Un gran brutto quarto d'ora...

M

Membro cancellato 657

Ospite
Ospite
interceptor ha scritto:
Tornando IT (in topic)

Ma se io telefono a una donnina allegra e chiedo anche informazioni su prestazioni e tariffe
che reato ho commesso?

Posso essere uno che si diverte così e anche se mi ha dato un appuntamento con ora e
giorno, nulla prova che io sia andato veramente a "consumare".

Cioè di quali fatti sarei informato?
Oppure ti chiamano per vederti in faccia e decidere se sei losco o no?

Riassumendo e se io mi presento dalle forze dell'ordine e dico: "Si ho telefonato ma non l'ho mai
vista in faccia", cosa succede?

Saluti

Caro interceptor per la casistica che tu rappresenti credo non si corra alcun rischio ma neanche chi va con una donna a pagamento credo che corra sostanzialmente dei rischi se trattasi soltanto di sesso a pagamento e basta perchè la prostituzione nel nostro ordinamento giuridico non è reato come non è reato il fatto di pagare una prestazione sessuale. Diciamo che se vi fossero indagini in corso per sfruttamento della prostituzione (che invece è un reato penale) o altri reati connessi, con relativa autorizzazione da parte della magistratura alle intercettazioni telefoniche verso le prostitute ed i soggetti sospettati di sfruttarle, posso solo immaginare che le forze di polizia che sono lì in ascolto di continuo non vanno a selezionare la persona che chiede informazioni ma colui che gli sentono dire al telefono alla bimba di turno "son qui fuori la tua porta mi apri ?", oppure un soggetto le cui telefonate sono ricorrenti e che gli inquirenti, dal tenore delle chiamate, sanno per certo che si tratti di un cliente abituale e magari hanno anche un riscontro da osservazioni e pedinamenti davanti alla location di queste signorine che eseguono in contemporanea alle intercettazioni. Il fatto che poi questa tipologia di persone possa essere sentita a smmarie informazioni serve solo per confermare che effettivamente la prostituzione era esistente e serve quindi a colpire coloro i quali si celano dietro lo sfruttamento della prostituzione che è, quindi, stata sicuramente accertata sia tramite le indagini sia dalle tesimonianze di qualche cliente. Per il resto se qualcuno di noi potrà mai capitare che viene chiamato a descrivere i propri incontri di natura sessuale a pagamento è solo per portare un contributo che ha un valore di sola testimonianza mentre il procedimento penale che si viene ad instarurare resta a carico degli sfruttatori ed anche le prostitute, quindi, restano estranee a qualsiasi forma di reato a parte problemi di altra natura del tipo se sono straniere immigrate clandestinamente. E' ovvio che queste casistiche, seppur rare, possono capitare a chiunque di noi e credo che l'unico rischio che si corre veramente è quello dello sputtanamento (scusate il termine) con la propria compagna se ne si ha una, con i familiari, gli amici e sull'ambiente di lavoro se qualcuno viene a conoscenza del fatto che siamo stai chiamati a testimnoniare per cose del genere.

Un cordiale saluto.
 
Commenta
Registrato
1 Novembre 2008
Messaggi
63
Reaction score
0
Età
60
Località
Venezia
GiustiziaDivina ha scritto:
E cmq la convocazione a me l'hanno fatta con una telefonata sul cellulare!!!
Mi hanno pure lasciato scegliere il giorno e l'ora per la mia testimonianza.
Che spero pero' di non dover ripetere. :sad:
Anche a me è arrivata la telefonata sul cell...ero al supermercato con la famiglia :cray: , ho chiesto lumi ad un amico puttaniere magistrato il quale mi ha tranquillizato, sono andato alla convocazione, mi hanno fatto un sacco di domande (si trattava di un salone di massaggi), ho risposto senza dire bugie e sono tornato a casa. Il tutto è successo qualche anno fa, spero (ma non lo credo) che il processo sia già finito altrimenti rischio di dover andare in tribunale anche se, ho un asso nella manica pronto ad essere estratto (non posso proprio parlarne!). Cosa certa è che: mai usare un put cell. se è intestato a te, se cercano di contattarti e lo trovano sempre spento ti chiamano a casa o ti mandano una bella letterina; mai essere testimoni di sfruttamento, una donna di una certa età nell'appartamento o qualcun'altro che prende l'appuntamento per lei è sintomo sicuro di sfruttamento ecc. Andare a puttane non è un reato, basta essere un attimo accorti. Hola :i-m_so_happy:
 
Commenta
Registrato
5 Maggio 2008
Messaggi
303
Reaction score
242
Località
Bologna
cazz...
io ho sempre il timore di essere intercettato quando chiamo....
adesso il mio timore ha pure un fondamento.
e adesso come faccio a farmi una bella scopata?

solidarietà totale per l'episodio.
 
