Discussione COVID19 e argomenti correlati

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Tirendiconto, è la seconda volta che te lo chiedo, potresti usarci la cortesia di apporre il link della fonte dei tuoi copia incolla? L’altra volta hai postato una boiata presa da Escort Advisor, per questo.

Stiamo osservando che il virus perde potenza - ha detto Massimo Ciccozzi...
 
1)Possibile che in Italia la situazione si ristabilizzi ma non grazie alle mascherine o all'eccessivo distanziamento sociale, ma solo perché il virus non ha modo di espandersi a causa delle condizioni climatiche per poi tornare prepotentemente nel prossimo autunno/inverno.
2)Quindi forse sarebbe meglio approfittarne fra qualche mese fino a che si può ed andare a trovare le signorine perché probabilmente poi avremo davanti mesi di magra.
3)Vediamo che succede nelle prossime settimane quando il caldo inizierà a farsi veramente intenso.
1) non direi che l'aver evitato situazioni di sovraffollamento, sia stato ininfluente, anzi. Comprese le mascherine.
2) ci andrei cauto.
3) ecco, meglio. Molto meglio.

Anche perché come ha scritto Tirendiconto più sopra, c'è stata una sorta di "selezione naturale". Con quasi 30.000 morti ad oggi 7 maggio 2020, ha senso usare questa parola purtroppo. Le fasce più deboli della popolazione sono state letteralmente spazzate via, e man mano ci avviciniamo all'immunità di gregge. Se è vero che sviluppiamo anticorpi, non penso che ci sarà questa ondata catastrofica in autunno...

Le fasce più deboli della popolazione, non credo comprendessero "soltanto" 30.000 persone, ma "un po' di più".
Quanto all'immunità di gregge, non mi affiderei più di tanto, anzi ben poco, anzi per niente. Facendo conti un po' all'ingrosso, atteso che l'indice di letalità (quanti morti su quanti contagiati) si aggira tra un po' meno dell'uno % e un più, ma non oltre il due, ne discenderebbe una proiezione all'incontrario che porterebbe a quantificare il numero di possibili contagiati in un numero complessivo oscillante fra i tre e i sei/sette milioni circa (cfr. Imperial College di Londra). Così fosse, l'immunità di gregge la vedrei piuttosto lontanta, giacché siamo circa sessanta milioni.
Sarà meglio mantenere, ancora per un po', le cautele del caso. Almeno fintanto che non siano verificate le varie ipotesi di calo del fattore morbigeno.
 
Però in Ecuador dove le temperature sono molto più alte della media il virus sta mietendo vittime su vittime,la riduzione del rischio di contagio rimane la soluzione migliore allo stato dei fatti secondo me
 
1) non direi che l'aver evitato situazioni di sovraffollamento, sia stato ininfluente, anzi. Comprese le mascherine.
2) ci andrei cauto.
3) ecco, meglio. Molto meglio.

Nel mio post mi riferivo ad una ipotetica e futura situazione in cui il virus non si diffonde a causa delle temperature che ne impediscono il contagio.
Ovviamente sino ad ora il distanziamento sociale e l'uso dei presidi medici sono stati fondamentali.
Ciò che intendevo nel mio post è che non vorrei che, passata una estate con le mascherine e chiusi in casa, il virus si azzeri per poi tornare prepontemente il prossimo autunno e scoprire che durante l'estate la situazione era rinsavita non tanto per gli accorgimenti posti in esser, quanto perchè trattandosi di una influenza stagionale comunque era passata.

Però in Ecuador dove le temperature sono molto più alte della media il virus sta mietendo vittime su vittime,la riduzione del rischio di contagio rimane la soluzione migliore allo stato dei fatti secondo me

In Ecuador la temperatura è sempre molto mite... attualmente la massima non supera i 20°.
Per bloccare il virus potrebbe servire una temperatura superiore ai 30° .
Ribadisco che sono tutte teorie dette e ridette in rete che potremo valutare a breve
 
Perché secondo me quando il virus si insedia in un organismo con un sistema immunitario debole e/o compromesso da patologie fa il suo corso. Non lo ferma la temperatura. In pratica sta facendo selezione naturale anche in Ecuador. La popolazione è più giovane della nostra, ma le condizioni igieniche della stragrande maggioranza della popolazione che è meno abbiente, lasciano a desiderare...

https://www.pharmercure.com/blog/index.php/covid-19-e-ecuador-quando-il-vero-lusso-e-la-salute/
 
anche nei USA colpisce di più la popolazione afroamericana per uno stile di vita meno sano
 
In effetti da quanto ho letto pare che il virus del caldo se ne infischi proprio, è piuttosto la sputazza che invece risente del fatto che magari ci siano 30 gradi all’ombra, rendendo quindi più difficile la possibilità di contagio.
 
