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E' meglio Infunf o Grunfizz?

Chiedo la collaborazione di Dr. Grunf nel ritrovare l'esperimento che fu condotto qualche anno fa, nel quale per scaricare un'app (o, meno probabilmente, un programma gratuito per pc) erano state volutamente inserite tra le autorizzazioni da rilasciare anche (per esempio) quella che prevedeva la perdita della potestà genitoriale ed altre assurdità simili, e masse di utenti avevano accettato tutto (ovviamente senza leggere).

Ach, fai come la nostra scuola media: assegni compiti a mitraglia a dei poveretti che si ritenevano in vacanza. Vabbè mi ci applico in un interstizio ;-)

Di esperimenti sociali del genere ne sono stati condotti in quantità (absurde clauses, fake/jokes app authorisation, ecc.).
Forse ricordavi questo trasmesso dalla RSI?
* [url]https://www.rsi.ch/news/vita-quotidiana/eta-beta/CheeseMaster-dati-rubati-senza-furto-11121213.html
[/URL]In stile transalpino, sobrio, efficace e solido, ma credo valga la pena di vedersi 2 o 300 serie TV in meno e sciropparsi invece tutta serata:
* [url]https://www.rsi.ch/la1/programmi/informazione/dataland/[/URL]

Parimenti citerei volentieri uno dei miei autori italiani preferiti (dai tempi della gazzetta dello sport!) in materia di divulgazione tecnica ICT:
* [url]https://attivissimo.blogspot.com/2016/02/amazombi.html
[/URL]* [url]https://attivissimo.blogspot.com/2015/01/se-pubblico-una-vignetta-su-facebook.html
[/URL]* [url]https://attivissimo.blogspot.com/2007/02/licenze-da-uccidere.html
[/URL]
 
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rimini
Risposte che ovviamente ci attendiamo in altro topic, così evitiamo un prolungato OT.

Sì,sì, per carità, nessuna interruzione.
Confido madame Spezia&Vizi apra altri thread per trattare i di lei fatti: questo thread va invece lasciato al suo incessante divenire, che però confesso apparirmi sempre meno chiaro, e sempre più (deliberatamente) angosciante.
Che vogliamo farci: sarà l'età, abbiate pazienza.
:hi:
 
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Non lo so. Io sono ancora qui sulla riva del fosso. Ho visto passare un cadavere ieri.
Tu invece hai bisogno d'aiuto per venire su dall'acqua? Se vuoi ti do una mano se me la chiedi.
Stanisław Jerzy Lec era nell'altra sponda del fiume e scuoteva la testa,
Sapevo che stava pensando che era inutile, vero tempo perso.
Poi però comprendendo che non lo facevo per principio ma per aiutarlo, mi lanciò un cartello nero con delle scritte:
La misura caro...quanto devi sentirtelo prima di trovarla..JPG
 
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smith

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L'uomo per il pianeta rappresenta un pericolo come lo è per noi il Sars CoV 2.
Il nostro organismo reagisce producendo anticorpi, l'ecosistema scatenando virus. Ognuno si difende come può.

Visione antropocentrica.
L'ecosistema è semplicemente indifferente all'uomo, che peraltro è un prodotto dell'ecosistema stesso.

Tra l'altro l'errore che si fa sempre parlando sia adesso di Covid che prima di clima è dire "Sarà la fine del mondo".
No. Sbagliato. Sarà, forse, solo la fine dell'uomo ma la natura e specialmente la vita sulla Terra quasi certamente continuerà.
Forse ci saranno parecchie estinzioni di massa di varie specie di mammiferi causate dai danni provocati dall'uomo ma anche qui è parecchio dubbio che si estingua l'intera vita sul pianeta.
Anche perchè si da per scontato che la vita sia solo quella animale ma, nonostante le deforestazioni che stiamo operando, c'è comunque parecchia biomassa vegetale che sta continuando indisturbata.
Per non parlare del fatto che la stragrande maggioranza della biomassa sulla Terra è rappresentata da organismi unicellulari.
 
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Come si sta facendo in alcune aziende

[...]
-Le IgM nel caso del Sars-CoV-2 si sviluppano poco e male (e quindi in buona parte dei casi saresti in fase acuta me il test sierologico ti direbbe di no)
-Le IgC permangono sia quando sei ancora contagioso (anche se apparente asintomatico o pauci-sintomantico) sia quando sei immune (quindi anche rilevare no IgM e sì IgM non ti permette di capire se sei malato oppure ormai immune)[...]