Commenta
Registrato
1 Novembre 2008
Messaggi
63
Reaction score
0
Età
60
Località
Venezia
thepuck ha scritto:
cazz...
io ho sempre il timore di essere intercettato quando chiamo....
adesso il mio timore ha pure un fondamento.
e adesso come faccio a farmi una bella scopata?

solidarietà totale per l'episodio.
Fregatene!!! Ricorda: non commetti reato, se sei convocato è perchè c'è puzza di sfruttamento. Quindi, se ne senti la puzza vai via, rinuncia alla scopata ma salva una possibile chiamata. Il trucco è tutto qui. Certo è che quando vado al castello, essendo lì tutto legale trombo con molta più tranquillità, ma, per fortuna, mi è molto scomodo andare sempre lì. Hola :biggrin:
 
Commenta
Registrato
28 Ottobre 2008
Messaggi
5
Reaction score
0
ecco!
ma non ho ancora capito se vengo beccato dalla polizia in compagnia di una tizia in casa sua che fa meretricio io rischio qualcosa?
 
Commenta
A

arturo1962

Ospite
Ospite
Premesso e dato di fatto come fatto certo ed incontestabile che non è reato leggere annunci di prostitute;

Premesso e dato di fatto come fatto certo ed incontestabile che non è reato telefonare ad una prostituta che ha fatto un annuncio;

Premesso e dato di fatto come fatto certo ed incontestabile che non è reato consumare un atto sessuale consenziente fra 2 persone maggiorenni;

E' UN GRAVE REATO DIVULGARE E O METTERE A CONOSCENZA ALTRUI DI ABITUDINI ED ORIENTAMENTI SESSUALI DI INDIVIDUI, quindi se io vado con una prostituta sono cazzi miei e se un poliziotto o a seguito di una indagine risultasse che io ho frequentato una prostituta, E' MIO SACROSANTO LEGITTIMO DIRITTO QUANTIFICARE UN EVENTUALE DANNO DA ME SUBITO!!!!!!! nessuno dei miei conoscenti deve essere messo a conoscenza dei miei orientamenti ed abitudini sessuali!

Quando faccio sesso con una prostituta lo faccio in un locale chiuso, non do scandalo, chiaro!

Chiaro!

Limpido?

Essere poliziotti o Carabinieri non significa abusare del proprio potere, chiaro!!!!

Anche uno dei fratelli Savi era un poliziotto, ANCHE PARTE DEI COMPONENENTI DELLA UNO BIANCA, fra i clienti di prostitute ci stanno pure Carabinieri e Poliziotti, ogniuno nella vita fa ed ha facoltà di fare scelte liberali nel rispetto di non danneggiare altrui, conosco poliziotti e Carabinieri che sono più disonesti dei delinquenti a cui dovrebbero dare la caccia, anzi! visto che devono dare il buon esempio sarebbe più giusto e corretto che l'eventuale sanzione a loro carico ne tenga conto penalizzandoli ulteriormente di chi è normale cittadino.

Quindi ricapitolando per poi chiudere, mi sta bene che le Autorità mi fermino per strada per quelli che sono normali controlli di routine, controllino patente e libretto di circolazione dell'auto, MA NON MI STA ASSOLUTAMENTE BENE CHE MI VENGA CHIESTO SE HO FREQUENTATO UNA PROSTITUTA E COSA CI HO FATTO, A CHI ME LO CHIEDE ....NOME...COGNOME...E NUMERO DI MATRICOLA, MA SCHERZIAMO????
 
