Umbri, a raccolta!

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hyde73

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auguro a tutti gli umbri di questo forum un sereno 2013 !!!
 
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CarloDircel

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L'arte del massaggio

Questo post, a parte l’oggettivo contenuto, fa da premessa ad una recensione che troverete a stretto giro nella sezione apposita.

Per chiarire : quella appresso è la prima parte, la parte positiva, di una mia serata.

E’ possibile che alcuni colleghi lettori si annoieranno di tutte le mie chiacchiere qui a seguire, prima che io pervenga al fin della licenza, ovvero prima del dunque.

Tuttavia, io credo che gli interventi sul forum, soprattutto a recensire, abbiano due scopi. Uno è quello di consentire uno scambio di informazioni corretto ed onesto (sottolineo entrambi gli aggettivi) tra persone che condividono delle abitudini, al mondo discusse e discutibili quanto si vuole, ma diffusissime, e al bando l’ipocrisia. Condivisione. Quella possibilità che ci manca, perché appunto la diffusa ipocrisia ci impedisce di presentarci alla luce del sole l’un l’altro, ma non può sopprimere l’umanissimo bisogno di socialità e fratellanza, posto che tra l’altro scambiare informazioni può aiutare altri a trascorrere istanti felici o meno infelici, ad evitare delusioni, a spendere avvedutamente il denaro.

E poi, volete mettere la bellezza della varietà soggettiva dei pareri e dei gusti?

Il secondo scopo delle rece, a mio avviso, è quello di fare un po’ di cinema. In 3d.

Il recensore vi deve portare con sé. Farvi credere che c’eravate anche voi. Che avreste potuto avere delle emozioni, delle rabbie, che avreste fatto meglio di chi scrive.
Un cinema onesto e corretto, ci mancherebbe. Senza invenzioni. Senza inesistenti mirabilie. Non siamo qui per le vanterie del fanfarone. Un racconto di una delusione forse è più utile di quello dei grandi scudetti sulla maglia.

Insomma, dopo tutte ‘ste chiacchiere che di sicuro mi attrarranno qualche osservazione in merito all’opportunità della loro stessa presenza, signori e signore (abbiamo visto che ci leggono anche le signore!!! E che ne scaturisce un gran cinema, con duemila contatti da tutta Italia in una sera, prima di Natale!), si va a cominciare.

Dicembre in mezzo alle feste. Tra lavoro, famiglia e riposo, una mattina mi squilla, rimasto per caso acceso, il cellulare “di servizio”.
Il numero non ce l’hanno in tanti. O dovrei dire in tante.

Infatti. E’ una ex loft con cui intrattengo da tempo un rapporto di amicizia.
Mi invita da lei per la sera. Sta per andarsene e le fa piacere salutarmi.

Mi organizzo e vado. Perugia serale la lasciamo fuori dalla finestra. Parliamo per ore, mangiamo schifezze orientali, riempiamo la stanza di fumo, e poi il momento clou.

Il massaggio.
Non il suo. Il mio a lei.

(Non sono un massaggiatore professionista. Nella vita, faccio tutt’altro).

Da quando lei non esercita più la professione, abbiamo deciso di non avere più rapporti.
Ci siamo detti spesse volte “ad esserci incontrati in circostanze diverse, forse ora saremmo una coppia” (lo dice più lei).
Ci siamo anche detti “ad esserci incontrati in circostanze diverse, non saremmo mai arrivati nemmeno all’anticamera della stanza da letto” (lo dico più io).
Ci siamo perciò definitivamente detti “è andata così, e siamo stati molto bene”.
Tant’è che spesso ci si reincontra.