Effettivamente l'informazione sui test sierologici tende al momento ad avere contorni piuttosto elastici, ti chiedo dunque un parere personale attraverso un quesito tutt'altro che rigido: l'esito positivo di un paio di test del genere, distanziati di pochi giorni (giusto nell'ottica del teorema della probabilità composta), potrebbe sostenere l'ipotesi di immunizzazione a partire da 2-4 settimane dopo il secondo fino a qualche mese?

Occhio a contrastare i conigli con le volpi

L'uomo per il pianeta rappresenta un pericolo come lo è per noi il Sars CoV 2. Il nostro organismo reagisce producendo anticorpi, l'ecosistema scatenando virus. Ognuno si difende come può.

e se invece alla fine ci restano secchi tutti i felini?
 
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smith

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Effettivamente l'informazione sui test sierologici tende al momento ad avere contorni piuttosto elastici, ti chiedo dunque un parere personale attraverso un quesito tutt'altro che rigido: l'esito positivo di un paio di test del genere, distanziati di pochi giorni (giusto nell'ottica del teorema della probabilità composta), potrebbe sostenere l'ipotesi di immunizzazione a partire da 2-4 settimane dopo il secondo fino a qualche mese?

Allora...ho sfrucugnato in rete...
La cosa che credo di aver capito è che invece di ripetere due test sierologici a distanza di tempo, sembra sia meglio invece passare ad un classico tampone come è stato fatto fin d'ora qualora il primo test immunologico sia positivo ad entrambe le immunoglobuline.

Il dubbio che mi rimane invece è se si è negativi alla M ma positivi alle G (chiedo venia perchè nel post precedente ho scritto scorrettamente IgC).
Ma penso che anche in questo caso il tampone in tampone dovrebbe fugare nella maggior parte i dubbi.

Del resto, sempre da quello che ho intuito, con questo virus si sta facendo esattamente il contrario dei protocolli attuali di screening per l'HIV (anche appunto per il fatto di non avere test sugli anticorpi affidabili).

Con HIV di fatto si cercano prima gli anticorpi con il test sierologico (il classico test ELISA che forse qui tutti abbiamo fatto almeno una volta nella vita) e, se questo è positivo, si procede con il test di conferma che è una ricerca diretta del virus (che invece è l'equivalente del tampone che si fa attualmente alla ricerca del Sars-Cov-2).

Con il "Cov" (perdonatemi il "nick all'americana") non avendo come detto ancora disponibile un test sierologico ancora affidabile, si fa solo la ricerca diretta del virus (con tutti i limiti che può avere: il più famoso è che nelle prime fasi dell'infezione l'organismo non espelle nelle mucose ancora abbastanza carica virale perchè la replicazione è ancora bassa essendo all'inizio. Quindi il tampone facile che risulti negativo).

Quando e se avremo un sierologico affidabile, secondo me, s'implementerà un protocollo più simile a quello per l'HIV.
Con un limite classico anche qui: ci sarà comunque e sempre un periodo finestra tra il contagio e la positività ad un test. Ma nel mentre si è contagiosi.
 
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Vabbè mi ci applico in un interstizio ;-)
Grazie, esemplificativo il primo da te citato, per quanto non fosse quello di cui io avevo memoria, e che era davvero surreale (approvare le condizioni, cone ho già scritto, comportava situazioni davvero paradossali).
 
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Visione antropocentrica.
L'ecosistema è semplicemente indifferente all'uomo, che peraltro è un prodotto dell'ecosistema stesso.

Tra l'altro l'errore che si fa sempre parlando sia adesso di Covid che prima di clima è dire "Sarà la fine del mondo".
No. Sbagliato. Sarà, forse, solo la fine dell'uomo ma la natura e specialmente la vita sulla Terra quasi certamente continuerà.
Forse ci saranno parecchie estinzioni di massa di varie specie di mammiferi causate dai danni provocati dall'uomo ma anche qui è parecchio dubbio che si estingua l'intera vita sul pianeta.
Anche perchè si da per scontato che la vita sia solo quella animale ma, nonostante le deforestazioni che stiamo operando, c'è comunque parecchia biomassa vegetale che sta continuando indisturbata.
Per non parlare del fatto che la stragrande maggioranza della biomassa sulla Terra è rappresentata da organismi unicellulari.

