Tassabile la prostituzione.

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Sebbene controvoglia, mi tocca intervenire di nuovo, perché la norma che le commissioni tributarie richiamano ( tra le tante, si veda la Commissione Tributaria di Roma, n.47 del 23/2/09) è quella dell'art.67 lettera I del dpr 617/86 ( Testo Unico Imposta sui redditi) ove si afferma:

" Sono redditi diversi, se non costituiscono redditi di capitale ovvero se non sono conseguiti nell’esercizio di arti e professioni o di imprese commerciali o da società in nome collettivo e in accomandita semplice, né in relazione alla qualità di lavoratore dipendente:
(….)
l) I redditi derivanti da attività di lavoro" autonomo non esercitate abitualmente o dalla assunzione di obblighi di fare, non fare o permettere”.

In pratica la prostituzione è già considerata tanto dal fisco quanto dalla giustizia ordinaria un'attività da lavoro autonomo assolutamente lecita, sebbene non sia possibile accertarne la costanza o l'abitualità.
Sul come l'eccessiva evasione fiscale possa divenire illecito penale rimando al codice ed alle leggi speciali in materia, ci sono limiti di somma che vanno solo calcolati.
Ecco perché ritengo che lo Stato dovrebbe intervenire con una legge di disciplina, con i controlli (anche sanitari) dovuti ed imposti a chi la vuole esercitare.
Non sarebbe nemmeno difficile, la strada è già ampiamente indicata.
Rassegnato all'idea che Franco fraintenda anche questo messaggio o eccepisca brani di leggi che interpreta a modo suo, dico basta, stavolta mi fermo davvero.
Un saluto.
Lafayette
Non ho fraiteso nulla e soprattutto i parametri da me indicati non sono una mia invenzione.

Ho bisogno di capire;
una prostituta che vuole dichiarare il reddito e di conseguenza pagare le tasse, come deve comportarsi?
Esiste un modo per regolarizzare la posizione col fisco?
Se esiste, in caso di accertamenti, quali sono i criteri che si devono adottare?
Quali accortezze una prostituta deve prendere per non venire un giorno accusata di evasione tale per cui le venga contestato un reato penale? (il limite attuale sono 150mila euro di tributo eluso o non dichiarato, salvo modifiche recenti).
Ho già spiegato il tutto. Riassumendo tale procedura, la prostituta in Italia deve aprire la Partita IVA e rilasciare la ricevuta fiscale ad ogni suo cliente per prestazione, similmente ad ogni altro libero professionista.
 
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Glenda Cherubino

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Legalizzare, ha bisogno di competenze reali, concrete, capaci e di umanità. ha bisogno innazitutto di rendere una realtà vecchia come il mondo tangibile ed accettata, ha bisogno di comprendere anche una preparazione che non è fatta di sola economia,ma anche di educazione. Ha molte sfaccettature che vanno viste anche nell'ambito di chi è fruitore, ma pure di chi la esercita.
 
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tutto giusto tutto condivisibile ma poi si ricadrebbe sempre nel vecchio sistema del tipo sarebbe xxx con fattura o xxx-yyy senza fattura...:((
 
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In tal caso non solo sussiste l'IVA, ma anche la ritenuta d'acconto del 20%.

La ritenuta d'acconto, come dice il nome, è solamente un acconto sull'IRPEF che si dovrà pagare nell'anno successivo, che è a scaglioni, e può arrivare per redditi oltre i 75.000 € al 43%.

Però, come lavoratore autonomo (con partita IVA) bisogna calcolare anche i contributi INPS (obbligatori) che attualmente sono il 27,5% del fatturato.... e dovrebbero salire fino al 32% entro un paio di anni...

Quindi se l'esercente intende mantenere un reddito netto invariato (a parità di numero di prestazioni) dovrebbe almeno raddoppiare la tariffa... :help::shout::fool:
 
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La ritenuta d'acconto, come dice il nome, è solamente un acconto sull'IRPEF che si dovrà pagare nell'anno successivo, che è a scaglioni, e può arrivare per redditi oltre i 75.000 € al 43%.

Però, come lavoratore autonomo (con partita IVA) bisogna calcolare anche i contributi INPS (obbligatori) che attualmente sono il 27,5% del fatturato.... e dovrebbero salire fino al 32% entro un paio di anni...

Quindi se l'esercente intende mantenere un reddito netto invariato (a parità di numero di prestazioni) dovrebbe almeno raddoppiare la tariffa... :help::shout::fool:
Sì, mi sono dimenticato anche l'INPS a gestione separata, il quale dovrebbe essere al 27,5% se si ha versato in un'altra cassa contributi nel medesimo anno di dichiarazione dei redditi od il 30% se non si possiede la suddetta condizione.
 
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tutto giusto tutto condivisibile ma poi si ricadrebbe sempre nel vecchio sistema del tipo sarebbe xxx con fattura o xxx-yyy senza fattura...:((

E questa giusta osservazione mi stimola una domanda.
Qualcuno gentilmente mi spieghi perché per tutti le meretrici sono delle gran puttane che non pagano le tasse e invece pagare lo specialista con un assegno è una bastardata perché in quel modo risulta.
Qualcuno per piacere mi spieghi l'accanimento verso le meretrici e la differenza tra i vari tipi di professionisti perché io da solo non riesco ad arrivarci. Grazie.
 
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Credo che la differenza sia in questi termini:
La pay sò che devo pagare in contanti perchè io non voglio assolutamente che risulti da nessuna parte, e perchè è un servizio un plus che comunque non potrei scaricare.

Pagare il professionista che lavora ed ha partita iva dato che io non posso scaricarlo dato che io son tassato perchè non ho modo di fare nero, perchè ritengo che la prestazione del professionista sia spesso superflua allora se pago io paghi anche tu!

Credo che questi siano i due ragionamenti di fondo
 
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Hawkeye

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E questa giusta osservazione mi stimola una domanda.
Qualcuno gentilmente mi spieghi perché per tutti le meretrici sono delle gran puttane che non pagano le tasse e invece pagare lo specialista con un assegno è una bastardata perché in quel modo risulta.
Qualcuno per piacere mi spieghi l'accanimento verso le meretrici e la differenza tra i vari tipi di professionisti perché io da solo non riesco ad arrivarci. Grazie.

Questa domanda e ovviamente le successive risposte sono OT rispetto all'argomento del thread. Cortesemente, dato che comunque di vere e proprie cazzate ne sono state scritte in abbondanza, cerchiamo di non aumentarne il numero.
 
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immenso

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Titano
Fossi una prostituta, a leggere il topic, mi augurerei la professione non venisse mai legalizzata.
Ma come detto sono state scritte molte cose ...cose fantasiose...
 
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Altra Sentenza della Corte di Cassazione Civile n. 7206 del 2016, che ha giudicato inammissibile un ricorso di una escort contro l'Agenzia delle Entrate. Secondo i supremi giudici, il relativo testo difensivo non ha specificato alcuna normativa sul fatto che la Commissione Tributaria Regionale della Lombardia (Corte di secondo grado in ambito fiscale) abbia giudicato erroneamente il provento da prostituzione tassabile.
 
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