Perché quasi tutte le zoccole sono rumene?

alligator

UOMO
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invernizzi ha scritto:
Non sono mai stato in Romania, ma mi sento di dire che lì, come negli altri paesi extraoccidentali si vive ancora la situazione che esisteva qui in italia 40/50 anni fa. E tutti sappiamo qual era.
Vorrei riprendere il discorso qui sopra puntualizzando il concetto del maschio virile. L'uomo virile, l'uomo "che non deve chiedere mai", alla donna piace. Non fraintendiamoci. Alla donna non piace essere picchiata, ma gli piace l'uomo che a letto la fa sentire puttana, gli piace l'uomo che al di fuori della loro sfera si fa rispettare. Se il vicino di sopra ha la televisione troppo alta un extraoccidentale (rumeno, albanese, marocchino, ecc.) è capace di andare di sopra e spaccare la faccia al vicino senza troppi complimenti. E questo alla donna piace. State tranquilli che non vanno dall'avvocato come facciamo noi per ogni piccola cazzata. L'atteggiamento rude e deciso di un uomo dipinge, nella mente di una donna, l'uomo che dara protezione a lei e alla loro prole. Questa era una cosa che si aspettavano anche le donne italiane tanti anni fa. Esistevano dei ruoli indiscutibili. Ora le donne si sono arrogate la capacità di bastarsi da sole, ma questo è un altro discorso.

Molto tempo fa' una pay russa mi diede del deboluccio.....mi chiese a quante risse e/o pestaggi avevo partecipato :shok:
Gli risposi solo a qualche scazzottatura ai tempi della scuola ma niente di paragonabile a pestaggi o altro di peggio e
questo basto' per lei a qualificarmi come mezzo maschio.
E' che proprio la nostra societa' non e' minimamente paragonabile alla loro dove effettivamente la soppraffazione
e' la regola (sempre questa mi disse che la nostra mafia fa ridere perche' la loro mafia e' lo stato).....
Tra l'altro secondo me i nostri progenitori di 60 anni fa pur avendo fatto la fame avevano mediamente una
dignita' superiore nel vivere , superiore purtroppo anche nel nostro attuale vivere......
 
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alligator ha scritto:
...superiore purtroppo anche nel nostro attuale vivere......
Infatti se penso a quello che sono riuscito a costruire in questi 43 anni di vita (cioè nulla) mi sento un uomo di merda. Scusate l'OT.
 
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Invernizzi quello che dici tu è in parte vero anche se parlerei di personalità piuttosto che di virilità.
In generale alle donne piace l’uomo con una personalità forte e ben delineata, non la mammoletta. Ma il concetto di personalità, virilità ecc… ecc… è un concetto relativo che genera molta confusione, non è di certo un valore assoluto, a mio parere. E non è legato alla violenza fisica o alla sopraffazione, almeno spero che non venga inteso così, anche se in Italia negli ultimi anni questo genere di pensieri sembra essere un cavallo di ritorno.
Se in Romania la personalità è sinonimo di mazzate, nel mondo occidentale (moderno?) le cose appaiono più sfumate anche perché le donne sono, buon per loro, diverse e non vogliono vivere all’ombra del proprio uomo. Non hanno bisogno che il maschio le protegga, le mantenga e le assoggetti, le loro aspirazioni sono di un livello decisamente superiore. Ma i condizionamenti sociali e culturali entrano effettivamente anche in camera da letto, disorientando in qualche modo l’uomo moderno ed i suoi codici comportamentali.
Pertanto le prospettive da considerare sono due: quella sessuale e quella relazionale, determinate generalmente da dinamiche differenti seppur correlate. Una donna tedesca, ad esempio, potrà trovare divertente essere dominata a letto ma non credo che sia favorevole ad imposizioni maschili su tutti gli altri aspetti della sua esistenza, anzi, opporrà una robusta opposizione a questa eventualità.
E non avrà certo un livello di sopportazione minimamente paragonabile a quello della donna rumena. Per intenderci, molte prostitute rumene sono state iniziate alla professione proprio dal loro uomo. Loro sì che hanno bisogno di protezione.
Una donna che ha bisogno della protezione fisica ed economica del proprio compagno (non credo che questo termine sia usato in Romania, perlomeno non con questo significato) non è certo una donna libera ed affermata socialmente. Questo accade anche da noi in Italia, in forma più “evoluta” se vogliamo ma continua a succedere. E’ un fenomeno di ritorno dovuto a tanti fattori e ai tanti messaggi provenienti dall’alto. "Fortunatamente" accade spesso che alla crisi economica si affianchi una crisi di valori e una messa in discussione di questi ultimi.
Ma questo è un discorso molto lungo che forse qua non si può fare.
 
