La più bella serata della mia vita (con le pay)
Qualche anno fa stavo andando una sera ad un appuntamento da N. , una pay fidelizzata che era in tour nella mia città, quando giunto nei pressi del suo portone chiamo la segretaria per farmi aprire il portone, ma nessuno risponde. Siccome l'appartamento (un affitto con Airbnb) era in un punto di un quartiere elegante dove non c'erano mai state delle ragazze, mi viene il sospetto di aver sbagliato indirizzo, invece no. Dopo 15 minuti di attesa comincia a nevicare (bestemmio), la segretaria non rispondeva ancora ( bestemmio di nuovo), così torno in auto per ripararmi dalla neve e cercare l'agendina con i numeri "particolari". Trovo il cellulare di N. (per fortuna l'avevo sennò ero ancora lì) e la chiamo. Mi dice che non sapeva nulla del mio appuntamento (sfancula la segretaria) e che siccome erano le 10 di sera stava per mettersi a cenare, ma mi fa salire lo stesso. L'appartamento è al sesto piano, molto bello, con divani in pelle Cassina, cucina Boffa, parquet, piante e fiori dappertutto. Era la prima volta che lo usavano. Sull'isola della cucina un pò di cibarie e dello spumante (regalo di qualcuno). Baci&abbracci, N. era scalza, vestita con una maglietta oversize e basta, doveva ancora fare la doccia e mi dice che aspettava E. con la spesa per mangiare insieme (N. non sa cucinare, mentre E. sì). E. è un'altra mia fidelizzata, ma non sapevo che fosse a Torino quel giorno perchè non c'erano annunci sul sito (li avrebbero messi il giorno dopo). N. mi dice che E. aveva preso l'altro appartamento sullo stesso pianerottolo. Suona il campanello ed entra E. con il sacchetto del supermarket. Baci&abbracci, E. mi dice che l'ultima persona che pensava di trovare lì ero io, ma è contenta di vedermi. Ha passato un pomeriggio stressante: volo in ritardo, poi due ore di attesa alla Malpensa perchè la segretaria si era dimenticata di andarla a prendere in auto (sfancula anche lei la segretaria).
A quel punto siamo tutti e tre seduti intorno all'isola, la spesa è ancora nel sacchetto e allora calo un'offerta sul piatto: "Sentite gioie mie belle, perchè non andate a fare la doccia mentre io imbastisco la cena?". Stupite ridono, ma accettano volentieri (le conosco da più di un anno e non manco mai di visitarle entrambe durante i loro 4 tours sotto la Mole, inoltre N. e E. sono amiche nella vita ed a quel tempo anche vicine di casa nella capitale). Metto in frigo lo spumante, preparo due tartine, calo la pasta e spadello un sugo di pesce e verdure. Arrivano tutte e due in accappatoio e asciugamano in testa e curiosano ai fornelli, mentre piluccano qua e là. L'atmosfera è rilassata, le guardo mangiare e chiaccherare sorridenti, sono due tipi di bionde completamente diversi, lo Yin e lo Yang dello stesso pianeta: N. è molto alta, biondissima con due occhi grigio-azzurri di ghiaccio, gambe lunghe e due tette belle grosse, insomma bbona, è dichiaratamente bisessuale ed ha un debole per me (vorrebbe sposarmi, ma sono veramente troppo vecchio per lei). E. invece è alta, bionda schiarita, grandi occhi verdi, belle gambe, seno piccolo, insomma una bellezza sofisticata. E' bisessuale solo con chi piace a lei ed io le sono molto simpatico (forse mi sposerebbe, ma non ha ancora messo bene a fuoco le mie disponibilità finanziarie). Con entrambe ogni volta insceniamo un nostro "teatrino", diverso a seconda di chi delle due incontro. Dopo il brindisi e le praline di cioccolato (anche queste regalate da qualcuno), N. lascia cadere a terra l'asciugamano, si alza in piedi e mi dice: "Allora D. ti fermi?". Io (il vecchio porco) che ovviamente volevo arrivare proprio a questo punto, non faccio a tempo a rispondere che N. si gira verso E. , le infila la lingua in bocca e le dice nella loro lingua madre: "Anche tu." E' fatta: finiamo nel lettone tutti e tre in una girandola di capelli biondi, lingue umide, fiche profumate, scambi di saliva e di liquidi vari, sessi che si cercano e si trovano. Io che avevo già preso la pillolina magica (sono un vecchietto ) cerco di resistere, ma tutte e due fanno a gara per farmi venire. E dopo aver leccato loro tutti i buchi disponibili, capezzoli e clitoridi ed avergli succhiato tutte le dita delle mani ed anche quelle dei piedi , vengo copiosamente due volte a distanza di un'ora nelle loro bocche. Baci finali a tre. Sono stravolto, dovrei rientrare, ma non ce la faccio proprio. E. si alza, prende la busta sul comodino e va a dormire di là, (è una donna gatto e le piace farsi gli affari suoi), mentre N. mi abbraccia e mi dice "Dai resta qui..." mentre mi soffoca con quelle tettone (è una donna cane pertanto cucciolona). Io cerco di rispondere "ffffff...ok!" e quindi resto.
