Continuo a pensare che il parlare continuamente di una data ragazza, diventi una specie di sponsorizzazione involontaria per la ragazza e crei un ingiustificato aumento della domanda…
A riprova di questo, porto come esempio proprio Giulia, ora che non se ne parla più da un paio di settimane noto come sia molto più facile trovarla ed i tempi morti tra un servizio e l’altro si siano allungati…
Dopo questa breve considerazione, vi do resoconto della mia esperienza.
Caricata alle due, scelgo l’opzione da 50 scalini per il suo appartamento.
Giulia e' simpatica, sorridente, (sottolineo questo elemento perché se ci pensate non sono molte a farlo) accattivante, decisamente sensuale e con l’aria da porca, lo capisci subito che lei e' portata, e non solo per quel gonnellino che invoglia, non per il perry a vista e nemmeno per il sandalo da lapperina con zeppa e tacco trasparente. È il suo sguardo!!!
Scendendo dal marciapiede per salire in auto, mettendo male il piede ha crepato il tacco… non vi dico la scena, vederla camminare zoppicando per non poggiar troppo sul tacco leso sembrava proprio una battona di ultima categoria, tipo tigre del ribaltabile.
Solitamente preferisco le ragazze giovani sui 20 anni, e Giulia non rientra certo nella categoria, dice di averne 28 e certamente potrebbero essere per il suo splendido fisico tonico, ma la pelle del viso, tradisce qualche anno in più, manca di quella elasticità tipica di una ventenne.
Ha il viso un pò da cavalla, e anche i denti danno questa impressione… ma fa sangue, fa maiala e ti immagini che con quei denti ti solchi la cappella con un brivido di dolore e piacere.
Mi chiede se siamo stati insieme, perché si ricorda di me, purtroppo e' solo la nostra prima volta, ma le rammento della mancata trombata nella rotonda per via dei puffi.
Giulia dice di essere ucraina (e tanto basta per farmi ingrifare), le chiedo da dove viene, mi risponde dall’Ucraina, si ma da che posto… tentenna e mi dice Kiev.
Non so, a tratti la cadenza e' quella ucraina (che ben conosco), quella cadenza tendente al lamentoso, ben diversa dalla parlata dura delle lituane, alla cantilena delle bulgare o alla parlata rumena che tutti conosciamo, ma in alcune frasi mi e' sembrata sudamericana, mi ha ricordato le uruguaiane incontrate a Reggio Emilia alcuni anni fa.
Arriviamo nell’appartamento, posto all’ultimo piano di uno squallido palazzo, nella zona in cui una volta sorgeva la fabbrica di Goldoni (sarà un caso?).
Lei ancora prima di entrare mi dice che non abita qui, e' solo lo scannatoio… non capisco questa precisazione, ma mi basta un passo oltre l’uscio per realizzare… il suo senso di vergogna…
Se mi avesse portato a scopare in discarica l’avrei preferito…
Mi meraviglio che chi ha recensito prima di me, non ne abbia fatto alcun accenno…
La prossima volta la trombo anch’io nel bagno, visto che e' l’unica stanza pulita.
Una casa può essere povera, d’accordo, ma e' il totale stato di abbandono, disordine e mancanza di pulizia che lascia basiti, visto che e' abitata da altri.
Del letto, dei materassi, del lenzuolo e' meglio tacere, meglio non ripensarci, la stanza e' illuminata da un finto acquario…
Situazione tristissima… ma c’e' lei e tanto conta, e tanto basta!
Nuda a gambe aperte, volgarmente ti invita al daty e dimentichi tutto.
Fresca gustosa, nessuno odore o gusto sgradevole, anzi dopo poco senti con piacere, un gusto dolciastro melenso che ti cola sulle labbra.
Giulia si dedica al fratello, da professionista e come piace a me, mi ingoldona con la bocca e parte con una pompa veramente ben fatta, solo di bocca, niente mani, e' dura tenerle testa, con quel risucchio, quella insalivazione, quei colpetti di lingua in punta, e le discese e le risalite sull’asta…
nel mentre digitalizzo e con grande meraviglia trovo una fighetta bella stretta… dopo tanti anni di attività e dopo una serata di lavoro non me l’aspettavo.
69 non e' un numero, non e' una posizione, e' uno stato di estasi…
Continua con la sua pompa, la mano la usa solo per accarezzarmi i gioielli colmi di piacere inesploso, Giulia oscenamente aperta sulla mia faccia, la lecco, la gusto, la esploro, alterno patatina a culetto, il suo mugolio vero o finto che sia mi eccita.
Mi trattengo cerco di non venire, la voglio ancora, e' presto, devo ancora godere di lei.
Lo vuole, ma io le dico di venirselo a prendere, e parte con uno smorza candela dal ritmo indiavolato, mi dedico alle sue tettine, non grandi, ma belle,
Poi una pecos notevole lei che ti viene incontro, mentre si sgrilletta o ti tocca le palle…
La visione e' notevole ha un gran bel paio di chiappe.
Guardo voglioso rai2, ma lei invece che lasciare….raddoppia… mmmh non stasera.
Per tutta risposta le infilo il pollicione nel buchetto, che lei prende tutto con una smorfia.
Chiedo la mission per poterla guardare, e giocare con le sue tette, rifiuta i miei baci (purtroppo) e' caldo, siamo sudati, i nostri corpi scivolano, lei mi dice che faccio il furbetto e che si e' accorta che mi sono tenuto per non venire…ma non mi fa fretta, lo dice scherzando.
Ribatto che lei e' davvero brava di bocca e che non volevo finire subito, ma che se adesso vuole, io sono pronto, anche perché sono sfinito.
Riparte di bocca, sempre notevole, con un bel piluccamento di mano ai gioielli… finalmente vengo e tanto… lei continua lentamente di lingua, piano piano, fino all’ultima goccia.
Ci rivestiamo, ma vorrei rimanere lì ancora, ad accarezzare quel corpo, ma lo so che non si può, Giulia e' semplicemente meravigliosamente una splendida puttana… per fortuna.
Ma non posso fare a meno che seguirla in bagno per guardarla ancora mentre si lava.
Solo adesso, prima di lasciare la camera mi chiede il regalo.
Al ritorno, si parla di profumi, di scarpe… alle 2 e 40 la devo lasciare….