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oblomov ha scritto:
il termine “virilità” assume diversi significati in relazione al contesto ed al tempo storico in cui viene usato.
Si pensi alle parole VERO UOMO. Che significano? E' possibile attribuire loro un'unica interpretazione?
Ovviamente ci sono varie sfaccettature e manifestazioni del 'vero uomo', ma, quando si tocca l'istinto primordiale, anche se mescolato con costumi, usanze, e cultura, il nucleo è più o meno sempre quello: capacità decisionale, attitudine al comando, potenza fisica (reale o appartente), un po' di arroganza, opzionalmente ma non troppo la violenza, opzionalmente ma non troppo la cattiveria.

Immagino cosa volevi dire: nella nostra cultura il vero uomo potrebbe oggi essere colui che applica una forza calma e decisa, non violenta, che gestisce i rapporti umani con fermezza, che è di animo nobile ma non si fa fregare...
Ma siamo veramente sicuri che queste caratteristiche siano ormai sostituive di quelle primordiali (violenza, comando, ecc...), oppure è solo una patina di illusione che l'uomo moderno non violento (e anche le donne) si danno per sforzarsi di migliorare la società rendendola più civile e meno preistorica?

Quello che voglio dire è che secondo me questi due ambiti sono paradossalmente in parziale contrasto tra loro:
- l'ambito dei diritti umani e della necessità di vivere pacificamente;
- l'ambito del sesso e la necessità di viverlo al meglio con tutta l'intensità che se ne può trarre.

Quindi se sparo lì la mia timida convinzione che non sia possibile che quei due ambiti possano essere contemporaneamente portati al meglio possibile, dico un'eresia?

Anzi, dato che ci sono, ne sparo un'altra: secondo me un mondo totalmente pacifico, con la massima reciprocità tra tutti, e tra i sessi, senza violenza, ecc... , porterebbe a sesso infimo o nullo.
(E non sono né un guerrafondaio né un violento).
E viceversa, per avere il sesso attivo nella sua massima espressione, il che a mio parere non contempla necessariamente una situazione di parità, potrebbe essere indispensabile che ci siano delle tensioni o delle disparità.

Lo so che sono affermazioni un po' scioccanti, e comunque non sono convinzioni, ma solo cose che mi passano per la testa e che spero di confutare al più presto. Ma per ora non ho avuto dimostrazioni convincenti del contrario.

E, devo dire, l'impossibilità (ipotetica) che si possa fare dell'ottimo sesso ed avere la "pace nel mondo" (tanto per chiarirci, anche se fa ridere) è data quasi tutta dalla donna, che, non colpevole perché guidata da istinti primordiali, rigetta senza pietà e senza possibilità d'appello un uomo che non abbia le caratteristiche minime di violenza e decisione attese.
Vedi esempio della russa conosciuta da alligator.
Ma di esempi ne ho INFINITI.
E TUTTE, anche quelle insospettabili, sotto sotto sono/sarebbero REALMENTE eccitate nell'intimo da questo tipo di figura.

Poi le italiane ci hanno parzialmente messo una pietra sopra, sia perché non hanno quella coerenza che le fa capire come sono dentro e cosa realmente vogliono (come hanno le rumene) e sia perché il loro "parco uomini", dal punto di vista della virilità un po' più primitiva, fa abbastanza pena. (E infatti molte fanno, come noi, i viaggi di turismo sessuale dai negroni o comunque dai "veri uomini").
Ma poi ci ripagano questa scarsa presenza di virilità con una scarsa presenza di femminilità, anzi, peggio, con una pretesa di dominanza sul genere maschile, finta e di carta pesta, ma assecondata (per ora) dalla società e dagli uomini cagnolini stessi.


oblomov ha scritto:
a mio parere alcuni comportamenti delle nostre draculine sono in definitiva molto meno spontanei di quanto possano apparire a prima vista.
Può darsi, ma non è detto che dalla spontaneità si tragga sempre la felicità.
Una volta ero "me stesso" coglioncello sedicenne ed ero non molto felice. Poi sono cambiato, e sono diventato "me stesso" sicuro e sufficientemente forte da vivere una vita migliore e più a mio agio con le donne. Ho tradito me stesso? No. Ho solo scelto le carte diverse da giocare. E sono più felice.

