Discussione Raccontate l'esperienza sessuale piu' travolgente che avete vissuto!

#cinaski e #Eclami beati voi. Io devo elemosinare un pompino da mia
moglie…………. Chissà é perché non passo da sotto le porte.

Nel caso di una persona impegnata trovare una complice non è semplice, perché una donna single prima o poi vorrà l'esclusiva. Ci sono già passato .... poi pretendono cose che obbiettivamente non puoi offrire... in primis il tempo. Che è sempre la risorsa che manca.
Ora con questa, impegnata, la cosa è molto eccitante ma al tempo stesso impegnativa. Per vedersi bisogna far combaciare gli impegni e i pochi momenti disponibili.
Certo il tutto viene compensato da scopate memorabili. Con una amante fai le peggiori porcherie. Non si tira indietro di certo.
Quasi come con quelle pay da 300e che offrono un menù variegato. Con la differenza che lo fa perché a sua volta pretende di essere scopata in tutti i modi possibili e non per soldi.
Certamente il rischio è di mandare la relazione ufficiale a puttane...
 
Vi racconro prper me l esperienza piu intrigante che non ho mai avuto..quellq con un a bella ragazza 18 marina che si era innamorata di mech3 ne avevo 21 e che gli ho detto sempre di no per 5 anni che mi ha seguito, se mi avesse seguito un anno in piu l'avrei accettata,
 
Vi racconto per me l'esperienza più intrigante che non ho mai avuto...
Di cosa stiamo esattamente parlando? Forse pensavi di essere sul lettino dello psicologo...
Poi ho cancellato il tuo mini racconto, mi sembrava molto somigliante ad un calcio nei maroni... che, buon per te, non hai mai avuto!
 
Ok, racconto la mia:

sono passati ormai oltre 25 anni, io ne avevo 24, carino e prestante ma piuttosto timido e inesperto con poche esperienze con l’altro sesso. Erano i tempi delle prime chat con modem 56k e cominciai ad usare il MIRC; connettendomi ogni sera ero riuscito a stabilire un po’ di contatti con l’obiettivo di avere degli appoggi per qualche viaggio, poi se ci fosse scappata una storiella sarebbe stato il massimo. Tra le varie “amicizie” una in particolare mi ispirava: una donna spagnola di 30 anni molto simpatica. C’era stata da subito un’ottima intesa in chat e battuta dopo battuta si arrivò presto al sodo: lei era separata da un marito italiano per cui parlava benissimo la nostra lingua; ci scambiammo le foto ed era carina, niente di eccezionale, mora con capelli ricci e occhi verdi, fisico nella norma ma non mi dispiaceva affatto. Le chiacchierate notturne si fecero sempre più piccanti e decidemmo di incontrarci. Io colsi subito l’occasione per farmi una vacanza a Barcellona, ero uno studente squattrinato e sarei riuscito appena a pagarmi il volo e portarmi un po’ di contanti, lei non poteva spostarsi causa figli e poteva ospitarmi…. Parto!
Wow
Super racconto.hai reso perfettamente l' idea.
Sta capitando pure a me con una persona impegnata e che non noteresti mai.... Aspetto fisico normale, la tipica donna che passa inosservata.
Essendo io un dirigente di una squadra di basket e lei una mamma..... Un giorno con urgenza dovevamo firmare il cartellino del figlio minorenne e dopo averla contattata x SMS ci siamo accordati in pausa pranzo di trovarci nel parcheggio di casa mia.
Pioveva e ovviamente gli ho chiesto di salire ..... Appena entrata tra un sorriso e l' altro mi ha sparato subito un paio di battute del tipo......" finalmente vedo dove abiti...." oppure.... " Ci speravo in un invito a salire da te"....
Insomma la faccio breve..... Si piega x firmare e appena si alza comincio a baciarla.
Ragazzi una scopata CLAMOROSA..... LEI MI HA FATTO DI TUTTO.....
Ora spesso a ora di pranzo viene da me e gli apro spesso nudo .....certe volte a pecora sul tavolo mi invita a incularla.... Mi manda di testa..... E in pubblico mi tira delle occhiate da porca clamorosa
 
