Quando la pay è la mamma di una compagna di classe di tuo figlio

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smith

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Quando tre settimane fa iniziai a raccontare quanto mi stava accadendo, mai avrei immaginato che potesse essere motivo di tanti interventi e riflessioni, al punto di scomodare pure i padri della psicoanalisi.
Credo sia una situazione abbastanza comune, sicuramente non la definirei "normale", ma banale si.
La ragazza di 18 anni che si infatua, prende la cotta o resta affascinata dall'uomo maturo... storia vecchia come il mondo.

Ho letto di tutto:

non pesarci e scopala,
dalle quello che vuole,
se non l'accontenti le fai del male,
buttati,
fermati,
trattala male...
Tutto e l'opposto di tutto!


Qualcuno ha messo in dubbio la veridicità di quanto sto raccontando, ritenendo le mie parole frutto della fantasia, ma nonostante questo si sono comunque lanciati in elucubrazioni di ogni genere... e questa è la cosa che capisco meno!
Se credi che si tratti solo frutto della mia fantasia, che ci perdi tempo a fare, a che serve ragionare sul nulla?

Poi c'è chi si perde in voli pindarici, in costruzioni astratte, dove alla fine non dice nulla, ma quel nulla lo esprime molto bene...

Infine ci sono io che, come più volte ho ripetuto, scrivo solo di cose che conosco e che ho vissuto in prima persona, io che in un momento particolarmente difficile e doloroso della mia vita mi ritrovo a vivere qualcosa che non pensavo possibile potesse accadermi e che è causa di ulteriori difficoltà e sofferenze.

Non c'è nulla di complicato o miesterioso!

C'è una ragazza di 18 anni, Roberta, che conosco da quando ne aveva tre, alla quale ho insegnato ad andare in bicicletta, ho aiutato nei compiti, ho sistemato il PC... l'ho vista crescere, cambiare, sbocciare... una ragazza che ad un certo punto, si dichiara a quell'uomo che se non una figlia la considera sicuramente come una nipote... e non dichiara un sentimento adolescenziale, un "amore" platonico, ma bensì un desiderio vero, un'attrazione fisica, la voglia di darsi a lui...

Ci sono io, con tutto quanto ho raccontato di me, con i miei principi e i miei valori che nulla hanno a che vedere con il conformismo sociale, con la morale comune o religiosa.
Sono il risultato delle mie esperienze, della mia crescita come persona, come uomo...
In un momento particolare di debolezza sia fisica che psichica, lei ha saputo approfittarne e io ho faticato a resistere e l'avere dormito nudi e abbracciati, se da una parte è stato un errore che non sono riuscito ad evitare, dall'altra forse è servito a lei per capire che non è tutto possibile, che non si può avere tutto, che niente è scontato, che anche se con fatica esistono i no e non perchè non fossi in grado di andare oltre... si è accorta benissimo del livello di eccitazione al quale era riuscita a portarmi...!

E non è vero quello che dice Leonardo:




Non è assolutamente irrilevante... è proprio quello che fa la differenza, è quello che credo abbia fatto capire a Roberta che non potrà mai essere un'avventura e men che meno un'amante, proprio in virtù di quell'integrità morale che non è venuta meno in un momento di reale difficoltà da parte mia, ma anzi che nonostante la situazione ne è venuta fuori semmai rafforzata.

Sono ormai tre giorni che non la vedo, non la sento e nemmeno sento parlare di lei... forse comincia a capire quello che le ho ripetuto più volte... certo che anche quando questa storia sarà superata, più da parte sua che mia, i nostri rapporti difficilmente potranno tornare ad essere quelli di un tempo e forse proprio in questa consapevolezza Roberta capirà la natura del suo errore.

ACE

Io continuo a pensare che non hai niente o comunque molto poco da rimproverarti.
Quanto meno non hai da rimproverarti quello che, non me ne voglia nessuno, ti hanno detto qui sul forum di fare o non fare.

Io continuo a pensare, da "bigotto baciapile", che forse, la cosa che agita più gli animi qui, è che tu ti sia trovato con un gol o un rigore già fatto a porta vuota e non ne hai saputo o voluto approfittare.
Ripeto, non me ne voglia nessuno per le parole che sto scrivendo, ma tutto nasce "dall'invidia" per la situazione in cui ti sei venuto a trovare.
Forse (continuo a mettere le mani avanti, non me ne voglia nessuno) in molti qui vorrebbero essersi trovati nella tua situazione per per porterne "approfittare" (in pratica pocciare il biscotto).
Badata bene, tutti, leggete bene le parole tra virgolette perchè, capisco che così come sono scritte possono essere equivocate o essere prese fin troppo alla lettera.
Non sarebbe invece da fare. Ho usato quei termini, scuserete i miei limiti, perchè erano quelli che più si avvicinavano al concetto che volevo esprimere benchè forse non lo rendessero forse nel modo dovuto (quanto meno nel modo in cui vorrei fosse interpretato).

