Perché in Italia le pay sono quasi tutte straniere?

B

butlitz

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Lungi da me l’idea di atteggiarmi a vecchio saggio, ma nelle analisi che avete fatto credo che abbiate ragione tutti, ognuno per la parte di propria competenza. Se le italiane non fanno – di regola - quel mestiere ci sono varie ragioni, tutte interconnesse. Vediamo queste cause e concause:
Morali: la prostituzione (ovviamente quella di basso livello, come otr o loft) è da sempre considerata qualcosa di disdicevole. Ovviamente, se praticata d’alto bordo il discorso cambia. Ogni riferimento al bunga-bunga è meramente casuale!
Sociali: esercitare dove si è conosciute espone alle critiche della comunità, senza contare l’identificazione e relativa schedatura da parte delle forze dell’ordine. L’alternativa sarebbe andarsene altrove e battere lì dove non ti conosce nessuno, ma questo comporta numerosi problemi logistici, senza contare che, prima o poi, ti sgamano, con conseguente “sputtanamento”.
Economiche: oggi, con la forte presenza di immigrate che praticano su strada a 30 euro e in casa a 50 i prezzi si sono – di fatto – calmierati, complice anche la crisi. Chi è l’italiana che, disponendo di una famiglia alle spalle, che comunque la foraggia, è disposta a fare la vita per quei prezzi? Non è un caso che nei vecchi bordelli le puttane erano spesso donne sedotte e abbandonate, comunque emarginate dalla società.
Psicologiche: un po’, diciamolo pure, le nostre se la tirano e darla su strada al primo sconosciuto non è esattamente una prospettiva attraente.
Quando questi “ostacoli” vengono meno la situazione cambia. Ad esempio, a Livorno, nel 1944-45, quando la fame galoppava, non poche erano le italiane che si concedevano ai militari USA anche per una scatoletta di carne. Addirittura, visto che ai neri piacevano le bionde, si tingevano i capelli e si mettevano una parrucchina bionda sulla passera.
 
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Shrike

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ma se in questo paese del cazzo c'è gente che si vergogna a dire che va dallo psicologo per paura del giudizio altrui....figurasi accettare che dare piacere sessuale possa essere una professione a tutti gli effetti e socialmente utile...
ne abbiamo ancora tanta di strada da fare per uscire dal medioevo....
 
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ma se in questo paese del cazzo....

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ma se in questo paese del cazzo c'è gente che si vergogna a dire che va dallo psicologo per paura del giudizio altrui....figurasi accettare che dare piacere sessuale possa essere una professione a tutti gli effetti e socialmente utile...
ne abbiamo ancora tanta di strada da fare per uscire dal medioevo....

:ok:

:lol:
mi fate morire ...
:clapping:
:clapping::clapping::clapping::clapping::clapping::clapping::clapping::clapping:
 
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Glenda Cherubino

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Chi è l’italiana che, disponendo di una famiglia alle spalle, che comunque la foraggia, è disposta a fare la vita per quei prezzi?

Ci sono anche straniere di alto borgo oggigiorno, ovvio che essendo la percentuale delle straniere piu' alta e soprattutto di quelle costrette o cmq in un certo modo obbligate ( come un tempo per le italiane ) per la condizione in cui vivono a prostituirsi per strada, il tuo ragionamento ci sta. Ritengo che è questo....il medioevo che si deve superare, non solo quello etico e non solo in Italia.
 
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Secondo me questo è uno di quegli argomenti che non potranno mai avere uno sviluppo lineare, semplicemente perchè non esiste un vero punto A e un punto di arrivo.
Stiamo in una rotatoria e i pensieri sono liberi; chi arriva si infila e inizia a ruotare insieme agli altri.
Aggiungo perciò un pensiero ulteriore, ruotando con tutti (e anche con me stesso, dato che avevo già detto la mia).
Mi rendo conto infatti che i soggetti in questione non sono omogenei ed è perciò molto arduo cercare di analizzare per etnie quando, all'interno di esse, esistono situazioni individuali molto differenti fra loro.
Certamente la necessità, com'è stato detto, è un motivo di scelta che non può essere trascurato. Ma è anche vero che, in taluni casi non esiste la possibilità o quantomeno la facilità di migrazione, dunque non si può dire con certezza che una certa etnia non è presente in massa in Italia, perchè non interessata.
Esistono poi i condizionamenti culturali che possono impedire l'approccio alla "professione", pur in presenza della stessa necessità.
Così come il modo di risolvere una necessità, è affrontato da ciascuno a modo suo. Se non fosse così, in caso di mancanza di soldi e di lavoro tutti andremmo a rubare o tutti a pulire le strade, mentre alcuni vanno a rubare, altri a pulire le strade. Non dimentichiamoci che alla fine, esiste sempre la scelta.
Il punto è che tutti vorremmo che la prostituta fosse una scelta, che sarebbe bello se fosse sempre così, ma sappiamo bene che in certi casi può esserlo in altri no. L'importante è che si riuscisse a diffondere la cultura che ne sancisca l'esistenza, a pari diritti (e doveri) di qualsiasi altra lavoratrice.
Solo dopo questa "legalizzazione", si potrà fare statistiche più attendibili.
 