Wow
Super racconto.hai reso perfettamente l' idea.
Sta capitando pure a me con una persona impegnata e che non noteresti mai.... Aspetto fisico normale, la tipica donna che passa inosservata.
Essendo io un dirigente di una squadra di basket e lei una mamma..... Un giorno con urgenza dovevamo firmare il cartellino del figlio minorenne e dopo averla contattata x SMS ci siamo accordati in pausa pranzo di trovarci nel parcheggio di casa mia.
Pioveva e ovviamente gli ho chiesto di salire ..... Appena entrata tra un sorriso e l' altro mi ha sparato subito un paio di battute del tipo......" finalmente vedo dove abiti...." oppure.... " Ci speravo in un invito a salire da te"....
Insomma la faccio breve..... Si piega x firmare e appena si alza comincio a baciarla.
Ragazzi una scopata CLAMOROSA..... LEI MI HA FATTO DI TUTTO.....
Ora spesso a ora di pranzo viene da me e gli apro spesso nudo .....certe volte a pecora sul tavolo mi invita a incularla.... Mi manda di testa..... E in pubblico mi tira delle occhiate da porca clamorosa

Anche io mi ritrovo in una situazione vagamente simile.
Ex compagna di liceo, mi contatta su un social... entrambi impegnati... titubante decidiamo di vederci dopo un paio di decenni per un saluto.
Al momento tutto regolare senza alcun accenno... Lei però inizia a scrivermi in maniera abbastanza insistente... il secondo incontro già eravamo passati all'azione. Il terzo in motel si è fatta scopare in tutte le maniere... beve sempre tutto.... e ho intuito la sua voglia di sesso estremo... quindi inculate come se non ci fosse un domani. Adora farsi massacrare le tette.
Ora in programma c'è di legarla e abusarne a mio piacimento... non capisce un cazzo quando siamo insieme e dice si a tutto...
 
QUANDO IL TUO SOGNO SI AVVERA. IL MIO INCONTRO CON GIULIA/ALINA (nomi ovviamente cambiati apposta)


Lei si chiamava Giulia.
Non ricordo esattamente dove l’avessi conosciuta. So solo che a un certo punto avevo iniziato a seguirla su Instagram.
Bella, mora, fisico allenato ma con le curve giuste nei punti giusti.
I tatuaggi sapientemente fatti che la rendono ancora più sexy. Il sorriso sicuro.
Era spigliata, ben inserita socialmente, sempre attiva, piena di foto e stories.
Era tutto quello che io non ero, e che sapevo di non poter mai avere.

Qualche settimana fa decido di concedermi uno di quei “massaggi” che mi aiutano a tirare avanti e alleviare un po' dello stress lavorativo.
Apro il solito sito e scelgo Alina: volto coperto, corpo mozzafiato in vista. Riceve vicino a casa.
La chiamo per prendere appuntamento.
Il nome mi fa pensare a una ragazza dell’Est… invece al telefono risponde una voce dal marcato accento milanese.

Arrivo. Mi apre lei.
In quel momento scopro che Giulia e Alina… sono in realtà la stessa persona.

Mi accompagna in una stanza piccola. C’è un bagno con doccia, uno specchio, un materassino.
"Fatti una doccia che poi ti raggiungo" dice. Mi spoglio mi lavo e mi sdraio a pancia in giù sul materassino.
Aspetto lì pochi minuti che tuttavia mi sembrano interminabili

Poi entra lei. Nuda.
Si stende sopra di me, lentamente, e inizia a strusciarsi.
La guardo nello specchio. Ancora non riesco a credere che stia succedendo davvero.

Parliamo un po’.
La casa. La vita. Il lavoro. Le vacanze.
Avevo sempre pensato che una ragazza come lei e un ragazzo come me non sarebbero mai riusciti a parlarsi, che tanto non avevano nulla dirsi: vite ed esperienze troppo diverse, mondi troppo diversi.
E invece mi piace parlare con lei: è diretta, è simpatica. Anche lei sembra gradire la conversazione. Non so se stia solo fingendo ma in quel momento non importa.
"Mi piacciono i grattini" dice a un certo punto.