Per le rumene può essere uguale. Magari a 5 anni una rumena poteva essere più dominante e rispondeva a tono ai maschi, poi, per via come dici tu della società sessista e povera, dopo tanti rimproveri e percosse, ha "capito" che doveva essere passiva. Ma queste "passive" io le ho sempre viste felici con i loro partner. Roba da illuminarsi gli occhi. Niente di falso e non spontaneo in quello che provano per loro!
Quindi il risultato qual è? Felicità per lei (innamorata cotta e quasi schiava, ma felice) e per lui (magari che pensa solo ai soldi, e che la tromba "alla vecchia" con possente penetrazione, zero giochini, ecc... , ma anche lui felice in relazione a come gli piace trascorrere la vita).

oblomov ha scritto:
Riconosco essere molto difficile comprendere la cultura di un popolo attraverso la mentalità delle sue prostitute, è ovvio che il campione di riferimento non sia esaustivo poiché rappresenta, anche nel numero, l’esasperazione di quella stessa cultura.
Le rumene non prostitute sono comunque simili, ma lo mascherano meglio.
Le rumene "italianizzate" che sono qui da tanto tempo cominciano ad "alzare la cresta", e cominciano nel contempo a perdere quei sorrisi spontanei e quella felicità che si legge negli occhi delle rumene innamorate.

oblomov ha scritto:
Aggiungo anche di aver notato un bizzarro paradosso e cioè che la disinvoltura sessuale delle nostre amiche non è controbilanciata da un’adeguata apertura mentale, anzi in alcuni casi sono talmente tradizionaliste da apparire quasi retrograde. Questo mi spinge a pensare che certa esuberanza sia più che altro indotta dalla cultura dominante se non ad essa asservita congiuntamente, nel nostro esempio, allo stato di necessità.
Che il genere femminile mi perdoni per l'egoismo di questa mia frase, ma... Cosa vuoi di più da una donna che è esuberante nel momento giusto, lavora per te, ma poi la sua parte retrograda la spinge a desiderare con te una famiglia e tanti figli che adorerà? E in tutto questo ne sarà anche felice, soddisfatta e compiaciuta.
Sto facendo affermazioni forti, ovvio, e mi attendo delle contestazioni, ma, dal punto di vista del maschio, questo sembrerebbe proprio un traguardo quasi allo stato dell'arte.
E dal punto di vista della donna? Non so, la maggior parte di quelle con cui ho parlato (a parte le prostitute, ma proprio quelle felicemente sposate) sono disposte a qualunque compromesso, ma il loro uomo non si tocca, quando lo vedono quasi si commuovono. E criticano le italiane che vogliono comandare.
Quindi chissà... probabilmente è lo stato dell'arte anche per la donna (?) (domanda aperta)

oblomov ha scritto:
E poi mi chiedo, sempre in riferimento all’incipit del post, signori miei, siamo in una condizione di reciprocità tra sessi? La risposta mi pare scontata.
Certo, è scontata.
Ma pongo allora, alla luce delle mine che ho posto nelle frasi precedenti, questa domanda provocatoria:
la reciprocità fra i sessi è un requisito per la felicità vera nel rapporto tra i sessi? (rapporto sessuale, si intende).
Questa risposta non è affatto scontata...

oblomov ha scritto:
starei molto attento nel ritenere la coppia rumena come l’optimum relazionale. Ripeto, la società rumena è lontana anni luce dall’idea di aurea aetas, ma al contrario è una società molto violenta in cui la condizione femminile è pessima.
Qui richiamo il parziale contrasto tra i due ambiti di cui parlavo prima. In fondo la risposta che spero di avere (dalle mie esperienze, dall'osservazione di come andrà avanti la società, da vostri pareri, ecc..) è se è possibile un compromesso soddisfaciente tra società pacifica con reciprocità tra i sessi, e sesso soddisfaciente mantenendo forte la polarizzazione sessuale tra donne e uomini.
 