Io continuo a pensare che hai fatto bene a non "approfittare" di alcun che, semplicemente perchè non c'era niente da "approfittare".
E anche tutta la situazione, che sembra molto chiara, facile e gestibile, è tutt'altro che queste cose (è rischiosa, ambigua e nebulosa).

Poi immagino che qualcuno dirà "No risk, no fun"...

Ripeto, secondo me hai fatto bene a far quello che hai fatto, non hai nulla di grave da rimproverarti e, il fatto che la signorina non si faccia viva da tre giorni è un ottimo segno.

Forse, paradossalmente, come hai anche scritto tu, la signorina, visto che all'anagrafe fa 18 anni e per lo stato italiano è una persona adulta, aveva proprio bisogno di una quelle prime lezioni di vita che servono a capire cosa si può e deve fare da persone adulte e cosa non si può e non si deve fare, non essendo più un adolescente immaturo che pensa ancora che se vuole una cosa, sia giusto in ogni caso ottenerla.
Incidentalmente è capitato a te doverle dare questa lezione.
Cosa che forse, visto anche la tua situazione di vita attuale, ti saresti volentieri evitato.
 
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Culandia
3) IMHO se Ace volesse potrebbe scoparsi con successo e senza sforzo la madre di Roberta (per me molto nasce da lì)
.

Non lo avevo considerato.
Nella concatenazione degli eventi del racconto sarebbe uno sviluppo interessante.
Soprattutto nel caso in cui Roberta lo venisse a sapere... :)
 
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Io continuo a pensare, da "bigotto baciapile", che forse, la cosa che agita più gli animi qui, è che tu ti sia trovato con un gol o un rigore già fatto a porta vuota e non ne hai saputo o voluto approfittare.
Ragionamento valido, ma non per me. Onestamente non ho fatto questa considerazione sebbene la tentazione di approfittarne (approfittarne?) è cosa più che umana.
Cio che trovo un po', mi si perdoni il termine, arrogante e ingiustificata è la frase che aleggia in tutto il discorso "L'ho fatto per il tuo bene" manco fosse stata salvata da chissà quale pericolo.
Questi gesti umanitari non li prendo tanto sul serio.
Forse molto più semplicemente Ace non se l'è sentita per tanti motivi attribuibili alla propria sfera emotiva e proprio per questo la sua condotta non è affatto biasimabile.
 
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smith

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Ragionamento valido, ma non per me. Onestamente non ho fatto questa considerazione sebbene la tentazione di approfittarne (approfittarne?) è cosa più che umana.
Cio che trovo un po', mi si perdoni il termine, arrogante e ingiustificata è la frase che aleggia in tutto il discorso "L'ho fatto per il tuo bene" manco fosse stata salvata da chissà quale pericolo.
Questi gesti umanitari non li prendo tanto sul serio.
Forse molto più semplicemente Ace non se l'è sentita per tanti motivi attribuibili alla propria sfera emotiva e proprio per questo la sua condotta non è affatto biasimabile.

Perfetto.
E chi dice qual'è il bene della ragazza?
Ace no.
Però neanche io o te allora.
Anzi...azzardo...neanche lei lo sa...

Quindi potrebbe essere presuntuoso per Ace pretendere di saper qual'è il suo bene.
Ma a quel punto potrebbe esserlo per chiunque, anche per se stessa (aver la presunzione di "pretendere" che il suo bene sia andar a letto con Ace).

E quindi qui si ritorna a tutto il "relativismo".

Ace ha tutto il "diritto" di dirle "che per il suo bene" non la toccherà.
Perchè nel momento che Ace lo dice è "palese" che è quello che pensa lui stesso.
In altre parole è un suo consiglio.
E ripeto, indipendentemente dalla buona o cattiva fede di Ace quando da il suo consiglio (ma questo non può saperlo nessuno ad eccezione di Ace stesso. Virtualmente neanche la stessa ragazza può sapere la buona o cattiva fede di Ace), quest'ultimo, ancor prima di decidere se è un buon o cattivo consiglio, va ascoltato. Poi va valutato, ovviamente con le proprie personali valutazioni, e si decide se seguirlo o no.

