[unione di argomenti] Donazioni sangue

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Re: donatore avis

Il binomio Gay/Aids deriva dal fatto che i rapporti anali, estremamente frequenti tra gli omosessuali maschi, sono più a rischio degli altri. Che poi la potente lobby Gay sia molto influente è altrettanto vero.
 
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OTR again
Re: donatore avis

alexchess ha scritto:
Il binomio Gay/Aids deriva dal fatto che i rapporti anali, estremamente frequenti tra gli omosessuali maschi, sono più a rischio degli altri. Che poi la potente lobby Gay sia molto influente è altrettanto vero.
???
io non ho dati scientifici sotto mano (magari tu ne hai...), la mia è solo una supposizione ma continuo a pensare che se una persona ha rapporti omosessuali solo col proprio convivente, oppure usa sempre il condom, affronta lo stesso rischio (minimo) come se avesse un analogo rapporto eterosessuale..
A oggi comunque alcuni ospedali accettano donazioni di chi si dichiara gay, altri invece no.
 
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Re: donatore avis

Se una persona ha rapporti omosessuali solo con il proprio partner, e se questi fa altrettanto, non ci sono rischi aggiuntivi, è evidente. In genere, però, gli omosessuali hanno una vita sessuale molto più vivace degli etero (beati loro) e, ribadisco, con un tipo di rapporto, quello anale, che è statisticamente (vedi qualsiasi pubblicazione scientifica) più soggetto alla trasmissione di virus. Tutto qui.
 
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Re: donatore avis

Sono passati due o tre mesi e non abbiamo più saputo cosa hanno detto quelli dell'AVIS...
 
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Fulmine123

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Re: donatore avis

Gli avranno detto di fare un po di analisi...
 
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Re: donatore avis

Si è esclusi , almeno temporaneamente ( 4 mesi ) perche' potenzialmente a rischio di trasmissioni di malattie nei seguenti casi

• Rapporti sessuali (anche se con l'uso del profilattico):
- con prostitute
- con tossicodipendenti o ex tossicodipendenti
- con partner occasionali, sconosciuti o non abituali
- con partner positivi per il test dell'epatite B , C e HIV
- con partner in dialisi, politrasfusi, emofilici

L Avis di Rimini pubblica il seguente opuscoletto al riguardo

http://www.avis.it/rimini/repository/co ... umento.pdf

Da rilevare che sono considerati potenzialmente a rischio anche le cure odontoiatriche , le stesse comportano un periodo di non donazione variabile da lacuni giorni a qualche settimana
 
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Porto a conoscenza del forum un fenomeno che spero, ma purtroppo non credo, sia isolato.
Nonostante la disponibilità, l'anonimato, e la gratuità dei test negli ospedali, ci sono ancora persone (ed in particolare punter) che di fronte all'orgomento test-hiv tremano.
Alcuni di costoro come hanno pensato di aggirare il problema test? Diventando donatori del sangue (ed ovviamente MENTENDO alle domande dei medici riguardo le loro attività sessuali). :punish:
Così facendo, ritengono di avere il loro stato sierologico costantemente monitorato, ed evitano il patema d'animo della richiesta specifica del test, nella loro ottica facendo anche del bene!! :mda:
Io personalmente conosco almeno due persone (punter) che si comportano nel modo descritto. Se è vero che i controlli anti-hiv sono attenti e scrupolosi sulle donazioni, esiste il problema del periodo finestra. Questi donatori-opportunisti rischiano, per limiti intrinseci della tecnologia medica, di contagiare persone innocenti ed inconsapevoli.. difatti se il donatore fosse stato contagiato poco prima della donazione, non esisterebbe un test efficace nel determinare lo stato sierologico.
Se il fenomeno descritto fosse diffuso, va da sè quanto poco sicure sarebbero le donazioni in generale... Da quanto ho potuto leggere in rete, tuttavia, mi pare che la diffusione del virus tramite donazioni sia assolutamente marginale fra le varie metodologie di contagio, e questo a mio parere non fa altro che gettare ulteriori dubbi sulla fisiologia della malattia in generale.
Sull'Aids, nonostante gli sforzi profusi a tutti i livelli, permangono ancora aree di dubbio...
Vorrei conoscere le vostre esperienze ed il vostro pensiero a riguardo.
 
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Steve

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Re: Punter donatori del sangue

Secondo il tuo punto di vista, una volta fatta l'analisi preliminare, una volta estratto il sangue, avendo consapevolezza della "finestra" i medici inseriscono subito nella catena di distribuzione oppure attendono, magari effettuando qualche test nei giorni successivi?
 
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Re: Punter donatori del sangue

Bisognerebbe chiedere ad un infettivologo, ma fuori dal corpo umano non credo che il virus abbia il medesimo sviluppo che all'interno del corpo umano, quindi i test successivi su campioni di sangue conservato potrebbero continuare a non essere efficaci...
Quanto si conserva poi un flacone di sangue? Vista la scarsa disponibilità (a quanto denunciano in continuazione le varie associazioni), temo che il sangue non soggiorni più di tanto nei frigoriferi...
Inoltre, questi donatori di cui ho parlato sono ABITUALI (e se ne vantano!) per cui il problema si ripropone non una volta, ma ad ogni donazione successiva...
 
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Re: Punter donatori del sangue

TheBigGun ha scritto:
Secondo il tuo punto di vista, una volta fatta l'analisi preliminare, una volta estratto il sangue, avendo consapevolezza della "finestra" i medici inseriscono subito nella catena di distribuzione oppure attendono, magari effettuando qualche test nei giorni successivi?

