Per me sono validi, l'unica accortezza è usarli seguendo il foglietto illustrativo, ovvio che non vanno fatti subito dopo l'esposizione, hanno un periodo finestra.Ma cosa ne pensate di test domestici? Ho visto che c’è per clamidia gonorrea sifilide e anche hiv.
Da letteratura è il rapporto più rischioso in assoluto per percentuali di contagio, soprattutto quello passivo non protetto.Rapporto anale da passivo è molto pericoloso? Meglio evitare oppure i rischi si abbassano con precauzioni?
Questo non è del tutto corretto.Ovviamente se non si usa la protezione altrimenti se si usa il preservativo correttamente qualsiasi rapporto non è a rischio per determinate malattie come ad esempio hiv
Non per contraddirti, anzi se hai fonti migliori delle mie, riportale pure, ma io ho letto questo:No, prudenza, se il profilattico invece è indossato correttamente dall’inizio delle penetrazioni e non si rompe, invece il rischio è veramente zero per: hiv, gonorrea, clamidia, altre uretriti ed epatiti.
Rimangono solo fuori sifilide, herpes e papillomi ma limitatamente alle zone non coperte dal profilattico.
Nessun virus o battere puó superare la barriera costituita dall’involucro del profilattico finchè questo non si rompe.
Non lo so. Per HIV so per certo che hanno una attendibilità identica al prelievo ospedaliero. Per le altre malattie non so. Sicuramente i bugiardini allegati sono attendibili. Consiglio comunque di rivolgersi agli ambulatori ASL che fanno screening, almeno uno per provincia c’è. Gratis, anonimi, senza burocrazia, nemmeno il nome e sopratutto meglio non essere soli.Ma cosa ne pensate di test domestici? Ho visto che c’è per clamidia gonorrea sifilide e anche hiv.
Sei un medico?Non per contraddirti, anzi se hai fonti migliori delle mie, riportale pure, ma io ho letto questo:
Evidenze scientifiche sull'efficacia del preservativo:
- Studio di Weller e Davis (2002): Questa ricerca ha analizzato l'efficacia del preservativo nella riduzione della trasmissione eterosessuale dell'HIV, indicando un'efficacia del 96% con un uso "perfetto" (cioè quando utilizzato sempre e nel modo corretto).
- Analisi del CDC (2018): Una meta-analisi dei Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie degli Stati Uniti ha stimato che l'uso coerente del preservativo riduce il rischio di trasmissione dell'HIV di circa il 91% durante il sesso anale ricettivo tra uomini.
- Dati del Ministero della Salute Italiano: Il Ministero sottolinea che l'uso corretto del preservativo riduce significativamente il rischio di infezione durante ogni tipo di rapporto sessuale ed è l'unica reale barriera per difendersi dall'HIV.
Non per contraddirti, anzi se hai fonti migliori delle mie, riportale pure, ma io ho letto questo:
Evidenze scientifiche sull'efficacia del preservativo:
- Studio di Weller e Davis (2002): Questa ricerca ha analizzato l'efficacia del preservativo nella riduzione della trasmissione eterosessuale dell'HIV, indicando un'efficacia del 96% con un uso "perfetto" (cioè quando utilizzato sempre e nel modo corretto).
- Analisi del CDC (2018): Una meta-analisi dei Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie degli Stati Uniti ha stimato che l'uso coerente del preservativo riduce il rischio di trasmissione dell'HIV di circa il 91% durante il sesso anale ricettivo tra uomini.
- Dati del Ministero della Salute Italiano: Il Ministero sottolinea che l'uso corretto del preservativo riduce significativamente il rischio di infezione durante ogni tipo di rapporto sessuale ed è l'unica reale barriera per difendersi dall'HIV.
Ti sbagli. Il rischio “zero” non esiste.Non sono un medico ma non serve esserlo e neanche avere altre fonti eccetto quelle che hai già postato, basta non essere analfabeta funzionale.
