ROBA DA PUNTER

Nell'abitacolo della tua auto, fermo ad un semaforo.
Nei lunghi pomeriggi invernali, quando il cielo veste di grigio la tua già enorme malinconia.
Nelle stanze piene di gente e vuote d'interesse, d'intelletto, di brillantezza.
La polvere che si posa sui tuoi anni, sugli istinti, sulle possibilità.
Il suono di una canzone, la ricerca del ritornello, uno sguardo oltre il passamano di una scala.
Vento che soffia, troppo caldo per essere febbraio.
La luce dei lampioni che ha cambiato colore.
Lo schermo dello smartphone, che non sarà mai una pagina di diario.
La tua voglia di correre, poi di voltarti, infine di sparire.

"Vivere è morire, perché non abbiamo un giorno in più nella nostra vita senza avere, al contempo, un giorno in meno." (Pessoa)

ROBA DA PUNTER (seduto sullo quello che ne rimane)
Wow, dietro quella corazza inscalfibile si nasconde tanta sensibilità... Miei più sinceri ossequi
 
Andare da una pay per rimming e stelle filanti.
Notare subito l’ottimo feeling. Continuare il social time durante il rimming.
O il rimming durante il social time? Boh…Comunque ottima conversazione.
Ancora social time talmente confidenziale fino ad arrivare alla girlfriend experience durante un bollente face sitting.
Stelle filanti.
 
ROMA, zona Malafede, anno 2006.

In cerca di emozioni forti avevo scelto una super- trans-mistress che prometteva faville.

Parole di marinaio ...

Incontro patetico, ridicolo, misero.

Traspare la mia delusione e rabbia

“Che succede my amor? ” fa lei (un consiglio ai neofiti: quando le trans sudamericane vi chiamano my amor mettete mano alla pistola)

Come fai a “ dire” una delusione in questi casi?

Forse impossibile..

Ed allora scuoto il capo ,sbuffo, allargo le braccia e poi mani sulle tempie come a contenere la rabbia e l'amarezza

Sto per rivestirmi e andar via.

“ ci penso io my amor”

E mo ndo va questa? penso

Si dirige verso uno stendino al centro del soggiorno.

Stacca due mollette infami, neanche di plastica colorate

ma quelle di legno, anni 70, con il metallo arrugginito.

Due paio di calzini penzolano ora sghembi, come trapezisti sulla via del tramonto.

Mi attacca le mollette ai capezzoli come a defibrillarmi il desiderio

lascio fare, in parte ' per lo sconcerto , in parte per vedere l'effetto che fa..

mi trasforma nell'uomo in ammollo ma molto piu scemo

però un delizioso profumo di Coccolino ammorbidente arriva al mio naso

e solo questo vale il prezzo del biglietto....

o forse no

roba da punter
 
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Sono a lavoro e stampo (facendo poi sparire il file) la mia recensione del'ultimo incontro a escort, con Daria (RECENSIONE). Gli e la voglio far leggere a lei quandi ci torno, di persona e non ho la stampante.
Esco dall'ufficio con il foglio piegato, un collega mi vede e cos'e per curiositá. Gli dico che è un segreto di stato. Sorride e mi chiede seriamente cosa sia. Il mio cervello riflette 2 secondi e a istinto rispondo:

"È il mio racconto di un incontro sessuale, di una scopata da urlo con una figa stupenda, scritto come storia erotica da essere pubblicata"

Lui scoppia a ridere. Come dire "si, e io sono il presidente degli Stati Uniti".
Lo conosco il ragazzo, so cosa ha pensato.
Lui invece non mi conosce abbastanza bene da sapere che gli ho detto la veritá. Nemmeno lo immagina.

Ah che bello avere questa vita segreta e poveretti quelli che non possono capire.

Roba da punter
 
Gli e la voglio far leggere a lei quandi ci torno, di persona.

Tre parole: "No: te prego!"

... Si vabbè, la stampi,
così almeno ti eviti quei momenti patetici in cui gliela fai leggere dallo screen del telefonino, con lei che fa la risatina:
"Ma sei tu?"
... violando ogni regola del buon senso e di questo forum che impongono di mantenere il segreto sul Fight Club...
e sputtanandoti per quel gran puttaniere che sei.
Quindi ok. Il forum resta segreto.

... Ma pensaci.
Anche così.
Cui prodest?

Le vuoi dedicare una poesia? Letteratura? Fallo.
Che non sarebbe il caso comunque, se non ti ci vuoi fidanzare.
Ma lascia fuori quel che hai scritto per il forum.
Se davvero devi, fai una cosa per lei.
Scrivila solo per lei.
Che non ce la siamo letti in 2000.

