Rassegna StamPunter

bellissima bambola: finalmente l'annuncio su bakeka sarà veritiero!

http://torino.repubblica.it/cronaca...-BH-I0-C4-P2-S1.4-T1#gallery-slider=203657559

"A Torino apre la prima casa di appuntamenti con "sex doll" per uomini e donne
Bambole molto realistiche. Inaugurazione il 3 settembre
di JACOPO RICCA - 08 agosto 2018
Una casa d'appuntamenti, la prima in Italia, dove al posto di donne e uomini in carne e ossa ci sono bambole di alta qualità. Aprirà a Torino il 3 settembre, in un grande appartamento il cui indirizzo è top secret, la prima struttura della LumiDolls, la società catalana che offre intrattenimento ludico-sessuale con realistiche e realistici sex doll. Non si tratta di bambole gonfiabili, ma di manichini snodabili, e resistenti all'acqua, in elastomero termoplastico. Le forme e le dimensioni sono quelle di corpi umani e sul sito internet della società torinese, che ha preso il franchising la gestione per l'Italia, si possono leggere le descrizioni delle diverse bambole che saranno presenti nella struttura. Nomi e caratteristiche differenti per i diversi clienti: “Offriamo una vasta gamma di servizi e ci adattiamo alle esigenze dei nostri clienti in uno spazio ludico-sessuale totalmente sicuro e completamente legale – assicurano i socie della casa d'appuntamenti – Abbiamo tutte le autorizzazioni e stiamo lavorando per ultimare l'appartamento per l'inaugurazione”.

Sul loro sito internet spiegano: “Vogliamo farvi godere della sessualità in un modo completamente diverso, in uno spazio lussuoso, assolutamente riservato e del tutto legale. Nella nostra location di Torino entrerete in un luogo confortevole, di buon gusto, dove riuscirete a realizzare tutte le vostre fantasie fin nei minimi dettagli”. La prima di queste strutture ha aperto a Barcellona, in Spagna, poi è venuta Mosca e da settembre Torino. Nulla a che vedere con la prostituzione, il locale è a disposizione di chiunque, maggiorenne ovviamente, sia interessato a questo tipo di intrattenimento che sta prendendo piede in tutto il mondo: “Qui si potrà venire da soli, con il partner o la partner, ma anche per una serata diversa con gli amici o una festa di addio al celibato o al nubilato - suggeriscono i proprietari – Per noi però è fondamentale garantire la privacy e l'igiene”. Le bambole sono anche in vendita sul sito, con prezzi che vanno dai 700 ai 2mila dollari e con caratteristiche molto diverse tra loro. Una addirittura simula una donna incinta: “Ci adattiamo completamente alle vostre esigenze per garantirvi intensi attimi di piacere con le migliori e i migliori Sexdolls del mondo, come non avreste mai potuto immaginare” si legge nella descrizione sul sito.
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Una casa d'appuntamenti, la prima in Italia, dove al posto di donne e uomini in carne e ossa ci sono bambole di alta qualità. Aprirà a Torino il 3 settembre, ed è la prima struttura della LumiDolls, la società catalana che offre intrattenimento ludico-sessuale con realistiche e realistici sex doll. Non si tratta di bambole gonfiabili, ma di manichini snodabili, e resistenti all'acqua, in elastomero termoplastico. Le forme e le dimensioni sono quelle di corpi umani. Nomi e caratteristiche differenti per i diversi clienti: <Offriamo una vasta gamma di servizi e ci adattiamo alle esigenze dei nostri clienti in uno spazio ludico-sessuale totalmente sicuro e completamente legale>"

Credo comunque che potranno risultare meno surgelate di certe vampire balcaniche
 
Francostars ha scritto:
Mi sembra che la Cassazione abbia già affermato che il delitto d'esercizio di casa di prostituzione viene configurato anche se s'allestisce una di queste, senza alcuna meretrice esercitante in essa!
http://www.altalex.com/documents/altalexpedia/2013/10/28/esercizio-di-casa-di-prostituzione
Inoltre, ricordo che le prostitute ed i clienti dei postriboli possono essere accusati d'agevolazione reale di reato (art. 379 Codice Penale).
Clicca per allargare...