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E’ evidente che partiamo da presupposti diversi. Infatti sulla felicità delle donne rumene permettimi di nutrire qualche dubbio, sempre in ossequio all’oggetto del thread.
La felicità di cui parli appartiene a tutte le donne felicemente sposate a prescindere dalla nazionalità, questa è una tautologia. Molte di loro sono pronte a rinunciare a tutto per mantenere questa felicità, soprattutto quando quel tutto è praticamente niente, come per le donne rumene. Purtroppo per loro infatti, al di fuori del matrimonio hanno ben poco, perfino quando matrimonio significa inferno.
In ogni caso, nonostante gli sforzi, la felicità, i matrimoni, le relazioni sono spesso destinate a finire, ahinoi, anche in Romania. A meno che la donna rumena non si immoli per la famiglia, cosa che le italiane invece sono sempre meno disposte a fare. Ma a fronte di un sacrificio simile si può parlare ancora di felicità?
Il ritorno ai bei tempi, quando la donna era donna e l’uomo faceva l’uomo, e ancora più indietro fino alle origini, al primitivismo è un pensiero per certi versi affascinante, soprattutto se visto in ottica maschile. Però bisognerebbe accettare anche il fatto che, in questo caso, il sesso tenderebbe ad essere più istinto che piacere, pochi fronzoli e più sostanza come affermato anche da te. Ovvero una noia mortale.
Noi però non siamo più così, la frittata è fatta.
Nella società moderna di istintuale è rimasto veramente poco, soprattutto nel sesso. Il desiderio è programmato e pungolato da mille stimoli, non è più solamente un’esigenza naturale. Nella società rumena attuale ( simile a quella italiana di 50 anni fa) la situazione seppur diversa cela le stesse dinamiche di oggi: il sesso non è un istinto libero di manifestarsi. Tutt’altro, soprattutto per la donna.
50 anni fa le donne italiane vivevano situazioni simili a quelle delle donne rumene di oggi, forse avevano una vita più semplice ma non per questo più felice. Per non parlare dell'aspetto sessuale.
Pensare che la massima felicità femminile sia quella di riverire anche sessualmente il proprio uomo è una scorciatoia concettuale che non mi sento di adottare.
In ogni caso la storia ci dice che quel modello è ormai superato. Impossibile, ad esempio, non tenere conto del fatto che l’uomo occidentale si sia femminilizzato, come giustamente da te evidenziato, ma non sarebbe onesto attribuirne le colpe alla donna.
Parlare di sesso migliore, infimo, nullo, attivo nella sua massima espressione non è già una razionalizzazione di questo istinto?
Non equivale forse ad ingabbiare l’istinto in un recinto culturale?
Infatti mi chiedo, perché attribuire un valore al sesso se poco prima lo si definisce un istinto?
Evidentemente solo istinto non è ma forse è anche una conseguenza della cultura in cui è immerso. E noi una certa cultura, grazie a Dio dico io, l’abbiamo ormai alle spalle.
Purtroppo non credo si possa scegliere, o si prende il pacchetto rumeno per intero e col suo bel carico di arretratezza o si rinuncia. O tutto o niente.
Credere che per i rumeni il sesso ed il rapporto tra sessi siano migliori del nostro poiché sembrano più genuini o meno mediati, significa far rivivere un cliché antico che di naturale ha ben poco ma che è semplicemente rappresentativo di un modello sociale piuttosto che di un altro. Quello costruito ad uso e consumo dell’uomo, quello appunto di 50 anni fa e oltre. Migliore o peggiore non lo so, forse in ottica maschile è migliore, però non credo che lo si possa ritenere naturale. E nemmeno carico di tensione e pertanto rivelatore di un sesso migliore, anzi era più pacifico di quello attuale, nel senso che un soggetto era prevalente sull’altro e amen. Ed il sesso conseguentemente altrettanto noioso.
Considerare invece un ritorno al rispetto dei ruoli, seppur reinterpretati in chiave moderna, è invece una cosa auspicabile e su questo mi trovo d’accordo con te. Ma forse il primo ad aver rinnegato il proprio ruolo è stato l’uomo stesso.
C’è sullo sfondo della discussione un tema che si ripropone e di cui abbiamo parlato diffusamente in un altro thread, il conflitto tra istinto e ragione, una questione irrisolvibile temo.
Infatti ritengo che parlare di sesso nel senso di istinto primordiale sia molto complicato, forse impossibile per noi, rumeni compresi. La presenza soverchiante delle strutture e delle consuetudini sociali, perfino nella camera da letto, è un dato di fatto che se considerato superficialmente rischia di confonderci e di farci ritenere arretratezza sinonimo di naturalezza e felicità.
In verità una donna sessualmente libera spaventa oggi come ieri.
L’idea di una schiava sessuale infatti piace ancora a tutti i maschietti. E’ una situazione divertente che all’interno di una coppia si può manifestare in modo più o meno consapevole e volontario. Però se amplifico la riflessione scopro che nella fissità dei ruoli, sia dentro che fuori dal letto, c’è qualcosa di profondamente ingiusto. E, ribadisco, di tremendamente noioso.
Purtroppo non è semplice capire un popolo spiandolo dal buco della serratura. E forse non è nemmeno corretto analizzare le cose in termini di coppia o di sesso, sempre che quest’ultimo non sia diventato un pensiero ingombrante. Forse sarebbe meglio vedere l’intera vicenda in termini di individualità.
Il tempo della Sacra Famiglia in cui la donna era assoggettata all’uomo sta tramontando, con buona pace del pensiero cattolico. La ricerca di un nuovo equilibrio tra i sessi è in corso e le tensioni sono tutt’altro che sopite. C’è però una priorità da rispettare nel mondo moderno ed è la propria individualità, maschile o femminile che sia. Il sesso che verrà dopo lo scopriremo solo vivendo.
Di certo immaginare la donna sottomessa per potersi eccitare è un cliché duro a morire e potrebbe pure perdurare, ma giusto come residuo primordiale del tempo che fu. Come una sorta di souvenir, un segreto dildo mentale da sfoderare a sorpresa durante i preliminari.
 
