Rassegna StamPunter

Nel gran polverone delle sparate dei politici sulla prostituzione, non si è mai capito bene dove si collocasse il M5S, anche perchè mi sembra che il tema prostituzione non fosse nel loro programma alle ultime elezioni politiche.
La sindaca di Roma Raggi ha rilasciato un'intervista a Famiglia Cristiana in cui prende posizione in maniera abbastanza chiara: ci paragona a violentatori e, cosa assai più preoccupante, accenna a un progetto di legge in fase di preparazione.

Nel nuovo regolamento di Polizia abbiamo inserito una norma che colpisce i clienti – ha detto Virginia Raggi a Famiglia Cristiana - su questa scia, con alcunE parlamentari sto predisponendo un progetto di legge che equipara la prostituzione alla violenza sessuale, a uno stupro a pagamento, come accade già nel Nord Europa.

Questo è quello che temevo: se alcune donne, trasversalmente, presentano un progetto di legge contro la prostituzione, il 90% dei parlamentari maschi non avrà il coraggio di fiatare, men che meno votare contro.

Speriamo che le urgenze di natura economica prendano il sopravvento fino a nuove elezioni.
Stranamente, non ho trovato altre notizie in merito e sui profili social della stessa Sindaca non è stato indicato nulla in questione.
 
Forse allora si sarà trattato di una sparata a caso tanto per compiacere il pubblico del settimanale cattolico: ormai, di questi tempi (e molto più che nel passato), la verità dei fatti non ha più la benché minima importanza; l'unica cosa che conta è dire a ciascuno ciò che vuole sentirsi dire, anche qualora ciò comporti contraddirsi un centinaio di volte consecutive a seconda dei differenti interlocutori.

A questo punto, se mai TheBigGun ottenesse un'intervista esclusiva con la Raggi per il nostro sito (non che il nostro sia minimamente interessato a farlo, ovviamente! :lol:) mi aspetterei che quella dichiarasse che la prostituzione è un diritto fondamentale dell'uomo e che si sta lavorando in Parlamento a una legge per riaprire le case chiuse. :sarcastic_hand:
 
Comunque fino a che la Lega era al governo il rischio dell'abominio svedese era scongiurato. Se dovessero fare il governo PD e 5Stelle qualche pericolo lo intravedo, anche se resto dell'idea che non vogliano fare davvero una legge così impopolare (siamo ottimisti!! :preved: )
 
Per non rischiare che il 3D venga chiuso, sarebbe meglio evitare commenti politici.
Ciò che viene riportato da Famiglia Cristiana sulla Raggi è informazione.
Dire che un partito o l'altro siano favorevoli o meno a liberalizzare o criminalizzare la prostituzione, è un commento politico, quindi siamo OT.
(Tra l'altro, non mi sembra che nell'attuale panorama politico italiano vi siano movimenti o partiti più o meno aperti rispetto alla liberalizzazione della prostituzione.
La questione dell'approccio alla prostituzione è trasversale, quindi impossibile da decifrare o definire all'interno della politica italiana...:pardon:)
 
Bé, sì e no. Salvini ha detto e ripetuto svariate volte che è favorevole ad adottare il modello austriaco, e alcuni esponenti del suo partito hanno già presentato proposte di legge per una regolamentazione della prostituzione. Al contrario, alcuni esponenti del PD (in particolare donne di estrazione cattolica) hanno presentato proposte opposte, volte a copiare il modello nordico. E questi sono fatti. Poi non c'è dubbio che ci sono posizioni trasversali in tutti gli schieramenti... Comunque non ho mai fatto politica in vita mia e non intendo certo iniziare adesso, prego gli amministratori di cancellare questo mio intervento se dovesse violare le norme della community
 
Desenzano del Garda, record a luci rosse: c’è una prostituta ogni cento abitanti

http://www.bsnews.it/2018/04/27/desenzano-garda-record-luci-rosse-una-escort-ogni-cento-abitanti

A Desenzano si notano ben cinque sexy shop e diversi locali piccanti: non a caso il Comune gardesano è anche una delle località bresciane con la maggior densità di prostitute
(fa.la.) In rete il video hard di Desenzano, in queste ore, è tra i più cercati del web. E sono migliaia i visitatori che hanno letto l’articolo di BsNews.it. La cosiddetta capitale del Garda, infatti, si conferma uno dei luoghi di trasgressione più frequentati del Benaco e di tutta la provincia di Brescia. Non solo come set “cinematografico”.A Desenzano si contano ben cinque sexy shop e diversi locali piccanti. E il Comune gardesano è anche una delle località bresciane con la maggior densità di prostitute. Basta scorrere i siti di annunci on line per accorgersene. In uno dei portali più noti, infatti, nella sola giornata di venerdì 27 aprile sono stati pubblicati quasi 300 annunci (con prezzi che variano dai 50 ai 200 euro a “prestazione”) che rimandano ad escort o transessuali di “casa” nel comune gardesano: mediamente uno ogni cinque minuti.Certo, molti annunci sono fatti in serie e ripetuti per conquistare posizioni di maggiore visibilità. Ma il dato di fondo rimane: a Desenzano, secondo alcune stime, potrebbero essere più di 200 le prostitute attive (in particolare dall’Est Europa e dall’Asia). Senza contare quelle che praticano la professione più antica del mondo in maniera artigianale oppure, all’aperto, nella zona industriale che porta verso Lonato.Alla luce di questi numeri, il dato è davvero ecclatante: se si tengono per buoni questi dati, contando che il Comune conta oggi circa 28.980, la media sarebbe infatti di oltre una prostituta ogni cento abitanti. Ma va precisato che sono in molte a recarsi sul Garda in trasferta da altre zone del Bresciano e dell’Italia: pendolari del sesso, che evidentemente scelgono di esercitare in uno dei luoghi con la maggiore attrattiva per i clienti.
 