fantastico: un caso di un'astrazione così sublime da risultare inafferrabile! :nea:
 
il RdC arriva sempre un po' dopo gridando allo scoop :-/

https://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/cronaca/prostituzione-1.4083482

Prostituzione a Rimini, biglietti da visita ai clienti. Il trucco per evitare le multe
di MARIO GRADARA
Rimini, 11 agosto 2018 - Rimini Sud torna a lanciare l’allarme lucciole. Nell’ultimo blitz i carabinieri ne hanno identificati una quarantina tra Marebello, Bellariva e Miramare. Il blitz è scattato anche su segnalazione di residenti e operatori turistici. «Passeggiano sui viali anche durante il giorno – spiega l’ex consigliere comunale Bertino Astolfi – persino di mattina, quando si vestono quasi normalmente. Quando passi ti fanno l’occhiolino, e qualcuna ti dà un biglietto da visita invitandoti a raggiungerla nel suo appartamento». Evidentemente sia le prostitute che soprattutto i clienti sono spaventati da maxi-multe e denunce penali. «E’ l’obiettivo che ci siamo dati – commenta Carla Tavella, della polizia municipale – stroncare la prostituzione di strada».
«Il bigliettino da visita con l’indirizzo di casa è comunque un passo avanti – commenta Tonino Donati, presidente del Comitato turistico Bellariva – qualche lucciola e transessuale di meno in strada, dove comunqque restano sempre troppe». «E’ capitato anche a me mentre passeggiavo a a Bellariva – prosegue Astolfi – Una prostituta mi ha messo in mano un biglietto da visita con il suo indirizzo, invitandomi a raggiungerla nel suo appartamento». Un ‘fenomeno’ che si sta diffondendo sempre di più. Un’albergatrice posta una foto sui social, riferita a Bellariva, scattata di mattina. Si vedono profilattici usati, fazzoletti, escrementi. «Questa è la situazione della zona tra viale Regina Margherita angolo con via Parma – tuona –. I trans stanno sul marciapiede fino all’angolo con via Portofino e hanno rapporti per strada, spesso in via Parma, e nel parco di fronte dove c’è una casetta in rovina». La signora chiede l’anonimato: «Non voglio espormi perché abito lì e ho paura a rientrare la sera. Trans e lucciole ‘prendono servizio’ molto presto, mentre i turisti passeggiano. Urlano e utilizzano la strada per il meretricio».
«A Miramare va un po’ meglio degli anni scorsi – attacca il presidente della Pro Loco, Beppe Indino, tra i protagonisti delle celebri partite a briscola di sera sul marciapiede per sloggiare le lucciole dalla zona turistica, qualche anno fa – ma il problema prostitute e transessuali esiste. A Bellariva ci sono molti trans; le donne da Bellariva fino a Rivazzurra, e poi al Marano. Tanti operatori tra i miei 300 associati sono arrabbiati, ricevo molto lamentele. Sia per i traffici serali in mezzo a famiglie di turisti con bambini, che per i ‘ricordini’ che si trovano al mattino tra le macchine». «E’ la solita invasione, una cosa indecente, sembra che aspettino il bus tante sono lucciole e trans sui marciapiede», chiosa Andrea Bellucci, consigliere di Obiettivo civico.
 
Antò, fa caldo...

https://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/cronaca/sesso-al-parco-1.4090268

Sesso al parco in pieno giorno a Rimini davanti ai bambini
I due ‘agivano’ in pieno giorno tra il via vai delle famiglie: arrestati
di ALESSANDRA NANNIPubblicato
Rimini, 15 agosto 2018 - Facevano sesso in pieno giorno davanti ai bambini che giocavano nel parco e alle famiglie che andavano e venivano. Questa volta però il trasessuale brasiliano e il cliente sono finiti dritti in carcere, ammanettati dai carabinieri del Nucleo Radiomobile, con l’accusa di atti osceni in luogo pubblico.

Passino i viali del sesso, l’ormai intera colonizzazione di lungomare e Statale da parte di prostitute e viado. Ma ‘esercitare’ sotto la luce del sole in mezzo alla gente, ha decisamente passato il segno della decenza e della spudoratezza. Ma è quello che è accaduto ieri mattina, al parco Vittime delle Foibe, proprio dietro il grattacielo.