Siccome sono un vecchietto di solito mi sveglio sempre presto, stavolta però vengo riportato alla veglia da un rumore strano (N. che ronfava come un ghiro). Faccio la doccia, mi rivesto e lascio accanto alla busta un biglietto: "Amore, ti aspetto alle 10 alla pasticceria xyz che ti offro la colazione". Chiudo la porta dietro di me e lascio un biglietto sotto alla porta di E. con lo stesso messaggio. Nel quartiere la pasticceria xyz è nota per la sua produzione di cioccolata, di cui entrambe sono ghiotte e poi mi conoscono. Faccio una commissione, prendo il giornale e mi accomodo ad un tavolino. Il cameriere: "Buongiorno ingegnere, cosa le porto?" (a Torino sono fissati con i titoli...). Io: "Ordino dopo perchè aspetto delle persone." Passa una mezz'oretta, cominciavo ad essere impaziente, ed ecco che arrivano le due tipe: N. con pelliccia e colbacco di lince, E. con cappotto con i risvolti ed il collo di volpe e stivali sopra il ginocchio, entrambe taccatissime. Appena mi notano fanno il coretto: "Hello handsome!". Vabbè me la sono voluta, in pasticceria questa scenetta me la rinfacceranno per anni. Io (faccia di culo +200): "Ma ciaooo, ma che bello vedervi qui...." baci&abbracci, si siedono ed ordiniamo la colazione. Adesso qualcuno penserà "...e dopo la colazione siete ritornati in appartamento...", ebbene no. 30 anni prima ce l'avrei fatta, ma ora dopo una nottata così e con il pistolino rintanato come un paguro, neanche se me lo ingessavano avrei potuto ricominciare. Da quel giorno la cassiera della pasticceria tutte le volte che mi vede mi sfotte: "Ingegnere, non ho più visto quelle sue due amiche....."
Qualche anno fa stavo andando una sera ad un appuntamento da N. , una pay fidelizzata che era in tour nella mia città, quando giunto nei pressi del suo portone chiamo la segretaria per farmi aprire il portone, ma nessuno risponde. Siccome l'appartamento (un affitto con Airbnb) era in un punto di un quartiere elegante dove non c'erano mai state delle ragazze, mi viene il sospetto di aver sbagliato indirizzo, invece no. Dopo 15 minuti di attesa comincia a nevicare (bestemmio), la segretaria non rispondeva ancora ( bestemmio di nuovo), così torno in auto per ripararmi dalla neve e cercare l'agendina con i numeri "particolari". Trovo il cellulare di N. (per fortuna l'avevo sennò ero ancora lì) e la chiamo. Mi dice che non sapeva nulla del mio appuntamento (sfancula la segretaria) e che siccome erano le 10 di sera stava per mettersi a cenare, ma mi fa salire lo stesso. L'appartamento è al sesto piano, molto bello, con divani in pelle Cassina, cucina Boffa, parquet, piante e fiori dappertutto. Era la prima volta che lo usavano. Sull'isola della cucina un pò di cibarie e dello spumante (regalo di qualcuno). Baci&abbracci, N. era scalza, vestita con una maglietta oversize e basta, doveva ancora fare la doccia e mi dice che aspettava E. con la spesa per mangiare insieme (N. non sa cucinare, mentre E. sì). E. è un'altra mia fidelizzata, ma non sapevo che fosse a Torino quel giorno perchè non c'erano annunci sul sito (li avrebbero messi il giorno dopo). N. mi dice che E. aveva preso l'altro appartamento sullo stesso pianerottolo. Suona il campanello ed entra E. con il sacchetto del supermarket. Baci&abbracci, E. mi dice che l'ultima persona che pensava di trovare lì ero io, ma è contenta di vedermi. Ha passato un pomeriggio stressante: volo in ritardo, poi due ore di attesa alla Malpensa perchè la segretaria si era dimenticata di andarla a prendere in auto (sfancula anche lei la segretaria).