Il massaggio. Le è sempre piaciuto permettermi di toccarla. Lei si spoglia, completamente. Si mette prona sul letto. Affonda il viso sulle braccia piegate a cuscino, coi folti capelli che le fanno da paralume.
Io inizio dalle spalle e dalla zona cervicale. Mi soffermo a lungo, cercando di rendere “piccole” le mie grandi mani in modo da concentrare la pressione dei polpastrelli sui medesimi punti sensibili. Poi percorro la colonna vertebrale. Mi soffermo al centro, proprio lì dove si è formata una piccola ma percettibile ansa tra le vertebre. Cerco i punti giusti su cui imperniare le dita e così lavorare a sciogliere la schiena. Sfioro la cicatrice a mezzaluna lasciatale da un incidente stradale. Prendo in cura i fianchi. Poi salto giù, ai piedi. Il destro sembra più sofferente, e così col pollice premo decisamente muovendomi lungo la curva plantare su cui si distribuisce il peso del corpo.
Poi i polpacci. Delicatamente, solo piccoli dondolii. Poi le cosce. Straordinariamente sode, serve soltanto massaggiare latitudinalmente le fibre muscolari, e carezzarle in verticale col dorso della mano.

Il boccone migliore, me lo lascio in fondo.

I glutei. Sono più sodi delle cosce. E’ un piacere toccarla. E’ lei a portarmi la mano sul gluteo destro. “Qui. Qui.” Ha la voce di chi sta per entrare in piacevole letargo. Massaggio con piacere e voglia. Ma mai esagerando con la pressione o i movimenti. Il fiore prezioso va trattato da fiore prezioso. Le dico che ha un culo spettacolare. Lei ringrazia e dice di saperlo. Lavoro a dita divaricate, coi pollici verso il centro della vita, dei piaceri, dei suoi nettari, degli odori che tante volte mi hanno inebriato. Non trascuro un millimetro quadro. Con questi movimenti, apro e richiudo la fessura. Apro e richiudo le labbra. Apro e richiudo il buco segreto che non è mai stato di alcuno. Le procuro sensazioni dolci. Mi procuro visioni incantate.
La lascio rivestirsi. Prendo le mie cose, la abbraccio e me ne vado.

Sia chiaro che tutto quanto sopra è stato a titolo gratuito.
Nel senso che io non mi faccio pagare, anche se credo proprio che lo meriterei. Per la dedizione e la delicatezza che diventa quasi amore.
Ma l’incontro è durato cinque ore. Quando sono in strada, il primo problema è che sono già le due e mezza.

Il secondo, è che ho John Thomas in fiamme.

Brutta cosa, il migliore amico in fiamme. Bisogna placarlo alla meglio.

E così, per il seguito, cioè per la parte meno splendente della nottata, vi prego di passare alla sezione recensioni.

Grazie per la visione. E buon proseguimento.
 
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Ovunque c'è profumo di donna
Il massaggio.
Non il suo. Il mio a lei.
(Non sono un massaggiatore professionista. Nella vita, faccio tutt’altro)....
Anche a me piace massaggiare la donna sopratutto per farla rilassare e, a differenza tua, concludere il rapporto nel migliore dei modi, senza dover cercare un'altra donna.
M'incontro un paio di volte al mese con una fidelizzata, a cui pratico un bel massaggio abbastanza simile al tuo nella parte in cui lei è prona, poi, quando si mette supina, oltre alle mani uso anche la lingua.... e puoi immaginare dove.
Dopo che ha raggiunto l'orgasmo la lascio rilassare ancora un po' e poi comincio a massaggiarle lo spacco delle natiche con il pene... dopodichè gommino e finale in Rai1.
Bisogna dire, però, che si sta correndo un grosso rischio con questo tipo di massaggio allo spacco delle natiche. A volte il pene s'impunta nell'orifizio anale e più di una volta lei si è discostata di colpo per non farsi penetrare... Ma dai oggi, e dai domani... mi sa che ci scappa "l'inculata" :pardon:
 
