Discussione COVID19 e argomenti correlati

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Comunque senza saper nè legger e scrivere qualcuno (Amato) nel lontano 1992 fece una cosa mai vista. Per salvare il culo al Paese. Non ho mai ammirato nè lui nè il suo governo ma fece l'unica cosa possibile per salvare il paese che, come sempre, a causa dell'incapacità di chi ci governa e i soliti stronzi dall'estero ci avevan messo a 90gradi...
Prelievo forzoso sui CC nella notte e via. Mai amato questa tattica ma alla fine ha salvato il Paese per almeno altri 27 anni. A sto punto...
Temo che faranno proprio così.
In qualche modo lo fece anche Monti col decreto Salva Italia, in maniera leggermente più “elegante”.
 
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smith

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Al di là dell'idea malsana, hai idea di quanto tempo occorre per processare tutti quei tamponi?

Eppure si dice che la fase due dovrà proprio passare anche dai tamponi e dicono anche dagli anticorpi.
Peraltro anche quelli scellerati del calcio, che finalmente hanno calato la maschera ammettendo che stanno ricevendo un sacco di danni dai mancati diritti TV, dicono che per rigiocare voglio sottoporre almeno tutti i giocatori a tamponi obbligatori ogni 72 ore.
 
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Boh magari ora la sparo veramente grossa ma fosse per me monterei le telecamere termiche sui droni e li manderei in giro per pattugliamento. Non so se sia una cazzata immane quella che ho scritto o se sia già stato fatto.
 
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Eppure si dice che la fase due dovrà proprio passare anche dai tamponi e dicono anche dagli anticorpi.
Peraltro anche quelli scellerati del calcio, che finalmente hanno calato la maschera ammettendo che stanno ricevendo un sacco di danni dai mancati diritti TV, dicono che per rigiocare voglio sottoporre almeno tutti i giocatori a tamponi obbligatori ogni 72 ore.

Vedo che non hai capito.
Si ventilava l'idea di
'far stare a casa solo ed esclusivamente chi ha il virus riaprendo tutte le attività'.
Tamponare decine di milioni di cittadini richiede tempo, ne richiede ancor di più analizzare detti tamponi... non è una cosa fattibile in poche settimane.
Ben diverso è tamponare i giocatori professionisti, vuoi per la mole molto inferiore di lavoro, vuoi per i fatturati che muovono.


Non vedo nessun allentamento, sinceramente.
È stato introdotto l'obbligo di indossare le mascherine anche per strada, di contro i negozi abbigliamento 0-6 anni possono aprire 2 giorni a settimana e puoi passeggiare in prossimità di casa (e non entro 200 metri come prima).
La ritengo una buona ordinanza perché in sostanza conferma le precedenti restrizioni e in più impone l'uso della mascherina, mi sfugge in che modo dovrebbe essere un passo verso la normalità.
 
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smith

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Vedo che non hai capito.
Si ventilava l'idea di
'far stare a casa solo ed esclusivamente chi ha il virus riaprendo tutte le attività'.
Tamponare decine di milioni di cittadini richiede tempo, ne richiede ancor di più analizzare detti tamponi... non è una cosa fattibile in poche settimane.
Ben diverso è tamponare i giocatori professionisti, vuoi per la mole molto inferiore di lavoro, vuoi per i fatturati che muovono.

Pensare di rimandare a lavorare tutti dando per scontato che chi in questo preciso momento non stia incubando perchè con tre settimane di lockdown quelli che dovevano saltare fuori sono saltati fuori è semplicemente da rincoglioniti.
Perchè anche nel caso di quello che noi in Italia abbiamo chiamato lockdown completo i contatti comunque ci sono stati dovuti a quelli che dovevano lavorare in modo indispensabile e spostarsi in modo indispensabile (esempio spesa e farmacia).
Vero, avresti ridotto molto i potenziali contatti ma non li hai azzerati.
Peraltro basta dire, nonostante ritardi nella refertazione dei tamponi e chi più ne ha più ne metta, i contagi comunque continuano anche se in diminuzione.
Io sono passato da un cauto ottimismo ad un moderato pessismo.
Purtroppo le riaperture inizieranno già da domani in modo sensibile e questo è comunque in rischio non indifferente.
Le riaperture andrebbero fatte dalla situazione "nuovi contagi zero" (peraltro dopo almeno due settimane).
Nel mentre non so come si tiene in piedi il sistema paese, "purtroppo" non mi sono candidato a fare il politico altrimenti lo dovrei sapere e lo dovrei dire, però è anche vero che "loro" lo "devono" sapere e dire a costo di dare rispostacce in faccia anche a tanta gente (anche loro altri colleghi politici).
Io so solo che infatti ci vorrebbe molta più solidarietà di qualunque tipo tra cittadini (senza nulla in cambio che sia "egoisticamente" la propria salute).
 