Mi accompagna dolcemente alla conclusione dell’incontro.
Poi rimaniamo abbracciati. Le mie dita si muovono sulla sua schiena.
“Ti prego, continua. Mi piacciono molto i grattini.”
“Lo so,” rispondo. “Me l’hai detto tu.”
“Sai… è raro trovare un uomo che ascolta quello che dico.”
Poi mi dà un bacio sulle labbra.

Un vecchio utente del forum si riferiva al mondo dei punter e delle pay come Mondo Balordo.
Non condivido granché di quello che scriveva ma su una cosa aveva ragione.
Il nostro è un Mondo Balordo, un mondo dove tutto è possibile.
Anche un ragazzo come me, con una ragazza come lei.
Abbracciati. A ridere. A scambiarsi attenzione e confidenze.
Non giusti. Non perfetti ma… reali.
mi hai commosso, racconto di una delicatezza sublime, bellissimo
 
Durante il periodo di lokdoun per fortuna ho iniziato a lavorare presto ma con un orario ridotto, ma nell periodo in cui c'era il coprifuoco alle 22,quasi per noia mi ero fatto un profilo falso su Facebook, beh era verosimilmente mi ero trovato una foto profilo di uno che mi assomigliava veramente, ovviamente nome inventato età simile e anche come localizzazione mi ero tenuto in zona,
Privacy al max ,nel senso che nessuna potesse vedere gli amici anzi amiche.
Premessa nel giro di poche settimane mi ero fatto un harem di amiche, solo donne un 90 circa , e sono rimasto scioccato dalla facilità con cui accettano amicizie da parte di uno sconosciuto, a volte faceva ricerca di amicizia di amici ecc.
Nel frattempo avvio qualche chat, con una quasi siamo diventati amici veramente, ma la cosa era troppo casta, mentre io cercavo altro, qualcuna mi risponderà che se cercavo sesso è sposata e di cercare altrove, molte non rispondevano .
Chi rispondeva la domanda più comune era se ci conoscevano, la mia risposta era mi era spuntata tra chi potevo conoscere e ecc.
Poi una domenica pomeriggio scrivo a una, rosponde con piacere, ma per evitare che la fase divenisse troppo casta mi gioco un jolly, inventandomi il gioco dei tre colori, bianco nero e rosso, beh l'ispirazione mi è venuta su un vecchio film di benigni, inventandomi che fosse un gioco psicologico per capire la personalità, il verità non ha importanza che colore scegliesse avrei modificato a mio piacimento, lei scelse il rosso.
Allora mi inventai improponibili personalità per gli altri colori e lasciai volutamente quello scelto da lei.
Quando me lo chiese la mia risposta, chi sceglie il rosso è sempre arrapata.
Mi aspettavo un vaffa, invece mi rispose che era vero che aveva sempre voglia ecc.
Da lì passarono un paio di settimane di fuoco virtuale, con lei mi mandava foto e vocali inffocati, anche video porno in cui godeva le cose che le piaceva fare.
Finché una sera dopo che erano giorni che ci stuzzicavamo in tutte le salse le chiesi l'indirizzo che non ne potevo più e dare sfogo ai nostri istinti.
Il caso vuole che abitava a un paio di isolati da casa mia,ma io non lo potevo dire.
Comunque poco dopo le 22 mi presento a casa sua.
Lei beh separata mia coetanea, niente di che, la prima cosa che mi dice che ero diverso dalle foto ,ma va ahaha.
Comunque per un pò ci mettiamo a parlare, mi disse che la mattina si alzava presto, e l'ho tranqillizzata che io me sarei andato prima.
Comunque notte di fuoco, pompini e lecchate di figa ,ditalini io continuavo a venire e anche lei, l'ho riempita dappertutto bocca viso tettone, a un certo punto ci addormentiamo, mi sveglio ancora duro e mi dico ancora non l'ho scopata, mi ero portato un paio di preservativi, prima l'ha voluto nel culo, poi nella figa, aveva proprio gli arretrati ,sgoldono ancora in bocca e anche se ormai era poco stavolta ingoia.
Purtroppo o per fortuna ho deciso di cancellare quel profilo, la paura che mi vedesse in giro era a rischio sgamo vista la vicinanza, anche a dire il vero mai rivista nemmeno in lontananza
 