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Cari "compagni" nell'augurare a tutti un nuovo anno di avventure, mi prendo la licenza di togliermi dei sassolini, io sono molto sgrammaticato e se da fastidio suggerirei un semplice gesto ignorate quello che scrivo,avendo abbandonato gli studi nel lontano 1978 con 6 a matematica religione e Italiano,è evidente la mia SOMARAGGINE e con tutto il rispetto il corretto uso delle forme grammaticali mi lascia indifferente e ripeto non è necessario leggermi se non mi capite semplicemente ignoratemi, anche lapo elkann non è che sia rinomato solo per i suoi gusti sessuali, io sono vecchia maniera mi piace la FICA in tutte le salse, non me ne voglia la ragazza Umbra se vuoi ti lascio la mia email ma non replico qua.
Interessante la pratica massaggiato ria, che anche io mi diletto ad eseguire visto le mia dotti pranoterapeutiche, vi racconto una fase di u n'incontro, che poi andrò a recensire, nudi sul letto la ragazza inizia una stimolazione orale in una posizione strana, cazzo mi domando tra me sarà una nuova tecnica? dopo un po la prendo per esplorare lidi nascosti, ed emette un gemito non proprio di piacere, azz le domando cosa ti è successo? ti ho fatto male? no risponde lei, è che sono uscita a ballare poco vestita e ora ho un dolore al collo, (quindi non era una nuova tecnica ma un modo per sentire meno dolore) mosso da compassione le dico distenditi sotto di me, mi guarda e mi dice ma vuoi che ti metta il profilattico? non voglio che ti giri che ti faccio un massaggio, sgrana gli occhi e mi asseconda, inizio un massaggio leggero ma a secco non riesco a sciogliere i muscoli, le dico se per caso ha dell'olio mi propone quello per i capelli!! lasciamo perdere, cercherò di lenire il dolore diversamente, dopo circa 10 minuti la sento completamente rilassata (si è addormentata) per decenza le copro il corpo e mi sdraio accanto a lei, dopo un 5 minuti si gira verso di me e mi sorride, le dico come va e mi risponde credo di essermi addormentata (ma va) ma mi sembra di stare meglio, le dico che purtroppo non posso esagerare altrimenti avrei aggravato la situazione, ma che se vuole posso tornare a farle un massaggio :prankster2: mi dice vieni domani? va bene le dico ma solo massaggio, mi risponde "vedremo" il giorno dopo sono tornato con i miei oli e le mie pietre da massaggio.
 
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valentino21

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ato, eto, ito voglion l'acca per marito. are, ere, ire, l'acca va a dormire, detto questo non credevo di aver aderito all'accademia della crusca quindi chiedo venia per qualche h dimenticata, non me ne vogliate ma la cosa mi lascia alquanto passivo..
 
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Purtroppo in ritardo ma di nuovo con voi.
Spero che abbiate finito tutti l'anno vecchio nei migliori dei modi e che abbiate iniziato il nuovo allo stesso modo, vi auguro in oltre di proseguirlo migliore di tutti quelli finora trascorsi.
 
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CarloDircel

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Originariamente scritto da RobyPg :
Anche a me piace massaggiare la donna sopratutto per farla rilassare e, a differenza tua, concludere il rapporto nel migliore dei modi, senza dover cercare un'altra donna.

Un tempo tra me e lei accadeva esattamente come dici tu, e con notevoli sconti sulla sua tariffa..... pagati in natura!
Ma le cose cambiano ed il tempo passa, e mantenere una buona amicizia vale più di tutto il resto.
 
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Originariamente scritto da RobyPg :
Anche a me piace massaggiare la donna sopratutto per farla rilassare e, a differenza tua, concludere il rapporto nel migliore dei modi, senza dover cercare un'altra donna.

Ma le cose cambiano ed il tempo passa, e mantenere una buona amicizia vale più di tutto il resto.
Concordo! :ok:
Io, però, fin quando me la dà, e fin quando ci riesco, me la prendo volentieri. Non me la dà mai gratis, non ci sono nemmeno sconti, diciamo che stabilisco io l'obolo, che non scende mai al di sotto di un minimo "storico", e che a volte integro con dei regali: un paio di jens, un profumo o anche qualche bottiglia di buon vino, ecc. ecc. -

-----
Sono un po' in ritardo perchè ormai le feste sono finite, colgo comunque l'occasione di questo post per augurare un buon 2013 a tutti, sperando che sia migliore del 2012. Il che, forse, non sarà tanto difficile. Il 2012 e anche il 2011 sono stati veramente, almeno per me, due anni di "MERDA". :bye:
 