Non ho messo al centro l'uomo né ho parlato di fine del mondo o estinzioni di massa. Facevo solamente notare come si possa fare un parallelismo tra l'azione degli anticorpi nell'organismo umano e quella del virus per il pianeta. Sono entrambi elementi che cercano di portare ad un equilibrio il sistema.
A me non interessa la fine della specie umana, non ho discendenti e tra qualche anno non ci sarò più. Lascerò questo mondo brulicante di biomassa ed organismi unicellulari i quali poco si curano di ripartenze, prezzo del petrolio e pompini.

E se per disgrazia prima di me ci rimanessero secchi i felini diventerei ancor più cinico ed egoista.
 
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smith

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Ripeto, i virus non hanno nessuna funzione specifica di riequilibrio o contrappeso di alcun che.

Anche perchè sono stati praticamente (tra) i primi organismi viventi comparsi sulla Terra.

Quando c'erano solo loro quale altra specie avrebbero dovuto riequilibrare?

Non c'è nessun "architetto" dietro a Madre Natura che cerca di tener in equilibrio alcun che.

La Natura procede, paradossalmente, per errore e per "caso", ossia mutazioni spontanee.

E' semplicemente come qualsiasi sistema fisico lasciato libero a se stesso.
Se per sbaglio si creano le condizioni favorevoli ad instaurarsi di un equilibrio, lo fa.
Se non si creano ci saranno delle forzanti che lo portano verso la deriva e allo squilibrio finchè sostanzialmente non si "autodistrugge". Dopo il picco massimo e l'autodistruzione semplicemente si instaura finalmente un equilibrio duraturo dovuto al fatto che l'entropia è diventata massima e l'energia potenziale minima, quasi nulla.
Punto.

(Come spiegava Luca Mercalli più di 10 anni fa in una conferenza sul cambiamento climatico a cui avevo assistito, i batteri e i virus fanno fondamentalmente solo due-tre cose: mangiano, cacano e si riproducono. Il tutto a ciclo continuo finchè c'è materia organica di cui nutrirsi. Quando non c'è ne più iniziano a declinare, morire fino virtualmente ad estinguersi. Mercalli faceva il parallelo con l'uomo perchè quest'ultimo, da 150 anni a questa parte durante l'era industriale contemporanea, ha sostanzialmente fatto la stessa cosa senza preoccuparsi del proprio futuro, della penuria di risorse che lui stesso ha creato e delle conseguenze delle proprie "cacate", ossia scorie di ogni tipo, prodotte e disperse nell'ambiente)
 
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A proposito di cosa faccia più paura tra MST e virus, tra le tante cose che ancora non si conoscono bene, ci sono le conseguenze che il virus lascia sul fisico.
Insomma, se non ti ammazza, non è nemmeno detto che si allontani dall’organismo salutando e ringraziando per l'ospitalità.
https://www.corriere.it/salute/card...b5-11ea-ab65-4f14b5300fbb.shtml?refresh_ce-cp
https://www.nationalgeographic.it/scienza/2020/02/gli-effetti-del-coronavirus-sullorganismo

Ah caspita, intacca il cervello! ...
Devono esserci parecchi paucisintomatici tra i corridoi del Quirinale, Viminale e Montecitorio visto i deliri mediatici che dobbiamo sorbirci.
Segnali preoccupanti arrivano anche dal Rettore.. :sarcastic_hand: :on_the_quiet:
 
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-Le IgM nel caso del Sars-CoV-2 si sviluppano poco e male (e quindi in buona parte dei casi saresti in fase acuta me il test sierologico ti direbbe di no)

ma non era la risposta immunitaria esagerata del organismo che creava molti problemi? adesso hanno cambiato e dicono che non c'è per niente risposta immunitaria:scratch_one-s_head: ho l'impressione che gli "esperti" non ci hanno capito un cazzo :sarcastic_hand:
 
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smith

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Quello sono le citochine.
Sono un'altra cosa.
Le citochine vengono prodotte in quantità in caso di infiammazione o infezione.
Gli anticorpi vengono prodotti anche loro ma le due cose hanno funzione diversa.
 
