al di là del macello degli ultimi giorni che la piega intrapresa sarebbe stata questa era palese.
il monopolio è rarissimo che porti dei benefici al cliente finale e qua si è in situazione di monopolio, piaccia o meno è così.
sino a quando non entrerà un nuovo player reale in zona bisogna farsi coraggio e "sgomitare".
che poi pure a guardarsi intorno non mi sembra che sia tutto fiorire.
la germania è messa male, svizzera siamo lì. le loft nostrane pure lì è tutto un'avventura.
buone chiavate gente
Intervieni poco, ma con commenti sempre molto interessanti.
Io penso che il monopolio abbia senso in un contesto economico fiorente, dove esistono prospettive di crescita in puro stile capitalista.
Purtroppo l'Italia, ed i fatti lo dimostrano, si sta sempre più impoverendo, e sono sempre meno i clienti che avranno possibilità di spesa, se non per pagare un ingresso, almeno per fare delle camere con le ragazze.
Secondo me i prezzi si trovano in una situazione di borderline, che allo scavallamento di una certa soglia il meccanismo potrebbe incepparsi (ovviamente non per i rari benestanti, o quelli che investono ogni loro risorsa in donne, i cosiddeti clienti affezzionati).
Per non parlare dei pesanti costi di viaggio per buona parte di coloro che si recano in Carinzia (mi fa sorridere quello che da Udine elemosina un passaggio per dividersi le spese di viaggio, ed è un esempio illuminante) (sorrido per non piangere, ma mica lo biasimo, anzi, mai disprezzare chi ha meno).
Il monopolio sicuramente non fa bene ai clienti, ma il tirare la corda sui prezzi, senza conseguente miglioramento dei servizi, legato ad un marketing mediatico aleatorio, non so dove ci condurrà.
O meglio credo che porterà all'immobilismo di molti, nel dubbio di spendere male: stare fermi.
E questo sarà un male per tutti.
Come dicevo sopra, questi locali sono un ecosistema, e la precedente gestione dell'Andiamo dovrebbe insegnare.
Quando le ragazze mancano, il cliente uomo non entra, se non entra l'uomo, le donne scappano, se mancano entrambi il locale non ha ingressi, senza ingressi si riducono molti servizi, sempre meno, l'indotto si perde, poi si passa la voce che "non merita più andare", poi si chiude per un decadimento prematuro.
Non credo che siamo a questo livello, ma certe formule, sembra incredibile, è un attimo vederle replicate. Oggi il mondo cambia radicalmente in 6 mesi, ed è difficile fare previsioni.
Inoltre ci sono certe piattaforme clericali che impediscono il libero pensiero, impediscono addirittura di dire certi termini, termini presenti nella lingua italiana e leciti, per un falso moralismo.
Sembra ci sia la vergogna a definirsi Punter, che forse è un concetto inflazionato, sarebbe più bello dire "amante delle donne", ma credo che il concetto di libertà non possa limitare la terminologia personale, perché uno può sentirsi Punter come Puttaniere, perché il succo non cambia.
Un uomo potrebbe definire una ragazza mignotta o prostituta, ma la parola delinea un lavoro, non certo la persona che lo fa, perché quando c'è il rispetto, i termini vengono meno, in quanto conta quello che si fa, e come lo si pensa.
Qui viene fuori l'ignoranza di alcuni, se è vero che ci sono parole più delicate di altre, è vero che conta la riflessione che ci sta dietro.
Conta il rispetto dello scambio che facciamo, piacere in cambio di denaro, mi sembra molto semplice e lineare, fra l'altro facendo sesso, una cosa naturalissima.
Ma se oltre ad avere delle limitazioni di spesa, in molti si trovano una gabbia mentale del pensiero, vengono malvisti e, magari, trattati male da qualche "lavoratrice" il gioco è fatto.
Altro che sgomitare, se attorno si troverà il vuoto. Credo che i tempi stiano cambiando, ma proprio per questo motivo è oggi che si deve porre qualche rimedio, cambiando passo, cambiando punti di vista (magari non affidando piattaforme a clienti punter che sono offuscati dal loro modo di vedere, che disprezzano i propri simili), cambiando le persone, rispettando chi porta risorse, e raddrizzando le professioniste che da tali dovrebbero comportarsi.