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ato, eto, ito voglion lacca per marito. are, ere, ire, l'acca va a dormire, detto questo non credevo di aver aderito all'accademia della crusca quindi chiedo venia per qualche h dimenticata, non me ne vogliate ma la cosa mi lascia alquanto passivo..
Ahahaha!
Questo non l'avevo mai sentita!
Ma dovrebbe riferirsi al fatto che, nella formazione del passato prossimo, si utilizzi il participio del verbo (appunto ato, eto ito) preceduto dal verbo "avere", che, ovviamente, ha l'acca. Invece se abbiamo l'infinito preceduto dalla preposizione "a", ovviamente non dobbiamo mettere l'acca.
Esempio:
Tua moglie ti ha già spiegato che a scopare nel letto ci si va nudi, non con i scarponi e il cappello da alpino.
Perchè tu continui a far-lo in quel modo?
Ostrega! I me g'ha dito che a ciavar coe scarpe e el giaco de alpino el fio el nàse svéjo. (Traduzione per i Perugini: Mi è stato detto che a scopare con cappello e scarpe d'alpino il figlio nasce intelligente)

Morale... Tra moglie e marito non mettere il dito (non ho mai capito dove non va messo :lol:)
 
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A proposito di alpini, mi è venuta in mente una barzelletta che vi voglio raccontare.... tanto questo è l'angolo del libero cazzeggio e di alpini perugini che si possano offendere non credo ce ne siano molti.

Siamo negli anni '70, quando il servizio di leva (La Naja) era ancora obbligatorio, e in una compagnia di alpini inizia a circolare una strana voce: pare che alcuni militari si siano inculati la mula.
Il capitano, perplesso e preoccupato, incarica un suo tenente di fare indagini e raccogliere informazioni.
Il tenente comincia allora chiedere ai soldati se è vero ciò che si dice e l'interroga uno ad uno.
Sconcertato il tenente torna dal capitano e gli confida che il fenomeno è molto più diffuso di quanto sembri.
Il capitano allora decide di prendere provvedimenti disciplinari nei confronti di quegli alpini che hanno osato compiere quel gesto perverso e raduna la compagnia nel cortile.
Quando tutti gli alpini sono radunati li fa mettere sugli attenti e poi dice: "Ho saputo che si sono svolti dei fatti molto gravi nella mia compagnia e ho intenzione di punire i colpevoli!"
Serio ed impettito a quel punto il capitano ordina: "Chi di voi ha inculato la mula, faccia un passo avanti!"
Si sente un rumore sordo e una forte vibrazione e tutta la compagnia compatta, tranne uno, fa un passo avanti.
Tranne uno.
Sì, nonostante tutto c'è un alpino che non si è macchiato di quell'infame orrore.
Il capitano si avvicina a quell'eroico soldato, lo vuole premiare e comincia a osannarlo e ad indicarlo come luminoso esempio di onesta e purezza e gli chiede: "Dimmi soldato, come ti chiami?"
"Antonio La mula, Signor capitano!"

(Ogni riferimento a fatti persone o luoghi è puramente casuale)
 
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A proposito di alpini, mi è venuta in mente una barzelletta che vi voglio raccontare.... tanto questo è l'angolo del libero cazzeggio e di alpini perugini che si possano offendere non credo ce ne siano molti.

Siamo negli anni '70, quando il servizio di leva (La Naja) era ancora obbligatorio, e in una compagnia di alpini inizia a circolare una strana voce: pare che alcuni militari si siano inculati la mula.
Il capitano, perplesso e preoccupato, incarica un suo tenente di fare indagini e raccogliere informazioni.
Il tenente comincia allora chiedere ai soldati se è vero ciò che si dice e l'interroga uno ad uno.
Sconcertato il tenente torna dal capitano e gli confida che il fenomeno è molto più diffuso di quanto sembri.
Il capitano allora decide di prendere provvedimenti disciplinari nei confronti di quegli alpini che hanno osato compiere quel gesto perverso e raduna la compagnia nel cortile.
Quando tutti gli alpini sono radunati li fa mettere sugli attenti e poi dice: "Ho saputo che si sono svolti dei fatti molto gravi nella mia compagnia e ho intenzione di punire i colpevoli!"
Serio ed impettito a quel punto il capitano ordina: "Chi di voi ha inculato la mula, faccia un passo avanti!"
Si sente un rumore sordo e una forte vibrazione e tutta la compagnia compatta, tranne uno, fa un passo avanti.
Tranne uno.
Sì, nonostante tutto c'è un alpino che non si è macchiato di quell'infame orrore.
Il capitano si avvicina a quell'eroico soldato, lo vuole premiare e comincia a osannarlo e ad indicarlo come luminoso esempio di onesta e purezza e gli chiede: "Dimmi soldato, come ti chiami?"
"Antonio La mula, Signor capitano!"

