Re: [INFO] OTR TRANS A ROMA
assolutamente si. Almeno nella visione del Comune. La Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità della disposizione legislativa che costituiva una dei presupposti delle ordinanze sindacali (anti alcol, anti prostituzione, anti accattoni ecc.) per violazione di talune disposizioni costituzionali, soffermandosi sul profilo della riserva di legge in tema di provvedimenti d'urgenza dei sindaci e sul modo in cui tale requisito era stato intepretato concretamente nella stesura dell'art.54 IV comma del TUEL (testo unico delle norme in materia di enti locali) come novellato dalla legge 125/2008. Cade quindi la riscrittura di quella norma del TUEL e rivive la norma precedente, ai Comuni basta reiterare l'ordinanza (che comunque è a scadenza per sua natura) modificando i presupposti normativi ossia rimuovendo ogni riferimento alla novella legislativa espunta dalla Consulta. Sta poi al cittadino sanzionato far ricorso contro il provvedimento sanzionatorio e sperare che il giudice di merito acconsenta a sollevare questione di legittimità costituzionale sulla base della vecchia norma ora di nuovo in vigore, ritenendo detta questione dotata di un qualche fondamento e rilevante per il giudizio di merito.
bimbuzzo ha scritto:menthor scusa,
quindi a tuo sapere l'ordinanza è in vigore tutt'ora?
assolutamente si. Almeno nella visione del Comune. La Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità della disposizione legislativa che costituiva una dei presupposti delle ordinanze sindacali (anti alcol, anti prostituzione, anti accattoni ecc.) per violazione di talune disposizioni costituzionali, soffermandosi sul profilo della riserva di legge in tema di provvedimenti d'urgenza dei sindaci e sul modo in cui tale requisito era stato intepretato concretamente nella stesura dell'art.54 IV comma del TUEL (testo unico delle norme in materia di enti locali) come novellato dalla legge 125/2008. Cade quindi la riscrittura di quella norma del TUEL e rivive la norma precedente, ai Comuni basta reiterare l'ordinanza (che comunque è a scadenza per sua natura) modificando i presupposti normativi ossia rimuovendo ogni riferimento alla novella legislativa espunta dalla Consulta. Sta poi al cittadino sanzionato far ricorso contro il provvedimento sanzionatorio e sperare che il giudice di merito acconsenta a sollevare questione di legittimità costituzionale sulla base della vecchia norma ora di nuovo in vigore, ritenendo detta questione dotata di un qualche fondamento e rilevante per il giudizio di merito.