Secondo me la parola amica è un po' inflazionata, da uomo sposato vorrei sapere a che pro dovrei propormi come amico verso una Pay, uscire a cena con lei 2 volte l'anno quando è in tour nella mia città... La vedo complicata è comunque non posso certo definirla amica ne posso pensare che lei aspetti 4 mesi x uscire con me. Scambiarsi qualche messaggio ogni tanto, la definite amica io direi di no scambiarsi tanti messaggi sarebbe la prima a prendere le distanze. Bisognerebbe sempre chiedersi cosa stiamo cercando è soprattutto dove vogliamo arrivare.
Anch'io mi rendo conto che la parola amicizia è inflazionata, soprattutto sapendo benissimo che parliamo di pay.
Io ho due escort-amiche, nel senso che, pago sempre gli incontri, il sesso tra noi è normale, forse anche sotto della loro media di lavoro, ma le considero amiche perché al di la del paio di cene all'anno o delle decine di messaggi whattsapp, ci sono state delle cose che si fanno solitamente solo per gli amici, tipo quelle (oltre a tante altre) che hanno riguardato la loro salute, come andare a comprare le medicine e il mangiare quando sono state male o, come successo due volte negli ultimi mesi, accompagnarle nel caos di un ospedale.
Ma nell'ultimo periodo sono stato assalito dai dubbi. Al momento del bisogno la pay ha chiamato la sorella e un'amica (che non erano in città) e me, che immagino essere stato scelto tra i vari clienti in loco che potevano aiutarla, chissà, forse non sono stato nemmeno il primo. Tutto ok, tutto fatto molto volentieri e disinteressatamente.
Poi scopro che tempo prima le era successo un problema simile in una città a 50 km da qui, eravamo già amici (lo diceva lei) ma nemmeno mi aveva avvisato, mai saputo nulla. E allora? Cosa dovrei pensare? Penso che tra essere cliente-amico o cliente-coglione spesso uno nemmeno se ne rende conto.
Ora sono io che sto mettendo alla prova loro, prendendo qualche distanza, vediamo che succede.
Da uomo sposato (come te) posso dirti che questa amicizia mi piace. Loro sanno di questa mia situazione, le uscite si fanno solo per divertimento, i favori che le faccio sono disinteressati (ma gratificano molto la mia coscienza) il sesso che si fa lo pago. Niente sentimenti che possano travalicare quello che siamo, niente possibili storie strane, solo amicizia che faceva bene a tutti. Una sorta di divertente e appagante deviazione dalla routine famiglia-lavoro-solitefrequentazioni che a volte vorresti sparissero.
Peccato che quando ci sono i soldi di mezzo non si capisce più nulla. Io non ce la faccio.
Adesso sono portato a pensare che quello che fanno le pay è quasi sempre deciso dalla convenienza del momento e dal mio essere sostanzialmente solo un cliente. Così come loro possono dire che io mi sono dato da fare perché poi faccio sesso (anche se a pagamento) con una bellissima ragazza con la metà dei miei anni.
Non se ne viene fuori....