Commenta
Registrato
28 Aprile 2008
Messaggi
175
Reaction score
18
Località
in zìr par la Rumagna
arturo1962 ha scritto:
Premesso e dato di fatto come fatto certo ed incontestabile che non è reato leggere annunci di prostitute;

Premesso e dato di fatto come fatto certo ed incontestabile che non è reato telefonare ad una prostituta che ha fatto un annuncio;

Premesso e dato di fatto come fatto certo ed incontestabile che non è reato consumare un atto sessuale consenziente fra 2 persone maggiorenni;

E' UN GRAVE REATO DIVULGARE E O METTERE A CONOSCENZA ALTRUI DI ABITUDINI ED ORIENTAMENTI SESSUALI DI INDIVIDUI, quindi se io vado con una prostituta sono cazzi miei e se un poliziotto o a seguito di una indagine risultasse che io ho frequentato una prostituta, E' MIO SACROSANTO LEGITTIMO DIRITTO QUANTIFICARE UN EVENTUALE DANNO DA ME SUBITO!!!!!!! nessuno dei miei conoscenti deve essere messo a conoscenza dei miei orientamenti ed abitudini sessuali!

Quando faccio sesso con una prostituta lo faccio in un locale chiuso, non do scandalo, chiaro!

Chiaro!

Limpido?

Essere poliziotti o Carabinieri non significa abusare del proprio potere, chiaro!!!!

Anche uno dei fratelli Savi era un poliziotto, ANCHE PARTE DEI COMPONENENTI DELLA UNO BIANCA, fra i clienti di prostitute ci stanno pure Carabinieri e Poliziotti, ogniuno nella vita fa ed ha facoltà di fare scelte liberali nel rispetto di non danneggiare altrui, conosco poliziotti e Carabinieri che sono più disonesti dei delinquenti a cui dovrebbero dare la caccia, anzi! visto che devono dare il buon esempio sarebbe più giusto e corretto che l'eventuale sanzione a loro carico ne tenga conto penalizzandoli ulteriormente di chi è normale cittadino.

Quindi ricapitolando per poi chiudere, mi sta bene che le Autorità mi fermino per strada per quelli che sono normali controlli di routine, controllino patente e libretto di circolazione dell'auto, MA NON MI STA ASSOLUTAMENTE BENE CHE MI VENGA CHIESTO SE HO FREQUENTATO UNA PROSTITUTA E COSA CI HO FATTO, A CHI ME LO CHIEDE ....NOME...COGNOME...E NUMERO DI MATRICOLA, MA SCHERZIAMO????

Ti quoto al 99 %, mi spiego meglio............nel'ultima parte hai decisamente preso una cantonata......
Non esiste nessun obbligo giuridico da parte di pubblici ufficiali appartenenti alle forze armate (qundi, con esclusione dei vigili urbani) di fornire le proprie generalità al cittadino.
L'unico sistema che si può adottare per risalire ai responsabili di un abuso è segnarsi la targa del veicolo, ora e giorno del fatto; dopodichè si può avviare "l'azione legale".
Per il resto sono pienamente d'accordo con te ! :ok:
 
Commenta
A

arturo1962

Ospite
Ospite
Ajeje Brazorf ha scritto:
arturo1962 ha scritto:
Premesso e dato di fatto come fatto certo ed incontestabile che non è reato leggere annunci di prostitute;

Premesso e dato di fatto come fatto certo ed incontestabile che non è reato telefonare ad una prostituta che ha fatto un annuncio;

Premesso e dato di fatto come fatto certo ed incontestabile che non è reato consumare un atto sessuale consenziente fra 2 persone maggiorenni;

E' UN GRAVE REATO DIVULGARE E O METTERE A CONOSCENZA ALTRUI DI ABITUDINI ED ORIENTAMENTI SESSUALI DI INDIVIDUI, quindi se io vado con una prostituta sono cazzi miei e se un poliziotto o a seguito di una indagine risultasse che io ho frequentato una prostituta, E' MIO SACROSANTO LEGITTIMO DIRITTO QUANTIFICARE UN EVENTUALE DANNO DA ME SUBITO!!!!!!! nessuno dei miei conoscenti deve essere messo a conoscenza dei miei orientamenti ed abitudini sessuali!

Quando faccio sesso con una prostituta lo faccio in un locale chiuso, non do scandalo, chiaro!

Chiaro!

Limpido?

Essere poliziotti o Carabinieri non significa abusare del proprio potere, chiaro!!!!

Anche uno dei fratelli Savi era un poliziotto, ANCHE PARTE DEI COMPONENENTI DELLA UNO BIANCA, fra i clienti di prostitute ci stanno pure Carabinieri e Poliziotti, ogniuno nella vita fa ed ha facoltà di fare scelte liberali nel rispetto di non danneggiare altrui, conosco poliziotti e Carabinieri che sono più disonesti dei delinquenti a cui dovrebbero dare la caccia, anzi! visto che devono dare il buon esempio sarebbe più giusto e corretto che l'eventuale sanzione a loro carico ne tenga conto penalizzandoli ulteriormente di chi è normale cittadino.

