Guarda... prima che ricominci l'ennesima discussione sul tema, rifacciamo il punto: cosa è una pro?
Se prendiamo un qualunque ambito artistico o sportivo è abbastanza facile stabilire che prof. è uno che vive di quello, semi-prof vive di altro (es. insegnamento) ma trae anche guadagno dalle sue attività, e infine no-prof è un appassionato che vive di altro ma considera l’attività artistica/sportiva un suo hobby, anche se non dice di no a un rimborso spese o un emolumento.
Nella mia esperienza di quattro anni in questo mondo ho scoperto che queste tre tipologie si possono ulteriormente declinare.
Prof A: l’ovvio lavoro di prostituta che allarga la sua clientela con siti come SA, MSD ecc. Mai incontrata una, ma viste più d’una online.
Prof B: non lavora, cerca lavoro, è stottopagata ecc. per cui si può definire prof nel senso che senza questo apporto non potrebbe campare. Ma non nel senso che intenda fare di questa parentesi della sua vita il suo futuro.
Prof C: cosiddette sex workers che sia attraverso Of o come stripper, o ragazze immagine e simili capitalizzano sul loro aspetto, ma i veri e propri incontri fisici a pagamento sono comunque saltuari e a loro scelta. Molte non stanno su nessun sito.
Le prof B e C sono quelle che apprezzano il fatto di trovare un sugar daddy che assicuri loro una certa stabilità ed eviti la seccatura di cercare a più riprese psicopatici, irrispettosi, braccini troppo corti, come da racconti letti qui e ampiamente sentiti da me (l’ultimo di cui ho sentito si è inibito e non gli tirava nemmeno).
No-Prof A: hanno un lavoro, ma apprezzano gli extra. Il loro rapporto col sesso è di genuino interesse per l’avventura e la trasgressione. A meno che non si trovino particolarmente bene, più rapporti occasionali possono essere un plus piuttosto che un minus. Sono quelle, qui citate da qualcuno, che danno il massimo la prima volta e sono mediocri la seconda.
No-Prof B: non bellissime, trovano nel fatto di essere pagate la rivalsa verso il fidanzato cornificatore, la scarsa attenzione maschile, sentirsi il brutto anatroccolo. A letto ovviamente scatenate.
No-Prof C: come sopra ma con tendenza a stabilizzarsi su due o tre rapporti che le soddisfano particolarmente. Il fattore economico conta ma alla fine la frequenza compensa il valore in genere più modesto del regalo. Apprezzano anche viaggi e weekend.
No-Prof D (rare): sanno che per raggiungere gli scopi che hanno nella vita un amante-consigliere-tutor è importante e se lo trovano sono ben felici, al punto di lasciar perdere il fidanzato-ragazzino di turno. Anche loro apprezzano viaggi e weekend.
Lascio per ultime le semi-Prof, perchè come in altre arti e mestieri la vita le può anche portare a passare al professionismo (ne ho conosciuta una, che faceva di tutto e di più e poi si è data alla professione e come prevedibible limitava qualunque cosa - c’erano pessime recensioni su questo sito). Oppure lasciano perdere l’introito secondario, avendo trovato sistemazione economico/lavorativa, e nel migliore dei casi (per noi) diventano assolutamente no-prof perchè non riescono a fare a meno di fare le troie. Nella loro testolina il regalo distingue l’avventura dal rapporto con fidanzato, in genere buono e santo, ma pessimo a letto.
Per chiarezza: mi riferisco all’età 18-25, perchè se oltre quell’età non hanno ancora capito cosa fare da grandi hanno evidentemente un problema, che prima o poi viene fuori a nostro danno. E’ solo una supposizione basata su quanto ho letto, perchè non frequento il genere.
Non volevo con questo discutere pregi e difetti dell’una o dell’altra. Una sola cosa è chiara: le tipologie accessibili a chi è impegnato o coniugato si riducono notevolmente. Perciò non mi sorprende leggere di frequente che “però le pay…”.