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Il tuo discorso, oblomov, mi ha illuminato molto. Ma ritengo che, oltre a partire da presupposti diversi, forse abbiamo in mente anche "obiettivi" diversi. (Nel senso di come sperare che vada il mondo).

Il tuo modo di pensare, almeno in questo thread, è sicuramente più nobile del mio, premettendo che ho volutamente spinto un po' nell'acceleratore per provocare risposte costruttive (un punto di vista più bilanciato l'ho illustrato nel thread "DONNE E UOMINI. Riavvicinarsi è possibile (?)").

Tu, sostanzialmente, (correggimi se sbaglio) non rinunceresti a quasi nulla delle conquiste della nostra era moderna per inseguire una ritrovata maggiore importanza per una parte di istinti che stiamo a mio parere troppo soffocando.
Anzi, sostieni con certezza che con schemi maggiormente rigidi (con un sesso che comanda sull'altro), oltre a non ritrovare una vera felicità, si raggiungerebbe anche una noia maggiore.

oblomov ha scritto:
E nemmeno carico di tensione e pertanto rivelatore di un sesso migliore, anzi era più pacifico di quello attuale, nel senso che un soggetto era prevalente sull’altro e amen. Ed il sesso conseguentemente altrettanto noioso.

E su questo ti dirò... non sono in grado di immaginare come sarebbe.

Però facciamo questo esercizio mentale di immaginarci un'altra cosa: fai finta che non esista la prostituzione. Per nulla. In nessun modo possibile. E lascia il mondo così com'è, cioè con i tanti stimoli che provengono da tutte le parti, tette e culi al vento, ragazze libere di stuzzicarti, di imbambolarti, e di farti arrestare se reagisci, profondità del rapporto e amore ormai agli sgoccioli... insomma, sei "tutto solo" (come maschio) in mezzo a provocazioni sesuali e aridità di sentimenti.
E' questo che bisogna avere in mente quando si pensa che oggi alla fine è tutto meglio perché la fissità dei ruoli sarebbe ingiusta e magari noiosa.