A quel punto siamo tutti e tre seduti intorno all'isola, la spesa è ancora nel sacchetto e allora calo un'offerta sul piatto: "Sentite gioie mie belle, perchè non andate a fare la doccia mentre io imbastisco la cena?". Stupite ridono, ma accettano volentieri (le conosco da più di un anno e non manco mai di visitarle entrambe durante i loro 4 tours sotto la Mole, inoltre N. e E. sono amiche nella vita ed a quel tempo anche vicine di casa nella capitale). Metto in frigo lo spumante, preparo due tartine, calo la pasta e spadello un sugo di pesce e verdure. Arrivano tutte e due in accappatoio e asciugamano in testa e curiosano ai fornelli, mentre piluccano qua e là. L'atmosfera è rilassata, le guardo mangiare e chiaccherare sorridenti, sono due tipi di bionde completamente diversi, lo Yin e lo Yang dello stesso pianeta: N. è molto alta, biondissima con due occhi grigio-azzurri di ghiaccio, gambe lunghe e due tette belle grosse, insomma bbona, è dichiaratamente bisessuale ed ha un debole per me (vorrebbe sposarmi, ma sono veramente troppo vecchio per lei). E. invece è alta, bionda schiarita, grandi occhi verdi, belle gambe, seno piccolo, insomma una bellezza sofisticata. E' bisessuale solo con chi piace a lei ed io le sono molto simpatico (forse mi sposerebbe, ma non ha ancora messo bene a fuoco le mie disponibilità finanziarie). Con entrambe ogni volta insceniamo un nostro "teatrino", diverso a seconda di chi delle due incontro. Dopo il brindisi e le praline di cioccolato (anche queste regalate da qualcuno), N. lascia cadere a terra l'asciugamano, si alza in piedi e mi dice: "Allora D. ti fermi?". Io (il vecchio porco) che ovviamente volevo arrivare proprio a questo punto, non faccio a tempo a rispondere che N. si gira verso E. , le infila la lingua in bocca e le dice nella loro lingua madre: "Anche tu." E' fatta: finiamo nel lettone tutti e tre in una girandola di capelli biondi, lingue umide, fiche profumate, scambi di saliva e di liquidi vari, sessi che si cercano e si trovano. Io che avevo già preso la pillolina magica (sono un vecchietto ) cerco di resistere, ma tutte e due fanno a gara per farmi venire. E dopo aver leccato loro tutti i buchi disponibili, capezzoli e clitoridi ed avergli succhiato tutte le dita delle mani ed anche quelle dei piedi , vengo copiosamente due volte a distanza di un'ora nelle loro bocche. Baci finali a tre. Sono stravolto, dovrei rientrare, ma non ce la faccio proprio. E. si alza, prende la busta sul comodino e va a dormire di là, (è una donna gatto e le piace farsi gli affari suoi), mentre N. mi abbraccia e mi dice "Dai resta qui..." mentre mi soffoca con quelle tettone (è una donna cane pertanto cucciolona). Io cerco di rispondere "ffffff...ok!" e quindi resto.
Siccome sono un vecchietto di solito mi sveglio sempre presto, stavolta però vengo riportato alla veglia da un rumore strano (N. che ronfava come un ghiro). Faccio la doccia, mi rivesto e lascio accanto alla busta un biglietto: "Amore, ti aspetto alle 10 alla pasticceria xyz che ti offro la colazione". Chiudo la porta dietro di me e lascio un biglietto sotto alla porta di E. con lo stesso messaggio. Nel quartiere la pasticceria xyz è nota per la sua produzione di cioccolata, di cui entrambe sono ghiotte e poi mi conoscono. Faccio una commissione, prendo il giornale e mi accomodo ad un tavolino. Il cameriere: "Buongiorno ingegnere, cosa le porto?" (a Torino sono fissati con i titoli...). Io: "Ordino dopo perchè aspetto delle persone." Passa una mezz'oretta, cominciavo ad essere impaziente, ed ecco che arrivano le due tipe: N. con pelliccia e colbacco di lince, E. con cappotto con i risvolti ed il collo di volpe e stivali sopra il ginocchio, entrambe taccatissime. Appena mi notano fanno il coretto: "Hello handsome!". Vabbè me la sono voluta, in pasticceria questa scenetta me la rinfacceranno per anni. Io (faccia di culo +200): "Ma ciaooo, ma che bello vedervi qui...." baci&abbracci, si siedono ed ordiniamo la colazione. Adesso qualcuno penserà "...e dopo la colazione siete ritornati in appartamento...", ebbene no. 30 anni prima ce l'avrei fatta, ma ora dopo una nottata così e con il pistolino rintanato come un paguro, neanche se me lo ingessavano avrei potuto ricominciare. Da quel giorno la cassiera della pasticceria tutte le volte che mi vede mi sfotte: "Ingegnere, non ho più visto quelle sue due amiche....."