Durante il periodo di lokdoun per fortuna ho iniziato a lavorare presto ma con un orario ridotto, ma nell periodo in cui c'era il coprifuoco alle 22,quasi per noia mi ero fatto un profilo falso su Facebook, beh era verosimilmente mi ero trovato una foto profilo di uno che mi assomigliava veramente, ovviamente nome inventato età simile e anche come localizzazione mi ero tenuto in zona,
Privacy al max ,nel senso che nessuna potesse vedere gli amici anzi amiche.
Premessa nel giro di poche settimane mi ero fatto un harem di amiche, solo donne un 90 circa , e sono rimasto scioccato dalla facilità con cui accettano amicizie da parte di uno sconosciuto, a volte faceva ricerca di amicizia di amici ecc.
Nel frattempo avvio qualche chat, con una quasi siamo diventati amici veramente, ma la cosa era troppo casta, mentre io cercavo altro, qualcuna mi risponderà che se cercavo sesso è sposata e di cercare altrove, molte non rispondevano .
Chi rispondeva la domanda più comune era se ci conoscevano, la mia risposta era mi era spuntata tra chi potevo conoscere e ecc.
Poi una domenica pomeriggio scrivo a una, rosponde con piacere, ma per evitare che la fase divenisse troppo casta mi gioco un jolly, inventandomi il gioco dei tre colori, bianco nero e rosso, beh l'ispirazione mi è venuta su un vecchio film di benigni, inventandomi che fosse un gioco psicologico per capire la personalità, il verità non ha importanza che colore scegliesse avrei modificato a mio piacimento, lei scelse il rosso.
Allora mi inventai improponibili personalità per gli altri colori e lasciai volutamente quello scelto da lei.
Quando me lo chiese la mia risposta, chi sceglie il rosso è sempre arrapata.
Mi aspettavo un vaffa, invece mi rispose che era vero che aveva sempre voglia ecc.
Da lì passarono un paio di settimane di fuoco virtuale, con lei mi mandava foto e vocali inffocati, anche video porno in cui godeva le cose che le piaceva fare.
Finché una sera dopo che erano giorni che ci stuzzicavamo in tutte le salse le chiesi l'indirizzo che non ne potevo più e dare sfogo ai nostri istinti.
Il caso vuole che abitava a un paio di isolati da casa mia,ma io non lo potevo dire.
Comunque poco dopo le 22 mi presento a casa sua.
Lei beh separata mia coetanea, niente di che, la prima cosa che mi dice che ero diverso dalle foto ,ma va ahaha.
Comunque per un pò ci mettiamo a parlare, mi disse che la mattina si alzava presto, e l'ho tranqillizzata che io me sarei andato prima.
Comunque notte di fuoco, pompini e lecchate di figa ,ditalini io continuavo a venire e anche lei, l'ho riempita dappertutto bocca viso tettone, a un certo punto ci addormentiamo, mi sveglio ancora duro e mi dico ancora non l'ho scopata, mi ero portato un paio di preservativi, prima l'ha voluto nel culo, poi nella figa, aveva proprio gli arretrati ,sgoldono ancora in bocca e anche se ormai era poco stavolta ingoia.
Purtroppo o per fortuna ho deciso di cancellare quel profilo, la paura che mi vedesse in giro era a rischio sgamo vista la vicinanza, anche a dire il vero mai rivista nemmeno in lontananza
tutto bello ma lokdoun non si può leggere :)
 
Un altra tacca che posso aggiungere alle scopate particolari... sempre con questa amante con cui mi sto vedendo da qualche mese. Prendo il lato positivo, perché lei è molto coinvolta e prima o poi potrei arrivare ad avere qualche problema visto che ha perso la testa.... ora nella sua voglia infinita di cazzo ci vediamo quando possibile, o in qualche parcheggio dove sostanzialmente secchia e beve senza ritegno oppure in motel.
L'altro giorno mi ha invitato a casa sua (lei è sposata con figlio) e si è fatta scopare come una gran troia senza alcun ritegno...
 
