Raccontate l'esperienza sessuale piu stravolgente ed emozionante che avete vissuto!

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buon giorno amici, 4anni fa in brasile con 4 colleghi per una cosa di lavoro
io ci andavo gia da 3 anni , dico a loro ragazzi datemi 100 eur a testa e oggi organizzo una cosa
abbiamo comprato un po di spumante un po di red bull patatine , tutto organizzato
chiamo la mia amica,zoccola e maitress e gli do la metà dei soldi hahahah
le dico vieni alle 2 oggi a casa con quante ragazze riesci a portare con questi soldi, si e presentata con 9 ragazze piu lei
abbiamo fatto un pomeriggio che ancora oggi se ne parla ,eravamo in un film porno
una cosa fantastica
che bei ricordi......
 
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Un esperienza irripetibile mi accadde 7 anni fa, prima che mi trasferissi all'estero. Una roba che per me succede una volta nella vita, quando tutte le stelle sono allineate e gli eventi si concatenano a tuo favore. Chiedo scusa in anticipo se il mio racconto dilungherà.
Era una tarda estate (settembre 2013 o 2014), ero sulla 30ina. Dovevo attendere alla cena di compleanno della fidanzata di un mio amico. Loro due mi ripetevano da tempo che una loro amica (che conoscevo già) sarebbe stata presente e che lei aveva confidato loro di volermi trombare. Quel pomeriggio mi preparai per la cena con leggereza di cuore, sapendo che al 90% sarei andato a segno dopo la festa.
Non ricordo perchè (avidità umana), ma quello stesso pomeriggio scrissi a un'altra ragazza con la quale avevo avuto un paio di uscite senza successo nei mesi precedenti, per chiederle se voleva venire a farsi un aperitivo con me. Con mia somma sorpresa mi rispose di si. L'aperitivo andò liscio, e quando la accompagnai a casa con la mia auto, tentai di baciarla. Lei non si tirò indietro, e l'escalation ci portò alla pomiciata sulla mia auto, a leccarsi l'un l'altro ogni parte del corpo, a un suo pompino meraviglioso e a un amplesso senza preservativo sul sedile del passeggero, nel quale le venni dentro preso dalla foga (nessuna conseguenza per fortuna).
La salutai compiaciuto (e, spoiler, non la vidi mai più). Ora c'era da prepararsi mentalmente per la cena e li realizzai per la prima volta che a poche ore di distanza, forse avrei potuto far sesso con un altra ragazza, free o_O. Ma c'era il problema del profumo di lei, la prima ragazza, che si era incagliato ovunque nell'auto e sul mio corpo, specie le parti intime. Per motivi geografici non avevo il tempo materiale di tornare a casa per una doccia percio ho provato a nascondere le tracce sotto una tonnellata di deodorante. E poi, detto personalmente, il ricordo freschissimo di quella chiavata inaspettata... non volevo proprio togliermelo, e rimasi restio a deodorarmi le parti intime, ancora bagnate del frutto del piacere di lei.
Non c'e piu tempo e si va alla cena. Nella timidezza reciproca che qualcun altro ci senta parlare, io e lei (si, la ragazza originale della storia, l'amica dei miei amici) ci scambiamo solo occhiate penetranti, con metà del mio cervello ancora imbambolato che pensa alla SESSione a sorpresa appena avuta. Sul finale, lei mi manda un messaggio sul telefono "Ce ne andiamo? Vengo in auto con te e andiamo a casa mia". Magari tutte le ragazze fossero cosi dirette :love:. Il sogno di chiavare due ragazze free lo stesso giorno si fa sempre piu concreto. Andiamo a casa sua, nemmeno il tempo di spogliarsi, si inizia a limonare in piedi. Ci si spoglia e si leccano selvaggiamente i corpi, lei aveva un bell'intimo sotto, segno che aveva pianificato di montarmi come il suo puledro. Le faccio un bel DATY e la faccio venire.
Poi il momento della verita. Lei mi fa coricare sul divano e, allo sfilarmi le mutante, si blocca. Ha annusato un odore inusuale. Non sarà mai l'odore di un altra femmina sul mio uccello? :rolleyes: Mi guarda severamente e mi chiede "Lo hai già usato oggi?". Mi blocco e riesco solo a rispondere con un "Non fare domande se la risposta ti spaventa".
Momenti di silenzio da imbarazzo. Il sogno della doppietta si sta gretolando. E con molte altre si sarebbe sgretolato li. Ma lei rompe gli indugi e me lo piglia in bocca come se fosse un ghiacciolo nel deserto, e l'amplesso è bellissimo. Seconda cavalcata giornaliera, ancora senza goldone, con lei che ingoia pure la mia "venuta".
Alla seconda chiavata con lei quella notte, nella quale mi ha concesso il RAI2 dopo una mia prolungata insistenza, mi sono sentito spavaldo. Nel momento in cui avevo il totale controllo sul suo corpo da sopra, e le stavo pompando il secondo canale con lei che mi supplicava di non fare forte dicendo che le faceva male, le ho sussurrato nell'orecchio "Sei brava quasi quanto la ragazza che mi sono fatto oggi pomeriggio"
La sua risposta è stata musica per le orecchie "Cosa devo fare per essere PIU brava di lei?"
Io "Lasciami sfondarti il culo con tutta la forza che ho"
Il resto è storia, ma non dimenticherò mai in tutta la mia vita le sue urla degne di un film horror.

