Facciamo così: una persona, salvo casi particolari (che poi anche in quel caso non sarebbe quasi da considerare) nasce sano, almeno per quanto riguarda le mst.
Se si ammala, quando arriva ad ammalarsi, è perché un altro lo contagia, nella peggiore delle ipotesi, quando inizia la propria vita sessuale. Ora, quest’ultimo può essere anche un suo coetaneo che da poco ha iniziato a sua voltala propria vita sessuale ma, anche questo, ricostruendo ipoteticamente la catena dei contagi, anche “storicamente”, deve esserlo stato da una persona più vecchia, per non dire adulta, di lui.
Questo per dire che una semplice logica consecuenziale deve far arrivare alla conclusione che, se in una popolazione giovanile iniziano ad aumentare delle malattie infettive, per forza di cosa devono arrivare invece da una popolazione più vecchia e quindi le due popolazioni non sono impermeabili l’una all’altra. Di conseguenza non si può neanche affermare che il problema sia unicamente appannaggio di solo una delle due popolazioni e che le cause vadano unicamente ricercate e affidate ad una sola.