Io, lei (bisex) la sua amica del cuore (lesbica) e la trans
Sarebbe ora di raccontarla questa esperienza, ormai sono passati anni ed ero alle prime esperienze con i trans.
La mia amica del cuore mi propone un incontro a sorpresa, mi parla della sua amica lesbica che conosco e vorrebbe vederla scopare con un maschio, acconsento.
Un pomeriggio vado a casa sua e trovo loro due femmine e una figura in penombra, si presenta, un trans, bel trans brasiliano che metteva annunci ed è lì solo per noi. Ci sto.
Mani, tette culi, piselli, bocche, scopate con spettatori, io e lei, lei e l’amica lesbica, io e la trans, la trans e lei a cui si aggiunge la lesbica che rifiuta il pisello, io che guardo la lesbica che mi si mete accanto e le sfioro la passera e lei lascia fare, poi la trans che si mette accanto a me e tutti e tre a guardare lei che si masturba poi … ricordo di quel pomeriggio la mia amica del cuore con un cazzo davanti e uno dietro mentre slinguava la passera dell’amica lesbica, ricordo di aver scopato la lesbica che leccava lei mentre la trans scopava me. Ricordo i fiumi di sperma su lei e anche su me da parte della trans che poi ricevette il mio. Ricordo noi stanchi, sudati e pieni di sperma stravaccati sul letto a parlare delle cose del mondo. Ricordo i biglietti verdi che noi tre consegnammo alla trans bella docciata e vestita che doveva andare perché aveva altri appuntamenti e noi restammo nudi sul letto io sfinito e le due ragazze che ricominciavano con le effusioni
 
Sarebbe ora di raccontarla questa esperienza, ormai sono passati anni ed ero alle prime esperienze con i trans.
La mia amica del cuore mi propone un incontro a sorpresa, mi parla della sua amica lesbica che conosco e vorrebbe vederla scopare con un maschio, acconsento.
Un pomeriggio vado a casa sua e trovo loro due femmine e una figura in penombra, si presenta, un trans, bel trans brasiliano che metteva annunci ed è lì solo per noi. Ci sto.
Mani, tette culi, piselli, bocche, scopate con spettatori, io e lei, lei e l’amica lesbica, io e la trans, la trans e lei a cui si aggiunge la lesbica che rifiuta il pisello, io che guardo la lesbica che mi si mete accanto e le sfioro la passera e lei lascia fare, poi la trans che si mette accanto a me e tutti e tre a guardare lei che si masturba poi … ricordo di quel pomeriggio la mia amica del cuore con un cazzo davanti e uno dietro mentre slinguava la passera dell’amica lesbica, ricordo di aver scopato la lesbica che leccava lei mentre la trans scopava me. Ricordo i fiumi di sperma su lei e anche su me da parte della trans che poi ricevette il mio. Ricordo noi stanchi, sudati e pieni di sperma stravaccati sul letto a parlare delle cose del mondo. Ricordo i biglietti verdi che noi tre consegnammo alla trans bella docciata e vestita che doveva andare perché aveva altri appuntamenti e noi restammo nudi sul letto io sfinito e le due ragazze che ricominciavano con le effusioni
Ingegnere lei è un vero stallone
 
