Discussione COVID19 e argomenti correlati

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in svezia i clienti delle pay vengono perseguitati con la galera; una volta questo paese era il paradiso della liberta' sessuale e dello stato sociale avanzato, oggi e' degenerato nella coglionaggine del politicamente corretto e del femminismo piu' estremista.
 
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https://www.quotidiano.net/cronaca/coronavirus-italia-pasqua-1.5105600

Come diceva andreav2
 
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ehm, non avevo letto il post di sandro73 che gia' metteva a fuoco il concetto. scusate....
 
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smith

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Mmm, sì e no. Su tante cose è estremamente avanzata, ma la risposta al coronavirus non è l'unico campo in cui in Svezia abbia prevalso una deriva "ideologica" senza compromessi.

Per esempio, immagino che, agli occhi di ultrafemministe e #metoo vari, provvedimenti come la criminalizzazione della prostituzione e la punibilità del cliente facciano parte di ciò che rende la Svezia uno dei paesi "più avanzati". Io, invece la considero una posizione sessuofobica e medievale. E con questo non intendo certo inneggiare a papponi e aguzzini, ma sostengo che uno scambio "sesso per denaro" tra adulti consenzienti, in assenza di coercizioni sulla donna, dovrebbe essere qualcosa semmai di regolamentato, ma libero da giudizi moralistici e da intrusioni penali.

Liberissimo chiunque di dissentire, ma in questi ultimi anni un certo clima di esasperata criminalizzazione dei naturali meccanismi del desiderio maschile ci sta portando in occidente a naufragare in qualcosa al confine tra puritanesimo e integralismo islamico, bel lontano dal libertarismo in ambito sessuale che era arrivato finalmente ad affermarsi qualche decennio fa.

Per inciso, non si tratta della mia unica riserva su certi meccanismi della società svedese, ma il resto del mio pensiero ci porterebbe off-topic, mentre penso che su un forum come il nostro la mia osservazione, per quanto forse un poco puntigliosa, fosse pertinente.

Mi aspettavo questo tipo di obiezione.
Andando off-topic ti condivido alcune cose senza la pretesa di convincere nessuno: è solo la mia opinione e appunto senza la pretesa di convincere nessuno dico anche che nessuno mi convincerà del contrario finchè non sarò io a decidere di convincermi appunto del contrario.
Il #metoo non mi da alcun fastidio ma anzi lo supporto.
Le ultrafemministe danno un leggero fastidio anche a me ma le femministe normali no e, come al punto precedente, le supporto.
Se parliamo del modello scandinavo di approccio alla prostituzione, tanto alla fine lì vogliamo andare a parare, io sono per il modello tedesco MA, detto ciò, se nazioni del calibro di quelle scandinave si sono poste il problema e hanno "trovato quella soluzione giusta" il problema da persona intelligente me lo pongo e non rigetto del tutto a priori il loro approccio e anzi sto giorno per giorno in osservazione per vedere che risultati darà sul lungo periodo.
Questo perchè, da punter, prima ancora di interessarmi della criminalizzazione mia come cliente, mi preoccupo invece quasi di più dello sfruttamento delle e degli esercenti.
Per la cronaca, in fatto di prostituzione, io condivido molto anche la posizione di Amnesty International.
Il modello scandinavo di welfare "dalla culla alla tomba" è in quest'ultimo decennio in cattiva saluta ma questa non è una buona notizia, anche per il resto del mondo, anzi il contrario.
Fine dell'Off-topic.

In poche parole, coronavirus o no, io vorrei piuttosto che l'Italia fosse come la Svezia in generale e particolare che non piuttosto il contrario.
 
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I funghi in città di Marcovaldo

Io lo dicevo che qualche prete testa di cazzo sarebbe sbucato fuori. (Scusate non mi sono potuto trattenere dal dirlo!). Lo dicevo io! :prankster2: Lunedì ci facciamo le risate con i trogloditi di Pasquetta, intanto oggi traffico sulla salaria, sulla pontina e in tangenziale.
Fuga da Roma verso il mare, migliaia di auto in coda sulla Pontina direzione Pomezia

Che problema c'è: ci vediamo tutti sabato 25 in infettivologia per un fantastico Pangolino Party!

avatar mutante

sono incredulo (perbacco) non riesco più a seguiti: ora che c'entra il povero Tommaso?
;-)


Edicolovid

* il pensiero di un vero esperto:
Bill Gates: "Le tre mosse per battere il coronavirus"
a parte la battuta (tanto leggera quanto latente...), non ho stima del personaggio, credo abbia la gigantesca responsabilità di avere di fatto ritardato e distorto la diffusione dell'informatica nella nostra storia ma l'articolo mi pare comunque una sintesi apprezzabile dove soprattutto si evidenzia la capacità di sintesi ed il pragmatismo tipico dell'ottica USA.

