Quando tre settimane fa iniziai a raccontare quanto mi stava accadendo, mai avrei immaginato che potesse essere motivo di tanti interventi e riflessioni, al punto di scomodare pure i padri della psicoanalisi.
Credo sia una situazione abbastanza comune, sicuramente non la definirei "normale", ma banale si.
La ragazza di 18 anni che si infatua, prende la cotta o resta affascinata dall'uomo maturo... storia vecchia come il mondo.
Ho letto di tutto:
non pesarci e scopala,
dalle quello che vuole,
se non l'accontenti le fai del male,
buttati,
fermati,
trattala male...
Tutto e l'opposto di tutto!
Qualcuno ha messo in dubbio la veridicità di quanto sto raccontando, ritenendo le mie parole frutto della fantasia, ma nonostante questo si sono comunque lanciati in elucubrazioni di ogni genere... e questa è la cosa che capisco meno!
Se credi che si tratti solo frutto della mia fantasia, che ci perdi tempo a fare, a che serve ragionare sul nulla?
Poi c'è chi si perde in voli pindarici, in costruzioni astratte, dove alla fine non dice nulla, ma quel nulla lo esprime molto bene...
Infine ci sono io che, come più volte ho ripetuto, scrivo solo di cose che conosco e che ho vissuto in prima persona, io che in un momento particolarmente difficile e doloroso della mia vita mi ritrovo a vivere qualcosa che non pensavo possibile potesse accadermi e che è causa di ulteriori difficoltà e sofferenze.
Non c'è nulla di complicato o miesterioso!
C'è una ragazza di 18 anni, Roberta, che conosco da quando ne aveva tre, alla quale ho insegnato ad andare in bicicletta, ho aiutato nei compiti, ho sistemato il PC... l'ho vista crescere, cambiare, sbocciare... una ragazza che ad un certo punto, si dichiara a quell'uomo che se non una figlia la considera sicuramente come una nipote... e non dichiara un sentimento adolescenziale, un "amore" platonico, ma bensì un desiderio vero, un'attrazione fisica, la voglia di darsi a lui...
Ci sono io, con tutto quanto ho raccontato di me, con i miei principi e i miei valori che nulla hanno a che vedere con il conformismo sociale, con la morale comune o religiosa.
Sono il risultato delle mie esperienze, della mia crescita come persona, come uomo...
In un momento particolare di debolezza sia fisica che psichica, lei ha saputo approfittarne e io ho faticato a resistere e l'avere dormito nudi e abbracciati, se da una parte è stato un errore che non sono riuscito ad evitare, dall'altra forse è servito a lei per capire che non è tutto possibile, che non si può avere tutto, che niente è scontato, che anche se con fatica esistono i no e non perchè non fossi in grado di andare oltre... si è accorta benissimo del livello di eccitazione al quale era riuscita a portarmi...!
E non è vero quello che dice Leonardo:
Non è assolutamente irrilevante... è proprio quello che fa la differenza, è quello che credo abbia fatto capire a Roberta che non potrà mai essere un'avventura e men che meno un'amante, proprio in virtù di quell'integrità morale che non è venuta meno in un momento di reale difficoltà da parte mia, ma anzi che nonostante la situazione ne è venuta fuori semmai rafforzata.
Sono ormai tre giorni che non la vedo, non la sento e nemmeno sento parlare di lei... forse comincia a capire quello che le ho ripetuto più volte... certo che anche quando questa storia sarà superata, più da parte sua che mia, i nostri rapporti difficilmente potranno tornare ad essere quelli di un tempo e forse proprio in questa consapevolezza Roberta capirà la natura del suo errore.
ACE
Io continuo a pensare che non hai niente o comunque molto poco da rimproverarti.
Quanto meno non hai da rimproverarti quello che, non me ne voglia nessuno, ti hanno detto qui sul forum di fare o non fare.
Io continuo a pensare, da "bigotto baciapile", che forse, la cosa che agita più gli animi qui, è che tu ti sia trovato con un gol o un rigore già fatto a porta vuota e non ne hai saputo o voluto approfittare.
Ripeto, non me ne voglia nessuno per le parole che sto scrivendo, ma tutto nasce "dall'invidia" per la situazione in cui ti sei venuto a trovare.
Forse (continuo a mettere le mani avanti, non me ne voglia nessuno) in molti qui vorrebbero essersi trovati nella tua situazione per per porterne "approfittare" (in pratica pocciare il biscotto).
Badata bene, tutti, leggete bene le parole tra virgolette perchè, capisco che così come sono scritte possono essere equivocate o essere prese fin troppo alla lettera.
Non sarebbe invece da fare. Ho usato quei termini, scuserete i miei limiti, perchè erano quelli che più si avvicinavano al concetto che volevo esprimere benchè forse non lo rendessero forse nel modo dovuto (quanto meno nel modo in cui vorrei fosse interpretato).
Io continuo a pensare che hai fatto bene a non "approfittare" di alcun che, semplicemente perchè non c'era niente da "approfittare".
E anche tutta la situazione, che sembra molto chiara, facile e gestibile, è tutt'altro che queste cose (è rischiosa, ambigua e nebulosa).
Poi immagino che qualcuno dirà "No risk, no fun"...
Ripeto, secondo me hai fatto bene a far quello che hai fatto, non hai nulla di grave da rimproverarti e, il fatto che la signorina non si faccia viva da tre giorni è un ottimo segno.
Forse, paradossalmente, come hai anche scritto tu, la signorina, visto che all'anagrafe fa 18 anni e per lo stato italiano è una persona adulta, aveva proprio bisogno di una quelle prime lezioni di vita che servono a capire cosa si può e deve fare da persone adulte e cosa non si può e non si deve fare, non essendo più un adolescente immaturo che pensa ancora che se vuole una cosa, sia giusto in ogni caso ottenerla.
Incidentalmente è capitato a te doverle dare questa lezione.
Cosa che forse, visto anche la tua situazione di vita attuale, ti saresti volentieri evitato.