Quindi ricapitolando per poi chiudere, mi sta bene che le Autorità mi fermino per strada per quelli che sono normali controlli di routine, controllino patente e libretto di circolazione dell'auto, MA NON MI STA ASSOLUTAMENTE BENE CHE MI VENGA CHIESTO SE HO FREQUENTATO UNA PROSTITUTA E COSA CI HO FATTO, A CHI ME LO CHIEDE ....NOME...COGNOME...E NUMERO DI MATRICOLA, MA SCHERZIAMO????

Ti quoto al 99 %, mi spiego meglio............nel'ultima parte hai decisamente preso una cantonata......
Non esiste nessun obbligo giuridico da parte di pubblici ufficiali appartenenti alle forze armate (qundi, con esclusione dei vigili urbani) di fornire le proprie generalità al cittadino.
L'unico sistema che si può adottare per risalire ai responsabili di un abuso è segnarsi la targa del veicolo, ora e giorno del fatto; dopodichè si può avviare "l'azione legale".
Per il resto sono pienamente d'accordo con te ! :ok:


Ho fatto il servizio militare nell'Arma dei Carabinieri, ma a parte questo che non vuol dire e significa nulla, circa 3 anni fa 2 "sedicenti poliziotti in borghese" incantonarono un mio collaboratore chiedendogli informazioni su una operazione che un cliente pochi attimi prima aveva fatto, ora non voglio dilungarmi sul cosa cio e che professione svolgo, sta di fatto che i 2 signori li feci cortesemente accomodare nel mio ufficio chiedendogli tesserino, me lo mostrarono, gli chiesi di farne fotocopia, si rifiutarono e non mi diedero il permesso, io a questo punto, sempre con cortesia e buone maniere gli dissi che avrei fornito quanto gli necessitava solo davanti ad un magistrato e che comunque il mio segreto professionale entrava in conflitto con la loro richiesta, insistettero non poco, non mi permisero di fotocopiare il loro tesserino, io non gli fornii le informazioni richiestemi, se ne andarono e da allora sono passati almeno 5 anni, non ho avuto notizie di loro, non ho nemmeno avvisato di ciò il cliente.
Va premesso che il cliente per quel che mi constata è persona corretta e leale, per quel che è di mia conoscenza non mi risulta abbia tenuto comportamenti contrari a quanto prescritto dal codice penale e civile.
Comunque per non uscire dal seminato, è dovere del cittadino collaborare con le Autorità, il tutto nei limiti delle proprie competenze
 
Commenta
M

Membro cancellato 657

Ospite
Ospite
Cari amci sono d'accordo che se le le forze dell'ordine, la magistratura o i legali delle parti si fanno sfuggire notizie su clienti di prostitue siano dalle parte del torto però noto che quando si verifica lo sputtamento del soggetto che va con le donnine a pagamento generalmente non sono le predette figure professionali a diffondere particolari imabarazzanti le quali, proprio in ragione del mestiere che fanno e delle competenze specifiche in materia giuridica, credo che si guarderebbero bene da commetere a loro volto un reato infamando persone che di fronte alla legge non hanno commesso nessun reato e sono chiamate solo a protare un contributo sotto forma di testimonianza e nulla più. Detto questo lo sputtamento credo che generalmete avvenga proprio in famiglia se si riceve una convocazione scritta a testimoniare che viene aperta dalla compagna o da un familiare che poi chiede spiegazioni (non so da voi ma a casa mia funziona così nel senso che, siccome c'è un clima sereno, la corrispondenza viene tranquillamente aperta anche dai miei familiari). Se invece si riceve un invito telefonico a recarsi dalle forze dell'ordine comunque si richia di dover fornire testimonianze in tribunale e già dalla faccia del malcapitato e dal regionevole imbarazzo e preccupazione del medisimo la donna o i familiari si insospettiscono e chiedono spiegazioni. Altro motivo di sputtamento, credo il più comune, sono le inchieste giornalistiche che descrivono episodi del genere nei minimi dettagli e spesso, pur non indicando i nomi dei clienti beccati nel blitz di turno in atteggiamenti imbarazzanti, forniscono descrizioni talmente dettagliate dei clienti che, pur senza darne i nomi, ne consentono comunque l'identificazione soprattutto se questi fatti avvengono in piccoli centri.