Questa storia i è successa una volta, e realisticamente non mi succederà mai più.
tanto vi dovevo
 
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Bè, la mia non è stata granché come avventura, alla fin fine mi sono fatto semplicemente una sega. Ma il contesto mi ha lasciato un ricordo indelebile, perché ero un ragazzino di 15 anni e lei una ragazza 10 anni più grande di me, mi ha quasi violentato.

E’ andata così: da ragazzino frequentavo una palestra di judo, dove si allenavano anche delle ragazze molto forti, delle campionesse a livello nazionale.

In prossimità delle gare importanti le ragazze erano solite ad allenarsi combattendo contro i maschi; perché una donna, per quanto allenata, non può competere sul piano della forza fisica con un maschio, è quindi costretta ad affinare la tecnica potendo contare solo su velocità, tattica e agilità. Contro un maschio altrettanto esperto non ci sarebbe storia, ma un maschio giovane e inesperto è ideale per fare da “sacco” alle campionesse, e così alla vigilia delle gare noi ragazzini facevamo da sacchi per le ragazze che dovevano gareggiare.

Molte erano delle cesse, niente seno, spalle larghe, polpacci grossi, carattere di merda (molto aggressive), qualcuna notoriamente lesbica, ma un paio erano davvero belle, e naturalmente tutti noi ragazzini volevano fare i sacchi con quelle, e si tirava a sorte.

Quella sera mi capitò una cessa, con fama di essere lesbica, e più antipatica di tutte. Due volte campionessa italiana. Per avere il tatami libero ci si allenava fuori orario, quando gli altri si erano già cambiati. Si combatteva già da un po’, eravamo fradici di sudore, ma bene o male avevo parato tutti i suoi attacchi, fino a quel momento. Ad certo punto parte il suo attacco di tomoe-nage, una tecnica che consiste nel poggiare un piede sull’inguine dell’avversario e poi buttarsi all’indietro tirandolo a se facendolo volare oltre la propria testa, una tecnica in cui lei era molto brava, e di solito non si limitava a poggiare il piede, ma dava un vero e proprio calcio ai coglioni, per cui mi ero premunito indossando una conchiglia.

Sento il rumore delle ossa del suo piede che fanno STOC contro la mia conchiglia, e un attimo dopo sto volando come fossi a una gara di salto in alto. Atterro pesantemente sulla schiena, e lei è già sopra di me, agile come una gatta, mi afferra il polso in juji gatame, e mi blocca il braccio tra le sue cosce, mentre mi preme sulla gola con il piede. Batto la mano a terra in segno di resa, ma lei continua a tirare. Il gomito fa un male tremendo, sento i legamenti che stanno per cedere.

“basta, cazzo, mi fai male”

“ah, ti faccio male, eh? Coglione, cosa hai messo nelle mutande, lo sai che potevo rompermi un piede? Ho la gara tra una settimana”

Mi lascia il braccio, e immediatamente mi blocca le spalle a terra in osaikomi. Mi preme sulla faccia con la maglietta puzzolente fradicia di sudore, cerco di girarla sui fianchi, ma ha già puntato le gambe divaricate, impossibile girarla, nel mentre mi tiene bloccato per la vita con le mani sulla mia cintura. mi arrendo. Appena mi rilasso per arrendermi ne approfitta per infilare la mano dentro i miei pantaloni e sfilarmi la conchiglia, che butta via.

“ehiiiii…. Che fai?”

“zitto!”

La palestra è vuota, son andati via tutti, ci siamo solo io e lei. La sua mano mi stringe il pacco con forza, sento le sue unghie che si infilano nello scroto.

“te le strappo se non stai zitto”

Ho la faccia vicinissimo alla sua figa, sento l’odore di lei che si bagna misto a sudore. Continua a massaggiarmi il cazzo e i testicoli, sono paralizzato dall’emozione, ma sto avendo un’erezione. Mi massaggia, con violenza, e quando sento che potrei venire da un momento all’altro, mi lascia di botto, si alza in piedi scattando come una molla, e mi tende la mano per farmi alzare.

Sono confuso e imbarazzato, ho il cuore in gola, il fiatone, e sto sudando. con una mano mi tengo i pantaloni, lei guarda ridendo l’erezione che è impossibile nascondere nelle brache di tela.

“e adesso…?” faccio io

Mi tira a sé con uno strattone, mi tira indietro la testa tirandomi i capelli sulla nuca, e mi infila la lingua in bocca, un bacio breve, con la sua lingua che quasi mi lecca le tonsille, poi mi allontana con uno spintone e mi dà uno schiaffo sul culo, forte.

“e adesso vai farti una sega sotto la doccia, campione!”

Se ne va ridendo verso lo spogliatoio delle donne, lasciandomi solo. Io faccio come mi ha ordinato lei, vado in quello degli uomini, e mi faccio una sega sotto la doccia. Con la sinistra, perché il braccio destro mi fa ancora un male boia.