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Basterebbe chiedere alle imprese e a dipendenti con stipendi sopra i 60.000€ netti il 2% del fatturato o stipendio (eventualmente detraibile) per comprare tamponi per l’intera popolazione visto che costano 3€ in modo tale da far stare a casa solo ed esclusivamente chi ha il virus riaprendo tutte le attività.[...]

Una specie di cotton-fioc sterile per il prelievo (insomma il mitologico tampone) si trova ovunque e costa una cicca ma poi che ci fai?
Occorre un'analisi che richiede tempo (1-6 ora/campione!), macchine, competenza, reagenti. Attualmente i laboratori che hanno tutto ciò sono pochi e non è certo faccenda da 3€. Il costo corrente qualche settimana fa si aggirava sul qualche centinaio di $ per campione.
E poi come procedi: lo fai tutti i giorni? dato che se io sono negativo ora (e peraltro lo saprò solo domani, se va bene) nulla mi garantisce che non sarò infettato tra un minuto. Inoltre circa il 10% sono falsi negativi (è il motivo per il quale ne vanno fatti 2).

Più realisticamente per un po' si useranno misure di temperatura, mascherine, distanziamento e poi (dopo che le rispettive laboriose commissioni avranno sciolto le riserve) app per il controllo dei casi emersi e test sierologici.
Se tutto va bene e questo cacchio di pangolino impazzito non manifesterà altre sorprese.
 
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smith

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In Corea con la app le gente ha già iniziato a lasciare "scientemente" il cellulare a casa...
 
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https://www.ilmattino.it/primopiano...e_2_riaperture_oggi_cosa_succede-5168228.html

Mentre qui siamo a disquisire(in Italia) quando far partire la fase 2, in Spagna da domani la fanno già ripartire
e loro rispetto a noi sono in ritardo di quasi 2 settimane e aprono 2 settimane prima,
a dire la verità io in questo momento non vorrei essere un cittadino spagnolo anche perchè la loro situazione è più critica rispetto alla nostra
e rischiano di avere una ricaduta preoccupante(mio punto di vista).
 
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smith

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Prendiamola con filosofia: vorrà dire che le aziende italiane dovranno prossimamente depennare la Spagna dal loro export perchè forse ci rimarranno in pochi che potranno acquistare italiano...anzi che potranno acquistare...
 
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gomma76

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Ma e' gia' cosi, in trentino c'era pieno, durante le prime settimane, trovi molti articoli sulla cronaca di marzo in proposito, ne metto uno a caso puro titolo di esempio solo perche' e' il primo che ho trovato:

https://torino.corriere.it/cronaca/...sa-b94d8556-6071-11ea-8d61-438e0a276fc4.shtml



Cioe' ma sei serio? Ma davvero a un mese dal blocco totale e dal fiume di informazioni circolanti ancora fai domande del genere?

:mda:
ho capito ma siccome è scoppiato a febbraio e a parte i vari weekend ed ai 2 giorni di pasqua , ma se fosse successo a meta' dicembre che molta gente è in ferie per 3 settimane intere oppure nelle ferie estive 3 settimane intere , vedevi quanta gente andava a fare le vacanze e non come adesso che al 95% siamo tutti a casa .
 
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Non vedo nessun allentamento, sinceramente.
È stato introdotto l'obbligo di indossare le mascherine anche per strada, di contro i negozi abbigliamento 0-6 anni possono aprire 2 giorni a settimana e puoi passeggiare in prossimità di casa (e non entro 200 metri come prima).
La ritengo una buona ordinanza perché in sostanza conferma le precedenti restrizioni e in più impone l'uso della mascherina, mi sfugge in che modo dovrebbe essere un passo verso la normalità.