La risposta è già scritta nei testi che hai riportato, basta avere la comprensione basilare del testo scritto, più forse qualche fondamento scientifico che già la scuola media sarebbe in grado di dare.
Se leggi, infatti, si parla di uso tipico, consistente o addirittura perfetto del profilattico. Questo vuol semplicemente dire, in parole povere, quello che avevo già scritto nel mio precedente post: indossarlo semplicemente e in modo corretto (ossia senza stirarlo mentre lo si srotola sul pene o “pungerlo” con oggetti appuntiti, tra cui anche unghie. Questo perché, vedrai subito nel resto della spiegazione, aumenta il rischio di rotture) prima di qualsiasi penetrazione.
Ma l’utilizzo tipico o anche perfetto, non esclude il rischio residuo di rotture. Ed è da lì che vengono quelle percentuali non al 100% che hai riportato.
Ma se un profilattico non si rompe, la protezione (per essere pignoli, per le aeree, la cute e le mucose che ricopre. Per quelle che non ricopre ovviamente no) è totale e il rischio zero.
O vuoi ancora credere alla bufala dei patogeni che attraversano le porosità del materiale? (Che sia il lattice che il poliuretano di porosità non ne hanno, perché entrambi i materiali sono privi di soluzioni di continuità).
Grande luminare del Careggi così si fa e leccate le sorche se no pugnette@smith lascia perdere...è inutile, dammi retta.
giusto per stabilizzare inutili virgole e puntini: non c'è possibilità di Fick/Darcy per le molecole di alto peso molecolare del mondo biochimico, dove l'organizzazione di legame del polimero costituisce una barriera fisica anche in microscala ma... resta la permeabilità ad aeriformi di più ridotto raggio atomico (ad esempio le classiche molecole biatomiche dei componenti dell'aria o dell'umile vapor d'acqua).[...] O vuoi ancora credere alla bufala dei patogeni che attraversano le porosità del materiale? (Che sia il lattice che il poliuretano di porosità non ne hanno, perché entrambi i materiali sono privi di soluzioni di continuità).
Ti sbagli. Il rischio “zero” non esiste.
Mi sembrava di aver scritto in maniera comprensibile: non esiste il rischio zero in assoluto. La statistica non prende in considerazione il caso singolo. Non esiste alcun lavoro scientifico che attesti la certezza di non contrarre la gonorrea mediante l’uso del profilattico. Il gonococco si localizza anche nel cavo orale, nel faringe e nella mucosa anale.Quindi mi stai dicendo che se, facciamo un esempio quasi didattico, io ho un rapporto penetrativo con un partner magari unicamente infetto da gonorrea, ma ho indossato il profilattico da ben prima che iniziassi la penetrazione e me lo sono tolto appena che l’ho finita, stando anche ben attento a non mettere in contatto le mie mucose con i fluidi presenti sull’esterno del profilattico, infine questi non si è rotto, limitatamente a questo singolo episodio come descritto, mantengo comunque un rischio residuo e nei giorni successivi al rapporto potrei risultare contagiato dalla gonorrea?
Caro Smith, sedicente è un aggettivo che potresti usare per te stesso, dal momento che non hai titoli specifici. Ho doppia specialità, che comprende anche la diagnosi e la cura delle IST. Per quanto mi concerne puoi farti curare da chi preferisci. Le risposte chiare e dettagliate si danno nelle sedi opportune dopo aver valutato il paziente.Anche a me sembrava di essere stato chiaro e nonostante io abbia fiducia nella scienza, nei medici e nella medicina, mai mi farei curare da sedicenti professionisti come te.
Per curiosità, quale sarebbe la tua specializzazione?
PS mi farei invece certamente curare da persone che forniscono questo tipo di, chiare, risposte Archivio quesiti - Help AIDS
Qua siamo ai livelli di psicosi da metà anni 80 dove si pensava che potesse venire trasmesso con baci, il sudore o le zanzare...Ti sbagli. Il rischio “zero” non esiste.