Sarebbe ora di raccontarla questa esperienza, ormai sono passati anni ed ero alle prime esperienze con i trans.
La mia amica del cuore mi propone un incontro a sorpresa, mi parla della sua amica lesbica che conosco e vorrebbe vederla scopare con un maschio, acconsento.
Un pomeriggio vado a casa sua e trovo loro due femmine e una figura in penombra, si presenta, un trans, bel trans brasiliano che metteva annunci ed è lì solo per noi. Ci sto.
Mani, tette culi, piselli, bocche, scopate con spettatori, io e lei, lei e l’amica lesbica, io e la trans, la trans e lei a cui si aggiunge la lesbica che rifiuta il pisello, io che guardo la lesbica che mi si mete accanto e le sfioro la passera e lei lascia fare, poi la trans che si mette accanto a me e tutti e tre a guardare lei che si masturba poi … ricordo di quel pomeriggio la mia amica del cuore con un cazzo davanti e uno dietro mentre slinguava la passera dell’amica lesbica, ricordo di aver scopato la lesbica che leccava lei mentre la trans scopava me. Ricordo i fiumi di sperma su lei e anche su me da parte della trans che poi ricevette il mio. Ricordo noi stanchi, sudati e pieni di sperma stravaccati sul letto a parlare delle cose del mondo. Ricordo i biglietti verdi che noi tre consegnammo alla trans bella docciata e vestita che doveva andare perché aveva altri appuntamenti e noi restammo nudi sul letto io sfinito e le due ragazze che ricominciavano con le effusioni
che brava amica che hai!
 
Anni 90, ferie d'agosto. Io ed un mio amico decidemmo di esplorare il Nord Europa, attraverso un viaggio in auto. Raggiungemmo Copenaghen in un paio di tappe e abbastanza distrutti, visto che la mia macchinetta, ormai vecchiotta, non permetteva grandi velocità. Giungemmo all'albergo verso le 19, posammo i bagagli e chiedemmo come raggiungere il centro. Ovviamente l'albergo scelto era abbastanza in periferia e la signora che lo gestiva ci consigliò di prendere il treno, per catapultarci nella notte danese.
Così facemmo e cominciammo ad ammirare le biondone scandinave, alte, belle e molto spogliate nonostante noi avvertissimo un certo frescolino. Dopo la cena continuammo a girare per la zona pedonale sbavando dietro ai vari gruppetti di ragazze.
La stanchezza del viaggio ci tagliò le gambe prima del previsto e verso le 23 decidemmo di rientrare in albergo, per essere più pimpanti la sera successiva.
In treno ci sedemmo vicino ad un gruppo di ragazzi e ragazze, che nella loro lingua scherzavano a voce alta, senza che noi capissimo nulla, quando alla nostra fermata scendemmo e ci incamminammo verso il nostro alloggio.
Il mio amico notò che una delle ragazze era scesa, da sola, è camminava pochi metri dopo di noi tanto che, da italiani idioti in Scandinavia, cominciammo a fare i soliti discorsi da cretini.
Più andavamo avanti, e più lei ci seguiva finché arrivammo alla porta dell'hotel: ci fermammo in cerca della chiave (non c'era il portiere di notte) e la ragazza si fermò accanto a noi. Da sbruffoni e spavaldi ci zittimmo e pronunciammo un banale "Hi!" chiedendole, in inglese, se anche lei fosse di quelle parti. Ci rispose che per la notte non aveva un alloggio, e che sperava che potessimo ospitarla. Il sangue ci andò alla testa, nessuno dei due sapeva cosa fare e soprattutto non sapevamo come entrare in albergo con un'ospite.
Andai io in perlustrazione: attraversai la reception e salii le scale fino al nostro piano senza trovare nessuno.
Tornai di sotto, facendo cenno di via libera, mentre il mio amico aveva iniziato a entrare in confidenza con la tipa.
Trattenendo il respiro facemmo le scale, fiondandoci in camera velocemente: ora eravamo al sicuro, e ora?
Il mio amico, ormai lanciato le chiese se era lì per dormire o se potevamo divertirci insieme: la ragazza, seppur dall'aspetto timido, non mostrò dubbi, dicendoci che lei voleva passare una bella nottata.
Per noi era la prima volta che ci ritrovavamo a fare sesso in 3, e forse un pochino ci vergognavamo ma fummo travolti dall'eccitazione: in un baleno la spogliammo e iniziammo le danze.
Nella foga scappava qualche urletto (lei) o qualche grugnito (noi) e subito ci preoccupavamo di non fare troppo rumore, per evitare che qualcuno venisse a lamentarsi: la nottata scorse via veloce, con lei sempre in mezzo a noi, dando e ricevendo piacere, finché esausti crollamo addormentati.
Alle 9 ci bussò la titolare dell'hotel, per ricordarci che la colazione la servivano fino alle 9.30 e quindi, se l'avessimo voluta, avremmo dovuto sbrigarci.
La ragazza, a cui non avevamo chiesto il nome, era sparita e noi non ci eravamo accorti di niente: fummo presi dal dubbio di esser stati derubati, ma i nostri soldi erano tutti al loro posto ed in camera non mancava nulla.
Per alcuni giorni l'abbiamo cercata per tutta la città, senza avere uno straccio di riferimento, andando alla cieca osservando tutte le ragazze bionde che passeggiavano per il centro. Facemmo appostamenti alla stazione, nella speranza di ritrovarla in attesa di un treno, ma tutto fu inutile.
Ancora oggi, a distanza di 30 anni, tra di noi ricordiamo quella folle notte ed il mistero di quella biondina mai più rivista.
 