* un autentico tassello di situazionismo surreale
Nudists warned by police to cover up — their mouths for coronavirus

* ho ancora nelle orecchie l'auspicio, di appena 4 mesi fa: felice 2020!
Watch: Dr. Anthony Fauci hopes for a ‘real degree of normality’ by November
mi pare di avere capito tuttavia, che al di là dei numeri e dell'impegno di studio ci si possa, con maggiore o minore soddisfazione, in qualche modo confortare pensando che 'son tutti cazzoni che sparano cazzate a cazzo'

* il mondo dell'informazione va a caccia di succulenti pre-print per qualche bel titolone scatolato, la materia abbonda, ad esempio:
medRxiv.org - the preprint server for Health Sciences
https://www.biorxiv.org/
si tratta spesso di materiali di buona qualità ma che mal si prestano ad un'ottica buono/cattivo o per usare un linguaggio che a molti di noi sembra più caro, vero/cazzata. Dunque può essere utile una guiduzza 'pre-prints for dummies':
https://journalistsresource.org/tip-sheets/research/medical-research-preprints-coronavirus/

 
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Ho letto questo :
https://www.open.online/2020/04/08/...i-dati-dellistat-pubblicati-il-31-marzo-2020/
In Lombardia e Veneto e Piemonte sicuramente non è questo il caso e andrebbe fatta una riflessione sul perché i dati sono diversi in quelle zone: i dati aggregati a livello nazionale sono comunque, a mio avviso, confortanti. L'Asiatica del 1957 è stata la causa di 30.000 decessi, senza lockdown e interruzione del processo produttivo.
 
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Il #metoo non mi da alcun fastidio ma anzi lo supporto.

Io invece sono molto critico nei confronti di questo movimento che, accanto a benemeriti smascheramenti di autentici stupratori seriali, rischia di portare a vere e proprie cacce alle streghe, mediatiche e non.
Senza dilungarmi, per non andare eccessivamente off-topic, i miei dubbi riguardano:

- il fatto che la gogna sui social senza contraddittorio può bensì rovinare vita e carriera delle persone, ma è contraria ad ogni più elementare norma di civiltà giuridica: secoli di storia del diritto hanno inventato i tribunali e i processi per stabilire la colpevolezza delle persone, in modo da sostituirli al linciaggio da parte della folla (ignorante) sulla pubblica piazza, reale o mediatica che sia. Certo, la giustizia ordinaria si è dimostrata impotente di fronte ad alcuni casi di personalità di rilievo che sfruttavano situazioni di prestigio e/o potere economico per trasformarsi in veri e propri predatori seriali, ma può essere questo un buon motivo per ricorrere invece alla giustizia sommaria? Per ogni autentico malfattore assicurato alla giustizia tramite questo movimento, quanti invece possono essere esposti ai danni ireparabili di voci incontrollate, magari sparse per vendetta ma giuridicamente infondate e immotivate? E, attenzione, non sto parlando per ipotesi: vi sono già stati casi di personaggi svillaneggiati dai social sull'onda del #metoo e dimostratisi poi, a una più attenta analisi, innocenti delle colpe imputate loro (o per lo meno presunti innocenti per indimostrabilità delle accuse). Io trovo barbaro che, in nome di uno sbrigativo repulisti, si abdichi alla possibilità di difesa del reo e si dia per buona la versione rovesciata su di lui dall'accusatrice, qualunque essa sia.

