Re: MILANO, GLI AMICI DELLA CIRCONVALLAZIONE
Bentrovati stimati colleghi,
quella sera mi sono detto, diamo un'altra chance alle infermierine, vediamo se mi fanno cambiare idea, dopo un periodo di assenza giustificata ( lavoro ma soprattutto eccesso di materia prima ) rieccomi. Vediamo se c'è qualcosa di nuovo, tope vecchie e tope nuove. Pensavo ad un rientro morbido, magari tra le mozzarelle di Maricica di Lentate. Transitando sulla cara vecchia statale dei giovi, che ritrovo lì sempre pronta, non vedo nè l'auto nè Mari, forse per fortuna, dato che più avanti incontro un vero fenomeno della natura, Miki, non credevo ai miei occhi, davvero una ragazza splendida, e poi ho compreso, veniva dritta dritta dai locali di pole dance. Viso straordinario ( ovviamente per i miei gusti ) e corpo magnifico. Si instaura da subito un buon rapporto, e giunti sul luogo, ci accomodiamo sul sedile posteriore, dopo un pò di chiacchiericcio lei si apre ( evidentemente ho suonato le corde giuste ) ed ecco che come al solito ci casco, e mi scordo che ho davanti una infermierina, e non una civile. Parliamo a lungo in maniera profonda, carezze, e parte il limone di brutto. Limonare duro ! Ma poi si torna alla realtà, le ficco nella borsetta la quota delle azioni, e le consegno nelle mani il cadeau che avevo comprato per Maricica. Lei si commuove e nelle settimane successive mi telefona e mi scrive spesso. Giuro sull'onnipotente che se non fosse stata una escort rumena me la sarei portata dal Boeucc a Milano a cena e poi al Principe di Savoia, è un vero peccato che una ragazza così attraente sia finita in strada. Comunque la serata non finisce lì perchè la splendida mi aveva fatto impazzire e avevo il marmo nei pantaloni. Mi viene in mente di una segnalazione di un collega, una tettona vicino alla rotonda di Rho sul sempione. Faccio avanti e indietro diverse volte ma niente, il nulla. Ed è allora che mi ricordo della Velba di Aiazzone, vicino Trezzano. Mi reco da quelle parti senza aspettarmi di certo la sua presenza ( le rece erano datate e non sapevo se la fascia oraria era corretta ) fatto stà che la trovo lì ad attendermi. Non ricordavo nè nome nè altro, e così tento di capire, ma il giubbotto sembrava comprimere roba seria, doveva essere lei. Beccata, ci accomodiamo sul sedile posteriore e lei sfodera le sue armi ( davvero ingombranti, assolutamente divine ) io molto "coinvolto" e lei tiene una lunga conferenza sulle mie "generose dimensioni", cosa che mi eccita davvero, questa volta è lei che suona le ( mie ) corde giuste. Veramente eccitante il tutto, ma non mi ha fatto tornare la "voglia di escort", prae : il tempo, ergo : non so se tornerò presto of the street. Troppo abituato con le civili al vero godimento, al farlo una notte intera, ai "complementi d'arredo" di una conquista, a tutto quello che ruota attorno al corteggiamento, il profumo, il glam, la soddisfazione, il batticuore.
Vi abbraccio colleghi, a presto !