Altra storia. Anno 1998, lavoravo per una compagnia internazionale che mi spedì per un mesetto a Stoccolma.
Nel giro del lavoro i locali mi raccontavano un po' di gesta del popolo svedese, le sue manie, le sregolatezze, le trasgressioni.
La cosa più mitologica, per loro, era il traghetto notturno Stoccolma-Helsinki del venerdi sera sul quale i fiumi di alcool permettono le avventure più imprevedibili.
Il rito era il seguente: partenza da Stoccolma il venerdi alle 20, bisboccia notturna, bivacco in giro per Helsinki per tutto il sabato, nuovo imbarco alla sera in direzione della Svezia. Domenica di riposo per recuperare tutte le energie prima di rientrare al lavoro il lunedi mattina.
La cosa mi intrigava: andai al porto e comprai i biglietti di andata e ritorno per il successivo fine settimana.
Alla partenza della nave i passeggeri apparivano calmi e tranquilli, cercando i propri posti distribuiti tra poltrone, cuccette e cabine: io mi ero preso una cuccetta in un dormitorio comune (una ventina di posti letto), visto che pensavo (o forse speravo) di non dormire molto.
Appena usciti dal sistema di canali che dal porto conduceva al mare aperto attorno a me salì una strana agitazione, che sulle prime non capivo, finchè l'altoparlante annunciò in 4 o 5 lingue che il duty free era aperto: il negozio si riempì in un istante e cominciarono le vendite di alcoolici in quantità industriale. Non avevo mai visto acquisti di gin, whisky, vodka così compulsivi: le persone uscivano con bustate di bottiglie e con un sorriso stampato in faccia che lasciava presagire una notte molto particolare.
Io, invece, non ero minimamente interessato all'alcool ma cominciavo a perlustrare le varie parti della nave alla ricerca di qualche pulzella da tampinare. Dopo un paio di giri della nave la situazione era sconvolgente: uomini e donne, di qualunque età, che trangugiavano senza limiti litri di superalcolici: eravamo partiti da circa un'ora e mezza e già i ponti cominciavano ad essere pieni di ubriachi intenti a vomitare fuori dal parapetto.
Per un po' maledii l'idea di essermi imbarcato in simile avventura, visto che l'unico scopo dei presenti era collassarsi e stare male.
Ai ponti superiori era presente una piccola discoteca ed una sala casinò, entrambe poco frequentate e forse ancor più tristi di quanto visto in precedenza: uomini panzuti di mezza età accompagnati da ragazzine visibilmente straniere (prevalentemente asiatiche e dai tratti arabeggianti) intente a spillar loro un po' di soldi in cambio di qualche bacetto o qualche tastata sotto la minigonna.
A mezzanotte mi ero totalmente rotto i coglioni: non sapevo come fare ad arrivare fino alle 8 della mattina successiva, quando saremmo arrivati, ed anche il mio posto nel dormitorio era poco praticabile vista l'alta percentuale di ubriachi che vi soggiornava.
L'unico posto dove poter passare la notte era il bar, dove contavo di trovare un tavolino libero e provare a sbarcare la nottata.
Ordinata una birra, mi sedetti ad un tavolino nascosto dietro ad una colonna, fortunatamente lasciato libero, e volgendo lo sguardo verso il televisore che mandava in loop un canale di notizie in lingua svedese.
Poco dopo, mentre mi stavo quasi addormentando, mi sentii bussare su una spalla: girandomi abbastanza scoglionato mi trovai davanti una stanga bionda, avvolta dentro un trench beige che iniziò a parlarmi in russo. Non capendo niente, le chiesi se parlasse inglese: in pratica stava reclamando il suo posto, dicendomi che era andata in bagno ed io, inconsapevolmente, le avevo rubato il tavolo.