Multa a cliente della prostituta annullata, Brescia fa ricorso

http://www.bsnews.it/2018/07/12/multa-a-cliente-della-prostituta-annullata-brescia-fa-ricorso

L'uomo si era quindi rivolto al giudice di pace, che aveva annullato la sanzione da 500 euro a suo carico. Il tribunale ordinario, poi, aveva confermato la decisione

Il Comune di Brescia non molla la presa. Nei giorni scorsi, infatti, l’avvocatura di Palazzo Loggia ha presentato ricorso in Cassazione contro la duplice sentenza che aveva dato ragione a un 42enne, sorpreso a contrattare prestazioni sessuali con una prostituta nel territorio comunale.L’uomo si era quindi rivolto al giudice di pace, che aveva annullato la sanzione da 500 euro a suo carico. Il tribunale ordinario, poi, aveva confermato la decisione. Una linea – peraltro – confermata da diverse altre sentenze, come quella di un caso simile avvenuto a Mazzano, che hanno definito anticostituzionali le sanzioni ai clienti delle lucciole.Ma la Loggia non ci sta e ha deciso di opporre resistenza in giudizio, sottolineando che il divieto riguarda esclusivamente “la prostituzione esercitata sulle pubbliche vie e cioè su aree demaniali la cui tutela spetta, indiscutibilmente, all’Ente Locale che ne è proprietario”, bollandolo come “un fenomeno lesivo del bene giuridico della sicurezza urbana”. Tesi contro cui il sanzionato – assistito dall’avvocato Gianbattista Bellitti – ha presentato controricorso, sottolineando la discrezionalità delle multe (che scattano a seconda del Comune in cui si trova) e la loro incostituzionalità.A questo va poi aggiunto un altro elemento extra-legem: le sanzioni ai clienti delle prostitute fanno leva soprattutto sul fatto che la maggioranza dei multati non fa ricorso per vergogna o per tutelare la propria vita privata.
 
Questa legge dello stupro a pagamento mi sta troppo bene così se la trans non lo butta a dovere la denuncio e chiedo risarcimento e rimborso del mal tolto ! :preved:


La sindaca di Roma Raggi ha rilasciato un'intervista a Famiglia Cristiana in cui prende posizione in maniera abbastanza chiara: ci paragona a violentatori e, cosa assai più preoccupante, accenna a un progetto di legge in fase di preparazione.

Nel nuovo regolamento di Polizia abbiamo inserito una norma che colpisce i clienti – ha detto Virginia Raggi a Famiglia Cristiana - su questa scia, con alcunE parlamentari sto predisponendo un progetto di legge che equipara la prostituzione alla violenza sessuale, a uno stupro a pagamento, come accade già nel Nord Europa.

Questo è quello che temevo: se alcune donne, trasversalmente, presentano un progetto di legge contro la prostituzione, il 90% dei parlamentari maschi non avrà il coraggio di fiatare, men che meno votare contro.

Speriamo che le urgenze di natura economica prendano il sopravvento fino a nuove elezioni.
 
Chiedo scusa per l'OT, è solo per rispondere alla domanda di @erenn

Tutti possiamo avere una o più fissazioni, degli svaghi, degli hobby che ci rendono mona agli occhi degli altri... :pardon:
Per esempio, ho alcuni amici patiti della bicicletta che la domenica mattina si sfracellano il culo e le palle per fare a gara su chi tra di loro è il più mona... :lol:
(Adesso mi ritroverò tutti gli amanti della bicicletta che sfracelleranno le palle a me...
Non infierite, sto solo scherzando...:preved:)

A volte le fissazioni possono diventare anche malattie, e il gioco è sicuramente una di queste.
Ma se per il tipo in questione il gioco fosse diventato patologico, i soldi rubati li avrebbe spesi tutti nei videogiochi.
Per cui, essendo solo una fissazione o uno svago, ai miei occhi è un mona...:pleasantry:
 
Non vorrei ripetermi ma ho già detto che la questione della prostituzione nel nostro parlamento ha uno schieramento trasversale.
Dire che quel partito o che quella coalizione sia più o meno favorevole è politicamente scorretto.
Oltretutto, fare certi commenti, è come dare delle indicazioni di voto a noi punter, e cioè: se ci sono le elezioni a breve votate contro quei partiti, altrimenti vi trovate con una legge contro la prostituzione.

(Nel 2015, con la vecchia legislatura, in parlamento c'erano ben 12 proposte di legge, provenienti da ogni area politica, che riguardavano la prostituzione. https://www.ilfattoquotidiano.it/20...poste-in-parlamento-tutte-ferme-palo/1440816/ )
 
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