(Ogni riferimento a fatti persone o luoghi è puramente casuale)

IO SI

Sottufficiale degli Alpini (Battaglione Monte Cervino) con diverse missioni all'estero (Quindi molto cattivo)
 
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Ovunque c'è profumo di donna
Ste!... Ma non ti sarai mica offeso davvero, la barzelletta era divertente... o no? Non l'avevi mai sentita?
Me l'aveva raccontata molti, molti anni fa, quando anch'io facevo il militare in fanteria, un amico mio coetaneo militare in aviazione.
Allora la Naja era molto dura e bisognava pur ridere di qualcuno che, apparentemente (e sottolineo apparentemente), stava peggio di noi. Che gli alpini fossero il corpo che più si faceva il culo (in senso figurato, naturalmente :prankster2:) era risaputo.
Inutile dire che nutro profondo rispetto per gli alpini che in più occasioni (terremoti, alluvioni ecc) hanno dimostrato di essere di un altruismo e disponibilita senza pari. :ok:

P.S. Per spiegare meglio il perchè la barzelletta riguarda gli alpini, vorrei aggiungere che chi l'ha inventata non poteva adattarla ad un altro corpo militare, solo gli alpini avevano in dotazione i muli.
P.P.S. Ma li hanno ancora in dotazione i muli?
 
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No non me la sono presa ci mancherebbe, sapessi con gli altri corpi quante volte ci siamo sfottuti, la più famosa riferita ai bersaglieri era: "Meglio una penna dritta che cento penne mosce"

I muli non ci sono più
 
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valentino21

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da Bersagliere ti assicuro che è sandra valencia una bella modella colombiana.
 
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non sono se vittimistico ne difensivo basta che guardi le mie rece cancellate, ti accorgerai da solo che sono più quelle cancellate che quelle pubblicate, scrivere e poi vedersi cancellati i post perché manca un qualcosa fanno passare la voglia di dedicarci del tempo.
.

Ciao Valentino21,
prendi spunto dalle recensioni che ti sono state validate e scrivi anche anche questa. E' evidente che se hai recensioni valide in qualche modo quelle cestinate avevano qualcosa di non valido.
Ciao e alla prossima :bye:
 