- specialmente su questioni di questo genere, in cui la memoria individuale si presta spesso a distorsioni, mi lascia perplesso il modo con cui tendono a venire ricostruiti episodi, a volte fortemente ambigui, risalenti magari a decenni prima. Per ogni reale abuso (ben delimitato nei suoi termini a norma di legge) che ha veramente proiettato la sua traumatica ombra per decenni sulla vita di una vittima, quanti altri fatti rappresentano rivisitazioni "a posteriori" di interazioni che all'epoca magari furono vissute come pienamente consensuali (o persino attivamente ricercate per ottenerne dei vantaggi) e poi, a distanza di parecchio tempo, vengono ri-rubricate come coercitive? Il limite, talvolta è molto sottile, ma mi sembra che il recente movimento tenda ad interpretarlo "a senso unico": come se l'uomo fosse, a priori, automaticamente colpevole (e no, non mi consola che si sostenga che questo vada in qualche modo a "compensare" situazioni del passato in cui l'uomo era visto come automaticamente innocente: due torti non fanno un dritto e non si risponde a ingiustizie passate con altre ingiustizie).

Se parliamo del modello scandinavo di approccio alla prostituzione, tanto alla fine lì vogliamo andare a parare, io sono per il modello tedesco MA, detto ciò, se nazioni del calibro di quelle scandinave si sono poste il problema e hanno "trovato quella soluzione giusta" il problema da persona intelligente me lo pongo e non rigetto del tutto a priori il loro approccio e anzi sto giorno per giorno in osservazione per vedere che risultati darà sul lungo periodo.
Questo perchè, da punter, prima ancora di interessarmi della criminalizzazione mia come cliente, mi preoccupo invece quasi di più dello sfruttamento delle e degli esercenti.

Non pensare che io sia tanto sicuro di me da non pormi mai problemi di coscienza, ma se ho finito per aderire ad uno stile di vita da "punter", fino a condividere apertamente le mie opinioni in materia su un forum come questo, significa che, pur con tutti i miei scrupoli e dubbi, non mi sento uno stupratore e un aguzzino per il fatto che compro sesso da persone che lo vendono, ovviamente augurandomi sempre che possano farlo liberamente, sebbene non mi illuda sul fatto che ciò possa sempre avvenire.

Con molte delle prostitute che ho frequentato, ho ricercato un minimo di interazione umana al di là del mero rapporto e in svariati casi ho percepito la loro come una scelta ardua, complicata, dolorosa, ma volontaria e consapevole. Non sono stato per nulla felice nei casi in cui ho riscontrato il contrario (ma non mi dilungherò qui su come mi sia comportato in quelle circostanze).

È chiaro che, se si va a scavare a fondo, quasi ogni donna che scelga di prostituirsi lo fa per una situazione di bisogno economico (che copre una gamma molto vasta: dalla vera e propria fame, alla necessità di mantenere un figlio; dalla tossicodipendenza, al desiderio di farsi una casa o di aprire una piccola attività economica nel proprio paese). Ma, a mio modesto parere, da qui a dire che questo configura automaticamente (attenzione all'avverbio) una situazione di vera e propria schiavitù, ce ne passa.

In un mondo ideale, in cui le differenze sociali ed economiche fossero, se non totalmente livellate, per lo meno fortemente ridotte, forse nessuna donna avrebbe reale necessità di prostituirsi e nessuna sentirebbe il bisogno di farlo. D'altra parte, in tale mondo ideale, anche altre situazioni di umiliazione e sfruttamento, non solo sessuale, non esisterebbero. E contro di esse, non essendoci la possibilità del comodo ricorso al moralismo sessuale, raramente si assiste alle stesse sdegnate battaglie civili.

Il modello scandinavo di welfare "dalla culla alla tomba" è in quest'ultimo decennio in cattiva saluta ma questa non è una buona notizia, anche per il resto del mondo, anzi il contrario.

Sono d'accordo sul fatto che quel poco di welfare che abbiamo salvato qui in Europa occidentale, ce lo dobbiamo tenere stretto, per non fare la fine degli USA, dove la sanità, ad esempio, è vista come un'attività economica tale e quale alle altre ed essere curati bene è un lusso che si paga.
Negli USA, se vieni licenziato, non hai più la copertura sanitaria. E a volte vieni licenziato proprio perché sei malato e ti si vuole negare la copertura sanitaria. E in questi giorni leggevo che a New York c'era gente che, mentre gli attacavano il respiratore per la ventilazione, come ultime parole della loro esistenza chiedevano angosciati chi avrebbe pagato per quelle cure.