E' comoda fare i nostri ragionamenti dall'alto della nostra possibilità di sganciare i soldini quando ci prude il cazzo. Bisogna immaginarsi come vivremmo, soprattutto noi assatanati di sesso (chi più chi meno), in perenne "castrazione" e continua provocazione!
Di merda, te lo dico io!

E questo non sarebbe ingiusto? Sì! Mi rispondo da solo.

Perché la donna ha armi infinitamente superiori a noi per provocarci, assogettarci, e adesso nell'era moderna anche per ricattarci legalmente.
E' inutile, secondo me, dire che oggi tutto ciò è giusto, solo perché, in fondo possiamo sfogare questi accumuli di desiderio insoddisfatto prendendo la scorciatoia delle pay.

All'uomo è stata tolta la sua forza (o lui stesso ne è l'artefice, come dici tu), mentre alla donna non solo è stata lasciata la sua "forza" (seduttiva e ipnotizzante), ma le sono stati dati infiniti strumenti per esaltarla, raffinarla, rendendola un'"arma" potentissima e, a discrezione di chi la usa, potenzialmente subdola e spietata.
Questa è la verità.

E il cerchio si chiude pensando che, in realtà, se la donna ha questo potenziale "superiore", come si può pensare che ora ci sia la parità dei sessi? Il cazzo!
Se in una bilancia metto da un lato un peso da 100Kg, dall'altro lato una scatolotta grande uguale ma da 1Kg, come si può pensare che la bilancia rimanga in equilibrio senza applicare ulteriore forza dal lato della scatolotta?
Perché l'uomo, ragazzi miei, svuotato della sua forza - anche fisica - e della sua virilità, mi spiace dirlo, ma è quella scatolotta... poi magari contiene tante belle cose anche preziose, ma il peso da 100Kg - il potere della figa - le fa volare via come mosche insignificanti.
E la figa non cercherà di sicuro di moderare il suo "peso" per consentire alla scatolozza di rimanere su.. anzi.. ci spingerà sopra con soddisfazione.

Si fermerà solo quando l'uomo tornerà a spingere con forza dall'altra parte.
L'uomo che "domina" la donna non è un'azione che crea disequilibrio, bensì è proprio ciò che manca per averlo quell'equilibrio!

Per questo quando ci sono situazioni di parziale dominanza, a volte si ha quella sensazione, da ambo i sessi, di perfezione e di equilibrio, come se tutto fosse perfetto come per incanto.
Ma poi la nostra razionalità torna fuori e pensa che non sia giusto (mi ci metto anch'io in mezzo, eh!).

I rapporti rumeni-rumene potrebbero anche essere visti erronamente solo per l'arretratezza e povertà che crea machismo e maschilismo, e non è forse una bugia, ma non è la chiave di lettura che ci aiuta, a mio parere.

Insomma: il confronto non deve essere tra noi, debolucci, con le nostre figotte stupidotte, perennemente stuzzicati, ma con la possibilità di andare a troie quando cazzo vogliamo (chi più chi meno) e loro, ma tra noi, debolucci, ecc... ecc... e perennemente stuzzicati con la quasi sola possibilità di farsi delle segue, e loro, che guarda caso non hanno certo bisogno di andare a prostitute (se non per riscuotere).
Scusami, ma continuo a vederci del marcio molto più nella NOSTRA situazione, che nella loro.

Con questo non voglio promuovere la violenza e la sottomissione della donna in senso assoluto, ma solo capire se, alla fine, è una questione di "o noi o loro" come temo, o se è ancora possibile una con-fusione dei due generi senza troppi morti e feriti (come tu ipotizzi).

Ultima cosa: se il prezzo da pagare è il fatto che l'uomo sia costretto a "svirilizzarsi", allora non è corretto dire "adesso sì che uomini e donne vanno d'accordo senza sottomissioni", ma piuttosto "adesso sì che, essendosi l'uomo estinto, le donne-senza-pene e le donne-con-il-pene vanno d'accordo tra loro"!
O NO?

