@ _cinoi_: per semplificare le cose, io mi sono focalizzato sulla catena logistica, che è essenziale per portare il "prodotto" dai "campi" alla "tavola" del consumatore (basti vedere il ritorno in pompa magna delle rumene, per le difficoltà a importare le albanesi nella fase Covid), ma sarebbe altrettanto importante esaminare se sia accaduto qualcosa alle reti criminali di scouting in Nigeria e di distribuzione qui in Italia.
Quanto citato da Xeo86, riguardo ai riti stregoneschi con cui le ragazze venivano soggiogate psicologicamente, potrebbe essere una parte importante della spiegazione, ma se la ragazza (magari spedita a prostituirsi dalla sua stessa famiglia) ha un debito di 20-30k verso un'organizzazione criminale e i suoi parenti al paesello sono esposti a possibili ritorsioni, immagino che la girl cercherà comunque di rimborsare quanto le è stato anticipato, a prescindere da eventuali riti voodoo.
Penso quindi che, da un lato, sia mancato l'afflusso di forze nuove e che, dall'altro, chi era qui da un po' di anni sia riuscita nel frattempo a onorare debito e interessi da usura.
Questa paginetta web di uno studio legale che si occupa di tratta spiega secondo me abbastanza bene tutti i passaggi, dal reclutamento, al costo del viaggio, al transito attraverso la Libia, sino allo sfruttamento finale:
L’ONU ha stimato che le vittime a livello globale di tratta di persone siano quasi tre milioni, per lo più donne e bambini.
www.liviapassalacqua.com
Riguardo ai flussi di migranti, ricorderai che anche gli anni 2000 erano stati caratterizzati da un forte afflusso dalla Libia (o per lo meno questa era la percezione creata dai media) e che c'era stata una drastica riduzione solo a seguito dell'accordo Berlusconi/Gheddafi del 2008, vanificato poi dall'attacco francese nel 2011.
01/09/2008 - «Finiscono 40 anni di malintesi. Meno clandestini sulle nostre coste e più petrolio». Scambi di doni fra i leader «Finiscono 40 anni di malintesi. Meno clandestini sulle nostre coste e più petrolio». Scambi di doni fra i leader
www.corriere.it
Per il mio personale punto di vista, non può che essere un bene il fatto che sia inaridito un canale di reclutamento e distribuzione che era palesemente basato sullo sfruttamento.