Il giorno che lei dovesse mai leggere la sua rece scritta da te, messa in piazza, qui sul forum, non ci faresti una bella figura.
E se, peggio, dovessi davvero dirle delle tue velleità letterarie in questo consesso, passeresti in pochi secondi dallo status di simpatico cialtrone a quello di ennesimo porco, omologato, cliente, dozzinale corresponsore di conquibus e fruitore di marchette.
Puttaniere omologato. Appunto.

E quel che mi è sempre successo quando sono stato beccato da qualche fidelizzata.
Brutto vedere negli occhi di quella ragazza quando scopre che anche tu, come ogni altro cliente, si è battuto tre quarti degli annunci sul web.

... Ma anche sticazzi.

Del resto, è roba da punter.

____jul
 
Tanti anni fa andasti da una pay italiana.
Una ragazza carina.
Un tantino logorroica, molto presa da se stessa.
Si considerava la donna più bella e più sexy del mondo.
Ti trattò con sufficienza.
A suo dire, aveva decine di clienti che facevano follie per lei: tu eri solo un fortunello che l'aveva trovata libera, ma che non era poi così degno di consegnarle una somma di denaro, per giunta non delle più basse.
Insomma, ti fece capire che ti si concedeva quasi per pietà.
Copulasti con lei in modo abbastanza strambo: faceva una gran scena vocale, si muoveva come una mezza invasata, voleva cambiare posizione ogni dieci secondi.
Finisti non molto soddisfatto.
Ti rivestisti in silenzio.
Silenzio che lei interruppe immediatamente, per dirti che considerava il lavoro di escort come un passaggio, ben pagato ma totalmente inadeguato rispetto alle sue clamorose capacità intellettuali, per tacere di quelle imprenditoriali.
Ti disse che infatti a breve avrebbe smesso di fare la escort: aveva già una nuova occupazione di alto livello che la attendeva in un paese straniero, dove (disse testualmente) alcuni soci intelligenti avevano capito di avere finalmente trovato in lei la persona giusta per fare impresa.
Restasti in silenzio anche quando si spinse a raccontarti alcuni dettagli della nuova impresa alla quale si sarebbe associata: ti pareva un catalogo di fregnacce superficiali basate sul sentito dire.
La sua descrizione dei futuri soci sembrava copiata da quella dei personaggi positivi in una sceneggiatura di Giovanni Veronesi, quando è preso dal suo (finto) furore antisistema .
Tuttavia ritenesti scortese il dichiararlo.
Salutasti e te ne andasti.

Dopo poco, in effetti, l'annuncio della ragazza sparì.

Giorni fa, all'improvviso, ecco la sorpresa: il suo annuncio è ricomparso.

Sì, probabilmente aveva ragione: quei soci intelligenti all'estero avevano finalmente trovato in lei la persona giusta.
La persona che ci mette un bel po' a capire che l'hanno fregata.


ROBA DA PUNTER

 
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Quante volte ho sentito storie simili a questa della gelateria, della SPA (una cosa seria, no pompiniscopare...), l'albergo (si ma non un casino eh!) ma poi...
 
Ritornare da una fidelizzata e dopo la solita inculata ricordarle una vecchia promessa mai riscossa, un cim fuori menù, il primo.
Dopo una lunga venuta in bocca e successiva sua corsa in bagno, proseguire con un piacevole social time intervallato da masticamenti, ruminate di sbobba, singhiozzi e graziose scattarrate nel cestino.
 
Vedere i profili social di donne, professioniste di vari settori tecnici, finanziari, legali.
Rilevarne la chiassosità tra foto di aperitivi, apericena, vacanze, piatti gourmet immortalati prima della consumazione, congressi professionali che paiono costituire un mero sfondo per le di loro sfilate di trucco, di botox, di parrucco, di abiti firmati freschi di outlet.
Notare che molte di codeste donne espongono foto ove indossano bikini ridottissimi, mostrano scosci inguinali, jeans a seconda pelle, reggicalze, autoreggenti: tutto mostrato dalle interessate, mentre risultano intente a scendere da vistose supercar dal proprietario ignoto.
In calce, o a fianco delle immagini, leggere un florilegio di baci, di commenti scatenati ricevuti da amici ed amiche adoranti.

Constatare, annoiato, che tra detti profili e gli annunci ( non solo i profili: proprio gli annunci) di alcune escort non corre ormai più alcuna differenza.

Poi, all'improvviso, accorgersi che una differenza c'è.

Con la quasi totalità delle tipe dei social sai già che scoperesti malissimo: il loro bisogno di mostrarsi fastose corrisponde, troppo spesso, ad una loro mancanza di sagacia.
Pertanto, sai che la precedente cena sarebbe pure un inutile calvario di idiozie, reso ancora più faticoso dall'incertezza dell'invitata a concedersi in un successivo coito.

Con alcune delle escort degli annunci, invece, sai che scoperai senz'altro.
E sai anche che, se le escort sono simpatiche , l'eventuale e successiva cena con loro sarà senz'altro piacevole.