Ma neanche qui forse starebbe la questione.

Fermo restando che qualunque assenso o rifiuto andrebbe giustificato (in verità di solito è sempre e solo il rifiuto ad essere giustificato...stranamente si è più tolleranti con gli assensi...), questo non è un obbligo.
A me hanno insegnato che si può chiedere, ma se poi l'altro accetta o rifiuta (indipendentemente dalla risposta ricevuta), la risposta andrebbe per "educazione" accettata".

Quindi se la ragazza ha chiesto ed è stata rifiutata, dovrebbe farsene una ragione...
Ed Ace è "obbligato" fino a mezzogiorno a dover rendere conto del suo rifiuto.

Anche perchè, a me piace sempre ragionare pure per assurdo, ma se invece Ace avesse accettato, avrebbe dovuto rendere conto del suo assenso?
Io penso che in questo secondo caso, almeno qui, nessuno glielo avrebbe chiesto...chissà come mai...

In verità esisterebbe un modo per sapere se le nostre scelte e azioni sono "corrette".
Si chiama principio di precauzione.
Che in parole povere significa il più possibile valutare ragionevolmente le conseguenze delle nostre scelte e azioni.

Ecco qui io divento un po' presuntuoso.
Perchè forse Ace questa valutazione l'ha fatta. O semplicemente l'ha fatta, "dall'alto delle sua età e delle sue esperienze di vita", un po' meglio della ragazza.
La ragazza invece, "dal basso della sua ingenuità e giovinezza", l'ha ha fatta invece un po' peggio e più limitata.

Tutto lì.
Alla ragazza forse non sarebbe neanche da farne una colpa.
E' solo giovane ancora.
Punto.
 
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...mi aggiungo anche a questa discussione...
non capisco Ace; gli ha insegnato ad andare in bicicletta, gli ha insegnato a non avere paura dei cani... e non vuole insegnarle come si fa una bella trombacchiata con un uomo che sa come soddisfare una donna?

Sensi di colpa? per la figlia dei vicini si, per le scappatelle no? ma che è, l'etica "relativistica" di Einstein?

La natura è la natura e fanculo l'età; siamo arrivati in un'epoca dove un uomo di 50 e fischia anni, se si tiene bene, può ancora ambire a rimorchiare una ragazza molto più giovane e "free". Lei ha già detto che non ci sono implicazioni sentimentali.
La compagna?? ma che forse la tua compagna SICURO è all'oscuro delle scappatelle? io non ci giurerei così come non giurerei che la stessa compagna, sotto sotto, non abbia capito il gioco della giovincella.

La soluzione è lì, davanti al tuo naso. Ti stai massacrando il cervello con un numero di pippe mentali tali che se te la fossi già trombata avresti lo stesso pippe mentali, in compenso sarebbero di numero infinitamente ridotte e con il piacere di aver anche avuto una bella esperienza che non fa del mal a nessuno. Quello che vuole lo avrà comunque, dato che non apprezza i coetanei. E magari qualcun altro avrà molte, ma molte meno accortezze di quelle che hai tu.

P.S. quando in testa comincia a girarmi l'idea di una trasgressione, quando vengo tentato e solleticato da una idea, ci penso tanto.. e tanto.. e alla fine so che cederò, sennò non avrei neanche quella idea. Quindi ora mi butto molto prima.

Av' Salut.
 
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Il dubbio che avevo, purtroppo, era fondato.
Infatti non avevi per nulla capito.



Non ho scritto "errore concettuale" a caso o per addolcire la pillola, non è un vizio di forma o imperfezione, è un errore di distorsione del senso che in realtà volevo attribuire a quel vocabolo.
In ambito letterale, anche se inusuale, trafugare un dubbio vuole intendersi come camuffare, nascondere, sottrarre dall'attenzione, senza farlo notare, un passo della narrazione particolarmente soggetto a diverse interpretazioni.
Vabbhé, sono tecnicismi.
Io non avrò capito,caro il mio fenomeno (Leonardo era un fenomeno, quindi non potevi che esserlo anche tu scegliendo il tuo nick), ma questa è una minchiata troppo grossa per mandarla giù! perdonami! ambito letterale??? inusuale?? tecnicismi??? avevi chiesto scusa per l'errore, quindi era un errore... stai arrampicandoti sugli specchi senza motivo! ogni tanto sbagliano anche i fenomeni sai??
 