La settimana dopo con gli altri ragazzini nello spogliatoio un collega “sacco” si vanta con me mostrandomi il culo:

“ guarda che livido mi ha fatto Valeria…”

“seee… guarda a me che ha fatto Ivana!” e mostro tutto orgoglioso i segni delle unghie sotto i coglioni.

Momenti di gloria…
 
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L'ho fatta con una donna che non era una pay. A tarda sera mi fermo in una piazzola autostradale per pisciare, Nel mentre un'auto parcheggiata a una ventina di metri al buio più totale inizia a fare le 4 frecce e si accende la luce dell'abitacolo. Mi avvicino, c'è una coppia: lui completamanete vestito, lei soltanto con autoreggenti e scarpe, schienale abbassato si sta toccando. Lei semplicemente mi fa: ciao, ti va di giocare un po'? Per farla breve BJ cabrio, Rai1, Rai2 e per finire CIM. Lui non ha mosso un muscolo, sguardo fisso in avanti per tutto il tempo come se la cosa non lo interessasse minimamente
 
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Io potrei raccontare una esperienza in cui di travolgente c'è stata solo la mia ingenuità, pur non essendo un ragazzino. Da qualche mese corteggiavo una mia dipendente e finalmente, dopo qualche pomiciata a bordo dell'auto, accettò di venire da me. Così cominciammo a rotolarci sul letto, lei di tolse gli slip, io le slacciai il reggiseno, poi, con la sua gonna sollevata fino alla vita cominciai a scoparla. Dopo un po' lei si girò su un fianco dicendo : adesso facciamolo un po' così, e io la penetrai di fianco. No, no, mi fece lei, facciamolo in un posto alternativo ! Insomma lo voleva nel culo, e io ingenuo sessantenne, non l'avevo capito ! Bastarono poche pompate nel culo e lei venne prepotentemente.............
 
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Bè, la mia non è stata granché come avventura, alla fin fine mi sono fatto semplicemente una sega. Ma il contesto mi ha lasciato un ricordo indelebile, perché ero un ragazzino di 15 anni e lei una ragazza 10 anni più grande di me, mi ha quasi violentato.

E’ andata così: da ragazzino frequentavo una palestra di judo, dove si allenavano anche delle ragazze molto forti, delle campionesse a livello nazionale.

In prossimità delle gare importanti le ragazze erano solite ad allenarsi combattendo contro i maschi; perché una donna, per quanto allenata, non può competere sul piano della forza fisica con un maschio, è quindi costretta ad affinare la tecnica potendo contare solo su velocità, tattica e agilità. Contro un maschio altrettanto esperto non ci sarebbe storia, ma un maschio giovane e inesperto è ideale per fare da “sacco” alle campionesse, e così alla vigilia delle gare noi ragazzini facevamo da sacchi per le ragazze che dovevano gareggiare.

Molte erano delle cesse, niente seno, spalle larghe, polpacci grossi, carattere di merda (molto aggressive), qualcuna notoriamente lesbica, ma un paio erano davvero belle, e naturalmente tutti noi ragazzini volevano fare i sacchi con quelle, e si tirava a sorte.

Quella sera mi capitò una cessa, con fama di essere lesbica, e più antipatica di tutte. Due volte campionessa italiana. Per avere il tatami libero ci si allenava fuori orario, quando gli altri si erano già cambiati. Si combatteva già da un po’, eravamo fradici di sudore, ma bene o male avevo parato tutti i suoi attacchi, fino a quel momento. Ad certo punto parte il suo attacco di tomoe-nage, una tecnica che consiste nel poggiare un piede sull’inguine dell’avversario e poi buttarsi all’indietro tirandolo a se facendolo volare oltre la propria testa, una tecnica in cui lei era molto brava, e di solito non si limitava a poggiare il piede, ma dava un vero e proprio calcio ai coglioni, per cui mi ero premunito indossando una conchiglia.

Sento il rumore delle ossa del suo piede che fanno STOC contro la mia conchiglia, e un attimo dopo sto volando come fossi a una gara di salto in alto. Atterro pesantemente sulla schiena, e lei è già sopra di me, agile come una gatta, mi afferra il polso in juji gatame, e mi blocca il braccio tra le sue cosce, mentre mi preme sulla gola con il piede. Batto la mano a terra in segno di resa, ma lei continua a tirare. Il gomito fa un male tremendo, sento i legamenti che stanno per cedere.

“basta, cazzo, mi fai male”

“ah, ti faccio male, eh? Coglione, cosa hai messo nelle mutande, lo sai che potevo rompermi un piede? Ho la gara tra una settimana”

Mi lascia il braccio, e immediatamente mi blocca le spalle a terra in osaikomi. Mi preme sulla faccia con la maglietta puzzolente fradicia di sudore, cerco di girarla sui fianchi, ma ha già puntato le gambe divaricate, impossibile girarla, nel mentre mi tiene bloccato per la vita con le mani sulla mia cintura. mi arrendo. Appena mi rilasso per arrendermi ne approfitta per infilare la mano dentro i miei pantaloni e sfilarmi la conchiglia, che butta via.

“ehiiiii…. Che fai?”

