@durocell
Anche da noi ci si ciba di mammiferi e avifauna selvatica, si chiama "caccia", e ci si ciba di pesci "selvatici", cioè pescati. Non vedo la differenza tra il mangiare una quaglia selvatica, o una spigola pescata, rispetto ad un pangolino o ad una biscia.
La differenza, come detto giustamente da @Mister Man, sta nelle regole igieniche. Ad esempio, in Unione Europea a quanto ne so non è possibile macellare due animali con lo stesso set di lame. Si usa un set di lame per un animale, lo si sterilizza e si usa per ogni animale un set sterilizzato (un po' come fa il dentista). In questo modo, se un animale è infetto, l'infezione sta nella carne prodotta da quell'animale, e non nella carne macellata nell'intera giornata lavorativa (come potrebbe accadere se si usassero le stesse lame per tutti gli animali).
Quando cacci un cinghiale, lo devi obbligatoriamente far vedere ad un veterinario che ne esaminerà l'eventuale trichinosi, non puoi macellarlo così come l'hai cacciato.
I frutti di mare ("selvatici") possono essere consumati solo cotti a certe temperature, oppure "sanitizzati" in vasche con acqua clorata per un certo periodo.
Insomma, non è tanto l'animale "selvatico" in sé che crea rischi, quanto le procedure di preparazione del cibo. In UE abbiamo norme per la preparazione dei cibi che sono il frutto di anni ed anni di esperienza, in Cina stanno passando ora, in una generazione, da una cultura-civiltà contadina-tradizionale ad una cultura-civiltà occidentale e moderna, e non è un salto che si fa in un attimo. Ci sono cinesi che vivono in grattacieli di decine di piani, in appartamento, coi polli dentro casa. Erano poverissimi fino a tre decenni fa e non hanno ancora il tipo di organizzazione sociale, su certe questioni, o di mentalità, che c'è in Europa.
Quando io ero bambino era normale andare a ritirare le uova nel pollaio, e romperle sul bordo della padella. Ora tutte le uova immesse in commercio sono obbligatoriamente lavate, oltre che marchiate con data, produttore e lotto di produzione. Alla maggior parte degli italiani sembrerà pure strano che le uova siano "lavate" ma in effetti in questo modo ci si risparmia, immagino, un bel po' di corse al gabinetto... senza contare che le uova "fatte in casa" non sono controllate per la salmonella, per dire.
Le tecniche di preparazione del cibo in Cina sono ancora tradizionali, "ottocentesche", ed è lì che devono lavorare, e parecchio.
Non farei moralismi sul fatto che mangiano cani e gatti, sono animali come gli altri, e se ritieni normale prendere la vita di una mucca o di un maiale, o sacrificare la vita di un cane per esperimenti scientifici (come l'Occidente ritiene normale, ed io con lui) allora perché non cibarsi di cani allevati? La legge in Italia lo vieta, come noto, sul presupposto che sono animali da affezione e suscita raccapriccio vederli come cibo, ma i cavalli sono anch'essi animali di compagnia - d'affezione per alcuni, eppure sono anche visti, nella nostra cultura, come cibo.