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Non so Smith, forse hai ragione.
Per come la vedo io se si considera la ragazzetta come un'incapace il discorso fila, se si considera il sesso come un'attività che mette in pericolo il discorso fila.
Altrimenti non sono così sicuro.
 
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..................
Sensi di colpa? per la figlia dei vicini si, per le scappatelle no? ma che è, l'etica "relativistica" di Einstein?
.................

non scomodiamo Einstein, qui di scientifico non c'è proprio nulla! ciascun individuo può far ciò che vuole, sempre nell'ambito della liceità sia chiaro, ma mi sembra davvero arrogante e privo di alcun sentimento il tuo discorso. Io ho amici che hanno figlie che da piccole ho tenuto sulle mie gambe, ho aiutato a rialzarsi quando cadevano e se un giorno ci provassero con me mi incazzerei come un toro che entra nell'arena!!! io le vedo come se fossero mie nipoti!!! e sarà così per sempre!!! tu te le faresti al mio posto? ca##i tuoi!!! sarebbe interessante però se un giorno avessi una figlia e il tuo migliore amico, che magari l'ha vista crescere, se la ingroppasse a 18 anni!!! proprio interessante....
 
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Io ho amici che hanno figlie che da piccole ho tenuto sulle mie gambe, ho aiutato a rialzarsi quando cadevano e se un giorno ci provassero con me mi incazzerei come un toro che entra nell'arena!!! io le vedo come se fossero mie nipoti!!! e sarà così per sempre!!! tu te le faresti al mio posto? ca##i tuoi!!! sarebbe interessante però se un giorno avessi una figlia e il tuo migliore amico, che magari l'ha vista crescere, se la ingroppasse a 18 anni!!! proprio interessante....
Ecco, questo discorso già lo capisco meglio.
 
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Non so Smith, forse hai ragione.
Per come la vedo io se si considera la ragazzetta come un'incapace il discorso fila, se si considera il sesso come un'attività che mette in pericolo il discorso fila.
Altrimenti non sono così sicuro.

non per essere ripetitivo ma, non mi sembra che Ace ne faccia un discorso di età in maniera esclusiva! quindi non c'entrano né l'incapacità di intendere né il pericolo di fare sesso, ma nella fattispecie solo di etica per il rapporto precedente quando era solo una bambina, quello con la famiglia, etc... Ace, se mi sbaglio potrà smentirmi ovviamente.
 
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Per me chi interferisce nelle scelte sessuali altrui dovrebbe subire la pena del 609 bis, per me è una questione di civiltà.

La battuta è ironica come spesso sai fare, ma non pertinente! non credo che Ace abbia impedito alla ragazza di fare le proprie esperienze sessuali! se non se la sente di farsela saranno anche fatti suoi!!!!
 
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non per essere ripetitivo ma, non mi sembra che Ace ne faccia un discorso di età in maniera esclusiva! quindi non c'entrano né l'incapacità di intendere né il pericolo di fare sesso, ma nella fattispecie solo di etica per il rapporto precedente quando era solo una bambina, quello con la famiglia, etc... Ace, se mi sbaglio potrà smentirmi ovviamente.
No Ace no ma rispondevo a Smith.
Forse, per come la vedo io e a quanto pare anche per come la vedi tu, se di etica si parla la si doveva tirare in ballo prima.
Tu ti daresti lingua con tua nipotina?
Una volta che consideri la ragazzetta come un soggetto sessuale il discorso etico perde di valore.
 
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No Ace no ma rispondevo a Smith.
Forse, per come la vedo io e a quanto pare anche per come la vedi tu, se di etica si parla la si doveva tirare in ballo prima.
Tu ti daresti lingua con tua nipotina?
Una volta che consideri la ragazzetta come un soggetto sessuale il discorso etico perde di valore.

Io no, ma non mi è mai capitata questa situazione (spero non capiti mai) e non mi è capitato di essere nella situazione di Ace... a dire il vero parecchio complicata tra casa e lavoro. Le cazzate si fanno, l'importante è comunque, se possibile, fermarsi per tempo!

come ho detto in altro post, una figlia di amici ha preso una certa confidenza con me... con battute un po' spinte e comportamenti nei miei confronti come se fossi un suo pari età. Ma era talmente palese che credo che anche suo padre, avendo visto la mia reazione da spiazzato e infastidito l'abbia ripresa in privato. Non riesco a vederla proprio sessualmente parlando! punto e basta. Non è una questione di età.
 