Infatti ho scritto prime piccole prove....sono piccole differenze, per me è già grande poter andare oltre i 200 mt e poter fare attività motoria...in più c'è in ballo la possibile riapertura di grossi mercati rionali con dovute cautele (ma lì è competenza del governo)....
Non faccio salti mortali, ma mi accontento....io vivo di piccoli passi e non potendo fare altrimenti ne colgo i pochi passi avanti....tutto lì...contento io, non importa se siano contenti pochi altri...
 
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Infatti ho scritto prime piccole prove....sono piccole differenze, per me è già grande poter andare oltre i 200 mt e poter fare attività motoria...
Vedi come siamo diversi! Se a me dicono di rimanere in prossimità della mia abitazione mi allontano al massimo di cento metri, tu invece sei contento perché puoi sforare il limite che precedentemente era duecento.
 
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Originariamente Scritto da Il Vulvaniano

Infatti ho scritto prime piccole prove....sono piccole differenze, per me è già grande poter andare oltre i 200 mt e poter fare attività motoria...


Originariamente Scritto da Nasello
Vedi come siamo diversi! Se a me dicono di rimanere in prossimità della mia abitazione mi allontano al massimo di cento metri, tu invece sei contento perché puoi sforare il limite che precedentemente era duecento.
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forse è perche qui prima proprio era vietata l'attività motoria individuale....e intanto il ns sindaco ha precisato....fino a 205, 210 m. da casa, non 1 km....io speravo 400 m., avevo gia individuato il mio percorso ciclistico :mda::lol:

https://www.larena.it/da-domani-sì-alle-attività-motorie-vicino-a-casa-video-1.8036889

ma preferisco la cosa al lockdown spagnolo...io ormai mi sono perso nella miriade di cifre, percentuali, morti di covid, morti da covid, paragoni, paragone, conti, conte e compagnia cantante, ma mi auguro che gli iberici abbiano scelto la strada giusta prendendo il toro per le corna, cosa a cui loro sono abituati, del resto...e, se no, che non vengano a rompere gli zebedei al resto d'europa







 
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poiché ormai è finito nel di tutto un po .... beccatevi questa :

Estratto da un documento di una grossa banca per le sospensioni delle rate di mutui\finanziamenti in funzione del decreto legge 18/2020 art 56
Annotazione 2020-04-14 122632.jpg

quindi riassumendo:
- a fine gennaio i nostri prodi e lungimiranti politici dichiararono lo stato di emergenza
- in "soli" 45 sono riusciti a effettuare il decreto legge
- a circa 70 gg dalla dichiarata emergenza siamo alla presentazione delle domande

Ora senza rifare la lista con date delle dichiarazioni\interviste\spot che spaziano dall'abbraccio dell'amico cinese, all'aperitivo , al in Italia non verrà mai il virus , ai colpi di tosse per allergia ... ecc tutti dette e fatte in PERIODO DI DICHIARATA EMERGENZA , ora ditemi voi ma cos'altro ci deve accadere?!?!?!

Direi che la medaglia alla resilienza ( o stupidità? ) va assegnata a tutti coloro che riescono ancora ad avere un briciolo di fiducia in queste persone di QUALSIASI COLORE rappresentativo.
intanto nelle ultime 24h solo negli usa 1500 morti , da noi altri 500 .... ma tanto è solo un influenza?!?! dove sono i vari novax ? ve lo dico io : https://www.repubblica.it/cronaca/2...vax_multata_sulla_strada_per_ostia-253937570/

e il primo che mi dice che loro sono come noi o me lo mando serenemente a fare in culo! perchè io sono obbligato al carcere domiciliare perchè non mi fanno un test ( come a molti altri) da ormai più di un mese e non è che sbrocco e non esco, rispetto le regole per il bene degli altri e per permettere di ripartire IL PRIMA POSSIBILE ... e LORO ? vanno al mare e dichiarano di aver dato l'allarme al 31\1.

è aperto il contest per la più grande paraculata degli ultimi 50 anni che batta la dichiarazione dell'emergenza al 31\1 .
 
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Volevo far notare che dichiarare lo stato di emergenza è atto necessario ma non sufficiente. Se andiamo a leggere il provvedimento:

https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/02/01/20A00737/sg

esso fa riferimento all'art. 25 del seguente

https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2018/1/22/18G00011/sg

In soldoni io capisco che vengono individuati soggetti (Protezione Civile) che possono agire in deroga alle leggi vigenti per attuare misure atte a combattere la diffusione del virus. Il tutto entro un limite temporale e con un tetto massimo di spesa.