Per quanto riguarda, invece, il fatto di qualificarsi da parte delle forze dell'ordine si può fare riferrimento ai regolamenti di servizio delle forze di polizia che, peraltro, sono leggi dello stato e dai quali si evince, credo per tutte le Forze o Enti che abbiano poteri di polizia, che i relativi operatori quando si presentano al cittadino nell'espletamento dei propri compiti istituzionali hanno l'obbligo di mostrare la relativa tessera di riconoscimento della forza/ente di polizia a cui appartengono e di qualificarsi declamando grado, nome e cognome. Se magari per dimenticanza (ma è una cosa che dovrbbero tenere ben in mente) o nella concitazione del momentoin situzioni agitate e/o di pericolo non dovessero qualificarsi il cittadino ha tutto il diritto, a richiesta, di sapere chi sono queste persone, a quale forza di polizia appartengono e di poter vedere la relativa tessera che dimostra la loro appartenenza alla relativa forza/ente avente poteri di polizia. Se così non fosse qualsiasi pinco pallino si potrebbe spacciare per chi dice lui e quindi attenzione al fatto che se qualcuno ci ferma è un nostro diritto sapere chi è che ci sta fermando. Il dubbio nasce soprattuto se questi operatori sono in abiti civili o anche se in divisa se si voglia essere certi che non siano truffatori che si spacciano per falsi agenti. Il fatto di chiedere copia della relativa tessera di un appartenente ad un corpo di polizia non credo sia possibile oppure non so se è un discorso discrezionale (ma non credo proprio) soprattutto per non permettere ad eventuali persone in mala fede di fare repliche esatte di documenti istituzionali che poi potrebbero essere usati per commetere reati ad esempio come nel caso di finti operatori di polizia che truffano gli anziani o vanno in banca esibendo questi finti tesserini e poi fanno una rapina ed altre casistiche dove comuqnue c'è una situazione di falsi operatori di polizia.

Spero di aver dato qualche elemento in più per la curisità di noi tutti su questa materia e comunque chiunque qui presente nel forum abbia un pò di pratica giudiziaria può tranquillamente verificare o apportare il proprio contributo a quanto detto.

Un cordiale saluto a tutti.
 
Commenta
Registrato
3 Novembre 2008
Messaggi
58
Reaction score
0
Età
48
:shok:

L'ho sempre detto: sempre meglio usare le cabine telefoniche per telefonare alle girls. Almeno quelle poche che sono rimaste...
 
Commenta
A

arturo1962

Ospite
Ospite
Cafiero ha scritto:
:shok:

L'ho sempre detto: sempre meglio usare le cabine telefoniche per telefonare alle girls. Almeno quelle poche che sono rimaste...


Quelle più quotate non rispondono alle chiamate anonime, la mia amica mi richiama se non può e il mio numero è memorizzato nel suo cell.
Come chiunque che abbia una attività anche loro hanno una clientela fidelizzata e soprattutto se sono molto richieste hanno la necessità di selezionare ed una volta riempita una certa cerchia chiudono il pollaio.

Telefonare ad una donna e concordare un incontro non è reato;
RIBADISCO IL CONCETTO! QUELLO CHE ACCADE FRA UN UOMO ED UNA DONNA QUANDO SONO CHIUSI IN UNA CAMERA DA LETTO NON RIGUARDA A NESSUNO, TANTO MENO PUO' INTERESSARE ALLE INDAGINI SVOLTE DA QUALSIASI AUTORITA'.

Ad una eventuale domanda:
"Lei conosce la signorina Tal dei Tali che riceve in via Pinco Pallo n.69 e risponde al numero telefonico 33869696969? come l'ha conosciuta? cosa facevate quando vi incontravate?"

La domanda più opportuna sarebbe questa:
"Conosco la signorina, come conosco tante altre persone, ed i rapporti che ci legano sono strettamente privati"

PUNTO!

Piuttosto, meglio fare attenzione nel raccontarsi anche in questo forum facendo nomi ed indicazioni, andare con una prostituta non è reato, per un o una qualche magistrato uomo o donna che sia che ha delle idee preconcette divergenti dai frequentatori di questo forum, potrebbe interpretare a suo modo certe cose.

