Interessante la distinzione che fa Curioso74 tra "tenore di vita" e "guadagno mensile".
Identificando con il primo la "capacità di spesa" di una persona perchè ha accesso ad una "fonte extra di reddito" (pensione dei genitori, affitti di case di proprietà stipendio del marito, ecc...); mentre il "guadagno mensile" è quanto l'individuo in questione guadagna a seguito del proprio lavoro.
E' chiaro quindi che la "reale capacità di spesa" è la somma del "guadagno mensile" di ciascun individuo e della "fonte extra di reddito".
Detto questo direi che l'andamento del risultato del sondaggio, al limite, può essere interessante dal punto di vista della "capacità di spesa", ma anche del "valore" che i punter attribuiscono a questo hobby.
Insomma anche se non ho problemi economici non è detto, come ho letto, che io non mi ponga un limite di spesa (che è il tema del 3d).
Ponersi dei limiti per un'attività mi pare che fin qui abbia due ragioni:
1. dei limiti oggettivi
2. dei limiti soggettivi
I limiti "
oggettivi" che stanno emergendo sono principalmente economici legati alla capacità di spesa.
I limiti "
soggettivi" mi pare siano di tipo "morale/etico", ho letto qualcosa del tipo: "non mi pare giusto spendere più di xxx/mese, mi sentirei "figadipendente"; opure "ho speso più di yyyy/mese" e devo mettermi a dieta.
Quest utlimo parallelismo è interessante: puttane come cibo del.... "anima"...
Insomma anche se ti mangi un dolce che ti piace tantissimo, prima o poi, devi dire "basta"...
...non conta quanto sia buono...
...non conta quanto tu ne abbia davanti...
Ma per non diventare "bulimico" o "dipendente" o semplicemente "un ciccione megagalattico" è bene fissare un "tetto" e dire fin qui, non di più!!
O NO? :D