Con un po' di diplomazia provai a dirle che, se voleva, c'era posto per tutti e due, e avremmo potuto accomodarci entrambi.
E così fu.
Togliendosi il trench potei ammirare il suo fisico da modella, con pantaloni attillati che fasciavano un culo stratosferico e due tette nelle quali mi sarei fiondato senza remore. Tuttavia il suo atteggiamento scoraggiava ogni mia avanche, visto che si tuffò subito nella lettura di un libro in cirillico senza degnarmi di alcuna attenzione.
Dopo circa una mezz'ora, mi chiese: "hai fame?" invitandomi a prendere qualcosa al self-service. Ci alzammo digendoci verso il bancone dove servivano hot dog, hamburger e patatine fritte: lei si inserì per prima nella corsia e, nell'abbassarsi a prendere il vassoio, mi strusciò il culo sul pacco (ovviamente in tiro). La sua reazione fu dapprima meravigliata, quasi non se lo aspettasse, e poi le scappò da ridere: le chiesi cosa ridesse, e nel suo inglese limitato mi disse che non credeva di fare quell'effetto su di me. Confermai che l'effetto da lei verificato era reale e motivato, e che lei era una donna molto avvenente.
Il suo volto si illuminò, prendemmo i nostri panini e tornammo al tavolo, dove lei cominciò a fare la gatta morta. Poi cominciò a prendere pezzi di carne ed offrirmeli, per poi provare a mettermeli direttemente in bocca, facendosi leccare le dita.
Fra me e me pensai: "se questa non me la trombo, domani me lo taglio!"
L'atmosfera si riscaldò ulteriormente, in quanto anche io cominciai a metterle le mani addosso, a toccarle cosce e fianchi, fin quando non fu palese che dovevamo trovare un posto più intimo. Io non avevo la cabina, lei nemmeno e non avevo idea come risolverla.
Cominciando a vagare per la nave, fin a quando non trovammo una porticina aperta, dove era riposta la bianchera delle cabine: una stanza piena di sacchi colmi di lenzuola piegate e coperte, che pareva fatta proprio per noi.
Ci chiudemmo dentro e cominciammo a dare fuoco alle polveri: la tipa aveva un fisico bestiale, un culo di marmo e due tette sode che stavano su da sole. Pensavo: "io una così non la tromberò mai più, quindi diamoci dentro". E così fu: la ragazza se la godeva senza alcun limite, guidandomi prima alla scopata e poi facendosi leccare ogni centimetro di pelle, per poi ricambiare.
Credo che venni almeno due o tre volte (bei tempi...) e lei forse ancor di più, finchè cominciammo a sentire rumori di persone nei corridoi, visto che stavamo arrivando ad Helsinki.
Ci ricomponemmo, ma i nostri abiti mostravano i segni (e le macchie) del nostro piacere, mentre intorno a noi una moltitudine di zombie si stava risvegliando dai fumi dell'alcool.
Scendemmo dalla nave e ci indirizzammo verso la palazzina del porto, dove lei prese un taxi per la stazione direzione San Pietroburgo, mentre io adocchiai un comodissimo prato sotto ad un albero enorme, dove aspettai dormendo la nave della sera.
Di lei ricordo il nome (Natalya), l'immagine del meraviglioso culo, ed il piacevole ricordo di un'avventura andata oltre le più rosee aspettative.

P.S. il viaggio di ritorno l'ho fatto di nuovo al bar, dove sono rimasto tutta la notte davanti ad una birra ed un paio di hot dog.
 
Ultima modifica:
Indietro
Alto