ROBA DA PUNTER​
 
Ascolti un amico sfogare la propria arrabbiatura per la fine della storia con la sua compagna.
Pare siano venuti al pettine i nodi tenuti in disparte durante la relazione: gusti diversi, preferenze opposte, stili di vita contrastanti.
Ricordi che, quando la storia iniziò, tutti vennero colpiti dalla bellezza di lei.
Una ragazza molto, molto carina.
Tutti dicevano fosse dolcissima, gentilissima, affettuosissima.
A te pareva solo una ragazzotta caruccia, in cerca di un gentile ragazzo che se ne prendesse cura.
Per intenderci: non l'avresti contattata come escort, in quanto ti sembrava una di quelle che gabbano il cliente.
Una di quelle escort che dicono di non fare la pecorina perché hanno mal di schiena.

Qualche settimana dopo lo scoppio dell'ammore, venisti invitato con altri nella casa che lui prima abitava da proprietario single: ma che ora era divenuta il nido dei due piccioncini, visto che lei ci si era trasferita.
Venisti a sapere che, dal momento del primo incontro tra i due, al di lei effettivo trasferimento dalla casa dei suoi genitori a quella di lui, era intercorso un tempo che i più benevoli stimavano in circa 48 ore.
Ma scarse.
Proprio scarse scarse.

Entrato nella casa, constatasti che non di mero trasferimento si era trattato, bensì di vera e propria colonizzazione materiale e culturale.
I di lei vestiti occupavano ogni armadio: quelli estivi anche il micro-armadietto all'ingresso, originariamente dedicato ai soprabiti degli ospiti.
La sala era stata invasa da nuovo mobilio etnico: emerse che si trattava di suppellettili che lei aveva imposto ai suoi genitori quando coabitava con loro, e che erano stati evidentemente espulsi dalla precedente abitazione assieme a lei, appena i vegliardi avevano appreso del trasferimento della figliola presso un terzo in buona fede.
Sugli scaffali non c'era spiraglio che non fosse occupato da libri di lei.
Kinsella e Yoshimoto ovunque.
Chatwin in soggiorno.
Naomi Klein in cucina.
Felicia Kingsley perfino in cesso.
I libri di lui - che pure ti risultava buon lettore di Fenoglio e Sciascia - erano spariti.
Chiedere dove fossero finiti era considerato scortese: un convitato ti piazzò una gomitata nel fianco quando osasti mormorare la domanda.

Il rinfresco offerto a te ed agli amici invitati risultò la cosa più immangiabile da te addentata da anni: ricette vegane, poiché lei era una luminare del settore.
Te ne andasti in fretta da quella casa, in pratica scappasti per incontrare sessualmente una escort: certi eventi all'epoca ti facevano quell'effetto, fortissimo, che oggi l'età ha un po' mitigato.

Intanto l'amico parla.
Si sfoga.
Si lamenta pure della cucina vegana, della quale era giunto a diventare un soggiogato divulgatore solidale, e che oggi invece considera: merda, merda e poi ancora merda ( sic).

Lo ascolti in silenzio.
L'amico diventa pesante.
Piagnucola su quanto lui amava lei.
E di come lei fosse diventata pesante.
Di come il rompere fosse divenuto inevitabile.
Il problema pare essere ora il seguente: lei non se ne va di casa.
Lui ha provato con le buone: lei non se ne va.
Resta.
Sta cominciando pure ad accampare diritti.
Forse vuole una buonuscita?
Non ti stupirebbe.
Certe ragazzotte vegane sono sorprendenti.
Iniziano bramando settimanalmente quinoa, finiscono pretendendo immediati bonifici a quattro zeri.

L'amico parla e parla.
Ti viene in mente una forma di aiuto-urto.

Contatti una ditta traslochi che conosci, ti fai fare un preventivo che sottoponi all'amico per uno sgombero di tutto quanto appartiene alla ragazzotta durante la di lei assenza: tempo massimo previsto due ore, deposito in un box temporaneo a carico dell'amico.
Una spesa per lui accettabile.
Indi contatti un fabbro per il cambio chiavi, da eseguire sempre durante l'assenza della vegana: anche questa è una spesa per accettabile per l'amico.

Tu invece offrirai la ciliegina.
Contatterai e pagherai una escort, la farai trovare a casa dell'amico come gesto di vicinanza politica e sociale.
Sarebbe perfetto se la ex tipa vegana giungesse proprio nel mentre a protestare, ed al suono del campanello le aprisse la porta la escort.
Che dovrebbe dirle, con aria seccatissima: "senti scema, vedi di sparire, che qui io e il tuo ex abbiamo da fare, ciao."
Con immediata chiusura della porta, recante una nuova serratura inattaccabile.

Sì: il progetto ti sembra fattibile.
Però l' amico parla e parla, si lamenta e si dispera.

Devi solo trovare il modo di interromperlo.

ROBA DA PUNTER​
 
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