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Se riguardate quell'infografica che avevo postato, è evidente che le complicanze che possono portare alla morte, specie quelle respiratorie, sono un risultato indiretto dei tentativi di difesa porti in essere dall'organismo.
Dissento dal fatto che dietro i virus ci sia un'azione senziente della c.d. natura finalizzata a toglierci dai coglioni in quanti disfunzionali all'ecosistema terra.
Riconosco che siamo una specie sicuramente disfunzionale (attualmente) e che si estinguerà, come tipicamente accade alle specie divenute superpredatrici.
Ammetto l'esistenza dell'Architetto, ma lo immagino come uno che non mette becco nell'agire degli inquilini all'interno del fabbricato che ha progettato.

Infine mi piacerebbe se nei fridays for future i giovani,invece di aumentare il traffico internet (avete mai letto quanto inquina il web, in termini di energia occorrente per tenerlo in piedi? E' impressionante.), andassero a raccogliere ortaggi, visto che rumeni e bulgari, tornati a casa per il capodanno ortodosso, non sono potuti tornare in Italia.

Segnali preoccupanti arrivano anche dal Rettore.. :sarcastic_hand::on_the_quiet:

Prendo buona nota.
:hang1:
 
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smith

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Ma che è, sei un seguace del GADU anche tu?

Il GADU le regole le ha fatte esattamente come le osserviamo che funzionano, belle, brutte o indifferenti che ci sembrino.

Mandarli invece a zappare la terra sarebbe sfruttamento minorile.
E poi dimentichi sempre un problema principale: sei poi sicuro che i proprietari dei poderi li prendano volentieri e invece non continuino a preferire nerboruti romeni, bulgari e moldavi che lavorano il doppio del tempo con la metà di spreco di energie?

@ Grunf: comunque continuando a sfrucugnare su internet (visto che mi hai intrippato con sta storia delle immunoglobuline) pare che, a livello molto teorico, dopo un primo risultato positivo al test sierologico, effettuandone un secondo a distanza di 5-10 giorni (a sto punto io direi 10 per sicurezza) si può sapere se uno sta guarendo oppure no.
Però dicono che la cosa è tutt'altro che assodata. Peraltro anche io ero rimasto al fatto che, ancora ad oggi, l'OMS afferma che non esista un singolo test sierologico omologato per la diagnosi di Covid-19.

Qui comunque c'è un articolo terra a terra, alla portata di tutti, per cercare di capire la cosa.
Tutte le risposte chiare sugli esami sierologici per gli anticorpi del coronavirus
 
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Le parole di un otorinolaringoiatra di Boston, da leggere davvero attentamente ed immedesimandosi.
Le raccomando soprattutto ai tanti che - anche qui - ragionano con un tanto se la prendo dieci giorni a letto e via​.


In attesa di qualcosa di positivo

Elenco degli autori.Asitha Jayawardena, MD, MPH
Ai primi di marzo, sono stato chiamato per valutare un bambino di 13 mesi con un ascesso al collo retrofaringeo. Era una bambina deliziosa che ha avuto la sfortuna di presentarsi in ospedale all'inizio della crisi di Covid-19 con febbri, sintomi respiratori superiori e ridotta mobilità del collo. Parte del suo lavoro comprendeva un tampone antinfluenzale e fu sottoposta ad adeguate precauzioni fino a quando i risultati non furono restituiti. Mentre entravo per vederla, notai un cartello sulla sua porta che diceva "Precauzioni per le goccioline", il che significava che dovevo indossare una maschera per valutare il paziente. Tipicamente, una scatola di maschere verrebbe posizionata fuori dalla porta del paziente, per facilitare l'accesso. Oggi non c'erano scatole di maschere. Questa omissione, di per sé, non è stata sorprendente: forse l'ultima persona ad entrare nella stanza aveva usato l'ultima maschera e aveva gettato via la scatola ma si era dimenticato di sostituirla. Sono sicuro che in passato sono stato colpevole di tali infrazioni in passato. Ho pensato brevemente di entrare nella sua stanza senza maschera, ma ci ho pensato meglio.Non vorrei prendere l'influenza , ricordo di aver pensato.
Quattro settimane dopo, mi ritrovo nel mezzo della pandemia di Covid-19. L'assistenza sanitaria negli Stati Uniti è stata capovolta. Le maschere chirurgiche, i respiratori N95 e i respiratori a purificazione d'aria alimentati sono costantemente scarsi. 1 I fornitori di prima linea devono prendere decisioni estremamente difficili riguardo a chi trattare con la nostra offerta limitata di ventilatori. 2 Il governo federale stima che il numero di morti negli Stati Uniti sarà solo nelle centinaia di migliaia. Quelli di noi che hanno scoperto che il nostro ruolo è diminuito in quanto i nostri casi elettivi sono stati cancellati vengono riassegnati nelle aree dell'ospedale di maggiore necessità. Voglio aiutare a combattere la battaglia contro questo nemico invisibile, ma mi chiedo: come non catturare questa malattia?