A dare l’allarme è stato un avvocato riminese che era uscito a fare la passeggiata con il cane e si è trovato di fronte alla scena. Una vera e propria performance erotica, quella che stavano mettendo in ‘scena’ il trasessuale e il cliente appassionato. Si comportavano come fossero soli al mondo, mentre la gente girava al largo e chiudeva occhi e orecchie ai bambini che facevano domande imbarazzanti.

I carabinieri sono arrivati sul posto alla velocità della luce, mentre la strana coppia era ancora intenta a farsi gli affari propri sulla panchina. Si sono interrotti solo quando si sono sentiti battere sulla spalla, e a entrambi è preso un colpo, quando si sono trovati di fronte le divise. Mentre il trans, un brasiliano, di 50 anni, è riuscito a mantenere un certa freddezza, pronto ad archiviare il tutto come un incerto del mestiere, il cliente, un fiorentino, di 53 anni, è sbiancato, attaccando a farfugliare scuse in maniera imbarazzante, supplicando di potersela cavare senza troppi danni e giurando sulla sua ‘buona fede’.

Quello che i due non si aspettavano nella Rimini senza frontiere è che il sostituto procuratore, Paolo Gengarelli, disponesse invece l’arresto immediato per entrambi. Una tragedia per il fiorentino, sperando che non avesse lasciato moglie e figli in albergo dicendo che andava a comprare le sigarette. Trans e cliente sono rinchiusi nel carcere di Rimini e giovedì mattina compariranno davanti al giudice.
 
Art. 527 comma secondo del Codice Penale: "Si applica la pena della reclusione da quattro mesi a quattro anni e sei mesi se il fatto è commesso all'interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori e se da ciò deriva il pericolo che essi vi assistano".
 
Stì cazzo di svizzeri, ci copiano a noi napoletani e poi si atteggiano.

P.s.: cercasi su maps via Generale Francesco Sponzillo a Napoli. Poi ditemi se scorgete nulla.
 
Atti osceni in luoghi pubblici colposi (Art. 527 comma terzo Codice Penale) e non dolosi (Art. 527 comma primo Codice Penale) se si viene scoperti nella foresta, anche se a poca distanza dalla strada in pieno giorno. Meno male, altrimenti la sanzione in merito sarebbe stata di € 10.000,00, al posto di € 102,00.
http://www.anconatoday.it/cronaca/sesso-prostituta-campo-vicino-falconara.html
 
http://www.papermag.com/sex-workers-stories-2598415448.html?rebelltitem=3#rebelltitem3