“zitto!”

La palestra è vuota, son andati via tutti, ci siamo solo io e lei. La sua mano mi stringe il pacco con forza, sento le sue unghie che si infilano nello scroto.

“te le strappo se non stai zitto”

Ho la faccia vicinissimo alla sua figa, sento l’odore di lei che si bagna misto a sudore. Continua a massaggiarmi il cazzo e i testicoli, sono paralizzato dall’emozione, ma sto avendo un’erezione. Mi massaggia, con violenza, e quando sento che potrei venire da un momento all’altro, mi lascia di botto, si alza in piedi scattando come una molla, e mi tende la mano per farmi alzare.

Sono confuso e imbarazzato, ho il cuore in gola, il fiatone, e sto sudando. con una mano mi tengo i pantaloni, lei guarda ridendo l’erezione che è impossibile nascondere nelle brache di tela.

“e adesso…?” faccio io

Mi tira a sé con uno strattone, mi tira indietro la testa tirandomi i capelli sulla nuca, e mi infila la lingua in bocca, un bacio breve, con la sua lingua che quasi mi lecca le tonsille, poi mi allontana con uno spintone e mi dà uno schiaffo sul culo, forte.

“e adesso vai farti una sega sotto la doccia, campione!”

Se ne va ridendo verso lo spogliatoio delle donne, lasciandomi solo. Io faccio come mi ha ordinato lei, vado in quello degli uomini, e mi faccio una sega sotto la doccia. Con la sinistra, perché il braccio destro mi fa ancora un male boia.

La settimana dopo con gli altri ragazzini nello spogliatoio un collega “sacco” si vanta con me mostrandomi il culo:

“ guarda che livido mi ha fatto Valeria…”

“seee… guarda a me che ha fatto Ivana!” e mostro tutto orgoglioso i segni delle unghie sotto i coglioni.

Momenti di gloria…
Azz sottomesso da una donna con le arti marziali..tanta roba!
 
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Ort albanese ingaggiata per un anale.
Buchino strettissimo non entra fatico veramente tanto.
Punto insisto sento uno scatto e lei sobbalza appena sono dentro finalmente.
Vado lento ma con ampi movimenti mi soffermo però quando sono tutto dentro.
A un certo punto la sento gemere, ma non recitato come fanno alcune anzi la maggior parte,sono sospiri sinceri.
Nel frattempo le tocco la figa ed è effettivamente umida, capisco che che le piace e inizio con paroline ad hoc, azz si intrippa, appena finisco io lei si trasforma in versione amante porcona, siamo stati oltre un'ora a fare tutte le sigle possibili e immaginabili.
Per finire ancora anale dove lei ha un potente orgasmo.
 
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Estate 1999, avevo 32 anni e rimorchiai in chat una donna sposata. Ci vedemmo per un caffè esplorativo in un bar di Roma non lontano dalla Biblioteca nazionale. L'impressione era buona ma, a parte un bacio esplorativo con la lingua, non accadde nulla anche perché lei doveva tornare a casa con il treno dopo il lavoro. Mi contatta l'indomani dandomi appunatmento nel suo ufficio non distante dal ritrovo del giorno prima. Entrai in un ufficio dove erano presenti altre persone ed entrai nella sua stanza dove lei, seduta sulla scrivania, mi fece un pompino con me in piedi. Io avevo paura che qualcuno potesse entrare anche perchè la porta era di quelle con il vetro anche se non trapsarente. Lei invece incurante del pericolo affondava sempre di più i colpi di lingua fino a bersi tutto...
 
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Bè, la mia non è stata granché come avventura, alla fin fine mi sono fatto semplicemente una sega. Ma il contesto mi ha lasciato un ricordo indelebile, perché ero un ragazzino di 15 anni e lei una ragazza 10 anni più grande di me, mi ha quasi violentato.

E’ andata così: da ragazzino frequentavo una palestra di judo, dove si allenavano anche delle ragazze molto forti, delle campionesse a livello nazionale.

In prossimità delle gare importanti le ragazze erano solite ad allenarsi combattendo contro i maschi; perché una donna, per quanto allenata, non può competere sul piano della forza fisica con un maschio, è quindi costretta ad affinare la tecnica potendo contare solo su velocità, tattica e agilità. Contro un maschio altrettanto esperto non ci sarebbe storia, ma un maschio giovane e inesperto è ideale per fare da “sacco” alle campionesse, e così alla vigilia delle gare noi ragazzini facevamo da sacchi per le ragazze che dovevano gareggiare.

Molte erano delle cesse, niente seno, spalle larghe, polpacci grossi, carattere di merda (molto aggressive), qualcuna notoriamente lesbica, ma un paio erano davvero belle, e naturalmente tutti noi ragazzini volevano fare i sacchi con quelle, e si tirava a sorte.

