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1) non direi che l'aver evitato situazioni di sovraffollamento, sia stato ininfluente, anzi. Comprese le mascherine.1)Possibile che in Italia la situazione si ristabilizzi ma non grazie alle mascherine o all'eccessivo distanziamento sociale, ma solo perché il virus non ha modo di espandersi a causa delle condizioni climatiche per poi tornare prepotentemente nel prossimo autunno/inverno.
2)Quindi forse sarebbe meglio approfittarne fra qualche mese fino a che si può ed andare a trovare le signorine perché probabilmente poi avremo davanti mesi di magra.
3)Vediamo che succede nelle prossime settimane quando il caldo inizierà a farsi veramente intenso.
2) ci andrei cauto.
3) ecco, meglio. Molto meglio.
Anche perché come ha scritto Tirendiconto più sopra, c'è stata una sorta di "selezione naturale". Con quasi 30.000 morti ad oggi 7 maggio 2020, ha senso usare questa parola purtroppo. Le fasce più deboli della popolazione sono state letteralmente spazzate via, e man mano ci avviciniamo all'immunità di gregge. Se è vero che sviluppiamo anticorpi, non penso che ci sarà questa ondata catastrofica in autunno...
Le fasce più deboli della popolazione, non credo comprendessero "soltanto" 30.000 persone, ma "un po' di più".
Quanto all'immunità di gregge, non mi affiderei più di tanto, anzi ben poco, anzi per niente. Facendo conti un po' all'ingrosso, atteso che l'indice di letalità (quanti morti su quanti contagiati) si aggira tra un po' meno dell'uno % e un più, ma non oltre il due, ne discenderebbe una proiezione all'incontrario che porterebbe a quantificare il numero di possibili contagiati in un numero complessivo oscillante fra i tre e i sei/sette milioni circa (cfr. Imperial College di Londra). Così fosse, l'immunità di gregge la vedrei piuttosto lontanta, giacché siamo circa sessanta milioni.
Sarà meglio mantenere, ancora per un po', le cautele del caso. Almeno fintanto che non siano verificate le varie ipotesi di calo del fattore morbigeno.