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UNA NOTTE DA LEONI ma forse più da COGLIONI
Sabato sera dopo molto tempo 4 vecchi amici riescono ad uscire dimenticando lavoro, mogli e figli facendo un balzo nel passato.
Uno dei 4 sono io che come accade sempre più spesso negl’ultimi tempi al momento di uscire mi presento come un barbone e mia moglie giù a riempirmi di insulti, ma sabato sera era una tattica ben congeniata, quindi all’ennesimo insulto accetto di fare come dice lei e chiusomi in bagno comincio dalla barba con tre passate di lama: pelo, contropelo e contropelo alla cazzo di cane (un po’ in tutti i versi) avevo il volto liscio come il culetto di un neonato, stessa sorte per la testa, ma prima della doccia depilazione inguine (per Umbra non andrei bene) sapevo gia che avrei potuto mostrarlo in pubblico.
Dopo la doccia effettuata con spazzolone adibito al lavaggio auto una abbondante spalmata di dopobarba a completare l’opera.
Sul letto mia moglie aveva preparato il vestiario certa che così non sarei apparso come un barbone e di sicuro io non avrei certo voluto deluderla, finito di vestirmi e in attesa che i mie amici venissero a prendermi ingannavo l’attesa tentando di chattare nel forum con l’IPHONE ma ritengo che sia come guidare bendati. Non si potrebbe fare una APP?
All’arrivo dei miei amici ero intenzionato a prendere due auto (una la mia),
“Sai è molto tempo che non esco di sera e se poi mi sentissi stanco? Mi sentissi male? Mi annoiassi? O sentissi la nostalgia di casa?” queste furono le mie parole, ma dietro le insistenze degli amici e di mia moglie partimmo con una sola auto, decisione che si rivelò fondamentale con il senno di poi, fu scelta la più grande un suv-furgonato-monovolume-camper perché a detta di uno “potrebbe tornar utile”.
Durante il tragitto si parlò del più e del meno spettegolando, facendo domande indiscrete talvolta imbarazzanti ma sempre con risata finale.
Giunti al luogo designato per la cena si diede inizio alle danze con piatti di alta cucina abbinati a vini sempre diversi che nello scendere verso lo stomaco rilasciavano vapori alcolici che inversamente salivano verso il cervello cominciando a distruggere tutte quelle barriere che impediscono ai pensieri più malsani a trasformarsi in parole ed azioni lasciando così uscire dalla bocca di uno dei quattro la frase: “andiamo a far benedire le anguille” nella sala il brusio dei commensali si trasformò in un silenzio di tomba e tutti ad unisono girarono lo sguardo verso di noi, uno dei quattro (il più sobrio) con fare fantozziano tentò di spiegare che visto che due giorni prima era San Antonio protettore degli animali potevamo portare le anguille che avevamo in un grande acquario a benedire, i commensali tornarono a guardarsi tra loro scuotendo la testa e il brusio lentamente torno a predominare nella sala.
Finita la cena barcollanti ci dirigemmo all’uscita e la figuraccia che fino a quel minuto ci aveva mestamente ridimensionati svanì in una fragorosa risata e colui che propose di far benedire le nostre anguille se ne uscì di nuovo con un'altra perla “andate a fanculo fro..i, cor…i e mig…e” mentre noi tentavamo con le mani di tappargli la bocca.
Dopo essere saliti in macchina cominciammo a girovagare, ad un tratto mi resi conto che non mi trovavo in macchina ma in un appartamento e di fronte a me una stangona bionda che mi fece quasi barcollare da tanta bellezza, una di quelle bellezze che nel pomeriggio in chat qui nel forum un tale “PIZZIBUTTI” di Milano continuava a postare facendomi rosicare visto che a Perugina certe gnocche non vengono.
“dove mi trovo”
“nel mio appartamento”
“e tu chi sei?
“Dayana” lei copre le sue nudità con un completino celeste slip, reggiseno e baby doll il tutto sorretto da un tacco 12 facendo si che il suo corpo sovrasti il mio di almeno 20/30 centimetri
“o quanto sei bella!” pausa “Bella mo bona!” pausa “Sei un angelo?”
“no! Sono la tua fidanzata per stasera”
“non ho mai avuto una fidanzata” pausa “bona come te” pausa “tutte cozze”
Lei si avvicina e appoggiando le sue labbra sulle mie comincia a togliermi i vestiti contemporaneamente mi spinge verso il letto, li una volta seduto comincia a baciare tutto il mio corpo, con le mani slaccia i pantaloni facendo si che il mio membro sia libero mostrando tutta la mia eccitazione, mi spinge all’indietro e con esse comincia ad accarezzarlo fin quando la sua bocca dopo aver percorso tutta la parte superiore del corpo prende il loro posto.
