Per adesso che si dia ascolto a chi, dalla propria prospettiva, sembra averci capito qualcosa.
E secondo te chi è che vi ha veramente capito qualcosa fin d'ora?
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Per adesso che si dia ascolto a chi, dalla propria prospettiva, sembra averci capito qualcosa.
Ma perchè la composizione isotopica di ciascun elemento è costante sulla terra![...]
....................................................................................Un collega commenta sul Corriere della Sera [...]
[...]Intanto io rispolvero qualche formula di fluidodinamica che fa sempre un certo effetto.
Vasa inania multum strepunt[...]
[...]
Chi ha scritto e sottoscritto quella lettera, mi sembrava chiaro.
Che poi mi pare di capire che sia i virologi che gli autori della lettera sono arrivati a conclusioni abbastanza banali, nella accezione più vicina al concetto di buon senso.
I primi hanno implicitamente ammesso di non averci capito un cazzo, senza ovviamente rinunciare alla loro boria.
”Oh ragazzi non ci abbiamo capito un cazzo, chiudetevi in casa e buona fortuna.”
Credo che sia una cura universale per circa il 90% dei virus, però lo dicono in modo elegante.
Gli altri, umilmente, hanno ottenuto dei risultati ed ancorati al buon senso ricordano ai pagliacci che stanno più in alto un’altra regola universale della medicina, cioè che anche e soprattutto in questa situazione la prevenzione è più che mai vitale.
Mi è stata posta una domanda: salvare l'economia o la vita?[...]
Incrociando le dita, da più parti si fa strada l’idea che siamo sul picco. In Veneto sarebbe stato il 22/23 di marzo. [...]
questa discussione zampetta troppo pericolosamente sul filo dell'OT e dunque io sarei per una replica estremamente condensata: non è così.
La distribuzione isotopica di Ca++ che trovi nell'acqua di Aragona è diversa da quella che trovi nei pascoli dell'appennino parmense.
Ovvio che se, in via ipotetica, conducessi un'analisi esaustiva su tutti i punti del pianeta (dal mantello alla stratosfera) troveresti all'incirca quel valore medio che viene stampato sulle tavole di Mendeleev.
Sulla questione tracce il discorso che ne esce è pure troppo lungo... capisco la logica dello strumento commerciale da banco ma pensa che con un NMR usato, da poche centinaia di k€, puoi ritrovare nei metaboliti del pangolino esattamente quell'elettrone, con quello specifico spin, che era contenuto nell'atomo di carbonio delle crocchette per pangolini.
Vasa inania multum strepunt.
Intanto che i virologi litigano in TV su chi ce l'ha più lungo - il curriculum o il ciuffo, a discrezione - i reparti di terapia intensiva si svuotano e diminuisce il numero di pazienti che ricorrono a cure ospedaliere importanti.
I risultati arrivano dal mondo scientifico, quello vero, quello degli Scienziati di corsia, che conoscono la sofferenza umana e clinica del malato, che vivono al suo fianco, alle volte purtroppo fino al decesso ma anche oltre, durante il lugubre sezionamento di un esame autoptico.
Mentre silenziosamente lavorano e silenziosamente raggiungono risultati importanti, al di là di qualche timida e imbarazzata ammissione, gli "scienziati" italiani devoti ai vaccini, insieme a tutto il carrozzone, tendono colpevolmente a nasconderli.
Troppo silenzio quindi si direbbe, pertanto hanno avvertito il dovere di far sentire la loro voce.
Al Ministro della Salute on. Speranza
Ai Governatori di tutte le Regioni
Al presidente della FNOMCEO dott. Filippo Anelli
Ai Presidenti Federali degli Ordini dei Medici Regionali
Siamo un gruppo di circa 100.000 Medici, di tutte le specialità e di tutti i servizi territoriali e ospedalieri sparsi per tutta Italia, nato in occasione di questa epidemia, che da quasi 2 mesi ormai, sta scambiando informazioni sull’insorgenza della malattia causata dal Coronavirus, sul come contenerla, sul come fare, a chi rivolgersi, come orientare la terapia, come e quando trattarla, e siamo pressoché giunti alle stesse conclusioni: i pazienti vanno trattati il più presto possibile sul territorio, prima che si instauri la malattia vera e propria, ossia la polmonite interstiziale bilaterale, che quasi sempre porta il paziente in Rianimazione.
Dagli scambi intercorsi e dalla letteratura mondiale, si è arrivati a capire probabilmente la patogenesi di questa polmonite, con una cascata infiammatoria scatenata dal virus attraverso l’iperstimolazione di citochine, che diventano tossiche per l’organismo e che aggrediscono tutti i tessuti anche vascolari, provocando fenomeni trombotici e vasculite dei diversi distretti corporei, che a loro volta sono responsabili del quadro variegato di sintomi descritti.