Sono consapevole di tutto ciò, ma sono anche convinto che bisogna sempre riuscire a mantenere un equilibrio rispetto alle libertà individuali: si fa in un attimo a fare un passo falso e a interpretare il welfare "dalla culla alla tomba" come un controllo totalitario delle esistenze individuali modello-Cina. Niente di comodo, purtroppo: vigilanza continua e inevitabile da parte dell'opinione pubblica per non cadere né in un eccesso, né nell'altro.

Insomma, ecco, io non volevo andare off-topic, ma mi ci hai trascinato. E già mi viene tristezza a pensare al rischio che questo intervento, che ho scritto con passione, venga prossimamente cestinato in quanto, appunto off-topic.

Ad ogni modo volevo precisare che non l'ho scritto con nessuna acrimonia nei tuoi confronti, smith, né con aperto spirito polemico. Volevo solo puntualizzare dove ritengo che i nostri punti di vista divergano, pur avendo pieno rispetto per il tuo e non avendo viceversa alcuna certezza dogmatica sul mio.

Mi rendo conto che, forse, un punto alla base delle mie convinzioni (e che presumo ci separi), è che sono convinto che una piena "pacificazione" tra uomo e donna non sia realmente possibile su questa terra: i bisogni biologici connaturati a ciascuno dei due sessi sono troppo diversi e incompatibili per poter mai giungere a una perfetta armonia. E la donna, in questa eterna guerra, ha tutto il diritto di difendersi e di ribellarsi a un'oppressione secolare. Ma questo non significa che io, in quanto uomo, mi senta in dovere di tagliarmi le palle e di risolvere definitivamente e unicamente a suo favore una conflittualità che è inevitabile per come è fatta biologicamente la specie umana.
Per capirci, non sono affatto sicuro che reprimere il mio desiderio sessuale e smettere di ricorrere alla prostituzione sarebbe una soluzione giusta e sana. E, in una prospettiva "laica" sono altresì convinto che una parte della demonizzazione della sessualità che ancora oggi ci domina sia un retaggio, a volte inconsapevole, del concetto di peccato elaborato dalla cultura cristiana.
 
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smith

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No no ma, vai tranquillo, come avevo già scritto sugli argomenti io ho la mia idea e, se vuoi possiamo andare avanti a parlarne finchè uno dei due si stufa o viene bannato ma, ripeto e come ho detto, per il momento non cambierò mai la mia idea e, non prenderla come un offesa, una provocazione o altro, men che meno tramite le tue argomentazioni.
Nè pretendo che tu cambi le tue.
 
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nautilus 70

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Ho letto questo :
https://www.open.online/2020/04/08/...i-dati-dellistat-pubblicati-il-31-marzo-2020/
In Lombardia e Veneto e Piemonte sicuramente non è questo il caso e andrebbe fatta una riflessione sul perché i dati sono diversi in quelle zone: i dati aggregati a livello nazionale sono comunque, a mio avviso, confortanti. L'Asiatica del 1957 è stata la causa di 30.000 decessi, senza lockdown e interruzione del processo produttivo.

Dimentichi l'Emilia Romagna, al secondo posto per numero di contagi e vittime dopo la Lombardia, precisazione tristemente doverosa.
 
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men che meno tramite le tue argomentazioni

Sia detto per inciso e con l'intenzione di chiuderla qui: se davvero non vuoi offendere o essere polemico, forse allora potresti curare meglio le tue formulazioni. "Men che meno" suona veramente sminuente e calato dall'alto, rispetto ad una semplice manifestazione di disaccordo.
 
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smith

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Ti eri sentito di replicare normalmente al mio post io mi sono sentito in tutta tranquillità di puntualizzare che non c'è comunque nessuna argomentazione al momento in grado si smuovermi.

Guarda, che tu ci creda o no, io ho passato una vita a cercare il confronto con chi la pensava in buona fede in modo diverso dal mio. Ogni volta cercavo di argomentare educatamente le mie posizioni cercando anche timidamente di far capire all'interlocutore dove secondo me poteva riconsiderare un attimo le proprie idee.
Quasi ogni volta mi sono sentito rispondere "Comunque io la penso così e ho già deciso che questa é la mia posizione che non cambio".
Sbaglierò ma anche io ultimamente mi sono messo a utilizzare questa stessa identica frase.
 