Risatine si odono intorno a me ed una voce quasi provenisse dall’oltretomba esclama: “all’ora non è vero che non ti funziona più!” Con forte stupore mi accorgo che sono di nuovo in macchina e il guidatore con il passeggero al suo fianco sono girati verso di me e ridono “chi cazzo guida” a siamo fermi! Si ma dove! La sensazione che la ragazza abbia ancora il mio coso in bocca persiste, ma come è possibile! Abbasso lo sguardo e con mio stupore la ragazza c’è veramente non è bionda ma castano/mora ed è parzialmente nuda con in dosso uno di quei bavaglini da neonato, il bello è che sono in due l’altra stesso abbigliamento sta prendendo in bocca il membro del secondo passeggero posteriore.
I passeggeri anteriori in ginocchio su i sedili rivolti all’indietro si gustavano lo spettacolo ed uno con in mano il cronometro a esclamato “finalmente possiamo fare quella gara che da ragazzi non siamo mai riusciti a fare”
Cominciò tutto da ragazzini chi è che non la mai fatto?; la prima gara era quella chi facesse la pipì più lontano poi scoperta la masturbazione si provò a fare quella di chi schizzava più lontano e in fine quella di chi durava di più, ma non era attendibile cera chi andava pianissimo o quello che faceva le pause così si passavano le mezzore senza concludere nulla così ci venne la brillante idea di assumere della manodopera ma le ragazzine dell’epoca o almeno quelle che conoscevamo noi non facevano questo tipo di cose (da grandi fecero anche di peggio) così dovemmo accantonare l’idea.
Dopo mesi che non dava segni di rigidità consistente stava su che era una meraviglia, pensieri negativi sostituiti dai fumi dell’alcol? La biondina che non verrà mai a Perugina apparsa in sogno? Facevano che ciò accadesse? Booo non saprei al momento l’unico pensiero era quello di resistere non sapevo quanto tempo era gia trascorso ma li a poco capitolai.
3 minuti e 12 secondi il mio tempo, 4 minuti e 48 secondi l’altro, cambio! Le portiere dell’auto si aprirono e noi uomini uscimmo, ma mentre gli altri rientrarono scambiandosi di posto io invece di salire davanti rimasi fuori, l’aria fresca era leggermente fastidiosa quindi mi accinsi a rientrare ma visto che il cervello completamente sommerso dall’alcol era inutilizzabile invece di aprire la porta anteriore aprii il bagagliaio e con mio stupore! M4A1, AK47, RPG, M60 e mine Claymor, ma dove cazzo siamo a fare sta gara in Iraq?
Prendo la cravatta di un mio amico e me la lego in fronte, mi tolgo completamente la camicia e la maglietta aderente imbraccio l’M60, arrotolo il nastro sul braccio destro, armo e comincio a sparare gridando “ADRIANAAAAAAAAAAAAA” “ADRIANAAAAAAAAAAAA” i miei amici che nel frattempo avevano finito la gara dopo un primo attimo di smarrimento sono scoppiati a ridere le ragazze hanno cominciato ad urlare ed io che continuavo a gridare "ADRIANAAAAAAAAAAA" peccato che le armi non fossero vere ma da softair.
Una volta posato l'arsenale spiegato l'equivoco alle ragazze ci siamo rivestiti e le abbiamo riaccompagnate per poi rientrare a casa come vampiri all'alba morendo di risate per tutto il tragitto rivedendo foto e filmati.

Epilogo
Le foto e i filmati con le ragazze sono stati tutti cancellati ognuno procedeva a farlo sul telefonino dell'altro, quindi sono rimaste quelle dove ci siamo solo noi e se mai dovessero saltar fuori ci si vedrebbe completamente ciucchi intenti a giocare a softair, si perchè poi anche loro sono scesi e ci siamo pure sparati (abbiamo tutti puntini, piccoli ematomi sul corpo)

Ci sono volute più di 24 ore per scriverlo visti i postumi della sbronza quindi scusate la forma
 
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Man mano che la lucidità torna ricordo cose anche se di zone d'ombra rimangono molte

Ho dimenticato che mentre giocavamo fuori dalla macchina le tipe hanno provveduto ad alleggerire i portafogli dei contanti,
non ricordo ancora che faccia avessero, quindi potrei asserire che potevano essere anche due trans e questo mi sta preoccupando parecchio, colui che le ha contattate non riesce a spiegarselo come ce le siamo trovate in macchina, speriamo che nei giorni prossimi qualcosa riaffiori.
 
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