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Naturalmente, non siamo certo in tribunale.
È stato solo un momento di debolezza, però di Ace mica della ragazzetta.
Perlomeno io la vedo così.
 
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se non se la sente di farsela saranno anche fatti suoi!!!!
Perfettamente giusto. Sono convinto di aver letto in uno dei post di Ace che le ha spiegato che deve andare con suoi coetanei. Ma non lo trovo più e se me lo ero inventato chiedo scusa anche a lui con il quale me l'ero presa principalmente per questa mia convinzione.
 
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"Tranzilvania, Tranzilvania bitteee!"
non per essere ripetitivo ma, non mi sembra che Ace ne faccia un discorso di età in maniera esclusiva! quindi non c'entrano né l'incapacità di intendere né il pericolo di fare sesso, ma nella fattispecie solo di etica per il rapporto precedente quando era solo una bambina, quello con la famiglia, etc... Ace, se mi sbaglio potrà smentirmi ovviamente.

La smentita è in un post precedente:

se anche si fosse trattato di un'altra ragazza, fuori dal mio giro di conoscenze e fuori zona, avrei comunque rifiutato, per quanto bella, attraente ed avvenente, non riuscirei a 55 anni ad andare con una ragazzina di 18.
La mia etica e la mia morale me lo impediscono...
:unknw:
 
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"Tranzilvania, Tranzilvania bitteee!"
Sono convinto di aver letto in uno dei post di Ace che le ha spiegato che deve andare con suoi coetanei. Ma non lo trovo più e se me lo ero inventato chiedo scusa anche a lui con il quale me l'ero presa principalmente per questa mia convinzione.

Potresti riferirti a questo passaggio:

Fino ad oggi non hai trovato un ragazzo all'altezza? Ok non è la fine del mondo, credo sia capitato a tutte le ragazze, anche alla mia fidanzata con la quale l'ho fatto la prima volta... ci vuole tempo, si cresce insieme, troverai un ragazzo che saprà avere attenzioni anche per te, per il tuo piacere oltre che per il suo... perché bruciare le tappe? Perché tutto e subito? Le esperienze vanno fatte gradatamente, nel tempo, quando le occasioni si presentano, senza forzare la mano..!
 
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Il mio accanimento, perché di questo si tratta e costituisce effettivamente la polemica in senso tecnico, è dovuto al fatto che tu, per sei volte almeno finora, hai ripetuto che Roberta ha un'aspirazione sbagliata e se la concretizzasse se ne pentirebbe, per altrettante volte sei stato richiesto di chiarire questo concetto e sempre ti sei sottratto.
Dicono che sottrarsi alle domande sia tipico dei politici, poi io non lo so.
Io adesso smetto di insistere su questo punto, per rendere più produttiva la discussione che altrimenti non porterebbe a nulla (e tacerò sulla tua prossima replica provocatoria) ma voglio che sia chiaro a tutti te compreso perché lo faccio.

Mi sembrava di aver risposto, ma evidentemente non sono stato abbastanza chiaro.

Si tratta della mia opinione, del mio modo di vedere le cose, che può essere condiviso o meno, ma come io rispetto le idee diverse dalle mie e non pretendo di farle cambiare agli altri, mi piacerebbe che anche con me si facesse altrettanto.

Ritengo che la differenza di età in una coppia sia accettabile, indipendentemente che quello più grande sia lui o lei, quando stia nei limiti dei 10/15 anni, come ho già avuto modo di precisare in un altro post. E per coppia non intendo solo quella dove sussiste una relazione stabile, ma anche quella che consuma una semplice avventura.
Può capitare che il "gap" sia maggiore, come è capitato a me con Marina... 20 anni di differenza, ma le età erano diverse.

35 e 55 sono tutt'altra cosa che 18 e 38.
Nel primo caso si relazionano comunque due persone adulte con un vissuto, delle esperienze, la maturità che perrmette di valutare le situazioni e quello che si sta facendo. Nel secondo caso si parla di uno dei due appena maggiorenne, che della vita non conosce nulla, che si sta affacciando su quello che è il mondo "dei grandi", una persona ancora immatura e incapace di valutare situazioni e relazioni.