(Se siamo OT, potremmo spostarci qui, ma per esperienza quando si cambia thread si perde "la magia del momento" :biggrin: )
 
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LA PREDISPOSIZIONE NATURALE DELLE RUMENE AL SESSO PAY / NOT PAY

Secondo voi sono le più predisposte e presenti nel mondo pay........ e perchè?
Fattore fisico, genetico, economico (nel senso che la povertà le porta a fare il mestiere più antico del mondo)?
Devo ammettere che ce ne sono parecchie notevoli, scorgo comunque nel sangue di pay e non pay, un non so che di TROIA nell'animo.
Un'amica rumena conosciuta per caso (nel mondo free), mi ha fatto i migliori BBJ della storia..................sarà un caso?
Chiedo un intervento di ANGELA, (non è una donna, è il mitico vecchio di SUPERQUARK), forse lui ha una spiegazione scientifica in relazione al fenomeno.

Indovinate un po, stavo scrivendo 2 min. fa, ad una tipa su un sociale network..........................non ci credo anche lei è RUMENA!!!!!!!!!! :w00t:
 
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la predisposizione al sesso delle rumene in italia è dovuta a questi download (2).jpg
 
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Troppo facile.................la riflessione è molto più ampia...............
Quella dei BJ cabrio non ha avuto da me neanche 50 CENT.....................
 
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Diciamo che rispetto all'italiana media quasi tutte le etnie sono più "predisposte al sesso"
 
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Nella mia esperienza pay, invece, ho sempre trovsto nettamente più predisposizione nelle italiane rispetto alle rumene, le quali prevalgpno invece sotto l'aspetto puramente estetico
 
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anche io la stessa cosa sempre dammi soldi amore mio che papà e mamma stanno male pissycool azz ciai preso bene
 
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Se ne parla già qui.
http://community.punterforum.com/perch%E9-tutte-zoccole-rumene-vt48294.html
ho segnalato ai moderatori per l'unione.
Comunque secondo me penso che le ragazze degli ex paesi del blocco comunista in generale (e le rumene in particolare) un po' per l'approccio meno morigerato verso il sesso un po' per la fame di soldi viste le situazioni dei paesi di origine un po' perché obiettivamente molte sono belle se non bellissime sono più portate ad intraprendere la professione.
 
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Se ne parla già qui.
http://community.punterforum.com/perch%E9-tutte-zoccole-rumene-vt48294.html
ho segnalato ai moderatori per l'unione.
Comunque secondo me penso che le ragazze degli ex paesi del blocco comunista in generale (e le rumene in particolare) un po' per l'approccio meno morigerato verso il sesso un po' per la fame di soldi viste le situazioni dei paesi di origine un po' perché obiettivamente molte sono belle se non bellissime sono più portate ad intraprendere la professione.

Probabilmente vero. Anche se le brasiliane spesso sono più calde pur avendo gli stessi fattori base citati da curioso74. La vicinanza geografica però agevola una presenza più massiccia del blocco orientale qui da noi
 
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Secondo me è un po' predisposizione genetica e un po' impulso sociale.
Io x lavoro vedo molte ragazze straniere, tante rumene.. Sanno essere troie anche se non fanno sesso.. Lo confesso, a me le rumene piacciono.
Quello che è stato detto sulla continua ricerca di denaro, delle cazzate a raffica per spillarti soldi sono vere.. Però è anche vero che si mettono anche loro stesse quando battono per aiutare la famiglia...
Io conosco molto bene una ragazza rumena, mezza zingara, bella come il sole.. mi ha fatto vedere i sorci verdi ma ho voluto darle una seconda possibilità.. ho cercato di capire il suo modo di ragionare, cinico e a volte crudele, e ho scoperto sotto quella scorza una persona meravigliosa che non dimenticherò mai...
 
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Boh... che razza di domanda...:scratch_one-s_head:

Trentanni fa la maggior parte erano italiane, poi c'è stato il periodo delle sudamericane, delle slave ecc... potremmo chiederci come mai tutte le zoccole sono donne... :wink:!!!

Sarebbe interessante chiedersi come mai la maggior parte dei trans sono brasiliani...
 
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