Non viene attuata nessuna misura di contenimento concreta, poiché nel momento di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale in Italia non esisteva evidenza di contagio, ma semplicemente si recepiva l'allarme internazionale lanciato dall'OMS.

https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-dichiarazione-internazionale

Premesso questo, ritengo si sia agito in linea con quanto si è visto accadere negli altri paesi. Ciò che non ha funzionato a dovere è:
- aver seguito le linee guida dell'OMS sui tamponi
- non essere stati in possesso di una scorta sufficiente di dispositivi di protezione individuale.

Solo ORA sappiamo che per evitare che l'infezione strisci silenziosamente è necessario l'esame diagnostico tempestivo (tampone) e l'utilizzo delle mascherine.

Aver dichiarato al 31 gennaio l'emergenza è solo un pro forma come si è sempre fatto. È come autorizzare ad accendere il riscaldamento, salvo poi accorgersi che la caldaia è rotta, non c'è combustibile e la canna fumaria è ostruita. Finora ci è sempre andata di culo perché non aveva mai fatto davvero freddo.
 
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[h=1]Vaccino Covid-19, sprint di azienda italiana: a fine aprile i test sull’uomo[/h][h=2]Partiranno i test accelerati dell’azienda Advent-Irbm di Pomezia su 550 volontari sani. Se la sperimentazione clinica di fase 1 fosse superata con successo il vaccino potrebbe essere disponibile già a settembre[/h]Vaccino Covid-19, sprint di azienda italiana: a fine aprile i test sull’uomo

Articolo non breve da leggere, ma ben fatto, sui limiti dei tamponi e dei test sierologici, e sull'inutilità (se non, piuttosto, sull'errore grossolano) del fare tamponi e test subito ed a destra e manca.

Sempre più numerosi i laboratori di analisi privati che pubblicizzano l’immediata disponibilità di test rapidi per il coronavirus offrendo la possibilità di prenotare il test specificando che l'esame potrà essere eseguito solo da persone asintomatiche e che non sono in quarantena.

Cosa sono questi test sierologici rapidi? Come funzionano? Che differenza c’è tra tampone e test rapido? I risultati sono affidabili e facilmente interpretabili? Quali potrebbero essere le conseguenze di un loro largo utilizzo per i singoli cittadini e per la comunità?

Per provare a rispondere a queste domande, innanzitutto ricordiamo che il coronavirus (SARS-CoV-2) è composto da particelle virali formate da un frammento di materiale genetico (RNA) all’interno di un involucro contenente proteine, circondato da un ulteriore involucro membranaceo.

Il virus penetra nell’organismo soprattutto a livello delle vie respiratorie, dove inizia a replicarsi. La replicazione può restare limitata alle mucose del naso e della gola, o estendersi anche alle basse vie respiratorie fino ai polmoni. L’infezione può decorrere in forma asintomatica, lieve o più grave, in un’alta percentuale di soggetti infetti, soprattutto nei giorni immediatamente successivi alla comparsa dei sintomi della malattia (COVID-19) e scompare poi con la remissione dei sintomi.

Come per tutte le infezioni virali, anche nel caso da infezione da coronavirus il sistema immunitario produce anticorpi diretti verso le proteine dell’involucro virale. Alcuni di questi anticorpi, detti IgM, sono prodotti nella fase iniziale dell’infezione e si ritrovano nel sangue a partire, in media, da 4 o 5 giorni dopo la comparsa dei sintomi e tendono poi a scomparire nel giro di qualche settimana. Altri anticorpi, detti IgG, sono prodotti più tardivamente e si ritrovano nel sangue a partire, in media, da un paio di settimane dopo la comparsa dei sintomi (ma possono comparire anche prima) e permangono poi per molto tempo.

Il “tampone” è un esame diagnostico complesso
finalizzato a individuare la presenza del virus nel materiale biologico prelevato nel naso e nella gola (tampone vero e proprio), o su campioni prelevati dalle basse vie respiratorie, attraverso tecniche di amplificazione del materiale genetico virale (RT-PCR). La sua positività indica pertanto che si è in fase di infezione attiva e che probabilmente siamo in grado di trasmettere l’infezione attraverso le goccioline di saliva emesse parlando, starnutendo e tossendo.