Perché secondo me quando il virus si insedia in un organismo con un sistema immunitario debole e/o compromesso da patologie fa il suo corso. Non lo ferma la temperatura. In pratica sta facendo selezione naturale anche in Ecuador. La popolazione è più giovane della nostra, ma le condizioni igieniche della stragrande maggioranza della popolazione che è meno abbiente, lasciano a desiderare...

https://www.pharmercure.com/blog/index.php/covid-19-e-ecuador-quando-il-vero-lusso-e-la-salute/

Ovviamente qualsivoglia virus quando si insedia in un organismo con un sistema immunitario debole e compromesso può diventare fatale. Un immunedepresso con un semplice raffreddore rischia di rimanerci!!
In Italia abbiamo un tasso di mortalità molto alto di coronavirus in quanto, ad oggi, da quello che ho capito sono stati contati tutti i soggetti morti con il coronavirus.
In pratica se domani decede un soggetto che contrae il coronavirus ma che da tempo soffre di una patologia mortale (quale un tumore in metastasi) viene conteggiato nei morti per coronavirus anche se non è dato comprendere se sia morto a prescindere dal coronavirus. Va detto poi che, volente o nolente, vista la patologia sarebbe deceduto presto ugualmente.
Negli altri Paesi invece hanno adottato un'altra politica per la conta delle vittime.
Di fatto, questo coronavirus che ha contagiato più di 200K di persone ad oggi ha visto guarire anche oltre 100K di soggetti in Italia e quindi, se da un punto di vista ovvio conviene starne alla larga, d'altro canto non implica che contraendo il virus ci si esponga necessariemente alla morte.
 
lollis ha scritto:
se da un punto di vista ovvio conviene starne alla larga, d'altro canto non implica che contraendo il virus ci si esponga necessariamente alla morte.
Concordo, seppur dalle bassissime probabilità di estrazione, è una lotteria di cui vorrei fare a meno di avere il biglietto, molto, ma molto volentieri.
 
Ovviamente qualsivoglia virus quando si insedia in un organismo con un sistema immunitario debole e compromesso può diventare fatale. Un immunedepresso con un semplice raffreddore rischia di rimanerci!!
In Italia abbiamo un tasso di mortalità molto alto di coronavirus in quanto, ad oggi, da quello che ho capito sono stati contati tutti i soggetti morti con il coronavirus.
In pratica se domani decede un soggetto che contrae il coronavirus ma che da tempo soffre di una patologia mortale (quale un tumore in metastasi) viene conteggiato nei morti per coronavirus anche se non è dato comprendere se sia morto a prescindere dal coronavirus. Va detto poi che, volente o nolente, vista la patologia sarebbe deceduto presto ugualmente.
Negli altri Paesi invece hanno adottato un'altra politica per la conta delle vittime.
Di fatto, questo coronavirus che ha contagiato più di 200K di persone ad oggi ha visto guarire anche oltre 100K di soggetti in Italia e quindi, se da un punto di vista ovvio conviene starne alla larga, d'altro canto non implica che contraendo il virus ci si esponga necessariemente alla morte.

Scusa, ma non hai letto tutto il thread, ormai è assodato che i positivi sono stati 20-30 volte di più di
quelli ufficiali, per il problema dei tamponi che anche a tanti morti nella famosa regione lombardia non hanno fatto.
Negli altri paesi che poi è sola la Germania hanno fatto molti più tamponi, poi essendo più organizzati loro e non avendo
impattato nello tsunami che è successo in Italia risultano meno morti in percentuale rispetto all'Italia e anche agli altri paesi Europei.

Non ti esponi alla morte, ma puoi contagiare un familiare più anziano di te o un amico con difese immunitarie più deboli
delle tue(per vari motivi)insomma per non essere un untore(che non è una bella cosa).
 
Non so se sia uno di quei nuovi sintomi che dicono produca il coronavirus, ma io da alcuni giorni sento una irrefrenabile voglia di entrare in una delle case collegate a qualche rete televisiva via web, con l'immancabile libreria sullo sfondo, e pestare di botte chi è davanti al video in quel momento.
Così, senza motivo.
Che dite, chiamo il mio medico?
 
Se per questo allora anche il BBJ.

Però direi che la fonte è autorevolissima...
 
'Affermano che i relativi tamponi possono essere anche falsi, se si possiede un virus con caratteristiche simili.'

Chi lo afferma? Lello il pizzicagnolo o Ermes il barbiere?
 
Ore 7.10 - Alto Adige riapre tutto, approvata legge provinciale
In Alto Adige da oggi pomeriggio, al più tardi da domani mattina, entrerà in vigore la legge provinciale sulla “fase 2”, «ovvero la ripresa graduale delle libertà di movimento delle cittadine e dei cittadini, delle attività economiche e delle relazioni sociali». La Provincia Autonoma di Bolzano si stacca, quindi, da quanto previsto dal Governo nazionale in merito alle riaperture delle attività dopo la fase emergenziale legata alla pandemia di coronavirus. Il disegno di legge 52/20 è stato approvato dal Consiglio provinciale altoatesino nel cuore della notte dopo una lunga maratona con 28 voti a favore, un voto contrario e 6 astensioni. Prima riaperture da oggi pomeriggio dopo gli adempimenti ma la Provincia consiglia di riaprire le attività da domani. L’ordinanza prevede: dall’entrata in vigore l’immediata ripresa delle attività economiche con la riapertura delle attività commerciali, produttive industriali e artigianali; dal lunedì 11 maggio, sempre nel rispetto delle norme del distanziamento e precauzioni sanitarie, riapriranno le attività inerenti servizi alla persona (parrucchieri, barbieri, estetisti, centri estetici), servizi di ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande (bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), e musei, istituzioni culturali comprese biblioteche e centri giovanili;
 
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