Out of Office: Sex Workers Share Their Stories
Interviews by Shelby Sells / Photography by Marc Harris Miller
24 August
Though sex work may be known as the world's oldest profession, in the U.S. at least, centuries old stigma around the commodification of sex by individual proprietors has remained shrouded in shame and oppression. As sex workers have utilized technology and the online space to their advantage, however, we've seen increased visibility of the truly wide-range of people doing vastly different types of work that all fall under the umbrella of the sex industry. Still, the profession is still rife with misinformation and obstacles to safety. SESTA-FOSTA—a set of laws put into place in April aimed at targeting sex traffickers also limited online avenues for sex workers to find clients, further pushing those who choosing to do sex work of their own volition into the shadows. Sexologist Shelby Sells spoke with seven sex workers — whose specialities include domming, cake-sitting, sugar babying, an online girlfriend experience and more — about how they find their clients, why they got started in the industry, and what would make sex worker better and safer for everyone involved:
Pauli Cakes
Jacket & Skirt: Jeremy Scott, Bra: Agent Provocateur, Necklaces: Pauli Cakes
"I really do feel strongly that we are all born into the society of sex workers. Somebody is going to sexualize you whether you like it or not."
Shelby Sells: Why did you choose sex work as a career? What type of sex work do you practice?
Pauli Cakes: When I was around 15 I was having a rough time at home and needed to make money and get away. I grew up in the Bronx and hung out with older friends who would do this job where a driver would come pick up us and take us to bars in New Jersey. The bars would give us a flat rate, and while we were there we would get paid whenever a guy bought us a drink. I thought it was really fun. I always liked going out and partying. I never analyzed it as sex work even though I would hook up with people or put on a "male fantasy" persona to capitalize off my body.
I never had an open dialogue about sex work, but that was kind of my foot in the door for selling my sexuality and getting paid by clients. After that, I was a go-go dancer and then had sugar daddies in high school. Now when I think about the work that I've done and the work that I do within monetizing my body, my physicality, I really do feel strongly that we are all born into the society of sex workers. Somebody is going to sexualize you whether you like it or not, but whether you want to choose to make money off that is your decision. I've cammed for money, I experimented working in a dungeon for a little bit, and I've been an escort. I feel like I was born a sex worker.
What would the world look like if sex work was legal?
My opinion at this point is that I think sex work should be decriminalized, but I don't think it should be legalized. I don't feel comfortable with the government capitalizing off of my body more than it already does. Sex work is something that allows us to have autonomy — if you are consensually doing it with your own free will. I feel that the government wants to take our autonomy away from us, and by legalizing it they are taking away our decisions to make our prices and live freely. I wish it was decriminalized, because I don't want to see my sisters in jail for living their life and selling their body. I don't want the government to have more control over me then they already do.
What does the sex work community look like?
Visibility is really important. Not all sex workers are cis. Not all sex workers are women. Not all sex workers are conventionally attractive or skinny. Make sure to give visibility to anybody who is doing sex work and not focus on one demographic because that's a common misunderstanding and it puts a lot of peoples lives at danger.
Follow Pauli Cakes on Instagram.
Karmenife
Dress: Eckhaus Latta
"The benefits are, I'm my own boss. I get to make my own career. I get to make my own time. I get to promote myself the way I wish to promote myself."
Shelby Sells: Why did you choose sex work as a career? What type of sex work do you practice?
Karmenife: I am a professional dominatrix. I actually found sex work through an art project that I did. When I was on campus, I was raped my freshman year and I thought it pretty much ruined me. One way that I reclaimed my space for myself is I did an art project where I dress up like a dominatrix and I dommed frat guys in front of the frat house where I was raped. I had never felt so powerful and beautiful, and to feel that in a space where I had been ripped apart was beyond empowering.
I was always interested in dominatrixes. I always thought they were walking goddesses. I just started trying it out for fun until other dommes I met were like, "No, bitch! They need to be paying you! You need to get money!" I've been doing it professionally for about a year now. It's changed me in ways I am so grateful for. I carry that domme energy with me wherever I go. It's going to be with me forever. I'm probably never going to stop.
What have you learned about yourself through being a sex worker?
I have learned that I'm an excellent multitasker. I always knew that I was smart, but now I realize how smart I really am. I learn things pretty quickly. Most importantly, I've learned that absolutely no one or nothing is entitled to my body. I feel like as a black woman in this society I have been fetishized and objectified since I've left the womb. Being able to reclaim my sexuality and my body for myself has been really important through my work, and it's taught me you're not entitled to me or my time and if you want it, you pay for it.
What are some benefits and drawbacks of the sex industry?
