
Sul mercato del lavoro in oggetto, l'improvvisazione non ha le stesse conseguenze che negli altri mercati (un elettricista improvvisato dura molto poco). Qui, la professionalità o è alta (nei fai tanti ma dai soddisfazione quasi a tutti), e allora rende sul serio sul lungo periodo, o è bassa (catena di montaggio, vero e proprio missile) e allora rende sul breve ma sul medio o lungo no, perchè il cliente lo freghi una volta sola, e le recensioni girano. Le improvvisate, dunque, fanno una concorrenza reale e temibile alle professioniste; perchè è vero che alcune sono negate (scopano malissimo, non mantengono gli impegni, chiedono cifre sballate, etc.) ma quelle che negate non sono danno più soddisfazione (almeno per un po' di tempo) delle professioniste, perchè sono più coinvolte, più femminili e per così dire umane.
Insomma: tanta offerta di lavoro, domanda in contrazione per calo redditi generale che vuole massimizzare il rapporto costi/benefici.