Come otorinolaringoiatra pediatrico, ho un rischio particolarmente elevato di esposizione. Molti dei miei colleghi di otorinolaringoiatria in tutto il mondo hanno contratto Covid-19 durante il trattamento di pazienti con la malattia e molti di loro sono morti. Le particelle virali vengono aerosolizzate durante gli interventi delle vie aeree, la nostra specialità. I bambini tendono ad avere una forma più lieve della malattia, il che significa che è ragionevolmente probabile che io sia già stato inconsapevolmente esposto a un bambino con Covid-19. Sono un portatore asintomatico della malattia - potenzialmente diffondendolo a tutti i bambini del mio ospedale che sono nati con complessi problemi alle vie aeree?
Per preservare i dispositivi di protezione individuale e proteggere noi stessi e i nostri pazienti, come specialità abbiamo annullato tutti gli interventi chirurgici elettivi. Questa decisione ha portato ad alcuni dilemmi interessanti, mentre riconsideriamo la nostra definizione di "urgente" in questo paesaggio alterato. Recentemente sono stato chiamato a valutare un bambino di 20 ore con la sindrome di Treacher-Collins che è stato trasportato in ambulanza aerea per una valutazione delle vie aeree perché non riusciva a respirare quando era in posizione supina. "So che non riesce a respirare bene, ma quanto sono cattive le sue apnee?" Mi ritrovo a chiedere, mentre provo a valutare i malati critici.
Cerco di spiegare al team medico primario che stiamo limitando il nostro contatto di persona con i nostri pazienti più vulnerabili perché forse l'unica cosa peggiore per loro che non vedere uno specialista delle vie aeree sarebbe quella di avere una via aerea anatomicamente complessa e anche di combattere al largo di Covid-19 iatrogeno. Alla fine, il bambino sollevato dall'aria aveva bisogno di una tracheotomia, che eseguiamo a 2 giorni di vita. Alcune cose che non puoi valutare, penso, chiedendomi se l'intervento sarebbe più sicuro per il bambino se conoscessimo lo stato di Covid-19 dei chirurghi e di altro personale coinvolto nella procedura.
Ogni sera, quando finalmente finisco la mia giornata, mi cambio a nuovissimi scrub e scarpe nel tentativo di eliminare eventuali particelle virali canaglia che potrebbero aver trovato una casa sui miei vestiti prima di avventurarmi a casa. Mia figlia di 17 mesi meravigliosamente ignara non si smentisce nel suo desiderio di abbracciarmi non appena varco la porta, un desiderio solo vanificato dalla mia determinazione a fare la doccia prima che abbia la possibilità di toccarmi. Raggiungo il mio obiettivo ogni giorno solo con l'assistenza della mia moglie incinta di 34 settimane, che ha un desiderio equivalente di non farmi contagiare la famiglia.
Una settimana nel nostro piano coordinato di prevenzione Covid-19, si verifica il momento in cui ho temuto. Mia figlia ha la febbre. I suoi sintomi non sono diversi da quelli della maggior parte delle infezioni virali che ha preso durante la sua breve vita. Anche mia moglie inizia a sentirsi male, senza febbre, ma sta diventando senza fiato. Entrambi vengono sottoposti a test per Covid-19. Sono fisicamente inalterato ma mentalmente un disastro. Cosa significa questo per la gravidanza e il nostro bambino non ancora nato? Sarò separato da mia moglie per la nascita? Sono spaventato.
Mi sento immenso senso di colpa per averli gravati di questa orribile malattia a causa delle mie scelte di carriera. Mentre ognuno di loro inizia a riprendersi, tuttavia, mi ritrovo a sperare in ciò che settimane fa sarebbe sembrato incomprensibile. Comincio a sperare che entrambi risultino positivi per Covid-19. I medici di tutto il mondo si trovano in situazioni in cui i test positivi per Covid-19 sono una conseguenza inevitabile del lavoro che svolgono. Se mia moglie e mia figlia fossero riuscite in qualche modo a sconfiggere la malattia e sviluppare l'immunità, mia moglie avrebbe sviluppato anticorpi Covid-19 che sarebbero passati attraverso il suo latte materno al nostro neonato in arrivo, fornendo l'immunità. Potrei quindi tornare in prima linea senza la mia più profonda paura - quella di causare danni alla mia famiglia - ossessionando ogni mia interazione paziente. Inoltre, forse potrei diventare un "fornitore immunitario":
I risultati ritornano. Negativo. Sono schiacciato
Per un momento, vidi un barlume di speranza illuminare la via d'uscita da questa situazione impossibile. Ho pensato, forse con ingenuo ottimismo, di poter tornare in prima linea e la mia famiglia sarebbe stata protetta. Questo cambiamento precedentemente assurdo nel mio modo di pensare fa eco al caos e ai rapidi cambiamenti di strategia che il nostro paese sta facendo quasi quotidianamente nella nostra lotta contro questa bestia invisibile.
Come molti clinici, non sono sicuro di cosa porterà domani. Per ora, io e la mia piccola famiglia torniamo alla nostra lotta. In attesa di qualcosa di positivo.
 