I can start with the drawbacks. One thing that really bothers me is how other women will try to shame me for what I do. They try to explain what I do and it's like, you don't like when men explain feminism to you, so why are you explaining what you clearly don't know to me? Why are you trying to control my narrative? By doing that, you're fucking up my livelihood. Also, how can you say that I don't value myself through what I do? I hate when people say that I'm doing this because I'm stupid and that I'm a slut. It always makes me laugh because at the end of the day, we're all sluts because we're all getting fucked by capitalism. I'm just smart enough to collect a check; you're doing it for free, so that's on you.
Another thing is the racism in the industry. I face racism everywhere, but it's definitely alive and well in the industry. The things that I have to deal with don't even come close to the things that dark-skinned dommes do. It's something that we need to talk about and that needs to get fixed. The benefits are, I'm my own boss. I get to make my own career. I get to make my own time. I get to promote myself the way I wish to promote myself. I get to guide other black people through fetish who have never done it before, which is really exciting. The part that I love most is that I'm getting my reparations, one white dad at a time.
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Gillian Skye
Blazer & Top: Danielle Guizio
"A lot of people have a problem with using what they were given to support themselves or make a living, and it's really no one's business."
Shelby Sells: Why did you choose sex work as a career? What type of sex work do you practice?
Gillian Skye: I am a dominatrix. I think I chose that because I'm just a naturally dominant person. It's something that is kind of inherent to me, so why not make money off of that? People use their looks all the time, really, so... I mean it's really all a matter of choice. I feel like a lot of people have a problem with using what they were given to support themselves or make a living, and it's really no one's business.
How did you get started?
I got started being a domme when I was 18. I was on Craigslist looking for a job in general — I think at the time I was working for American Apparel or something. I was like, "This is not what I'm trying to do. I'm not trying to do retail, it's not for me. I'm not trying to be in fashion like that." I wanted to do something where I make money and I'm happy.
How did you harness your dominance? Elaborate.
Truly I feel like it's something that's always been deeply rooted in my personality as an independent person. I always want to do things on my own. It's super, super hard for me to ask for help in terms of anything. I could be putting together a bed, something as simple as that, and I probably won't ask for help. I feel like that bled into a lot of niches in my life. And work is a very important niche.
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AJ
Suit: Linder, Shoes: Thom Browne
"You can really set your own limits to what you're comfortable with, what your own fetishes are, and help people relate to you from there."
Shelby Sells: Why did you choose sex work as a career? What type of sex work do you practice?
AJ Saunders: I started doing sex work when I was in college. I went to an Ivy League school and between rent, tuition, and supplies (I studied fashion design and was immersed in artistic queer communities) it was expensive, so I started out selling my underwear online. I needed extra income and I figured it could be something kind of anonymous I could do. I identify as non-binary, so I've never really identified with my body, and I realized I could start online sex work. It was a huge deal for me to do because I could interact with people and give my body in a way where I wasn't risking anything physically while I was also helping them satisfy their needs.
What are some benefits and drawbacks of the sex industry?
Some benefits are that sex workers can make their own limits and rules for themselves. I know people who do sex work in person. I know people who do sex work on the phone, on cam, via texting, or selling underwear. There's so many different components of sex work that people don't acknowledge. You can really set your own limits to what you're comfortable with, what your own fetishes are, and help people relate to you from there. It's not always about sex.
Who is your clientele? How do you source and foster relationships with them?
I find clientele all different places — Instagram, FetLife, Seeking Arrangements, Kik, Twitter, Tumblr. It's a range of guys who are in college to 70-year-old guys. Predominantly I sell underwear and an online girlfriend sexting companionship experience. It's everything from guys who are just lonely, to guys who just got divorced or broken up with, to guys who are crossdressers and drag queens and trans women. So I really sell to all different types of people and cater to their niche. It's kind of nice because it's still offering the same service but to different people it means different things. The Internet offers so many clientele opportunities because of all the outlets there are for sex work online.
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Michelle Hope
Suit: Linder
"Criminalization in spaces of sex is just reproductive oppression."
Shelby Sells: Why did you choose sex work as a career? What type of sex work do you practice?