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Non amo linkare testate che ritengo poco affidabili, ma se passano una notizia concreta ed utile, allora si può fare.
Chi è al nord forse ne è già al corrente, ma un paio di catene - Esselunga e Coop - si appoggiano a delle app per abbattere i tempi delle file all'esterno dei supermercati:
https://www.leggo.it/italia/cronach..._coronavirus_oggi_11_aprile_2020-5166279.html

Altre sperimentazioni:
https://ilreporter.it/sezioni/cronaca-e-politica/app-fila-supermercato-dovefila-filaindiana/

[FONT=&quot]sono incredulo (perbacco) non riesco più a seguiti: ora che c'entra il povero Tommaso?;-)[/FONT]
Come si era capito, sono nettamente meno impegnato del solito....il mio profilo FB ha visto un picco di miei post (ne ho aggiunti ben 2, ai sei che avevo complessivamente pubblicato in sei anni.....), ed anche il tempo per adattare l'avatar al momento specifico è maggiormente disponibile.
Giovedì mi era sembrata appropriata l'Ultima Cena, ma nella notte di Pasqua risultava superata.
Ci sono tre cose per le quali ho una passione sfegatata, ai limiti del fanatismo: i gatti, i cani, Caravaggio.
Quest'ultimo non si è mai dedicato al tema della Risurrezione (eccetto quella di Lazzaro), per cui, rimanendo sul Caravaggio, questa mi è parsa la tela più appropriata per la giornata della Pasqua
 
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Dimentichi l'Emilia Romagna, al secondo posto per numero di contagi e vittime dopo la Lombardia, precisazione tristemente doverosa.
Giustissimo. Cambierò il mio quesito : come mai c'è uno straordinario aumento percentuale dei decessi tra Lombardia ed Emilia Romagna ? E' un incremento del 400%. Tra l'Emilia Romagna e la terza nella triste classifica l'incremento è del 50% e così via, con andamento decrescente. E' una domanda alla quale non riesco a dare una spiegazione e certamente non sono alla ricerca di attribuzioni di responsabilità politica, tanto meno in questa sede.
 
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Qualcuno riesce a darsi una spiegazione del fatto che nonostante siamo chiusi in casa da più di un mese, che se si esce non si può fare a meno di stare distanti tra di noi, si indossano mascherine e guanti (e tanti anche gli occhiali), ogni giorno ci sono sempre quei 4000 nuovi contagiati che per mia logica vuol dire che 4000 persone senza protezioni entrano in contatto con altrettante 4000 persone che a loro volta non stanno alla giusta distanza e non indossano mascherine? Assodato che chi di dovere non ci stia capendo una mazza, ma non è che il contagio non sia limitato allo scambio di goccioline di saliva?
 
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nautilus 70

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Giustissimo. Cambierò il mio quesito : come mai c'è uno straordinario aumento percentuale dei decessi tra Lombardia ed Emilia Romagna ? E' un incremento del 400%. Tra l'Emilia Romagna e la terza nella triste classifica l'incremento è del 50% e così via, con andamento decrescente. E' una domanda alla quale non riesco a dare una spiegazione e certamente non sono alla ricerca di attribuzioni di responsabilità politica, tanto meno in questa sede.

Anche perchè, pur trovandoci sicuramente di fronte ad errori di valutazione e gestione dell'emergenza a livello politico, tali errori non costituiscono assolutamente la causa di queste discrepanze macroscopiche nella diffusione del virus fra le varie zone d'Italia.
 
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"Comunque io la penso così e ho già deciso che questa é la mia posizione che non cambio".Sbaglierò ma anche io ultimamente mi sono messo a utilizzare questa stessa identica frase.

Abbiamo tutti molto apprezzato il vostro prolungato off topic, adesso che è finito (perchè è finito, vero?) ho apprezzato diversi vari punti, che a mio avviso fanno meritare di non cestinare i suddetti interventi.

Vi allego un'infografica (di così esaustive in italiano non ne ho ancora viste) che illustra e spiega con chiarezza e dovizia come il bastardo ci accoppa (o, meglio, costringe l'organismo al suicidio).

AvestaRastan_COVID_RGB_v02.jpg
 
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Una pagina estremamente interesante del Financial Times: vi si apprezza (in fondo) un'animazione sulle date in cui i vari Paesi hanno attivato il lockdown, e (nei vari grfici che la precedono) come abbia inciso la tempestività del lock down nel rallentamento dei decessi:

https://www.ft.com/coronavirus-latest
 
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