Ciao, non so di quali disagi tu soffra esattamente a livello medico, ma percepisco il tuo malessere.
Come ti hanno detto gli altri, il primo passo è parlarne con persone della tua famiglia o amici molto fidati ed intelligenti emotivamente.
Se conosci qualcuno particolarmente empatico sicuramente ti aiuterebbe.
Più un problema si soffoca più diventa grande e mal gestibile, ma trovando il coraggio di esorcizzarlo diventa un poco più semplice.
Per quanto riguarda la psichiatria, per motivi personali, non strettamente riguardanti la mia persona, ma persone alle quali ho voluto bene ed amato, mi ritengo piuttosto esperta, in base a ciò mi sento di consigliarti di andarci molto con i piedi di piombo; prima di tutto perché assumere psicofarmaci e trovare subito la terapia giusta è probabile quanto vincere al SuperEnalotto, ma anche perché prima che la terapia farmacologica inizi ad agire ed a beneficiarne (sempre in caso sia quella adatta) dovrai aspettare almeno un mesetto che il tuo cervello ed il tuo organismo assimilino tali molecole correttamente e per questo è necessario del tempo... Se disgraziatamente la terapia non andasse bene, sarebbe necessario ulteriore tempo, per scalare tutto fino ad eliminare del tutto e poi tentare con una nuova terapia.. e così via, ed il cervello viene bombardato chimicamente.
Se trovi la terapia giusta invece dove sta il rischio.? Che questa dopo un mese inizi a farti sentire meglio, così giustamente continui su quella strada per un periodo che tu ed il tuo psichiatra riterrete opportuno, mettiamo indicativamente un anno.
Dopo un anno lo scopo è stare bene come stai con la terapia, ma senza la suddetta terapia.
Dunque inizia la fase di scalaggio farmaci... Fino al loro azzeramento, fino a che non sarai pulito e allora starà a te.. come in realtà sta a te anche durante la terapia.. essa funziona, se è quella azzeccata, ma anche grazie alla tua volontà.. purtroppo non funziona come un osso rotto che devi stare fermo ed aspettare..serve la tua attiva partecipazione, sempre.
Per questo insieme ad una terapia psichiatrica, si abbina sempre una psicoterapia, che sia possibilmente in stretto dialogo con lo psichiatra.. ecc.
Quando arrivi ad essere pulito dai farmaci li è tutta un'incognita ed è legittimo avere paura... Come quando si deve da piccoli imparare a camminare da soli senza che ci tengano le mani.
È una dipendenza.. non è affatto diverso.
Il nostro cervello assimila i farmaci come assimila delle droghe perché è questo che sono, l'unica differenza che questi sono legalizzati dallo stato.
Se una volta pulito, dopo un certo periodo di astinenza di qualche mese tornerai a stare male, tornerai ad assumere i farmaci e non è detto che la seconda volta la stessa formula funzioni, poiché il tuo organismo la riconosce e sintetizza. E lì si riparte da capo con la tortura dei tentativi.
Dunque se riesci ad evitare tutto questo sarebbe molto meglio, prima di tutto per te, ma anche per che ti vuole bene, per i quali sarebbe una sofferenza vederti stare così.
Ti posso molto più volentieri consigliare una terapia di tipo magari cognitivo comportamentale o indirizzi similari.. ma sempre con le pinze non conoscendo il tuo problema, magari anche una bioenergetica, ma non lo so.. questo devi studiare e spulciare tu quale ritieni più appropriata al tuo carattere ed al tuo problema attuale.
Se invece un aiuto farmacologico pensi possa comunque esserti di aiuto per avere quella spinta in più all'agire... Invece che una terapia ad ampio raggio, meglio un solo farmaco da prendere al bisogno.. io ne conosco uno che agisce molto bene su un organismo vergine da altri farmaci... Si può fare un ciclo breve da 10 oppure al bisogno solo quando veramente non riesci ad affrontare la giornata.. una volta ogni 15/20 giorni o anche di più possibilmente.
Così da non diventarne schiavo, ma sapendo che quando sei in merda quella ti rimette nel binario.
Detto questo, rifletti prima di tutto su cosa ti ha portato a sentirti così e prova a trovare la radice, piano piano.
Ti auguro ogni bene e se vuoi chiedermi qualcosa di specifico scrivimi pure.