Michelle Hope: I think it stemmed from assault — experiencing sexual assault as a teenager and not having the resources to get help or understand that it wasn't my fault. I always had an interest in people like Dr. Ruth and Dr. Drew, but unfortunately they don't look like me. It didn't make me feel like they could understand. There was no one who looked like me who was doing what they were doing. I joined the entertainment industry with information that could empower people that don't have a voice or don't understand sex. That's how I came to be a sexologist and sex educator. I might not provide services to clients or give people a physical experience of me, as I'm not a surrogate. I'm an academic sex worker. I study human sexual behavior for a living and then I write about it and teach. I help people reach the safest, most gratifying sexual experiences they can in the healthiest way possible.
What can we as a society do to support sex workers and eliminate the negative stigmas surrounding sex?
I think the best thing for our society to do to support individuals who choose to do sex work is to recognize that sex work is vastly larger than what it seems. Sex work is a spectrum. Sex education is super important. Everybody's fucking. Everybody loves sex. Beyond that, we're all kind of sex workers because we sell everything with sex. If that's not sex work, then I don't know what is. The definition of sex work is someone who works in the sex industry, and every time you turn on the television you see another commercial that uses sex to sell a product. Maybe we should start looking into self and identifying where we view sex in our work — to get ahead, to get a leg up, to get an opportunity — and when I say sex I don't necessarily mean physical. I mean flirting. I mean how we present ourselves. And the maybe we step back and find ways to educate people around healthier sex practices so they can feel free and open to communicate their wants, needs, and desires and creating pathways to connect them to that.
What would the world look like if sex work was legal?
I think to make anything legal, it comes through regulation. It comes through legislation that protects people in those spaces. It comes with knowing the risks. Just like how alcohol was once illegal, it's now legal and we see the effects both positive and negative. Regulation, not criminalizing people. Criminalization in spaces of sex is just reproductive oppression. The United States has a long history of reproductive oppression and most times it impacts the marginalized communities more than anyone else. Trans women are oftentimes prosecuted more heavily than any individual in the sex work space and are more at risk.
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Lindsay
Blazer & Belt (Worn as a Choker): Alexander Wang, Corset: Savage x Fenty, Glasses: Retrosuperfuture
"Having sex in real-life, it's only brought me more confidence and knowing how I use my body with other people by knowing exactly what I have."
Shelby Sells: Why did you choose sex work as a career? What type of sex work do you practice?
Lindsay Dye: Sex work as a career... I feel like I chose it when I was very young. At 12/13 I started going to strip clubs. I have always idolized strippers and I was looking for a job where I could be a stripper, but with distance from other humans, and that's what webcam modeling offered me. It was like stripping on the internet. That's how I became a webcam model, and through that, became interested in practicing fetishes and fetish work. That's where I am now. People call me a "cake-sitter."
Can you explain what cake-sitting is?
Cake-sitting is part of a fetish that is based on "crushing." In my chat room I've been asked to "sit on" or "crush" many types of objects. I was looking for a balance between something really artistic, pure, and beautiful looking and something that can still be sexy and that you can masturbate to.
What have you learned about yourself by being a sex worker? Do you separate your work self from your personal self?
I know what I look like. I know every angle of my body. I know my face. I know how I'm presenting myself at all times because I spend almost every second of my day on a webcam. Having sex in real-life, it's only brought me more confidence and knowing how I use my body with other people by knowing exactly what I have. I'm always the same person. I don't add or take-away, but there will be things in a relationship... well, honestly I haven't really had any relationships since I've became a full-time sex worker. I think it's something really hard to deal with. It's something that I wait to put on someone, and I say that because I feel like it's a weight for a partner to deal with.
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Radical Pomm
Dress: Eleanor Balfour, Necklace: Linder
"You get what you want and you get it really fast."
Shelby Sells: Who is your clientele? How do you source and foster relationships with them?
Radical Pomm: I source them at the clubs. I look for the table with Dom Perignon and I check-in with the bottle service girls to see what table is spending what amount and then I go after the highest spending table.
What does the sex work community look like?
It depends. For me it's very glamorous — designer bags, first class, never take public transportation. You get what you want and you get it really fast. You're looked at as a fantasy, so you don't really take anything personal. Everything is just about your money. I am a fantasy — the hair, the prettiness, my ethnicity — that is very demanded right now in the sugar baby/escort sex world. The more ethnic you are, the more body, the prettier you are, the more you're desired. We're taking over.
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Photography: Marc Harris Miller
Styling: Ella Cepeda
Hair: Sergio Estrada
Makeup: Caitlin Wooters
Photo Assistants: Marion Aguas & Karly Cronin
Stylist Assistants: Michelle Tennant & Adam van Osdol
Hair Assistant: Rachel Polycarpe
Makeup Assistants: Jeana Pisani, Ashley Victoria, Ivelisse Rosado & Michaela Bosch
 
