translove hai ragione. Il discorso Trans è tabù un po' per tutti.
Ma non è solo il discorso Trans, ci sono tanti altri aspetti della vita sessuale che non sono facilmente spendibili in pubblico.
Prova a parlare di film porno in maniera sensata, cioè parlando della qualità degli attori, delle posizioni, dei generi, delle sensazioni. Trovi un muro di perbenismo che ti fa pensare di essere l'unico fruitore di quel materiale.
Quando ero giovane consideravo questo perbenismo di facciata un modo ipocrita, falso e negativo di vivere se stessi. Lo ritenevo una menzogna, una volersi dare una rispettabilità di facciata. A quest'ora non trovo un modo più forte per esprimere il concetto, ma penso che sia chiaro.
Poi, crescendo, lo stesso argomento ha assunto un significato diverso.
Il nascondersi difronte al mondo, il darsi una facciata di perbenismo, è il massimo della libertà che ci si può concedere.
C'è una cosa a cui non possiamo mai sottrarci: il giudizio degli altri.
In alcuni casi il giudizio degli altri non ci tocca. Chissenefrega cosa pensa di me il commesso del centro commerciale. Io compro, vado alla cassa e tutto fila liscio.
Diversamente accade se il giudizio di qualcuno può condizionare la mia carriera a 40 50 anni, oppure la posizione sociale che mi sono guadagnato con fatica e nel tempo.
Ricorda Basilio ne Il Barbiere di Siviglia: "la calunnia è un venticello ... ecc. ecc.". Basta che i tuoi racconti non piacciano alla persona sbagliata (e degustibus funziona sia in positivo che in negativo) che piano piano la calunnia intorno a te cresce fino a sovrastare i fatti reali. A quel punto non è facile ricostruirsi un'immagine, soprattutto in alcuni ambienti dove si va a caccia di "scuse" per sputtanare gli altri.
Ed allora quel perbenismo di facciata, quell'allontanarsi difronte a certi argomenti, diventa uno scudo per fare in privato esattamente come ci pare e sottrarci al giudizio degli altri senza possibilità di errore.
Poi le proprie passioni ognuno se le coltiva nel proprio club di "uguali", come accade qui.
Ti faccio un parallelo.
Pensa ad un club di appassionati di cucina di cacciaggione. Se raccontassi ad una platea ampia come prepari (dallo spiumamento alla macellazione alla cottura) un faggiano ti troveresti sicuramente l'animalista o il vegetariano che ti metterebbe una croce sopra e inizierebbe sicuramente a parlare male di te.
Ed allora perché rischiare?
In pubblico dici un centesimo del reale, poi con gli amici appassionati parli anche di come posizionare nel modo migliore la bestia per aprirgli il ventre senza rovinare ecc. ecc.
Per cui i Tabù a volte sono discriminatori.
A volte, però, sono lo scudo che ti permettono di sottrarti al giudizio degli altri

Ma non è solo il discorso Trans, ci sono tanti altri aspetti della vita sessuale che non sono facilmente spendibili in pubblico.
Prova a parlare di film porno in maniera sensata, cioè parlando della qualità degli attori, delle posizioni, dei generi, delle sensazioni. Trovi un muro di perbenismo che ti fa pensare di essere l'unico fruitore di quel materiale.
Quando ero giovane consideravo questo perbenismo di facciata un modo ipocrita, falso e negativo di vivere se stessi. Lo ritenevo una menzogna, una volersi dare una rispettabilità di facciata. A quest'ora non trovo un modo più forte per esprimere il concetto, ma penso che sia chiaro.
Poi, crescendo, lo stesso argomento ha assunto un significato diverso.
Il nascondersi difronte al mondo, il darsi una facciata di perbenismo, è il massimo della libertà che ci si può concedere.
C'è una cosa a cui non possiamo mai sottrarci: il giudizio degli altri.
In alcuni casi il giudizio degli altri non ci tocca. Chissenefrega cosa pensa di me il commesso del centro commerciale. Io compro, vado alla cassa e tutto fila liscio.
Diversamente accade se il giudizio di qualcuno può condizionare la mia carriera a 40 50 anni, oppure la posizione sociale che mi sono guadagnato con fatica e nel tempo.
Ricorda Basilio ne Il Barbiere di Siviglia: "la calunnia è un venticello ... ecc. ecc.". Basta che i tuoi racconti non piacciano alla persona sbagliata (e degustibus funziona sia in positivo che in negativo) che piano piano la calunnia intorno a te cresce fino a sovrastare i fatti reali. A quel punto non è facile ricostruirsi un'immagine, soprattutto in alcuni ambienti dove si va a caccia di "scuse" per sputtanare gli altri.
Ed allora quel perbenismo di facciata, quell'allontanarsi difronte a certi argomenti, diventa uno scudo per fare in privato esattamente come ci pare e sottrarci al giudizio degli altri senza possibilità di errore.
Poi le proprie passioni ognuno se le coltiva nel proprio club di "uguali", come accade qui.
Ti faccio un parallelo.
Pensa ad un club di appassionati di cucina di cacciaggione. Se raccontassi ad una platea ampia come prepari (dallo spiumamento alla macellazione alla cottura) un faggiano ti troveresti sicuramente l'animalista o il vegetariano che ti metterebbe una croce sopra e inizierebbe sicuramente a parlare male di te.
Ed allora perché rischiare?
In pubblico dici un centesimo del reale, poi con gli amici appassionati parli anche di come posizionare nel modo migliore la bestia per aprirgli il ventre senza rovinare ecc. ecc.
Per cui i Tabù a volte sono discriminatori.
A volte, però, sono lo scudo che ti permettono di sottrarti al giudizio degli altri