Esatto i test sono ripetuti e a volte anche a campione sulle sacche in deposito oggi non si scherza più con queste cose :bye:
 
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Re: Punter donatori del sangue

I controlli ci sono e sono seri e scrupolosi (e per fortuna, aggiungo).

Piccolo aneddoto personale. Vado per la donazione programmata. Il medico, che conosco da almeno 20 anni e da ben prima di essere donatore, sentendomi leggermente raffreddato non mi consente la donazione. Data la confidenza gli chiedo se per un banale raffreddore è veramente impossibile donare. Mi risponde che il raffreddore è una malattia come tutte le altre e siamo noi che sbagliamo a non ritenerla tale. Aggiungendo anche "Non sai quante sacche di sangue buttiamo via per questo motivo ogni settimana".

Questo per dire che, se il plasma viene controllato per un raffreddore, figuriamoci per le mts.
 
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Steve

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Re: Punter donatori del sangue

Cafiero ha scritto:
Vista la scarsa disponibilità (a quanto denunciano in continuazione le varie associazioni), temo che il sangue non soggiorni più di tanto nei frigoriferi...

1 - fortunatamente non siamo in tempo di guerra che "una trasfusione tira l'altra"
2 - probabilmente perchè, a fronte di centinaia di migliaia di donatori, i controlli sono tali da scartarne in gran quantità prima di essere inviato ai vari nosocomi.
 
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Re: Punter donatori del sangue

Be più che alla eliminazione ,la scarsità di sangue è dovuta al fatto che spesso se ne usano più sacche per lo stesso paziente e per diversi giorni o addirittura per tutta la vita :bye:
 
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Re: Punter donatori del sangue

pentito ha scritto:
TheBigGun ha scritto:
Secondo il tuo punto di vista, una volta fatta l'analisi preliminare, una volta estratto il sangue, avendo consapevolezza della "finestra" i medici inseriscono subito nella catena di distribuzione oppure attendono, magari effettuando qualche test nei giorni successivi?

Esatto i test sono ripetuti e a volte anche a campione sulle sacche in deposito oggi non si scherza più con queste cose :bye:

Tecnicamente la sicurezza la si potrebbe avere (quantomeno per hiv) prelevando il sangue, congelandolo e dichiarandolo sicuro solo quando lo stesso donatore si reca nuovamente almeno dopo tre mesi per una nuova donazione (con nuove analisi).
I test sono anticorpali e dunque anche rifacendo le analisi a distanza sullo stesse sacche di sangue i test non cambierebbero. Non si formano anticorpi su sangue prelevato.
 
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Re: Punter donatori del sangue

E' esattamente quello che temevo... questo tuttavia non dissipa, ma anzi alimenta altri dubbi... secondo me, esistendo le persone che ho descritto (e come dicono gli inglesi, scoprire un corvo bianco significa che non tutti i corvi sono neri), le infezioni da hiv da trasfusione dovrebbero essere molte di più.
Su questa malattia maledetta ci sono tante, troppe cose che non tornano.
 
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Re: Punter donatori del sangue

Nono vorrei dire una scemenza che credo che il sangue, prima delle trasfusioni, venga "bollito"...in questo caso il virus dell'hiv muore...
 
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Re: Punter donatori del sangue

:biggrin:
Tecnicamente la sicurezza la si potrebbe avere (quantomeno per hiv) prelevando il sangue, congelandolo e dichiarandolo sicuro solo quando lo stesso donatore si reca nuovamente almeno dopo tre mesi per una nuova donazione (con nuove analisi).
I test sono anticorpali e dunque anche rifacendo le analisi a distanza sullo stesse sacche di sangue i test non cambierebbero. Non si formano anticorpi su sangue prelevato.
IL congelamento danneggerebbe anche ciò che di buono c'è nel sangue .Normalmente si usano basse temperature ma non bassissime.
I test non sono solo anticorpali ma anche mirati con enzimi e ricerca di RNA virale :bye:
 
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Re: Punter donatori del sangue

I test non sono solo anticorpali ma anche mirati con enzimi e ricerca di RNA virale

Ok, ma allora questa cosa del periodo finestra vale o non vale?
Se vale, le trasfusioni non potranno mai essere sicure al 100%, e stessa cosa dicasi per tutti gli emoderivati. Da questo se ne dedurrebbe che le infezioni dovrebbero essere molte di più di quelle che invece si registrano.
C'è qualcosa che non torna.
Ho fatto alcune ricerche, si leggono storie di sieropositivi che - ignari - hanno fatto sesso non protetto con le proprie compagne per anni senza infettarle. :unknw:
Manca secondo me un anello a chiudere la questione... secondo la mia nient'affatto autorevole opinione, il contatto con il virus è condizione necessaria, ma non sufficiente al contagio. Deve essere presente un'altra condizione X che, presente in concomitanza con l'ingresso del virus, o magari successivamente all'ingresso del virus, comporta il contagio e successivamente lo sviluppo della malattia.
Mah.
Nel frattempo che la scienza lavora, preservativo sempre e comunque... :good:
Anche perchè è l'unica cosa che possiamo fare.
 
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Re: Punter donatori del sangue

Il periodo finestra vale ma in vivo ovvero in un ospite che lo incuba a 37 gradi corporei e con tutti i nutrienti di cui ha bisogno per replicarsi ed attecchire .L'HIV è un virus fragile e quindi mal sopporta condizioni diverse ecco spiegato un' ulteriore motivo di tranquillizzazione per le trasfusioni :bye:
 
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