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smith

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E' una convinzione anche mia, dovremmo amare un pò di più il nostro pianeta

A far l'amore comincia tu.

O come diceva Gandhi "be the change you wish to see in the world"

O come dice la Thumberg "I want you to act as if the house is on fire, because it is."
 
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@ Grunf: comunque continuando a sfrucugnare su internet (visto che mi hai intrippato con sta storia delle immunoglobuline) pare che, a livello molto teorico, dopo un primo risultato positivo al test sierologico, effettuandone un secondo a distanza di 5-10 giorni (a sto punto io direi 10 per sicurezza) si può sapere se uno sta guarendo oppure no.
Però dicono che la cosa è tutt'altro che assodata. Peraltro anche io ero rimasto al fatto che, ancora ad oggi, l'OMS afferma che non esista un singolo test sierologico omologato per la diagnosi di Covid-19.

Qui comunque c'è un articolo terra a terra, alla portata di tutti, per cercare di capire la cosa.
https://www.dday.it/redazione/35141/esami-sierologici-coronavirus-immunita-covid19

Riguardo ai test sierologici, credo che per il momento le autorità sanitarie sarebbero già contente di poterli utilizzare per fare test statistici su campioni abbastanza ampi di popolazione, per capire quanti effettivi contagiati ci siano nel Paese e per definire le strategie da seguire nelle prossime settimane.

Come mostrano i calcoli statistici che seguono (che invito chi non sia in grado di comprenderli a non leggere, per non rimanerne tediato ;)), ciò che conta è però solo l'errore di II specie (falsi negativi) dei due test statistici, perché lo stesso determina, "paro paro", quanti falsi negativi a.k.a. "untori" potranno girare per il Paese.

E' quindi comprensibile che ci sia estrema cautela nell'introdurre lo screening sierologico, perché basarsi su un test con bassa "potenza" (ossia alto errore di II specie) sarebbe dannosissimo per la salute pubblica e dunque la ripresa economica.

Il fatto che i Governatori regionali e la stampa generalista stiano tacendo sull'argomento, dopo tutto il clamore di 2 settimane fa, mi fa sospettare due scenari alternativi:

a) La "potenza" dei test sierologici si è rivelata molto bassa
b) Viceversa, gli stessi si sono rivelati estremamente efficaci ma non c'è abbastanza disponibilità di reagenti / strumenti / personale per effettuarli massivamente subito (come era accaduto per le mascherine quasi 2 mesi fa), per cui l'unica soluzione praticabile è non rendere gli italiani edotti della cosa e continuare a tenerli in gabbia sino al 03/05

Venendo ai calcoli statistici, che può eventualmente leggersi solo chi non venga tediato dalla matematica, chiamo:

- pI = probabilità di essere positivi all'immuno-test
- pT = probabilità condizionata di essere positivi al tampone, dato che si è risultati positivi all'immunotest
- BetaI = probabilità di falsi negativi dell'immuno-test
- BetaT = probabilità di falsi negativi del tampone

Supponiamo che vengano bloccati a casa solo i DOPPIAMENTE POSITIVI e che vengano lasciati circolare tutti gli altri.