I test sierologici rapidi sono test finalizzati a individuare le IgM e IgG prodotte dall’organismo contro alcune proteine dell’involucro virale. Si tratta tecnicamente di “immunodosaggi a flusso laterale” (LFIA) dove una goccia di sangue (o di siero ottenuto da un prelievo ematico) è fatta scorrere su una piccola lastra contenente proteine virali coniugate con particelle colorate e con anticorpi contro le IgM e IgG umane attaccate su due linee. Se il sangue contiene IgM o IgG contro le proteine virali, queste si attaccano alle proteine virali coniugate con le particelle colorate presenti sulla lastre e, mentre scorrono, rimangono attaccate agli anticorpi contro le IgM e IgG umane attaccate sulle rispettive linee dove possono esser evidenziate (vedi figura, tratta da Development and Clinical Application of A Rapid IgM-IgG Combined Antibody Test for SARS-CoV-2 Infection Diagnosis. J Med Virol. 2020 Feb 27). C’è poi una linea di controllo che si colora se il test è stato eseguito correttamente.
cache.php
Come si interpretano quindi i risultati (presupponendo che le persone che hanno effettuato il test siano asintomatiche e senza storia accertata di contatto con un caso)? Innanzitutto si deve verificare che la linea di controllo si sia colorata. Altrimenti il test non è valido.

Se non si colora né la linea IgM né la linea IgG, probabilmente nel nostro sangue non ci sono anticorpi
contro le proteine virali. In questo caso, è probabile che non abbiamo contratto l’infezione. Ma potremmo anche essere in una fase precoce dell’infezione quando ancora l’organismo non ha prodotto gli anticorpi (cosiddetto “periodo finestra”). Inoltre, poiché la reale capacità di questi test di evidenziare tutti i casi con presenza di anticorpi non è stata ancora accertata in modo accurato, non possiamo escludere che in realtà gli anticorpi nel sangue ci siano ma il test non li ha evidenziati (cosiddetti “falsi negativi”). È evidente che in queste due ultime circostanze (finestra sierologica e falsi negativi) le persone potrebberoessere infette ed anche contagiose pur in presenza di un test negativo.

Se si colora solo la linea IgM, è probabile che il nostro organismo abbia prodotto IgM contro le proteine virali e che ci troviamo in una fase precoce della malattia. In questo caso, il tampone naso-faringeo è generalmente positivo. Abbiamo quindi contratto l’infezione e probabilmente possiamo trasmetterla ad altri. Anche in questo caso, tuttavia, è possibile che il test diventi positivo in presenza di anticorpi diretti verso proteine non appartenenti al SARS-COV-2 e che segnali quindi erroneamente la presenza di infezione in soggetti sani (cosiddetti “falsi positivi”).

Se si colorano entrambe le linee IgM e IgG significa che il nostro organismo probabilmente ha prodotto sia IgM sia IgG contro le proteine virali e che probabilmente ci troviamo in una fase intermedia dell’infezione. In questo caso, il tampone naso-faringeo può risultare positivo. Abbiamo quindi contratto l’infezione e probabilmente possiamo ancora trasmetterla ad altri.

Se si colora solo la linea IgG significa che il nostro organismo ha prodotto IgG contro le proteine virali e che le IgM sono già scomparse. Ci troviamo quindi probabilmente in una fase più avanzata dell’infezione oppure siamo già guariti. In questo caso, il tampone naso-faringeo può risultare già negativo ma, in qualche caso ancora positivo. Abbiamo quindi contratto l’infezione e non possiamo escludere di poterla ancora trasmetterla ad altri.

Sottolineiamo quindi che l’interpretazione del test richiede un’attenta valutazione anamnestica e clinica da parte di un medico.

Quali possono essere quindi le conseguenze di un ampio ricorso a questi test da parte di persone asintomatiche senza storia di contatti con casi conosciuti in ambito di laboratori privati?