Quella sera mi capitò una cessa, con fama di essere lesbica, e più antipatica di tutte. Due volte campionessa italiana. Per avere il tatami libero ci si allenava fuori orario, quando gli altri si erano già cambiati. Si combatteva già da un po’, eravamo fradici di sudore, ma bene o male avevo parato tutti i suoi attacchi, fino a quel momento. Ad certo punto parte il suo attacco di tomoe-nage, una tecnica che consiste nel poggiare un piede sull’inguine dell’avversario e poi buttarsi all’indietro tirandolo a se facendolo volare oltre la propria testa, una tecnica in cui lei era molto brava, e di solito non si limitava a poggiare il piede, ma dava un vero e proprio calcio ai coglioni, per cui mi ero premunito indossando una conchiglia.

Sento il rumore delle ossa del suo piede che fanno STOC contro la mia conchiglia, e un attimo dopo sto volando come fossi a una gara di salto in alto. Atterro pesantemente sulla schiena, e lei è già sopra di me, agile come una gatta, mi afferra il polso in juji gatame, e mi blocca il braccio tra le sue cosce, mentre mi preme sulla gola con il piede. Batto la mano a terra in segno di resa, ma lei continua a tirare. Il gomito fa un male tremendo, sento i legamenti che stanno per cedere.

“basta, cazzo, mi fai male”

“ah, ti faccio male, eh? Coglione, cosa hai messo nelle mutande, lo sai che potevo rompermi un piede? Ho la gara tra una settimana”

Mi lascia il braccio, e immediatamente mi blocca le spalle a terra in osaikomi. Mi preme sulla faccia con la maglietta puzzolente fradicia di sudore, cerco di girarla sui fianchi, ma ha già puntato le gambe divaricate, impossibile girarla, nel mentre mi tiene bloccato per la vita con le mani sulla mia cintura. mi arrendo. Appena mi rilasso per arrendermi ne approfitta per infilare la mano dentro i miei pantaloni e sfilarmi la conchiglia, che butta via.

“ehiiiii…. Che fai?”

“zitto!”

La palestra è vuota, son andati via tutti, ci siamo solo io e lei. La sua mano mi stringe il pacco con forza, sento le sue unghie che si infilano nello scroto.

“te le strappo se non stai zitto”

Ho la faccia vicinissimo alla sua figa, sento l’odore di lei che si bagna misto a sudore. Continua a massaggiarmi il cazzo e i testicoli, sono paralizzato dall’emozione, ma sto avendo un’erezione. Mi massaggia, con violenza, e quando sento che potrei venire da un momento all’altro, mi lascia di botto, si alza in piedi scattando come una molla, e mi tende la mano per farmi alzare.

Sono confuso e imbarazzato, ho il cuore in gola, il fiatone, e sto sudando. con una mano mi tengo i pantaloni, lei guarda ridendo l’erezione che è impossibile nascondere nelle brache di tela.

“e adesso…?” faccio io

Mi tira a sé con uno strattone, mi tira indietro la testa tirandomi i capelli sulla nuca, e mi infila la lingua in bocca, un bacio breve, con la sua lingua che quasi mi lecca le tonsille, poi mi allontana con uno spintone e mi dà uno schiaffo sul culo, forte.

“e adesso vai farti una sega sotto la doccia, campione!”

Se ne va ridendo verso lo spogliatoio delle donne, lasciandomi solo. Io faccio come mi ha ordinato lei, vado in quello degli uomini, e mi faccio una sega sotto la doccia. Con la sinistra, perché il braccio destro mi fa ancora un male boia.

La settimana dopo con gli altri ragazzini nello spogliatoio un collega “sacco” si vanta con me mostrandomi il culo:

“ guarda che livido mi ha fatto Valeria…”

“seee… guarda a me che ha fatto Ivana!” e mostro tutto orgoglioso i segni delle unghie sotto i coglioni.

Momenti di gloria…
KILL BILL VOL I II e III!!
 
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respiro aria di lago
Esco una sera a cena con un collega di lavoro ed una collaboratrice, a mezzanotte accompagno a casa la lei in quanto il mio amico ha un impegno.
Davanti casa si mette a parlare e non finisce più, non scende dalla macchina e dopo un'ora mi sono reso conto che aveva voglia di farsi scopare, mai me lo sarei immaginato.
Andiamo alla ricerca di un hotel e li troviamo chiusi anzi uno ci respinge in quanto non ci fermiamo per la notte.
Quasi alle tre del mattino decidiamo per restare in macchina e lei candidamente mi dice di avere le mestruazioni. Arrapato più che mai accetto qualsiasi cosa chiedendole la retro ed al che nulla obietta.
Non mi sarei mai aspettato di avere a che fare con una ninfomane che mi ha succhiato anima e corpo, che candidamente dice di saper tener testa a sei uomini.
Non mi è mai successa una cosa del genere, mai più incontrata.
 