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Il punto è che tutti vorremmo che la prostituta fosse una scelta, che sarebbe bello se fosse sempre così, ma sappiamo bene che in certi casi può esserlo in altri no. L'importante è che si riuscisse a diffondere la cultura che ne sancisca l'esistenza, a pari diritti (e doveri) di qualsiasi altra lavoratrice.
Solo dopo questa "legalizzazione", si potrà fare statistiche più attendibili.

Questo sarebbe solo un passo, in fondo piccolo: nei paesi che pure si sono dati leggi che danno dignità, diritti, e doveri, paesi nei quali la legge normalmente si rispetta, non mi risulta la composizione etnica di chi si da alla prostituzione sia così differente da quanto vediamo qui, né, del resto, mi risulta che in questi paesi sia del tutto assente lo sfruttamento, probabilmente perché quest'ultimo nasce dal paese di origine.

Non ho grandissima esperienza da punter in Olanda e Germania, per quel poco che ho visto e per quello che ho letto qui, però, non credo di aver scritto sciocchezze: prostitute Tedesche, in Germania, ne ho viste gran poche...
 
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Questo sarebbe solo un passo, in fondo piccolo: nei paesi che pure si sono dati leggi che danno dignità, diritti, e doveri, paesi nei quali la legge normalmente si rispetta, non mi risulta la composizione etnica di chi si da alla prostituzione sia così differente da quanto vediamo qui, né, del resto, mi risulta che in questi paesi sia del tutto assente lo sfruttamento, probabilmente perché quest'ultimo nasce dal paese di origine.

Non ho grandissima esperienza da punter in Olanda e Germania, per quel poco che ho visto e per quello che ho letto qui, però, non credo di aver scritto sciocchezze: prostitute Tedesche, in Germania, ne ho viste gran poche...
Sono stata contattata da "agenzie tedesche" per lavorare con loro dovrei lasciare il 50% delle mie entrate giornaliere, mentre in Brasile lasciavo solo il 15-20% della prestazione per pagare l'uso della stanza più le spese mediche settimanali e mensili. Se faccio un paragone non mi sembra che la Germania sia così evoluta hanno solo cambiato il termine Pappone con parole politicamente corrette come Agente o Manager.
 
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Glenda Cherubino

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Sono stata contattata da "agenzie tedesche" per lavorare con loro dovrei lasciare il 50% delle mie entrate giornaliere, mentre in Brasile lasciavo solo il 15-20% della prestazione per pagare l'uso della stanza più le spese mediche settimanali e mensili. Se faccio un paragone non mi sembra che la Germania sia così evoluta hanno solo cambiato il termine Pappone con parole politicamente corrette come Agente o Manager.

Proprio in riferimento a quello che scrivi, ho letto un articolo recente di una ex prostituta italo-tedesca:

Parla Greta, ex-prostituta: “Ormai sono quasi tutte schiave. E in Germania la legalizzazione ha fallito”
http://blog.iodonna.it/marina-terra...e-e-in-germania-la-legalizzazione-ha-fallito/
 
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scusate l'ignoranza ,
stiamo parlando di percentuali trattenute comprese di tasse?
 
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scusate l'ignoranza ,
stiamo parlando di percentuali trattenute comprese di tasse?

In Brasile puoi pagare le tasse come lavoratrice autonoma, in Germania credo esista un forfetario giornaliero più assicurazione. Però il punto non è se paghi le tasse o meno.
 
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In Brasile puoi pagare le tasse come lavoratrice autonoma, in Germania credo esista un forfetario giornaliero più assicurazione. Però il punto non è se paghi le tasse o meno.

non è questione di punti, infatti.
mi chiedevo : il 50 % del guadagno, compreso affitto "dell'ufficio" + tasse + pubblicità + preservativi, ecc (insomma tutte le spese).

proprio tanto male non è ... io spendo di più sul lordo e non guadagno di sicuro come una prostituta ..
 
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Si che è male, se in Brasile ho gli stessi servizi + spese mediche con il 15-20%, li faccio il 30' in cabina oppure 1h, mentre in Germania anche il pompino veloce a 30€ in pausa pranzo. Quando ho toccato l'argomento controlli medici e tassa hanno tergiversato.
 
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Si che è male, se in Brasile ho gli stessi servizi + spese mediche con il 15-20%, li faccio il 30' in cabina oppure 1h, mentre in Germania anche il pompino veloce a 30€ in pausa pranzo. Quando ho toccato l'argomento controlli medici e tassa hanno tergiversato.

la questione non è semplice da valutare o almeno io non ho gli strumenti per farlo,
riflettevo solo sul fatto che se il mondo pay vuol essere regolarizzato, deve necessariamente adeguarsi alla pressione fiscale del paese in cui si trova.

in quest' ottica versare il 50% dei guadagni e avere in cambio servizi pubblici, assistenza sanitaria specifica, locali in cui svolgere la professione , ecc. insomma tutto, non mi pare cosi male.
in altri paesi la pressione fiscale è più bassa , certo , forse anche i livelli di servizi e assistenza pero, ma questo è un altro discorso.
 
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