- La % di popolazione circolante è dunque: CIRC = (1-pI) + pI * (1-pT)
- I falsi negativi circolanti (o "untori") sono invece: UNT = (1-pI) * BetaI + pI * (1-pT) * BetaT
- I falsi negativi circolanti, rapportati ai circolanti (che è ciò che conta, per chi potrà/dovrà essere in giro), sono infine: UNT/CIRC = [(1-pI) * BetaI + pI * (1-pT) * BetaT]/[(1-pI) + pI * (1-pT)] (fidatevi :))

Nel caso semplicistico che i due test abbiano la stessa "potenza" (BetaI = BetaT = Beta), l'espressione si semplifica drasticamente in UNT/CIRC = Beta, ossia alla % di falsi negativi che riesce a passare attraverso le maglie dei due test.

Chiaramente, quella che diminuisce, all'aumentare dei positivi ad almeno uno dei due test, è la % di popolazione totale che può circolare. Ma i sempre meno che possono circolare sono comunque esposti a un rischio invariante, pari all'errore di II specie (o al complemento a 1 della "potenza") dei due test.

Supponiamo a questo punto che i falsi negativi 'Beta' siano fra lo 0,5% e il 5%, che potrebbe essere un intervallo ragionevole per l'errore di II specie dei 2 test.

Applicando ancora un po' di statistica (distribuzione binomiale), se si chiama 'p' la probabilità che la persona incrociata sia un falso negativo (perché sfuggito ad entrambi i test) ed 'N' il numero di contatti nel tempo max di incubazione di 14 gg, la probabilità 'P' di incrociare almeno 1 falso negativo ogni N contatti è: P = P[1 o + contatti pericolosi] = 1- (1-p)^N

Supponendo p = Beta ed N=100 contatti:

- 0,5% di falsi negativi in circolazione: P = P[1 o + contatti pericolosi su N=100] = 1 - (1-0,005)^100 = 39%
- 5% di falsi negativi in circolazione: P = 1 - (1-0,05)^100 = 99,99%

Anche nella migliore delle ipotesi, la combinazione dei due test è tutt'altro che rassicurante, per chi abbia centinaia di contatti in 2 settimane.

Se però le persone girassero tutte con la mascherina chirurgica (che dovrebbe lasciar passare il 5% degli aerosol uscenti e l'80% di quelli entranti, ossia consentire il tragitto totale al 5%*80% = 4% degli aerosol), le % migliorerebbero di molto:

- 0,5% di falsi negativi in circolazione: P = 1 - (1-0,005*0,04)^100 = 2,0%
- 5% di falsi negativi in circolazione: P = 1 - (1-0,05*0,04)^100 = 18%

La combinazione test sierologici + tamponi ai positivi + mascherina chirurgica darebbe invece un po' più di tranquillità, ma non molta, se i test hanno poca "potenza".

Credo che siano quindi chiari i motivi per cui le autorità sanitarie stiano andando coi piedi di piombo, riguardo ai test sierologici.

Per inciso, una app di tracciamento che metta in quarantena (stato "giallo") chi abbia avuto almeno 1 contatto a rischio con la mascherina è utile solo nel caso in cui P[1 o + contatti pericolosi] = 2%. Se tale probabilità salisse sopra il 10-15%, si rimetterebbe di fatto in quarantena una % di forza-lavoro troppo alta, per non paralizzare nuovamente il Paese.

Credo quindi che la app sarà messa in circolazione solo per far vedere che, almeno in questo caso, ci hanno messo a disposizione uno strumento elettronico e non carta, penna e calamaio, come per la auto-certificazione :)
 
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Dissento dal fatto che dietro i virus ci sia un'azione senziente della c.d. natura finalizzata a toglierci dai coglioni in quanti disfunzionali all'ecosistema terra.
Riconosco che siamo una specie sicuramente disfunzionale (attualmente) e che si estinguerà, come tipicamente accade alle specie divenute superpredatrici.

Non vogliamo accettare che non siamo niente di sostanzialmente diverso da una muffa cresciuta su una macchia d'umido che si sta seccando.

Anzi, la stiamo seccando noi.
 
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