Nello specifico Roberta si è dichiarata a me di 37 anni più grande, dicendo chiaramente cosa voleva, ovvero venire a letto con il sottoscritto e due giorni dopo, quando andando a prendere il gelato mi bacia dice:

"Sei tu a non capire, io ti desidero, e questa cosa non mi fa dormire, non so che farci... io non voglio scopare con te, quello lo fanno i miei coetanei, non mi interessa... l'hai capito o no? Io con te voglio fare l'amore, con passione, voglio abbandonarmi alle tue carezze ai tuoi baci..."

A questo punto è evidente che per lei non si tratta più di un desiderio da realizzare, è andata oltre, non voglio dire che si sia innamorata, ma infatuata sicuramente, si è presa una bella cotta.
Ora, tralasciando completamente i problemi che potrebbe comportare per me un'avventura con lei o addirittura una sorta di relazione da amanti, per lei significherebbe trovarsi in una situazione che diventerebbe sicuramente ingestibile.
Dover fingere che non sia capitato nulla, incontrandomi in presenza dei genitori, della mia compagna o degli altri che ci conoscono, mantenere un atteggiamento falso rispetto a quella che è la realtà, dover trattenere quelle che sono le normali manifestazioni "d'affetto" nei confronti dell'uomo con cui ha una relazione, perché è evidente che non è solo il sesso che vuole e lo dice, dichiarandosi disposta ad accontentarsi di un po' del mio tempo, delle "briciole" in poche parole.

Sono situazioni difficili che segnano persone adulte e consapevoli, quindi ancor più dannose per una ragazza di 18 anni che deve poter vivere alla luce del sole le sue esperienze. La sessualità è un aspetto fondamentale nello sviluppo di un individuo, situazioni di stress o traumatiche possono influire negativamente nella crescita e lasciare segni, ferite importanti.

In un certo senso ho il dovere di preservarla da tutto questo, non perché voglia fare il paladino della situazione, o per altruismo, ma perché sta a me decidere se "soddisfare" o no il suo desiderio e sia per quanto ho detto sin qui, sia per una questione etica mia personale che ho già spiegato, tutto questo non è assolutamente possibile.
Non vale il discorso che un rifiuto potrebbe incidere sull'autostima della ragazza e la frase che ho detto:

"Questo significa che chiunque si trovi al centro delle attenzioni di una diciottenne, che sia un single, uno con una situazione come la mia, oppure felicemente sposato, per non distruggere l'autostima della ragazza deve correre il rischio di rovinarsi la vita?
Non scherziamo...!"

è stata fraintesa e giudicata egoista.

Non parlavo di me, ma in generale... stando all'idea di qualcuno, per non ledere l'autostima della ragazza un uomo che si trovasse al centro delle attenzioni di una ragazza di 18 anni, per darle delle conferme dovrebbe concedersi, non importa che quest'uomo sia felicemente sposato, magari con un figlio della stessa età... rovina un matrimonio, distrugge la sua autostima perché deve "prendersi cura" delle pulsioni diuna diciottenne...
E se non lo fa è egoista...!


È vero, c'è stata una situazione nella quale sono andato troppo oltre, lo ammetto, ma non ho violato le mie norme etiche... è accaduto solo perché lei ha approfittato di un momento in cui non mi ero sentito bene e avevo abbassato la guardia e al quale è seguito un mio rifiuto.
Forse questo è servito a non farla sentire rifiutata come "donna", e al contempo a farle capire che a questo mondo non basta volere una cosa per ottenerla, che nei rapporti umani serve anche il consenso e la volontà dell'altro e che, quando questi non ci sono, non si possono pretendere, ma va la accettata e rispettata la scelta diversa dalla propria.
 
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LUCREZIA CONTI

Espulso
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Che fortuna per tuo figlio. A me mai capitata un'insegnante pay.
Altrimenti la paghetta non l'avrei sprecata nelle merendine.
Tornando al tema della domanda.
O eviti, proprio per non far sapere che sai, contando sul fatto che non sarà certo l'unica pay della zona,
Ma se la cosa ti arrapa (ah se ti capisco!!) e decidi di andarci, io pagherei come un normale cliente, o magari anche qualcosina in più.
E' l'unico modo perchè il rapporto sia basato sul più profondo rispetto delle parti e lei non pensi ad un bieco ricatto.
Facci sapere comunque, la storia è interessante :secret:
bUONGIORNO;) direi che questa è la cosa corretta da fare. A me capitò un collega di lavoro che mi riconobbe, ed ero terrorizzata all'idea che potesse ricattarmi. Invece mi pago e divenne un mnio cliente fisso.

Baci baci

LU
 
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