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Quando l'ho conosciuta, Gabriella lavorava come impiegata nell'agenzia di assicurazione gestita da un mio amico. Lui se la scopava spesso pur essendo fidanzatissimo con una ragazza di famiglia ricca. Dopo qualche tempo, a causa di alcuni ammanchi il mio amico perdette l'agenzia e Gabriella perse il lavoro. Lei era di origine contadina, i suoi erano diventati benestanti grazie alla vendita di terreni diventati area fabbricabile, e aspiravano a una promozione sociale, e per lei lavorare con dei liberi professionisti era importante, Quando rimase disoccupata, insieme ad altri tre amici, con cui condividevo l'ufficio, decidemmo di assumerla, dividendoci la spesa del suo stipendio, con l'intento di scoparcela ma turno. Lei comunque decideva come e quando le andava di farlo. Io per più di un mese non beccai niente, mentre i miei colleghi se l'erano già goduta qualche volta, addirittura una volta dopo un pranzo con parecchi colleghi, un po' brilla era finita in camera con due e aveva fatto il "sandwich". Poi un sabato mattina, soli in ufficio con un cliente incazzatissimo mi aiutò a calmarlo e a convincerlo che i suoi problemi non dipendevano da noi. Le feci allora i miei complimenti per come aveva gestito il problema. Questi complimenti probabilmente la gratificarono, più che se l'avessi corteggiata, cominciammo a baciarci e le sbottonai la camicetta, poi giratasi le slacciai il reggiseno e le accarezzai il seno piccolo ma sensibilissimo, questa carezze quasi la fecero venire. Le aprii la lampo della gonna, e lei si tolse la sottogonna (erano gli anni 80.....ancora si portava). A quel punto rimasta in slip disse : "ho le mie cose, vai a profumarti". Così chiusi il chiavistello interno dell'ufficio e andammo in sala d'aspetto dove c'era un divano. Lei si tolse anche lo slip e potei ammirare il suo pelo, aveva un triangolo biondo folto e ricciuto da cui spuntava la cordicella del tampax. Così dopo un po' me lo prese in bocca, bellissimo pompino, a un certo punto dissi : "te lo metto dietro!", ma lei continuò e dopo pochi secondi le venni abbondantemente in bocca, Poi con la bocca gocciolante, alzò la testa e sorridendo ironicamente mi disse : "vuoi ancora mettermelo dietro ? "
 
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Era il mese di marzo ( mese pazzo ) di anni fa. Ero al mare alla mia prima tintarella. Un cielo terso ed un clima mite. Poche presenze sulla spiaggia. Dopo un po' il tempo cambiò e.. per evitare mi bagnarsi, vista la situazione, mi rifugiai sotto un cavalcavia. Il tempo non cessava, la pioggia era insistente quanto le raffiche da innalzare sabbia ed ombrelloni. Di lì a poco ero rimasta sotto al cavalcavia io ed uno sconosciuto, gli altri si erano apprestati a rifugiarsi in auto a dire il vero, a causa del tempo, erano andati via! Ero fradicia che pure la camicetta bianca mi si appiccicava addosso, vado per passare davanti allo sconosciuto che i nostri sguardi si incrociarono senza volerlo. La pioggia che lambiva le pareti del cavalcavia gli grondavano sul capo e sul torace fin giù al costume; quando adoro tutt'ora i costumi da mare e/o intimi maschili a pantaloncino. Scattò qualcosa inside. Il treno lo avevo perso per lo scambio di sguardi. L'erotismo aveva preso il sopravvento. Ero quasi incerta ma bagnata in tutti i sensi, le nostre labbra calamite. Sesso allo stato puro sotto la pioggia! Sbatterlo sulla parete del cavalcavia mentre gli praticavo il rimming facilitata dalla pioggia che scivolava verso l'ano impagabile! Non ricordo quanto tempo passò.. era già quasi buio e restare in quel posto si rischiava visto quanto fosse isolata la spiaggia. Presi il treno e ci scambiammo un bacio così intenso che non avemmo nemmeno il tempo di scambiarci un un e-mail, a quei tempi gli smartphone non esistevano ancora figurarsi wathapp.

Ci sono tornata spesso su quella spiaggia con l'ideadi riincontrarlo ma non è stato così, mi è rimasto un bellissimo ricordo.
 
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Estate 2015 all'Artemis di Berlino, prima volta per me in un fkk e gasatissimo a vedere tutte quelle ragazze nude tutte in volta. Ne vedo tre che parlano tra di loro. Incrocio lo sguardo con una lei mi saluta, io mi avvicino e le chiedo se possono salire in camera tutte e tre.
Accettano e mi fanno prima un pompino a tre teste, poi me le scopo a mission, pecos e smorza tutte e tre e infine sborro sulle tette di quella più tettona.
Esperienza memorabile non c'è che dire.
 
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lazio
allora:
non pay
anni fà, fidanzato da qualche mese, festa in spiaggia, si balla si beve ad un certo punto, mi da un bel bacio profondo mi prende la mano e mi porta poco piu avanti sullla spiaggia in zona un po buia, senza dire nulla si inginocchia mi tira giu i pantaloni e mi fa una pompa fantastica fino ad ingoiare tutto, si rialza mi da un bacio e ritorno alla festa., che bei tempi!!

non pay
annissimi fà fidanzata di allora a londra, all'ostello quello bruciato, eravamo in stanza in 4 io fidanzata amica e uno straniero, mentre gli altri dormivano, c'era una specie di divisiorio tra la camera e ingresso presi la mia fidanzata contro la porta e la scopai nel culo chiudendogli la bocca, venuta mia dentro, ritornammo a dormire, la nostra amica confido anni dopo che ci aveva sentito.

