Non è questione di razza ma di culture diverse.
Comunque la riflessione l’ho fatta guardando una puntata di report sugli allevamenti intensivi di carne in Lombardia e sulla correlazione col virus.
Poi si è arrivati in Amazzonia e Argentina con allevamenti ancora più intensivi e col rischio di contatto con virus potenzialmente ancora più letali. Ovviamente da questa prospettiva lo slogan è più che valido anche per noi.
Diciamo quindi che la critica riguarda principalmente un modello economico, ma sono stato volutamente sintetico.
Se hai guardato Report dovresti aver afferrato allora anche alcuni concetti:
-la maggior parte dei virus è nascosta negli animali selvatici, tipicamente in quelli che vivono nelle foreste e Jungle
-A noi umani piace mangiare molta carne, pure troppa
-Per allevare animali d'allevamento, tipicamente bovini, dobbiamo disboscare quante più foresta primaria possibile
-Se disboschi la foresta prima tanti simpatici animaletti selvatici vengono fuori perchè sparisce il loro habitat
-Se i simpatici animaletti vengono fuori possono venire in contatto con gli animali domestici e da allevamento così come anche con l'uomo.
-Quando i simpatici animaletti vengono in contatto con i suddetti i virus possono fare il salto di specie
In altre parole noi simpatici essere umani dovremmo fare due cose (per evitare anche future pandemie):
-limitare drasticamente il consumo di carne
-limitare drasticamente il disboscamento di foresta primaria
La conseguenza sarebbe "tutta salute": sia per quanto riguarda la nostra dieta che per la qualità dell'aria e del clima.
PS La tesi è condivisa e già da anni anche da Mario Tozzi (che so già mi direte "Ma è un geologo...")
Nemmeno se sei ricchione.
Qualche settimana fa, fui invitato da qualche utente, non mi ricordo se anche tu, ad essere più politicamente corretto nell'esprimere la proprie opinioni.
Ho aspettato in riva al fiume e ora è venuto il mio turno invitando anche tu forse a moderare certi discorsi?
Io non sono nè omofobo nè omofilo però la tua ultima frase mi avrebbe urtato.