Re: Punter donatori del sangue
storm ha scritto:
Il rischio zero forse non l'avremo mai,
E' questo il punto! Scusate se stresso il tema, ma è questione di matematica, e per la precisione stiamo parlando della
legge dei grandi numeri.
Diciamo che per ogni trasfusione abbiamo uno 0,00001% (uno su 100mila, dato assolutamente inventato e che secondo me comunque è molto ottimista) di probabilità di contrarre l'hiv con una donazione. La probabilità di questo evento, considerato un numero limitato di prove, può dare benissimo un insieme di risultati completamente infruttuosi, ma per la legge dei grandi numeri, aumentando le prove la frequenza del risultato tenderà ad avvicinarsi in valore assoluto alla probabilità (insomma nel caso in esame su 100mila prove, quindi donazioni, possiamo dare per certo che una persona si infetterà).
Ora la domanda è: quante donazioni si fanno nel mondo? Secondo il ragionamento fin'ora seguito, sarà sufficiente dividere il numero complessivo delle donazioni per 100mila ed avremo il numero di persone che sicuramente saranno infettate. Se ogni anno nel mondo fosse fatto un milione di donazioni, avremmo quindi 10 infezioni.
Attenzione però l'esempio fin qui seguito:
a) tiene conto di una percentuale di infezione inventata e MOLTO ottimista
b) non tiene conto del fatto che se nei paesi occidentali gli standard di sicurezza sono molto elevati, probabilmente lo saranno meno in aree del mondo povere, per non parlare delle zone di guerra...
Ma facciamo finta che effettivamente abbiamo solo 10 infezioni da trasfusione all'anno in tutto il mondo. Perchè nessuno lo dice? E quanto queste infezioni giocano statisticamente sulla diffusione della malattia?
Dopo tutto questo ragionamento, paleso il dubbio che mi assale: non sarà che verso il sesso in generale, e tanto più verso quello mercenario e gay, sia stata lanciata una crociata per nascondere invece l'importanza di altre vie di infezione? Anche perchè il sesso è l'unico canale di infezione perseguibile, e verso il quale si possono lanciare campagne di informazione "terroristica"... Mi spiego meglio, con un linguaggio più consono al mio lignaggio: se si scoprisse che l'hiv si contrae più facilmente con un ricovero ospedaliero che non andando a zoccole, sarebbero caxxi amari per tutto l'entourage medico/scientifico internazionale, ecco dunque lo spauracchio del sesso, da usare come capro espiatorio, giocando anche sul senso di colpa del malato per sviare ulteriori indagini su vie di infezione diverse.
Badate bene: con questo non ho mai detto e non voglio dire che l'hiv non si contrae con il sesso, proteggersi sempre e comunque, ma dico che forse, ad alti livelli si vuole nascondere la verità su altre modalità di infezione perchè politicamente sarebbe scomodo ed ingestibile (e/o troppo costoso) combattere queste ultime.
Spero di non essere stato troppo contorto...