non pay:
ad una festa, d'estate, la sorella della mia fidanzata un pò bevuta, io mettevo i dischi (avevo un debole) era tardi e a ballare erano solo in due, mi viene vicino e mi infila la lingua in bocca con mano sul cazzo quasi a stritolarmelo. ovviamente nella festa c'era anche la mia fidanzata ovvero sua sorella. mi porta al giardino dietro al buio ci sdraiamo sull'erba, mi tira fuori il cazzo si alza la gonna preservativo e se lo infila, era bagnatissima, gode e le vengo dentro, si riveste e se ne va. il giorno dopo eravamo a pranzo insieme tutti come se non fosse successo nulla, non abbiamo mai piu parlato della cosa.

trans pay: vedi recensione, con trans la scorsa settimana
trans otr: anni fa sulla togliatti, serata post bevuta, carico una certa gianna, con la cappella che gli spuntava da sotto la gonna. mi porta in un parcheggio, gli succhio quel cazzone enorme, mi mette a pecora mi infilza, un male boia, qui il bello ad un certo punto mentre mi scopa tira giu il finestrino e si avvicinano delle sue amiche trans che cominciano a incitarla, una addirittura allunga la mano a toccarmi il cazzo,io ero un po impaurito devo dire piu che eccitato, erano tutte su di giri, lei era una furia sul mio culo sfondato, dopo poco viene dentro ed io sborro sul sedile senza toccarmi cercando di raccogliere con la mano tutto lo sperma che colava, tutte a guardare la scena eccitate e divertite, avevo poco piu di ventanni. la riportai al suo posto e mi lascio anche un bigliettino da visita, il culo mi brucio per una settimana.

pay:
ultimamente con alisa chanel e amina insieme quando erano ancora "amiche" 1,30 ora fantastica, mi sembrava di sognare, inizio con prosecchino, mentre bevo si inginocchiano tutte e due e con una mano tenevano il bicchiere e l'altra succhiavano alternandoci il mio cazzo, che visione. per tutto il tempo ho avuto mani, bocca e cazzo impegnati, fino a venuta sulle tette di alisa e seconda venuta a pecora con amina con alisa di lato che si masturbava. altro prosecchino e felice a casa (con un po di soldi in meno).
 
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Premetto che non si tratta di nulla di travolgente ed emozionante, ma è stata un esperienza o un "esperimento" se vogliamo metterla così, dettata dall'istinto in quel momento. In breve ero in un centro China e mi massaggia una ragazza un pò bruttina per i miei gusti. Non subito ma dopo qualche minuto mi propone un 4 mani, che accetto. Di seguito arriva un altra ragazza decisamente più bella...presentazioni ma mi sono tenuto dentro le sensazioni del dire "va che strafiga". Cominciano a massaggiarmi entrambe e al momento in cui abbiamo un contatto più spinto, che faccio? Dedico più attenzione alla bruttina che ovviamente apprezza e con l'altra che cerca anche lei di dedicarsi a me, ma rifiuto e continuo con l'altra...
Alla fine la bella incazzata come una iena esce sbattendo la porta ?, con io e l'altra che ci siamo fatti delle silenziose risate e con la spesa in più del 4 mani, facemmo una scopata non male. All'uscita la bella non la trovai?
 