Ad oggi, la maggior parte di queste persone risulterebbero negative al test, in gran parte perché non hanno ancora contratto l’infezione da coronavirus. Ma una parte potrebbe già aver contratto l’infezione ma non aver ancora prodotto anticorpi (finestra sierologica) e addirittura potrebbe già essere contagiosa. In questa fase dell’epidemia, le persone contagiate ma ancora in finestra sierologica sarebbero peraltro oltre la metà del numero complessivo dei contagiati: presupponendo che per ogni caso confermato ci siano stati 10 contagi sconosciuti ed una finestra sierologica di 10 giorni, le persone in Toscana in finestra sierologica sarebbero 28 mila sui 48 mila contagiati sconosciuti. Altri, come già detto, potrebbero aver già prodotto anticorpi specifici, non evidenziati dal test (falsi negativi). Un esito negativo al test, potrebbe comunque indurre a prestare meno attenzione a tutti quei comportamenti raccomandati per limitare la possibilità di trasmettere l’infezione ad altre persone, come lavarsi spesso le mani con sapone, mantenersi distanti o tossire/starnutire nella piega del gomito.
D’altra parte, una parte di queste persone risulterebbe invece positiva al test. Ammesso che le persone siano in grado di interpretare correttamente i risultati, cosa farebbero? Cosa dovrebbero fare? Mancano ad oggi indicazioni in proposito. Difficilmente però potremmo prescindere dal fare un tampone, almeno alle persone con IgM o IgM/IgG positive, per verificare o meno l’attuale contagiosità della persona, producendo quindi una contrasto rispetto alle indicazioni ministeriale di fare il tampone soltanto a casi sospetti e andando ad aumentare ulteriormente la domanda in un settore dove l’offerta è tuttora carente. In ogni caso è quantomeno urgente che i protocolli sui percorsi territoriali prevedano chiare indicazioni in proposito.
E’ di fondamentale importanza sottolineare che l’offerta di test a pagamento da parte dei laboratori privati, al di fuori di un preciso accordo con l’istituzione pubblica, genera una discriminazione di accesso a questa prestazione, peraltro di dubbia utilità, nella popolazione, generando differenze di accesso sulla base di fattori socio-economici. Inoltre non può essere trascurato il fatto che, in caso di massivo ricorso a questi test potrebbe comportare, da una parte, una spesa out of pocket per una prestazione sanitaria non governata e dalla dubbia utilità ed una riduzione dell’introito fiscale grazie alla detrazione delle spese sanitarie, dall’altra un drenaggio di test da parte di strutture private in una situazione in cui l’offerta non sempre riesce a soddisfare la domanda del servizio sanitario che ha bisogno di questi test per condurre attività di screening in gruppi di popolazione ad alto rischio, a partire dagli operatori sanitari. Il Sistema Sanitario Regionale non può delegare una funzione di monitoraggio e controllo dell’epidemia a strumenti privi di validazione e distorti dalle modalità di accesso. Tutto ciò che serve per affrontare una epidemia fa parte dei livelli essenziali di assistenza che lo stato (la regione) deve garantire e non può accadere che l’accesso ad una prestazione essenziale possa dipendere da fattori indipendenti dal bisogno. I test sierologici sono al momento in fase di valutazione (e quindi la loro erogazione rischia di generare danni che ricadrebbero sul SSR) ed è pertanto necessario impedirne un’erogazione estemporanea e incontrollata.
Un ultimo aspetto di non secondaria importanza è l’impatto che questa operazione avrebbe sul SSR. In condizione di emergenza epidemica il sistema pubblico ha il dovere e l’onere di farsi carico di tutti gli aspetti legati all’epidemia, dalla gestione dell’informazione alle risposte da dare al diffondersi dell’epidemia. L’eventuale largo utilizzo di questi test erogati da strutture private difficilmente sarebbe accompagnato da una raccolta sistematica di informazioni sui risultati. A meno di non rendere obbligatoria la notifica dell’esecuzione dell’esame.
Esistono quindi almeno tre considerazioni che meritano attenzione e che costituiscono aspetti decisamente negativi dell’offerta dei laboratori privati di eseguire test rapidi:
La scarsa conoscenza del valore del test, anche per la presenza in commercio di diversi kit diagnostici.
L’effetto iniquo che questa offerta genera sulla popolazione.
La necessità di assicurare, in condizioni di emergenza, il controllo da parte del servizio pubblico di tutte le attività di gestione dell’epidemia.

Fonte: Test sierologici rapidi per il coronavirus… precauzioni d’uso
 
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