Se un polizziotto o Carabiniere ci intervista, deve essere identificato, l'individuo risponde in prima persona di ciò che gli riferisco e nel caso venga divulgato il contenuto di ciò che gli ho raccontato, VISTO CHE NON HO COMMESSO NESSUN REATO! ma potrei comunque avere conseguenze personali gravi ed importanti, danni quantificabili per essere risarciti, non sono un personaggio pubblico, non riguarda a nessuno cosa faccio, ricordate Sircana il portavoce di Prodi mentre caricava il trans? fosse stato uno qualunque come me quelle foto sarebbero costate qualche decine di migliaia di €uro a chi le ha fatte, non conviene proprio, non credete?
 
Commenta
G

Guest

Ospite
Ospite
Azz... che casino....

a volte anch'io mi chiedo se in caso di situazioni strane su cell potrei andarci nel mezzo anch'io..... :search:
 
Commenta
Registrato
2 Ottobre 2008
Messaggi
283
Reaction score
8
Si bisogna usare un po' di accortezza ma se per andare con Una bisogna prima interpellare un avvocato .... l0ormone se ne va ! :beee:
Ma se incontro una girls senza permesso di soggiorno ?
Sono tenuto a saperlo se e' clandestina o no ? :mda:
 
Commenta
G

Guest

Ospite
Ospite
La mia solidarietà, ma rilassati.
Nell'ordinamento italiano la prostituzione non è reato a differenza dell'adescamento o dell'invito al libertinaggio, che tuttavia sono figure oramai anacronistiche e sconosciute.
Le notizie che c'è il carcere per le prostitute che si vendono per strada sono cazzate scritte dai giornalisti.
In effetti si tratta di un reato c.d. "contravvenzionale" che prevede come pene principali "l'arresto" e "l'ammenda", ma questo non significa che materialmente si viene incarcerati.
Il principio è molto più ampio ma non credo sia il caso di tediarvi.
Detto questo, il pericolo potenziale di entrare in una linea "controllata" è possibile sempre e comunque, a prescindere dal fatto che queste persone facciano le prostitute o vendano la frutta.
Il fattore principale riguarda il fatto che è facile capire chi è implicato grandemente e chi invece è.....diciamo, occasionalmente transitato su quella linea.
Ovviamente potreste venire chiamati, sentiti e quanto altro, ma per questioni prettamente legate all'indagine e non per altre elucubrazioni personali.
Se poi cercate una scusa, direi che ne esistono una ampia risma a cui attingere.
 
Commenta

ilcontedicagliostro

Account sospeso
Registrato
21 Dicembre 2008
Messaggi
73
Reaction score
0
Età
58
Località
MILANO
GiustiziaDivina ha scritto:
Sono stato convocato in Questura!!!
Ed a causa della mia attivita' di punter... :vava:

Fortunatamente solo come "persona informata sui fatti"... ma in pratica il terzo grado riguardo un mio incontro
avvenuto ad inizio estate.
La tipa aveva il cell sotto controllo ed hanno intercettato tutte le telefonate che le ho fatto.
Gia' il poliziotto sapeva molto (dalle trascrizioni delle telefonate), ma cmq ha voluto sapere tante altre cose, compreso
il costo della prestazione.
E poi tante altre domande.... proprio un brutto quarto d'ora.
E poi rischia di non essere finita' li'!!!
Se gli inquisiti (tra cui fortunatamente non sono) non patteggiano o non scelgono il rito abbreviato ci scappa pure il processo, in cui sarei costretto a testimoniare... in pratica rischio lo sputtanamento pubblico. :shok:
Ma sono il solo a cui e' successa sta' cosa? :sad:
A me due anni fa a Milano,quando uscii dal portone della ragazza si avvicinarono due signori che si qualificarono come agenti di polizia,dopo avermi identificato mi convocarono presso la Questura centrale di Milano sez.Squadra Mobile per il mattino seguente, mi interrogarono,pur con tono gentile, circa la mia frequentazione della ragazza,quanto fosse stato il compenso
e se avessi sentito il pianto di un bambino spiegai loro che poteva trattarsi del gatto(Che la ragazza aveva) mi mostrarono la foto che io riconobbi e mi congedarono.Seppi in seguito che dopo circa due mesi si presentarono in 5 all'alba.la ragazza accompagnata in questura, e espulsa dal territorio Italiano.
 
Commenta
Registrato
2 Dicembre 2008
Messaggi
73
Reaction score
7
che menata...

la mia solidarietà più sentita...se sei pulito non ti succederà nulla...tranquillizzati....

certo è che è un problema a cui ho pensato più volte...ma tranne qualche accorgimento non si può fare molto...
 
Commenta
Alto