https://www.ilrestodelcarlino.it/ravenna/cronaca/multa-prostitute-1.4112702

Faenza, 500 euro di multa ai clienti delle prostitute
Niente più sanzioni, invece, per le lucciole. L'assessore Luccaroni: "Colpire la domanda e non l'offerta"
di ANTONIO VECA
Faenza (Ravenna), 29 agosto 2018 - Stretta del Comune per i clienti delle prostitute con multe che passano da 300 a 500 euro e che non saranno più indirizzate alle ‘lucciole’ ma solo ai clienti. Nei giorni scorsi il comitato Faventia aveva inviato una nota per criticare la decisione di modificare l’articolo 28 del Regolamento di polizia urbana. Al centro del dibattito, l’aumento della sanzione per chi viene sorpreso ad adescare le prostitute. Una decisione che, secondo il comitato Faventia, metterebbe a rischio l’incolumità degli operatori di polizia municipale e farebbe crollare il numero dei verbali.
L’assessore con delega alla sicurezza, Andrea Luccaroni, spiega che in realtà la decisione va in senso opposto e che la novità maggiore è un’altra: le sanzioni saranno indirizzate ai clienti e non più alle prostitute che, peraltro, in quel modo venivano messe a rischio di ritorsioni da parte degli sfruttatori.
"A fine luglio abbiamo effettuato alcune modifiche al regolamento dell’Unione – spiega l’assessore –. L’iniziale intento della modifica dell’articolo 28 del Regolamento, approvato oltre un anno fa, erano legate all’applicazione delle norme legate al decreto Daspo Urbano di Minniti; dovevamo dare l’indicazione in quali aree andavano applicate. In sede di modifica ne abbiamo approfittato per alcune messe a punto su alcune questioni. Una di queste era il contrasto al fenomeno della prostituzione, che tanti residenti ci segnalavano essere presente nella primissima periferia delle città e cittadine dell’Unione. Siamo intervenuti in maniera netta in due modi tentando di uscire da una situazione ambigua".
"In buona sostanza – continua l’assessore – l’articolo prima individuava la sanzione sia nei confronti della ‘lucciola’ che del cliente, quindi sanzionavamo la domanda e l’offerta. Abbiamo valutato che colpire amministrativamente la prostituta era un modo vecchio che non ha mai dato risultati e scoraggiato la presenza di ‘lucciole’, abbiamo pensato che sanzionando con il massimo importo i clienti il timore di mettere mano al portafogli possa far calare la domanda e di conseguenza l’offerta, quindi la presenza delle prostitute. Quindi l’articolo modificato sancisce che si colpisce la domanda, quindi il cliente".
"Perché entri in vigore la modifica bisognerà aspettare alcuni giorni – conclude Luccaroni – e prevediamo di mettere in pratica, a breve, una serie di controlli mirati proprio sulle vie della prostituzione per pizzicare i clienti, contando anche sulla doppia pattuglia serale in servizio dopo la firma del Patto sulla sicurezza, documento da noi sottoscritto".
 
Storie di ordinaria tarantineria

https://www.trevisotoday.it/cronaca/montebelluna-sesso-camionista-28-agosto-2018.html

Camionista travestito da donna derubato mentre fa sesso al parco
L'episodio nella notte dello scorso 11 agosto al parco Manin, a Montebelluna. Il ladro ha chiesto denaro per restituire il cellulare alla vittima del furto che è stato sorpreso dai carabinieri mentre stava prelevando al bancomat. Un marocchino di 27 anni denunciato per estorsione
Redazione - 28 agosto 2018 11:23
MONTEBELLUNA Sorprende un connazionale ed un altro uomo, un camionista bellunese di 40 anni, travestito da donna, mentre fanno sesso al parco, nel cuore della notte: approfitta della distrazione dei due e deruba l'autotrasportatore della borsetta con denaro (20 euro) ed il cellulare. Protagonista di questa vicenda, al limite del surreale, un marocchino di 27 anni che è stato denunciato dai carabinieri del nucleo operativo di Montebelluna per furto ed estorsione. L'episodio è avvenuto lo scorso 11 agosto, verso l'una di notte, nei pressi parco Manin. Tramite l’intermediazione del marocchino con il quale aveva avuto il rapporto sessuale, il camionista è riuscito a riavere la borsetta, tranne il cellulare, per il quale il ladro richiedeva la somma di 200 euro. Mentre la vittima con il mediatore, si stavano recando di corsa verso un bancomat per prelevare il denaro, da dare all’estorsore per riavere il telefono, sono stati fermati da una pattuglia dei carabinieri, insospettiti in quanto il camionista era vestito con tacchi a spillo, gonna, una folta parrucca rossa e barba non fatta. Il 40enne ha spiegato ai militari quanto era successo formalizzando la denuncia per furto ed estorsione. Le indagini e i racconti del testimone, hanno portato all’identificazione del responsabile dell'estorsione.
 
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