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Un esperienza irripetibile mi accadde 7 anni fa, prima che mi trasferissi all'estero. Una roba che per me succede una volta nella vita, quando tutte le stelle sono allineate e gli eventi si concatenano a tuo favore. Chiedo scusa in anticipo se il mio racconto dilungherà.
Era una tarda estate (settembre 2013 o 2014), ero sulla 30ina. Dovevo attendere alla cena di compleanno della fidanzata di un mio amico. Loro due mi ripetevano da tempo che una loro amica (che conoscevo già) sarebbe stata presente e che lei aveva confidato loro di volermi trombare. Quel pomeriggio mi preparai per la cena con leggereza di cuore, sapendo che al 90% sarei andato a segno dopo la festa.
Non ricordo perchè (avidità umana), ma quello stesso pomeriggio scrissi a un'altra ragazza con la quale avevo avuto un paio di uscite senza successo nei mesi precedenti, per chiederle se voleva venire a farsi un aperitivo con me. Con mia somma sorpresa mi rispose di si. L'aperitivo andò liscio, e quando la accompagnai a casa con la mia auto, tentai di baciarla. Lei non si tirò indietro, e l'escalation ci portò alla pomiciata sulla mia auto, a leccarsi l'un l'altro ogni parte del corpo, a un suo pompino meraviglioso e a un amplesso senza preservativo sul sedile del passeggero, nel quale le venni dentro preso dalla foga (nessuna conseguenza per fortuna).
La salutai compiaciuto (e, spoiler, non la vidi mai più). Ora c'era da prepararsi mentalmente per la cena e li realizzai per la prima volta che a poche ore di distanza, forse avrei potuto far sesso con un altra ragazza, free o_O. Ma c'era il problema del profumo di lei, la prima ragazza, che si era incagliato ovunque nell'auto e sul mio corpo, specie le parti intime. Per motivi geografici non avevo il tempo materiale di tornare a casa per una doccia percio ho provato a nascondere le tracce sotto una tonnellata di deodorante. E poi, detto personalmente, il ricordo freschissimo di quella chiavata inaspettata... non volevo proprio togliermelo, e rimasi restio a deodorarmi le parti intime, ancora bagnate del frutto del piacere di lei.
Non c'e piu tempo e si va alla cena. Nella timidezza reciproca che qualcun altro ci senta parlare, io e lei (si, la ragazza originale della storia, l'amica dei miei amici) ci scambiamo solo occhiate penetranti, con metà del mio cervello ancora imbambolato che pensa alla SESSione a sorpresa appena avuta. Sul finale, lei mi manda un messaggio sul telefono "Ce ne andiamo? Vengo in auto con te e andiamo a casa mia". Magari tutte le ragazze fossero cosi dirette :love:. Il sogno di chiavare due ragazze free lo stesso giorno si fa sempre piu concreto. Andiamo a casa sua, nemmeno il tempo di spogliarsi, si inizia a limonare in piedi. Ci si spoglia e si leccano selvaggiamente i corpi, lei aveva un bell'intimo sotto, segno che aveva pianificato di montarmi come il suo puledro. Le faccio un bel DATY e la faccio venire.
Poi il momento della verita. Lei mi fa coricare sul divano e, allo sfilarmi le mutante, si blocca. Ha annusato un odore inusuale. Non sarà mai l'odore di un altra femmina sul mio uccello? :rolleyes: Mi guarda severamente e mi chiede "Lo hai già usato oggi?". Mi blocco e riesco solo a rispondere con un "Non fare domande se la risposta ti spaventa".
Momenti di silenzio da imbarazzo. Il sogno della doppietta si sta gretolando. E con molte altre si sarebbe sgretolato li. Ma lei rompe gli indugi e me lo piglia in bocca come se fosse un ghiacciolo nel deserto, e l'amplesso è bellissimo. Seconda cavalcata giornaliera, ancora senza goldone, con lei che ingoia pure la mia "venuta".
Alla seconda chiavata con lei quella notte, nella quale mi ha concesso il RAI2 dopo una mia prolungata insistenza, mi sono sentito spavaldo. Nel momento in cui avevo il totale controllo sul suo corpo da sopra, e le stavo pompando il secondo canale con lei che mi supplicava di non fare forte dicendo che le faceva male, le ho sussurrato nell'orecchio "Sei brava quasi quanto la ragazza che mi sono fatto oggi pomeriggio"
La sua risposta è stata musica per le orecchie "Cosa devo fare per essere PIU brava di lei?"
Io "Lasciami sfondarti il culo con tutta la forza che ho"
Il resto è storia, ma non dimenticherò mai in tutta la mia vita le sue urla degne di un film horror.

Questa storia i è successa una volta, e realisticamente non mi succederà mai più.
tanto vi dovevo
Le salviette in auto almeno per togliersi lo sperma appiccicaticcio?

2 su 2 senza preservativo...free...una che poi neanche si preoccupa che il tizio con cui sta scopando c ha il cazzo che puzza di figa altrui e sperma(oltre credo di pipì che ne l frattempo pur avrai pur fatta)

Rapporto anale pure senza ...

Io spero davvero che siano frutto di anni di YouPorn misto ad American Pie ed ai film Boldi/DeSica...con un tocco di Verdone in Viaggi di nozze...

@Lafayette ci sono passaggi che meritano.. soprattutto quello dell' uccello che sa di un altra figa
 
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gitano

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il mondo, sono un gitano o no !
1979 o 1980, non ricordo esattamente l'anno, avevo da poco passato i 20 anni e sono andato a Milano ospite di amici per un paio di settimane, era inverno.
Una sera andiamo tutti insieme ad una festa a casa di gente che non conosciamo, genere aristofreak dell' epoca, appartamento grande, gente che beve, fuma, musica e chiacchiere ma niente di che, ragazzi e ragazze dai 20 ai 30 anni, alcune di loro molto carine.
Verso le 23 mi rompo di quella tristezza e dico ai miei amici che vado via, passo nella stanza dove erano buttati tutti i cappotti/eskimo su un grande letto matrimoniale e mi metto a cercare il mio, all'improvviso entra la padrona di casa, una tipa normale sui 30 anni.
Non mi dice nulla ma mi si mette dietro mentre io sono chinato sul letto a rovistare per cercare il mio cappotto, all'improvviso sento una mano che mi accarezza i capelli partendo dalla nuca, mi giro e mi pianta la lingua in bocca, evvai scatta la limonata pesante e le mani passano a rovistare sotto alla sua maglia.
Per farla breve, finiamo avvinghiati sul lettone a fare le nostre cose, io da bravo sbarbo le sborro in mano dopo poco che me lo menava, la gente attorno indifferente continuava a farsi i fatti propri.
Ovviamente non finisce così, mandati via gli ospiti rimaniamo io e la padrona di casa per finire quello che avevamo iniziato e all'alba torno a casa dei miei amici per raccontare quanto accaduto, fare colazione e andare a dormire fino al pomeriggio.
Un bel ricordo, si, anche se la tipa non era niente di eccezionale ma era più grande di me e faceva curriculum, mai più avuto esperienze simili.
 
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