I vari appelli finora promossi da vari Organismi e Organizzazioni sindacali, che noi abbiamo condiviso appieno, sono stati rivolti a chiedere i tamponi per il personale sanitario, a chiedere i dispositivi di sicurezza per tutti gli operatori, che spesso hanno sacrificato la loro vita, pur di dare una risposta ai pazienti, non si sono tirati indietro, nessuno. Proprio per non vanificare l’abnegazione di medici e personale sanitario, oltre ai Dispositivi di Protezione e ai Tamponi, chiediamo di Rafforzare il Territorio, vero punto debole del Servizio Sanitario Nazionale, con la possibilità per squadre speciali, nel decreto ministeriale del 10 Marzo, definite USCA, di essere attivate immediatamente in tutte le Regioni, in maniera omogenea, senza eccessiva burocrazia, avvalendosi dell’esperienza di noi tutti nel trattare precocemente i pazienti, anche con terapie off label, alcune delle quali peraltro già autorizzate dall’Aifa.
Siamo giunti alla conclusione che il trattamento precoce può fermare il decorso dell’infezione verso la malattia conclamata e quindi arginare, fino a sconfiggere l’epidemia.
Il riconoscimento dei primi sintomi, anche con tamponi negativi (come abbiamo avuto modo di constatare nel 30% dei casi) è di pura pertinenza Clinica, e pertanto chiediamo di mettere a frutto le nostre esperienze cliniche, senza ostacoli burocratici nel prescrivere farmaci, tamponi, Rx e/o TC, ecografia polmonare anche a domicilio, emogasanalisi, tutte cose che vanno a supportare la Clinica, ma che non la sostituiscono.
Lo chiediamo, indipendentemente dagli schieramenti politici e/o da posizioni sindacali, lo chiediamo come Medici che desiderano ed esigono di svolgere il proprio ruolo attivamente e al meglio, dando un contributo alla collettività nell’interesse di tutti.
Lo chiediamo perché tutti gli sforzi fatti finora col distanziamento sociale, non vadano perduti, paventando una seconda ondata di ricoveri d’urgenza dei pazienti tenuti in sorveglianza attiva per 10-15 giorni, ma che non sono stati visitati e valutati clinicamente e che ancora sono in attesa di tamponi.
La mappatura di questi pazienti, asintomatici o paucisintomatici, e di tutti i familiari dei casi conclamati è oltremodo indispensabile per non incorrere in un circolo vizioso, con ondate di ritorno dei contagi appena finirà il “lockdown”.
Chi ha scritto e sottoscritto quella lettera, mi sembrava chiaro.
Che poi mi pare di capire che sia i virologi che gli autori della lettera sono arrivati a conclusioni abbastanza banali, nella accezione più vicina al concetto di buon senso.
I primi hanno implicitamente ammesso di non averci capito un cazzo, senza ovviamente rinunciare alla loro boria.
”Oh ragazzi non ci abbiamo capito un cazzo, chiudetevi in casa e buona fortuna.”
Credo che sia una cura universale per circa il 90% dei virus, però lo dicono in modo elegante.
Gli altri, umilmente, hanno ottenuto dei risultati ed ancorati al buon senso ricordano ai pagliacci che stanno più in alto un’altra regola universale della medicina, cioè che anche e soprattutto in questa situazione la prevenzione è più che mai vitale.
Ah ma "Thanks to the dick", se io però fossi il Presidente del Consiglio risponderei alla Calenda's style, ossia, tutto vero quello che dite ma vorreste anche farmi la cortesia di dirmi:
-Come pensate d'implementare questa cosa? Ci avete già pensato?
-In quanto tempo pensate d'implementarlo?
-quante persone avete pensato di coinvolgere e/o pensate di aver bisogno e con che competenze?
-Come pensate di reclutarle
-di quanti e quali strumenti tecnici, presidi sanitari ecc. pensate di aver bisogno?
La disponibilità e reperibilità di questo dispostivi e presidi é stata valutata?
-avete fatto una valutazione dei costi che questa operazione/intervento comporta?
-dove, come, quando pensate di reperire le risorse economiche necessarie e in quanto tempo
In altre parole gli risponderei:
Iniziativa lodevole la vostra ma mi avere solo detto cosa ci sarebbe da fare e non come si potrebbe fare.
In più, aggiungerei, forse non ci sono i soldi per farlo a meno che non li troviate voi in un qualche modo.
Si potrebbe addirittura chiudere con un "polemico": da professionisti del vostro calibro mi sarei aspettato qualcosa di più.
Pensavo che sareste venuti con un piano d'azione fattibile e strutturato invece vi siete presentati con una lettera d'intenti.
In altre parole mi dite cosa bisogna fare ma a come metterlo in pratica ci devo pensare io prendenomene anche tutta la responsabilità...
Bell'aiuto...
E se invece vi dicessi che tutta la roba che volete fare la potete fare, non vi ostacoleró in alcun modo, anzi vi agevoleró burocraticamente e legalmente ma non vi darò neanche un soldo?
E' verosimile che ci si debba preparare ad una lunga discussione anche sul picco numero 2.
E poi 3, 4, 5, ...
https://www.washingtonpost.com/health/2020/04/21/coronavirus-secondwave-cdcdirector/